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Giovanna e Simona Bruno, 10 anni di sodalizio artistico – L’incontro da Paolo Limiti

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Era il 2012 quando Mamma Rai faceva incontrare ”casualmente” due artiste che mai più da allora si sarebbero lasciate. Giovanna, al secolo Giovanna Nocetti, tornava in Rai con il programma dell’indimenticato Paolo Limiti ”E…state con noi in Tv”, incontrando una già conosciuta giovane artista che aveva alle spalle lavori in Rai e Mediaset, Simona Bruno. La formula del rotocalco tv era la classica del programma storico Rai di Limiti ”Ci vediamo in Tv”, ossia far conoscere al pubblico e ai più giovani la storia della tv e della musica attraverso i miti del passato.

Detto fatto, parlando di musica ecco che Limiti decise di riservare a Giovanna nel programma estivo un ruolo diverso dai precedenti avuti quale cantante e cantautrice, bensì quello di Direttore d’orchestra…e che orchestra, per la stragrande maggioranza composta da donne. Tra di esse però, vi era anche una musicista che avrebbe trovato immediatamente intesa con la Nocetti, Simona Bruno.

”Un esperienza unica quel programma ma soprattutto un incontro folgorante”, lo ricordano così le due artiste che, da quel momento non si molleranno più, curando assieme opere, festival e rassegne internazionali.

Recentemente Giovanna e Simona sono tornate in tv sul canale 28 del digitale terrestre, TV 2000, nel programma ”Di Buon Mattino” con Giacomo Cesare Avanzi e Antonella Ventre, interpretando i più grandi successi degli anni ’60, esclusivamente con voce, chitarra e violino.

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Un decennale che sembra quindi non voler tramontare, un’amicizia che nonostante i progetti diversi delle due artiste, oggi Simona Bruno è consulente musicale in Rai oltre che docente di violino, mentre Giovanna continua la sua attività di produttrice discografica con la sua ”Kicco Music”, nonché regista d’opera con grandi successi in tutta Italia. Un incontro nato e tenuto a battesimo dal loro compianto Paolo Limiti, un amico e un signore della televisione italiana che tanto manca al pubblico di oggi.

Alessandro Paola

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S. MESSA DI DOMENICA 13 LUGLIO 2025 – XV DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 13 Luglio 2025, XV del tempo ordinario. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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CRESCERE INSIEME – 13 LUGLIO

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Anche oggi c’è l’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.

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TERRE D’OLTREPÒ, BEDUSCHI FA “COPIA/INCOLLA”: CAMBIANO CDA, LA LINEA NO

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LA VOCE PAVESE – TERRE D’OLTREPÒ, BEDUSCHI FA "COPIA/INCOLLA": CAMBIANO CDA, LA LINEA NO
Un burrascoso cambio ai vertici, ma non nella sostanza. Dopo l’insediamento dei nuovi Consigli di Amministrazione della cooperativa e della Spa di Terre d’Oltrepò, l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, si è rivelato sorprendentemente allineato al piano industriale e alla visione strategica tracciata nei mesi precedenti dall’ex governance, in particolare dall’amministratore delegato Umberto Callegari.
Nonostante l’annunciato rinnovamento in discontinuità, le dichiarazioni dell’assessore hanno finito per riproporre fedelmente — e in alcuni passaggi quasi testualmente — le linee guida già note: il rafforzamento del brand unico Terre d’Oltrepò, l’attenzione alla filiera produttiva, la valorizzazione del vino del territorio sui mercati esteri, il focus sulla qualità come leva competitiva e la centralità del socio all’interno della strategia aziendale. A ciò si è aggiunto l’appello – reiterato da Callegari allo sfinimento – di concentrare il conferimento delle uve per dare slancio alle strategie aziendali.
Più che un nuovo corso, quello delineato da Beduschi appare dunque come un’esplicita conferma del lavoro impostato nei mesi scorsi da Callegari e dalla precedente dirigenza. Nessuna discontinuità reale è stata annunciata, né dal punto di vista industriale né dal punto di vista commerciale. Al contrario, la ripresa pressoché integrale del programma conferma la bontà del percorso già avviato, riconoscendone implicitamente il valore e la concretezza anche agli occhi della Regione.
Una scelta che, di fatto, legittima retroattivamente l’operato della precedente gestione, pur in un contesto in cui si è optato per un ricambio dei vertici societari. Il segnale che arriva da Beduschi, quindi, non è quello di una rivoluzione o di un cambio di rotta, ma piuttosto quello di una prosecuzione di un piano che ha già dimostrato di essere solido, coerente e in linea con le necessità di sviluppo dell’Oltrepò vitivinicolo. Ma allora perché la politica non l’ha lasciato attuare a una governance spinta a dimettersi a un mese dalla vendemmia in una situazione già di per sé delicatissima? Ma davvero c’era da dare lo zuccherino a chi aveva scelto di mestare nel torbido e optare per gli attacchi personali anziché badare alla sostanza?

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