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Cronaca

Messina Denaro, Meloni a Palermo “La mafia si può battere”

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PALERMO (ITALPRESS) – “E’ un giorno di festa per il nostro Paese, grande vittoria”. Così Giorgia Meloni, presidente del consiglio, al termine della sua visita alla Procura di Palermo per complimentarsi con magistrati e forze dell’ordine per l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
“Le mie congratulazioni, davvero complimenti a lei e ai suoi uomini per questo lavoro straordinario”, aveva detto Meloni, rivolgendosi al comandante del Reparto Operativo Speciale dei carabinieri, Pasquale Angelosanto, durante l’incontro in Procura.
“Una grande giornata”, il commento del premier dopo aver rivolto i suoi complimenti anche ai vertici regionali dei carabinieri, del gruppo Intervento Speciale e del reparto Anti Crimine. Al Palazzo di Giustizia Meloni è stata accolta dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia. Anche al capo della Procura i complimenti del premier.
“Sono fiera che il primo provvedimento che ho fatto è stato quello di difendere il carcere duro. Quello stesso istituto fortemente voluto da Falcone e Borsellino è stato difeso dai provvedimenti del governo”, ha poi spiegato Meloni ai giornalisti.
“Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro di tanti che si sono dedicati a questa causa, ed è una proposta che farò. Possiamo dire ai nostri figli che la mafia si può battere – ha sottolineato -. Non abbiamo vinto la guerra, non abbiamo sconfitto la mafia ma questo è un colpo duro per la criminalità organizzata”.
Se alla fine Messina Denaro è stato trovato “vuol dire che c’era uno Stato che continuava a lavorare. Adesso spero che qualcosa di più possa uscire, anche su chi evidentemente ha collaborato con una persona con la quale chi è per bene non collabora”, ha detto ancora il presidente del Consiglio.
“Ho detto al procuratore capo ed agli investigatori che l’Italia è fiera di loro. Noi sappiamo che questo grande risultato lo dobbiamo a loro, al loro lavoro quotidiano di grande dedizione – ha spiegato il premier -. Possono contare sui provvedimenti del governo, per portare avanti questa battaglia insieme. Loro sono la faccia dell’Italia migliore, noi siamo il tramite”.
Poi i giornalisti le chiedono cosa risponda a chi diceva che la mafia era sparita dall’agenda politica? “Non voglio replicare, penso che questa giornata si commenti da sola – ha affermato Meloni -. Non penso che la lotta alla mafia possa essere un tema divisivo, chi tenta di fare della lotta alla mafia un tema divisivo fa un favore per paradosso alla criminalità organizzata, è una battaglia che dobbiamo condurre tutti insieme. Posso dire che la politica e lo Stato devono sostenere chi si occupa con il suo lavoro di questo. Spero che su queste materie, piuttosto che usarle per fare polemica, si possa lavorare tutti insieme”.
Meloni ha anche affrontato il tema del riuso dei beni confiscati: “Con il sottosegretario Mantovano ne parliamo da settimane. E’ un tema legato anche alla storia di Matteo Messina Denaro, che si occupava di questioni di patrimonio. Questo è un segnale importante, affinchè si elimini la presenza fisica della mafia sul territorio – ha detto -. Affinchè nei beni confiscati alla mafia si possa aprire un’attività economica, si possa trovare lavoro. Sì alla legalità, sì agli strumenti, a tutto quello che serve sul terreno della sicurezza ma poi è il terreno fertile che devi togliere e quello lo togli solo con il lavoro”.
Al suo arrivo a Palermo, il presidente del Consiglio, accompagnata dal sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano aveva osservato un minuto di raccoglimento davanti alla stele di Capaci, sulla A29, che ricorda le vittime della strage nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

INFOTRAFFIC, AGGIORNAMENTO CHIUSURE STRADE PER MALTEMPOCHIUSI PONTE DI BEREGUARDO E LA SP55, SP 56 E 617 BRONESE. ALLERTA ROSSA DALLE 18 NEL PAVESE DOVE TRANSITERA’ LA PIENA DEL PO

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A causa delle eccezionali precipitazioni atmosferiche che stanno interessando il territorio pavese, si sono verificate criticità sulla viabilità provinciale per difficoltà nel deflusso delle acque. Vengono monitorati i livelli di Po e Ticino da Casei Gerola a Pavia fino ad arrivare al Ponte della Becca ma al momento la situazione è sotto controllo, dunque non sono previste chiusure di ponti, qualcuno ha sparso notizie sui social incautamente e destato allarme (solito discorso, seguite le informazioni verificate e attendibili, non i social!).
Il bacino del Ticino stamattina era appena sotto la prima soglia d’allarme, quella di piena ordinaria ma alle 12 è stato chiuso il ponte di barche di Bereguardo dove il livello ha superato il metro e dieci. La Provincia ha annunciato che riaprirà domani, 18 aprile, alle 12.
Chiusa anche la provinciale 55 “San Cipriano – Albaredo Arnaboldi”: è completamente allagata e non percorribile. Per ragioni di sicurezza la Provincia di Pavia ha disposto la chiusura immediata e totale dell’intera tratta, in entrambi i sensi di marcia, dalla 617 “Bronese” nei comuni di San Cipriano e Campospinoso – Albaredo Arnaboldi.
La SP 56 tra Palestro e Rosasco è chiusa al traffico a causa di un completo allagamento dovuto all’esondazione del fiume Sesia. La strada risulta impraticabile e per motivi di sicurezza è vietato il transito a ogni categoria di veicolo. In mattinata è stato chiuso anche il ponte di Candia, sulla statale 494 Vigevanese da Mortara a Casale Monferrato sopra cui passa anche la linea ferroviaria Mortara – Casale.
Sul fronte meteo il Lombardia le precipitazioni saranno insistenti fino alla tarda serata di oggi, Giovedì 17 Aprile sui settori centro-orientali e in attenuazione su quelli occidentali (pavese). Allerta rossa rischio idraulico dalle 18 nella bassa pianura occidentale (PV, MI), dove transiterà la piena del Po.
Invitiamo tutti gli utenti della strada alla massima prudenza e a seguire le deviazioni segnalate, seguite i nostri bollettini Infotraffic su siti e social di Pavia Uno Tv, Lombardia Live 24, Itinerari News, Pronto Meteo. Inviate news e foto via whatsapp alla nostra redazione al 389.2566296.

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Cronaca

La Bce taglia i tassi di interesse di 25 punti base

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. In particolare, la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.

I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,25%, al 2,40% e al 2,65%, con effetto dal 23 aprile 2025.

“Il processo disinflazionistico è ben avviato. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare le attese dei nostri esperti; a marzo sono diminuite sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo – spiega la Bce -. Anche l’inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica delle retribuzioni si sta moderando e i profitti stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione di una crescita salariale tuttora elevata. L’economia dell’area dell’euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali. E’ probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l’area dell’euro”.

“Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine – sottolinea la Banca Centrale Europea -. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione”.

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“In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”, evidenzia ancora la Bce, che prosegue: “I portafogli del PAA (Programma di acquisto di attività) e del PEPP (Pandemic emergency purchase programme) si stanno riducendo a un ritmo misurato e prevedibile, dato che l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sull’obiettivo del 2% a medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il proprio mandato della stabilità dei prezzi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Maltempo in Lombardia, alberi caduti e allagamenti

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MILANO (ITALPRESS) – Il maltempo che sta interessando in queste ore il Nord Italia non ha risparmiato la Lombardia, dove si registrano alberi caduti in strada, allagamenti di abitazioni e locali interrati, problemi alla viabilità. Dalla mezzanotte di oggi i vigili del fuoco hanno svolto oltre 500 interventi in tutta la regione.

Per far fronte ai danni causati dal maltempo, in diversi comandi provinciali è stato potenziato il dispositivo di soccorso, richiamando personale libero dal servizio. Le aree più colpite risultano essere la città metropolitana di Milano e il suo hinterland, le province di Brescia, Lodi, Pavia e Cremona.

Raffiche di vento e parchi chiusi a Milano

Già dalla serata di ieri le forti raffiche di vento hanno provocato la caduta di alberi a Milano e resi necessari diversi interventi. Si prevede il perdurare di tale situazione anche nel corso della giornata di oggi. Per questo l’Ucl (Unità di crisi locale) che si è riunita nella serata di mercoledì ha deciso che oggi i parchi rimarranno chiusi.

E’ attiva l’allerta meteo gialla (rischio ordinario) idrogeologica, idrica, temporali e vento, quindi si invitano i cittadini e le cittadine a porre particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei due fiumi, Lambro e Seveso, e dei sottopassi. In particolare, a causa del vento, si raccomanda di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.

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– foto ufficio stampa Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).

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