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Politica

Berlusconi “Governo avanti anche Cinque stelle”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mario Draghi sarà l’ultimo presidente del Consiglio di questa legislatura, ma si può andare avanti anche senza i Cinque Stelle”. A parlare, intervistato dal quotidiano La Stampa, è il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Se il governo rischia di fermarsi, spiega, “non dipende certo da noi. Siamo stati i primi a volerlo e abbiamo assunto l’impegno di sostenerlo lealmente fino al 2023. Non cambiamo certamente idea. Però non è possibile che un governo vada avanti se ogni giorno una delle maggiori forze politiche che dovrebbero sostenerlo si dissocia fino a non votare provvedimenti essenziali. Per questo ho chiesto un chiarimento che non è più differibile. Sei Cinque Stelle sono ancora nel perimetro della maggioranza si comportino di conseguenza. Se non lo sono più, lo dicano chiaramente”. Quanto a Draghi, che ha ripetuto che senza M5s non c’è questo governo, “non sta a me naturalmente valutare le sue parole. Sono scelte che spettano solo a lui. Per quanto ci riguarda posso dire che i numeri consentono di continuare a governare in ogni caso. E che ovviamente questa è l’ultima volta che parteciperemo a un governo con i Cinque Stelle”. Berlusconi parla anche della costruzione di un nuovo centro. “L’idea di un Grande Centro mi fa sorridere – afferma – Sarebbe l’ennesimo centro piccolo piccolo, affollato di leader senza seguito nel Paese, che avrebbero come unico obiettivo unificante quello di tentare di non farci raggiungere la maggioranza e poi di contrattare con la sinistra dopo le elezioni. Naturalmente un tentativo del genere sarebbe destinato a fallire. “Chi volesse davvero costruire un centro forte, credibile, di cultura liberale, cristiana, europeista, garantista, nel solco del Ppe può farlo con noi. Il mio invito rimane sempre valido”.

– Foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Immigrazione, Piantedosi “Il rinvio alla Corte UE non è così impattante”

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “Non è una sentenza, è un’ordinanza di rinvio alla Corte Costituzionale per valutare l’eventuale legittimità o meno costituzionale di un aspetto specifico della nostra normativa. Non è che tutto deve essere visto sempre in relazione al progetto dell’Albania”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine del Forum TEHA in corso a Cernobbio in relazione alla decisione della Cassazione di sottoporre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea due quesiti sui CPR in Albania. Aspettiamo l’esito. Non è neanche così impattante: è semplicemente qualcosa che afferisce a un momento particolare del procedimento che attiene a determinati casi, ma che non di per sé, come qualcuno ha scritto secondo me in maniera un po’ semplificata, che riguarda il giudizio sull’intero progetto”, ha aggiunto.

“PROVVEDIMENTO SU LEONCAVALLO ERA DOVEROSO”

“Non siamo preoccupati perché siamo convinti che ogni manifestazione di pensiero si svolgerà con senso di responsabilità”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine del Forum TEHA in corso a Cernobbio ad una domanda sulle manifestazioni a Milano dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Su questo tema, il titolare del Viminale ha sottolineato che “non è stato il nostro provvedimento. È stata l’esecuzione di provvedimenti che erano doverosi, che derivavano da provvedimenti di natura giudiziaria: l’illegittimità di quella occupazione abusiva era stata sancita dalla magistratura e quindi abbiamo fatto la cosa più normale di questo mondo”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Mattarella “L’Ue non ha mai scatenato conflitti. Istituzioni più forti per un salto in avanti” / VIDEO

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “L’Unione Europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. Si pone, quindi, anzitutto, una domanda, prima di ogni altra. Come è possibile, su queste basi, che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena l’irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel videomessaggio inviato per la seconda giornata del Forum TEHA a Cernobbio.

“Il mondo ha bisogno dell’Europa per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità”, ha spiegato il Presidente, sottolineando che “l’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”. “Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto il Capo dello Stato ribadendo che “le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate”.

“C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha concluso Mattarella.

– foto d’archivio Quirinale –

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(ITALPRESS).

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Politica

Papa Leone XIV “La Chiesa non rinunci a porre domande scomode”

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CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Una Chiesa dal cuore mariano custodisce e comprende sempre meglio la gerarchia delle verità di fede, integrando ragione e affetto, corpo e anima, universale e locale, persona e comunità, umanità e cosmo. È una Chiesa che non rinuncia a porre a se stessa, agli altri e a Dio domande scomode e a percorrere le vie esigenti della fede e dell’amore”. Lo ha detto Papa Leone XIV durante l’udienza con i partecipanti al Congresso della Pontificia Accademia Mariana Internationalis (Pami).

“Contemplare il mistero di Dio e della storia con lo sguardo interiore di Maria ci mette al riparo dalle mistificazioni della propaganda, dell’ideologia e dell’informazione malata, che mai sapranno portare una parola disarmata e disarmante, e ci apre alla gratuità divina, che sola rende possibile il camminare insieme delle persone, dei popoli e delle culture nella pace”, ha aggiunto.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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