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Altro bronzo Italia ai Mondiali juniores di taekwondo
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Brilla ancora l’Italia al Mondiale juniores di taekwondo: Giulia Maggiore conquista la medaglia di bronzo nella -68 kg. Proprio nel giorno di chiusura della rassegna iridata alla Armeec Arena di Sofia, in Bulgaria, ecco dunque che arriva la quarta medaglia azzurra dopo l’oro di Angelo Mangione (-68 kg) e il bronzo vinto rispettivamente da Giulia Galiero (-44 kg) e Anna Cuorvo (-52 kg).
Il 3 ottobre del 2019, dopo aver vinto il bronzo agli Europei cadetti nella -59 kg, a soli 14 anni, Giulia Maggiore l’aveva promesso: “il mio sogno continua nella classe juniores!”. Detto, fatto. A distanza di due anni è riuscita a riconfermarsi. Un percorso brillante il suo che l’ha vista dominare le eliminatorie superando 2-0 i sedicesimi contro l’algerina Fedwa Amenouche in un incontro a senso unico e 2-0 gli ottavi contro la statunitense Makaela Usserman riuscendo a dilagare nel punteggio e dando prova di avere uno stato di forma impeccabile nonostante gli incontri ravvicinati. Il quarto di finale inizia in salita per l’azzurra che contro la tedesca Julika Zimmerling non riesce ad imporre il proprio ritmo in un primo round dove le due atlete si studiano senza però riuscire a dilagare. Ai punti la spunta l’azzurra che riesce così a portare il parziale sull’1-0. Nel secondo round la fatica e la tensione iniziano a farsi sentire con l’azzurra che va in svantaggio riuscendo però a mantenere il distacco di pochi punti. A otto secondi dal termine arriva però la reazione di Giulia che riesce a colpire la tedesca con una serie di calci da due punti che le consentono prima il pareggio e poi il sorpasso allo scadere del gong. In semifinale l’azzurra è costretta a cedere alla coreana Hyo rim Hong che domina entrambi i round vincendo 0-2. Giulia Maggiore si mette così al collo la medaglia di bronzo durante la sua prima esperienza iridata.
Bilancio soddisfacente quello tracciato dal presidente della Fita, Angelo Cito: “E’ stato un mondiale che ci ha visto protagonisti con una squadra giovanissima e competitiva in quasi tutte le categorie. Si torna a casa dalla Bulgaria con un oro e ben 3 bronzi nelle categorie juniores e due bronzi in quelle dei cadetti. Bronzi che potevano benissimo essere qualcosa in più visto che tutti gli azzurri hanno mancato per un soffio la finale. L’Italia è l’unica nazione europea a conquistare una medaglia d’oro nel mondiale maschile juniores con un Angelo Mangione immenso che ha sbaragliato tutti i suoi avversari. Nessuno ha saputo far meglio. Inarrivabile il dominio asiatico in questa edizione di un mondiale che ha visto la presenza di 165 nazioni e otre 1500 atleti, numeri impressionanti a testimonianza della crescita del taekwondo a livello mondiale”.
Foto FITA – Denis Sekretev
(ITALPRESS).
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Ranieri “Daremo tutto, ma in Champions solo se le altre crollano”
Pubblicato
2 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Qualcuno scommetterebbe un euro sulla Roma in Champions? Siamo onesti: se succede è perché le altre ‘sbragano e noi facciamo un capolavoro. Non è possibile, vogliamo essere seri con i nostri tifosi. Diamo il massimo e alla fine vedremo quello che potremo fare”. Lo ha detto l‘allenatore della Roma, Claudio Ranieri, in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona.
“Teniamoci stretti questi ragazzi che stanno lottando con passione e voglia di far bene per la Roma. Chiedo ai tifosi l’aiuto in questo rush finale, spero capiscano la situazione che stiamo vivendo”. “I tifosi meritano il massimo ed è quello che la proprietà vuole raggiungere: una squadra stabilmente nelle prime quattro-cinque e che possa lottare per vincere uno o più campionati”, ha aggiunto il tecnico giallorosso che torna al presente e alla sfida contro l’Hellas di mister Zanetti, ancora alla ricerca di qualche punto salvezza, così come la Roma ha bisogno di continuare a raccogliere risultati in chiave Europa e deve farlo senza un giocatore importante comne Dybala e altri non al top della condizione.
“El Shaarawy e Dovbyk hanno fatto allenamento differenziato, ma stanno bene e tra stasera e domani mattina prenderò una decisione. Sarà una partita difficilissima e importantissima, il Verona chiude tutti gli spazi e riparte a mille all’ora. Dovremo stare attenti a non farci intrappolare nella loro ragnatela“.
Soddisfatto, ma anche consapevole che c’è sempre qualcosa da migliorare. “Quello che hanno fatto i ragazzi è prodigioso. Fisicamente la squadra sta bene, ma lo stato di forma non è ottimale. Prima la squadra giocava ad uno o due tocchi e faceva tutto con leggerezza. Nelle ultime due partite non ci siamo riusciti e il merito è anche di Juventus e Lazio, ma stiamo dando il massimo. Sono molto deluso e arrabbiato per i calci piazzati nel derby. Dobbiamo lavorare di più. A volte ci manca la scaltrezza, la furbizia e l’essere determinati a non far entrare l’avversario nell’area di rigore. In alcuni momenti pensiamo di andare a prendere la palla da soli, ma non funziona così: se non prendo la palla io, non la prende nemmeno l’avversario, questo è il mio credo”.
Criticato Dovbyk per la prestazione nel derby, Ranieri difende il suo centravanti ma continua a stimolarlo. “Le colpe non ci sono in una squadra: c’è sempre un 50-50. Lui si dovrebbe far vedere di più e la squadra dovrebbe servirlo quando si muove. Quello che gli dico sempre è che oltre al gol, deve darci anche la prestazione: deve lottare, pressare, rientrare e farsi vedere. Non sono ancora soddisfatto e credo che neanche lui lo sia. Deve dare di più”. Col Verona potrebbe esserci qualche cambio. “Sì possiamo cambiare, ma serve il bilancino del farmacista”, ha concluso il tecnico romano.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Messi “Dopo il Psg volevo tornare al Barcellona, ma non fu possibile”
Pubblicato
4 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Quando nel 2023 ha lasciato dopo due stagioni il Paris Saint Germain, Lionel Messi ha scelto l’Inter Miami e la Mls per proseguire la sua carriera. Eppure, prima di finire dall’altra parte dell’Oceano, il fuoriclasse argentino ha provato a vestire di nuovo la maglia del suo Barcellona.
Ospite del canale YouTube “Simplemente Futbol”, è lo stesso Messi a svelare questo retroscena: “Avevo l’intenzione di tornare al Barcellona e stare dove ho sempre voluto ma anche stavolta non è stato possibile e a quel punto ho fatto una scelta pensando alla mia famiglia. Anche il fatto di aver vinto il Mondiale ha pesato molto. Avevo chiaro in testa che non potevo giocare in un altro club in Europa per cui assieme alla mia famiglia abbiamo deciso di vivere negli Usa e giocare nella Mls in un club in crescita e che punta a fare grandi cose. Dopo i due anni al Psg, dove non mi sono sentito a mio agio nella quotidianità degli allenamenti, volevamo essere sicuri di andare in un posto dove poter vivere bene e dove io potessi divertirmi a fare quello che mi piace”. E finora sta andando come sperato. “Non posso chiedere di più. Voglio continuare a competere e vincere, è la mia essenza, sono cresciuto così”, dice ancora il 37enne argentino, per il quale il trionfo con la Seleccion in Qatar è stato l’ideale chiusura del cerchio.
“Essere arrivato in finale nel 2014 e non vincere è stata una tortura – ammette a proposito della sconfitta contro la Germania – Aver vinto qualche anno più tardi ha reso tutto un po’ più facile: certo, avrei potuto vincere due Mondiali ma almeno una Coppa del Mondo ce l’ho”.
A questo proposito, fra poco più di un anno ci sarà la prima edizione a 48 squadre che si giocherà fra Canada, Usa e Messico ma l’ex Barça non ha ancora sciolto le riserve. “Il prossimo Mondiale è ancora lontano anche se il tempo passa in fretta. Ho fatto una buona preparazione per quest’anno, ho iniziato bene e sto bene ma sarà una stagione lunga, che si chiuderà a dicembre e con in mezzo il Mondiale per Club. Guardo o osservo ma non voglio fissarmi obiettivi. Andrò di giorno in giorno, vedrò come starò fisicamente e cercherò di essere sincero con me stesso”.
Ripercorrendo la sua carriera, Messi non poteva non citare Guardiola. “Lui è di un altro mondo, è diverso, vede le cose che nessuno vede. Ha cambiato il calcio. Tutti volevano copiarci, volevano giocare come il nostro Barcellona ma noi eravamo una squadra speciale, a centrocampo avevamo Xavi, Busquets e Iniesta, era tutto perfetto fra giocatori e allenatore. Guardiola è unico, ama i dettagli, ha una mentalità diversa, una visione che altri non hanno”
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Jannik Sinner è tornato ufficialmente ad allenarsi
Pubblicato
23 ore fa-
17 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dopo il periodo di stop, a seguito dell’accordo con la Wada per il “caso Clostebol”, Jannik Sinner è tornato ufficialmente oggi ad allenarsi e a calpestare i campi da gioco. L’azzurro, numero 1 del tennis mondiale, ha giocato con Jack Draper sulla terra rossa indoor del Tennis Club di Beaulieu-sur-Mer.
Da qui ricomincia l’attività del giocatore nato a San Candido, in attesa del suo rientro nelle competizioni internazionali, previsto a maggio agli Internazionali BNL d’Italia, a Roma. Sinner figura poi fra gli iscritti anche nel torneo Atp 500 di Amburgo, in scena la settimana successiva agli Internazionali d’Italia e subito prima del Roland Garros. L’azzurro a ruota sarà in campo a Parigi, dove potrebbe arrivare da numero 1 del mondo e completare così 52 settimane consecutive in vetta al ranking internazionale.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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