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Cronaca

Piano Philips, 100% di consumo energetico da rinnovabili entro il 2025

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo un piano molto ambizioso che non nasce adesso. Entro il 2025 vogliamo diventare un’azienda che abbia il 100% di consumo energetico tutto derivante da rinnovabili. Uffici, persone, produzione, spostamenti, tecnologie. Al momento siamo al 100% per quanto riguarda i nostri siti produttivi. Ogni nostro sito produttivo viene alimentato al 100% attraverso fonti di energie rinnovabili. In più abbiamo, sempre entro il 2025, un piano di riduzione dei consumi di acqua, che è importantissimo, dell’1-2% ogni anno, e stiamo lavorando sull’economia circolare, quindi avere produzione a rifiuto zero”. A dirlo in un’intervista all’Italpress Andrea Celli, amministratore delegato di Philips Italia, sottolineando “un punto importante: il 15% dei nostri prodotti oggi possono essere definiti Green products. Entro il 2025 vogliamo arrivare al 25% del nostro fatturato derivante da prodotti definiti e certificabili green”.
Celli si è soffermato sul tema della digitalizzazione della sanità: come andrebbero spesi i 20 miliardi previsti nel Pnrr? “Il Pnrr vale circa duecento miliardi complessivi, il 10% è dedicato alla sanità e questo è dovuto alla crisi relativa al Covid che abbiamo vissuto tutti quanti sulla nostra pelle. Il Pnrr – spiega – ha l’obiettivo di modificare il nostro Ssn rafforzando il sistema sanitario territoriale, quindi avvicinando la salute ai cittadini. Questo verrà fatto con la definizione di nuovi ospedali di comunità, ospedali più piccoli dedicati alla degenza, con le case di comunità dove gli specialisti potranno essere vicini ai pazienti e ai cittadini con telemedicina o monitoraggio remoto. C’è un doppio aspetto: non portare i pazienti in un momento di crisi verso gli ospedali, che possono diventare, come è accaduto, una piattaforma per accelerare il contagio; ma anche rendere più semplice la vita al cittadino cronico che generalmente ha bisogno di cure e che così può essere monitorato e collegato con gli specialisti direttamente a casa”.
Il caro energia ha fatto schizzare i costi delle materie prime alle stelle, basti pensare ai chip che sono introvabili. “Stiamo vivendo una crisi che riguarda le materie prime dovuta alla domanda post covid, al lockdown, in particolar modo sulla componentistica elettronica. Tutti i nostri prodotti che vanno all’interno delle strutture ospedaliere hanno necessità di componentistica elettronica all’avanguardia, sono prodotti particolarmente innovativi e complessi. Questa componentistica elettronica è mancante. Noi – afferma – stiamo facendo un’azione nei confronti della Comunità europea, perchè questa mancanza di prodotti elettronici non impatta solo sull’industria della salute ma anche su quella delle automobili, della digitalizzazione delle case. E l’industria della salute consuma circa l’1% dei micro chip prodotti al mondo. Noi stiamo chiedendo per il bene di tutti di mettere in priorità le consegne nei confronti dei produttori di apparecchiature elettromedicali. C’è quindi un’azione in corso con la Comunità europea che speriamo vada a buon fine”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Thiago Motta “Milan forte, tutti dovranno dare qualcosa in più”

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TORINO (ITALPRESS) – “I giocatori rimasti qui hanno lavorato molto bene, anche i rientrati dalle nazionali stanno molto bene, con la voglia giusta di mettersi subito sulla partita di domani. Sono tutti determinati e concentrati per fare una buona partita
domani”. Lo ha detto Thiago Motta in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan a San Siro. Contro i rossoneri “è una partita in cui bisogna dare tutti qualcosa in più. Abbiamo perso un altro ragazzo, Cabal, e mi spiace moltissimo. Come per Bremer, tutti dovremo dare qualcosa in più per non far notare questa assenza”. “Tutti i miei giocatori hanno
caratteristiche diverse e questo mi dà alternative e soluzioni
diverse. Vedremo domani. Vlahovic non farà sicuramente parte del
gruppo come Bremer, Milik, Nico e Cabal”, ha aggiunto Motta in
merito alle assenze, e su Vlahovic ha precisato: “Ancora non so
quando torna, domani sicuro non ci sarà”. “Gli infortuni fanno
parte del gioco, adesso è toccato a Dusan. Giocheremo difendendo
insieme e attaccando insieme. Il Milan è collettivamente molto
forte, con un allenatore preparato. Dovremo portarla dalla nostra
parte, dove conviene a noi e non a loro”, ha detto ancora Motta. In merito poi, alle voci della scorsa estate, l’allenatore bianconero ha precisato: “Non sono mai stato vicino al Milan”, mentre a chi gli ha chiesto chi fosse il Sinner della Juve, ha risposto: “Non mi piace fare paragoni, non fa bene all’uno e all’altro. Abbiamo tantissimi giocatori forti. Sinner è Sinner, un fenomeno dello sport. Noi dobbiamo continuare a crescere e auguro anche a Sinner di continuare nella sua grande carriera”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cobat RAEE e Eco-PV: ambiente a rischio con emendamenti fotovoltaico

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ROMA (ITALPRESS) – “Si sta correndo il rischio di distruggere l’impianto normativo relativo alla gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici. Gli emendamenti presentati per il decreto-legge Ambiente, attualmente all’esame della commissione Ambiente del Senato, annientano il sistema di finanziamento dedicato a questa tipologia di rifiuti, messo a punto proprio per garantire le operazioni di recupero e riciclo, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e in linea con i principi europei per l’economia circolare”. Lo affermano Cobat RAEE e Consorzio Eco-PV, due tra i maggiori consorzi operativi nel trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente e che gestiscono importanti quote di mercato nel recupero dei moduli fotovoltaici.
La normativa attualmente in vigore è frutto di numerosi aggiornamenti nati da confronti costanti tra la filiera del riciclo e i legislatori, con l’obiettivo comune di ottenere sempre maggiori quote di energie da fonti rinnovabili, anche in virtù della crisi energetica dovuta al conflitto russo-ucraino.
“Per noi operatori, che ne abbiamo vissuto le evoluzioni negli ultimi sei anni, la normativa attuale è equilibrata e non va assolutamente modificata” – spiega Michele Zilla di Cobat RAEE- “Il legislatore ha considerato correttamente la necessità di accantonare denaro per il trattamento di moduli – il cui ciclo di vita, ricordiamo, è di circa vent’anni – evitandone così l’abbandono incontrollato sul territorio nel momento in cui non saranno più considerati utili, come già accaduto, per esempio, con l’amianto”.
I moduli incentivati presenti sul nostro territorio sono circa 84 milioni, a fronte di una spesa pubblica pari a 140 miliardi, concessi con i cinque Conti energia (dal 2005 al 2013), “e questo vuol dire” – prosegue Damiano Zilio, presidente di Eco-PV – “che a partire dal 2025 i primi pannelli saranno da smaltire, e noi vogliamo farlo con il sistema attuale, che è l’unico che può davvero funzionare. I titolari degli impianti possono versare la quota richiesta a garanzia nel trust dei consorzi, che è impignorabile e che segrega le somme utili al trattamento dei moduli esausti, oppure, per quelli incentivati, optare per la trattenuta di parte dell’incentivo da parte del GSE”.
La normativa in vigore poggia sulla responsabilità estesa del produttore che si assume l’onere della corretta gestione del fine vita di quanto immesso sul mercato. “Anche questo principio viene scardinato dalle modifiche presentate, disattendendo tra l’altro il dettato europeo: le modifiche all’esame del Senato propongono che i consorzi ritirino gratuitamente i Raee, pena pesanti sanzioni pecuniarie, spostando in sostanza su di noi un onere che invece deve essere in capo ai produttori”, conclude Zilio.
I due consorzi chiedono quindi al Parlamento di respingere gli emendamenti al Decreto Ambiente, difendendo una normativa che “pone l’Italia all’avanguardia nella tutela ambientale e al riparo da procedure di infrazione da parte dell’Europa”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Arrestato a Civitavecchia trafficante dalla Spagna con 87 kg di cocaina

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CIVITAVECCHIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Civitavecchia, ha arrestato un trafficante internazionale di droga sbarcato dal traghetto proveniente da Barcellona con 87 kg di cocaina pura del valore commerciale di circa 10 milioni di euro. In particolare i poliziotti della Polizia di Frontiera Marittima di Civitavecchia, dopo aver effettuato un’attenta disamina della lista dei passeggeri in arrivo da Barcellona sottoponevano a verifiche alcuni veicoli. Tra questi un trattore stradale con agganciato un semirimorchio condotto da un autotrasportatore di origine spagnola. Nelle fasi iniziali del controllo il conducente risultava particolarmente nervoso e poco collaborativo e tale atteggiamento si acuiva ulteriormente non appena il cane poliziotto si avvicinava al camion.
Proprio all’interno del posto guida, il cane segnalava la contaminazione da stupefacente, che però da un esame visivo non risultava individuabile. La perquisizione dell’abitacolo, permetteva di rinvenire 2 telecomandi simili a quelli utilizzati per l’apertura dei cancelli elettrici con vicino alcuni fusibili.
Nelle vicinanze, veniva notato uno “slot” vuoto dove glia genti inserivano il fusibile azionando poi il telecomando. Immediatamente i due sedili dell’abitacolo si alzavano elettronicamente, rimuovendosi automaticamente dal loro alloggiamento e svelando un ampio doppiofondo chiuso ermeticamente dall’esterno, dove erano nascosti numerosi pacchi.
Si estraevano complessivamente 79 panetti per un totale di 87 Kg., che immediatamente periziati risultavano essere cocaina.
L’autista del veicolo, veniva quindi arrestato e condotto nel carcere di Aurelia.

– Foto: Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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