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Malagò “Imbattibili facendo squadra, ma lo sport va sostenuto”

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ROMA (ITALPRESS) – C’è un’Italia che vince, tanto e in tante discipline. E’ quella dello sport e il suo numero 1, Giovanni Malagò, vive questi giorni di grandi successi “con sentimenti di felicità e di orgoglio che cerco di trasferire ai protagonisti di queste vittorie: il presidente Manfredi, il c.t. della Nazionale De Giorgi, i nostri campioni. Perchè ogni vittoria dello sport italiano è uno splendido lavoro di squadra”. Soffermandosi sull’oro iridato nella pallavolo, il presidente del Coni, nell’intervista al Corriere della Sera, spiega: “Nell’ultimo decennio siamo sempre stati competitivi. Un dato che fa riflettere: la Federvolley ha vinto tutte le competizioni internazionali che vanno dall’U.15 all’U.23. Ma senza mancare di rispetto a nessuno, le vittorie sono frutto del lavoro e delle scelte di Manfredi e De Giorgi. Il ct è uomo dalle scelte coraggiose e tempestive. Dopo Tokyo ha capito subito che bisognava cambiare, prendere decisioni delicate perchè generazionali. Ha costruito un gruppo capace di vincere col sorriso”. Anche il presidente Mattarella è stato colpito da questo aspetto, ha visto una “squadra che si divertiva: quando Mattarella ha sottolineato questo aspetto, De Giorgi, che era vicino a me, mi ha sussurrato ‘magari c’è anche un pò di incoscienzà. Va bene anche questa se è governata, non c’è dubbio che De Giorgi, di raffinata intelligenza, abbia davvero tutto e tutti sotto controllo – prosegue Malagò -. Il presidente della Repubblica, un minuto dopo la finale vinta contro la Polonia, ha invitato la Nazionale campione del mondo, ma avrebbe ricevuto i ragazzi anche se non ce l’avessero fatta, se avessero perso. Il presidente vuole bene allo sport italiano e ai suoi atleti”. Si è interrotto, invece, il sogno dell’Italbasket, protagonista comunque di un grande torneo sotto la guida di Pozzecco. “Poz è genio e sregolatezza. Ma anche lui sa fare squadra, ogni volta deve inventarsi tecnicamente qualcosa, perchè il deficit in altezza con le avversarie spesso ci penalizza”. Discorso diverso l’Italia del calcio che ai Mondiali, ancora una colta, non ci sarà: “Parlo tutti i giorni con il presidente Gravina, membro di Giunta Coni. Ha studiato un piano di riforme, c’è un progetto. Ovvio che tra tutte le parti in causa, per esempio Figc e Lega, ci devono essere collaborazione e armonia. Che ora non ci sono. Il calcio italiano deve capire che è all’ultima chiamata”. Tornando ai trionfi, Malagò sottolinea: “Il nostro Centro studi ha elaborato un dato, un numero impressionante: 283 medaglie vinte dagli azzurri nell’anno solare, in competizioni olimpiche, mondiali ed europee. Vuol dire che siamo il 2° Paese al mondo, dietro gli Usa davanti a nazioni più grandi o abitate, Cina, Russia, Francia, Inghilterra, Germania, Australia. Non era mai successo prima, dobbiamo essere orgogliosi”.
I problemi non mancano (“Non li nascondo mai”). “C’è in corso una nuova guerra, economica, che nasce da quella vera tra Russia e Ucraina. Quello dello sport è un grido di dolore che arriva dovunque. Gruppi e società che non ce la fanno. I ristori fin qui ottenuti non sono sufficienti. Una società che chiude, perchè non riesce ad andare avanti, è un passo senza più ritorno. La filiera dello sport che fa capo al Coni e scende giù giù attraverso le federazioni, l’associazionismo, il mondo del volontariato, ha bisogno di sostegno. Bisogna mettere a sistema un modello di supporto al servizio dello sport. Per questo auspico un ministero con portafoglio che dialoghi con il Coni. Abbiamo bisogno di un interlocutore, di una politica attenta, sensibile e preparata verso le problematiche e le urgenze dello sport. Milano-Cortina un’emergenza? Può diventarlo. Basta perdere tempo. Importante capire che dopo Parigi 2024, l’Olimpiade invernale 2026 è l’evento più importante a livello sportivo per il nostro Paese. Il Cio ha dimostrato grande fiducia assegnandoci l’organizzazione dei Giochi, ma chiede una completa assunzione di responsabilità dagli organi di governo. Lo sport è un mondo fidelizzato. Noi siamo laici, ma quei politici, quei partiti che si sono messi contro il mondo olimpico, contro lo sport dei territori e l’associazionismo, hanno perso consenso e ne sono usciti sempre sconfitti”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Italiano non si fida “Il Borussia Dortmund resta pericoloso”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – “E’ una squadra pericolosissima, forte, che gioca a calcio. Ha perso qualche partita, anche in maniera rocambolesca, vedi anche col Barcellona in Champions, ha modificato qualcosa nel sistema di gioco e anche se dovesse cambiare ancora sapremo adattarci. Per me resta la squadra che qualche mese fa si è giocata la finale col Real, che è abituata a questa competizione e che qualche coppa importante l’ha vinta”. Vincenzo Italiano non si fida del Borussia Dortmund, atteso domani al Dall’Ara nell’ultima gara casalinga del Bologna nella League Phase di Champions. I gialloneri sono in crisi in Bundesliga “ma restano un avversario di grandissimo livello e di grande valore. Noi siamo pronti per fare la nostra partita”. Ancora a zero vittorie, il Bologna si presenta all’appuntamento in grande forma. “Siamo cresciuti molto rispetto all’inizio, per consapevolezza, per l’aver aumentato da parte di tutti la condizione fisica dopo che avevamo avuto qualche problema in ritiro, con molti infortuni. Abbiamo avuto delle difficoltà che hanno inciso sul cammino iniziale ma poi siamo venuti fuori, stiamo crescendo tutti e la partita col Benfica a Lisbona lo ha dimostrato anche in Champions, mostrando personalità, coraggio, qualità. Dovremo farlo anche domani – l’auspicio di Italiano – Vogliamo dare una gioia a noi, al pubblico e alla società”. Sperando che non sia l’ultima gara di Champions al Dall’Ara. “Se affrontiamo le partite come col Monza, mostrando maturità, possiamo galleggiare in quelle posizioni di classifica – aggiunge il tecnico – Il campionato è ancora lungo e se non perdiamo di vista il nostro valore, andando avanti con umiltà e attenzione, sono convinto che possiamo mantenere questo passo. L’obiettivo è rimanere in Europa e dobbiamo cercare di alimentarlo partita dopo partita, settimana dopo settimana”.
“Il primo gol in Champions? Me lo vorrei regalare, è una cosa a cui tengo molto – sono invece le sensazioni di Riccardo Orsolini – Non abbiamo fatto tantissimi gol fin qui e domani ci proveremo, è una bella opportunità per ognuno di noi. Avremo davanti un avversario di grandissimo livello e vogliamo sfruttare l’ultima partita in casa per cercare di fare punti. Siamo ancora a zero vittorie e faremo di tutto per cercare di vincere domani. Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto, partite di questo livello non capitano spesso, vogliamo godercela e speriamo di fare un brutto scherzetto anche a loro”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Primo giorno di Hamilton in Ferrari “Corono un sogno”

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MARANELLO (ITALPRESS) – Lewis Hamilton ha iniziato ufficialmente la propria avventura con la Scuderia Ferrari HP: il sette volte campione del mondo è arrivato questa mattina di buon’ora nel quartier generale del team di Maranello, in via Enzo Ferrari 27, e si è spostato nella piazzetta della pista di Fiorano intitolata all’unico altro sette volte campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, dove è stato accolto dal Team Principal, Fred Vasseur, e dal CEO di Ferrari, Benedetto Vigna. In quello stesso luogo sono state scattate le prime foto di rito per le quali, per non fargli sentire troppo la mancanza della sua Inghilterra, anche il meteo si è adeguato, proponendo un cielo plumbeo e una pioggerella simile a quella che spesso cade sulla Gran Bretagna. Nella piazza era anche presente una Ferrari F40, la supercar preferita dal campione britannico. Dopo le foto l’ex Mercedes, che ha da poco compiuto 40 anni e che quest’anno farà coppia con Charles Leclerc, ha brevemente visitato il box della pista e la casa di Fiorano in compagnia di Vasseur e Vigna, potendo vedere anche lo storico ufficio dal quale Enzo Ferrari osservava il lavoro dei suoi uomini. Hamilton è poi tornato nella sede della Scuderia dove ha incontrato il management e Piero Ferrari prima di dedicarsi a una full immersion nei vari reparti che continuerà anche nel pomeriggio e gli permetterà di iniziare a conoscere la sua nuova squadra. Domani lo attende un’altra giornata di lavoro, fatta di riunioni tecniche e di briefing in vista di una stagione quanto mai intensa. “Ci sono giorni che sai ricorderai per sempre – ha commentato Hamilton – Oggi, il mio primo da pilota della Scuderia Ferrari HP, è certamente uno di quelli. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di raggiungere traguardi che non avrei mai pensato possibili, ma una parte di me ha sempre tenuto stretto il sogno di correre in rosso. Non potrei essere più felice oggi che questo sogno si realizza”. “Sono incredibilmente grato a John Elkann, Benedetto Vigna, Fred Vasseur e a tutti in Ferrari per la fiducia che hanno riposto in me e per avermi reso parte di questa famiglia. Sono entusiasta di iniziare questa nuova era e di incominciare a lavorare con un gruppo di persone di talento che sono per me fonte di grande ispirazione. Mi impegnerò per dare il massimo per il team, per l’azienda e per i tifosi. Oggi iniziamo un nuovo capitolo della storia di questa iconica squadra – ha concluso Hamilton – e non vedo l’ora di scoprire le pagine che scriveremo insieme”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ducati riparte da Bagnaia e Marquez, obiettivo Mondiale

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MADONNA DI CAMPIGLIO (ITALPRESS) – Una nuova stagione alle porte, una moto rinnovata e un titolo mondiale da riportare nel Team Factory. Nella splendida cornice di Madonna di Campiglio, Francesco Bagnaia e Marc Marquez hanno svelato al pubblico la nuova Desmosedici GP25 che prenderà parte al prossimo campionato di MotoGP. Per il terzo anno di fila l’evento ‘Campioni in pistà si è svolto nella località delle Dolomiti, legata al colosso Audi da una collaborazione giunta al dodicesimo anno. “I due piloti più forti della griglia di partenza sono nel nostro box”, ha dichiarato con fierezza Luigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse. Effettivamente, in termini di titoli vinti (undici complessivi), il Team Ducati Lenovo potrà contare su una delle line-up migliori della storia recente del campionato. Non hanno dunque bisogno di presentazioni Francesco Bagnaia e Marc Marquez, i quali, tra sorrisi e foto di rito, hanno condiviso col pubblico tutta la loro emozione per la stagione alle porte. “Il rosso è un colore che mi dona molto e la moto è bellissima. Sono orgoglioso della crescita di Ducati e ho tanti stimoli in vista del campionato”, ha raccontato ‘Peccò, vice-iridato in carica. Anche Marquez è apparso piuttosto entusiasta, nonostante l’esperienza da veterano accumulata negli anni: “Arrivo nella squadra di riferimento del campionato. Questa moto mi ha restituito il sorriso nella passata stagione”. Per Bagnaia si tratta del quinto anno con la casa di Borgo Panigale con due campionati vinti, mentre Marquez approda nel box ufficiale dopo la parentesi in Gresini. Non sarà facile per la Ducati migliorare i risultati di un 2024 da record. E’ vero che Jorge Martin si è portato via in Aprilia il numero 1 sulla sella, ma, dall’altra parte, non si possono dimenticare le diciannove vittorie su venti, targate piloti Ducati. L’obiettivo è chiaro: vincere tutto, dal titolo costruttori a quello piloti. Dall’Igna promette diverse novità tecniche su una moto comunque caratterizzata da una certa continuità per quanto riguarda la veste grafica. Oltre al colore rosso, è sempre presente il dettaglio fluo che rimanda alla curva presente nel logo Ducati. Sul palco, inoltre, è salito anche l’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali che ha parlato della continua crescita del brand sia dal punto di vista sportivo sia sotto l’aspetto commerciale. “Il Team 2025 ha un potenziale importante che credo possa spronare tutti gli addetti ai lavori a migliorarsi di continuo”, ha aggiunto Domenicali. Il 2025 sarà un anno ricco di novità per Ducati, a partire dal debutto nel campionato mondiale di motocross con la Desmo450.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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