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2^ FESTA DI SAN MARTINO A VOGHERA DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022, LA RISCOPERTA DELLE FILIERE LOCALI

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Una giornata per riflettere con la comunità e proporre modelli di sviluppo sostenibile per l’economia resiliente di Voghera, dell’Oltrepò Pavese e del territorio. Il focus della 2^ edizione della Festa del Ringraziamento di San Martino, in scena a Voghera domenica 13 novembre dalle 7.30 alle 13.30 nella centralissima piazza Duomo accanto ai contadini di Campagna Amica, sarà ancora l’agricoltura di filiera, argomento che in questa fase storica tanto piace agli italiani in cerca di prodotti in tavola che siano veicolo di qualità, valori, tracciabilità e identità. Un evento organizzato da Hub Voghera e Cooperativa 381 reso possibile dal sostegno dell’Amministrazione Comunale di Voghera retta dal sindaco Paola Garlaschelli che, attraverso l’impegno dell’assessore al Commercio Maria Cristina Malvicini, intende rivalorizzare le tradizioni iriensi e dare impulso all’economia sostenibile e circolare. Molti i partner: Regione Lombardia, Amministrazione Provinciale di Pavia, Slow Food Oltrepò Pavese, Strada del Vino e dei Sapori, Coldiretti “Campagna Amica”, Pepe Vo, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, Molini di Voghera, La Schita dell’Oltrepò Pavese, Corilu, Associazione Nazionale Alpini, Enaip Lombardia, Voghera da Scoprire, Confcommercio e Associazione Artigiani Oltrepò Lombardo. Media partner Pavia Uno Tv, Lombardia Live 24 e Itinerarinews (Agenzia CreativaMente Editore).

IL PROGRAMMA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
Molto fitto il programma della festa che prevede alle 7.30 l’allestimento esposizione mezzi agricoli; dalle 8 il via al Mercato Agricolo di Campagna Amica e del Mercato della Comunità Oltrepò Etico di Slow Food in Piazza Duomo; alle 9.30 l’inaugurazione con Paola Garlaschelli, Sindaco di Voghera, Simona Virgilio, Vicesindaco di Voghera, Maria Cristina Malvicini, assessore al Commercio del Comune di Voghera, Stefano Greppi, Presidente Coldiretti Pavia, Emilia Maini, Presidente Copagri Pavia, Carlo Emilio Zucchella, Presidente CIA Pavia, Marta Sempio, Presidente Confagricoltura Pavia, Giorgio Allegrini, Presidente Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese. Seguirà la benedizione dei trattori e dei mezzi agricoli con monsignor Marco Daniele e donCristiano Orezzi. Alle ore 10 sarà celebrata la messa di ringraziamento in Duomo. Dalle 10.45 protagoniste in piazza Duomo le filiere agroalimentari, una grande opportunità per l’Oltrepò Pavese: riflessioni con le mani in pastella… nell’Area Eventi, a cura del Gruppo Alpini di Voghera, interviste-cooking show dedicate alla Schita dell’Oltrepò Pavese: in cucina per un’interpretazione classica della Schita ci saranno Cinzia Montagna, giornalista e ideatrice del progetto di rivalorizzazione della tipicità, con Alberto Bertuzzi Borgognoni dei Molini di Voghera; a cucinare la schita con il salame saranno invece Pier Luca Ambrosioni, vicepresidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi e amministratore delegato del Salumificio Vecchio Varzi, con Giovanni Palli, Presidente della Provincia di Pavia e Sindaco di Varzi; a preparare la schita con la crema di peperone di Voghera saranno poi Moreno Baggini, Voghera Solidale Grup, Orti Sociali di Voghera e PepeVo (Peperone di Voghera) e Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato; per finire a cucinare la schita con la crema di nocciole di Lu Monferrato saranno Elisa Nervetti, Fiduciario Slow Food Oltrepò Pavese, e Michele Fontefrancesco, ricercatore di Antropologia culturale presso l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche, con le creme spalmabili di CoriLu. Durante tutta la mattinata della festa, presso lo stand delGruppo Alpini Voghera, preparazione, degustazione e vendita della Schita dell’OltrepòPavese e attività didattiche per adulti e bambini per imparare a preparare insieme la Schita dell’Oltrepò Pavese come si deve. Per tutta la domenica vetrine e iniziative a tema con degustazione del vino Novello nei bar e nei ristoranti cittadini.

Servizio di Emanuele Bottiroli

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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