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Economia

Editoria, Telpress “Il regolamento Agcom riequilibria il mercato”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il regolamento dell’Agcom sull’equo compenso per le pubblicazioni giornalistiche in Rete ristabilisce un equilibrio nel mercato del media monitoring e delle rassegne stampa, alterato, negli ultimi anni, dalla diffusione da parte di alcuni operatori, di articoli di quotidiani e periodici senza il riconoscimento del dovuto corrispettivo agli editori e agli autori. Telpress, che nel 2012 è stata tra le prime agenzie a firmare il repertorio Promopress della Fieg e a credere nell’importanza della tutela del diritto d’autore, ha garantito sempre la puntuale osservanza dell’attuale normativa in materia di copyright. Auspichiamo che al più presto in tutti i capitolati delle gare pubbliche sia esplicitato il concetto della tutela del diritto di autore in capo al committente, invece di essere imputato come costo del servizio”. È quanto afferma Margherita D’Innella Capano, manager di Telpress Italia, commentando il regolamento dell’Agcom.
“Il Repertorio Promopress è una iniziativa degli editori italiani di giornali quotidiani e periodici a cui aderiscono oltre 370 testate e offre un sistema di licenze, differenziate a seconda delle esigenze dei soggetti interessati, per la consultazione e la riproduzione degli articoli di giornali quotidiani e periodici – si legge in una nota -. La sottoscrizione della licenza Promopress e in aggiunta i contratti con i singoli editori che non aderiscono al sistema della Fieg è attualmente l’unico modo per garantire lo svolgimento legale ed autorizzato del monitoraggio stampa e della realizzazione dei servizi di rassegna, nel rispetto della normativa in materia diritto d’autore. Attualmente Telpress Italia ha sottoscritto sia la licenza IMMRS (Imprese di Media Monitoring e Rassegne Stampa) di Promopress sia contratti con i singoli editori tra i quali il gruppo RCS, il Gruppo Caltagirone e il Gruppo Sole 24 Ore”. “Negli ultimi 15 anni il monitoraggio dei media, anche digitali, e le rassegne stampa sono diventati strumenti di lavoro strategici per il management di imprese ed enti pubblici non solo per i professionisti della comunicazione e del marketing anche grazie alla loro accessibilità in mobilità. Per Telpress da sempre attenta all’innovazione tecnologica questo regolamento diventa fondamentale per i nuovi mercati caratterizzati sempre di più da contenuti originali”, conclude Margherita D’Innella.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Economia

A marzo l’inflazione accelera

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ROMA (ITALPRESS) – A marzo 2024 l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell’1,2% su base annua, da +0,8% nel mese precedente; la stima preliminare era +1,3%.
L’accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente all’attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -17,2% a -10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%) e, in misura minore, alla crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,5%); per contro, registrano un rallentamento i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%), dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei Beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%).
Nel mese di marzo l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,4%.
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,2%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,2 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +3,4% a +2,6%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,5%).
La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti dovuta anche a fattori stagionali (+1,5%), dei Beni energetici regolamentati (+0,7%) e dei Beni non durevoli (+0,4%); dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,9%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,8%).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,2% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 1,2% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il NIC non tiene conto, e dell’1,2% su base annua (da +0,8% di febbraio); la stima preliminare era pari a +1,3%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,2% su base annua.
Nel primo trimestre 2024 l’inflazione, misurata dall’IPCA, diminuisce per le famiglie con minore capacità di spesa mentre aumenta per quelle con livelli di spesa più elevati (-0,4% e +1,7% rispettivamente). Per l’approfondimento cfr. pag. 10.
“A marzo l’inflazione risale leggermente, portandosi all’1,2%. La lieve accelerazione riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata – commenta l’Istat -. Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+4,5% da +3,8%). Di contro, i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati mostrano anche a marzo un rallentamento (+2,6% da +4,4%). Frena la dinamica su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+2,6%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,3% (stabile rispetto al mese precedente)”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Borsa, Milano apre in forte ribasso. Segno meno in tutta Europa

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MILANO (ITALPRESS) – Apertura decisamente in ribasso per le borse europee e, in particolare, per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib dopo aver avviato le contrattazioni in ribasso dell’1,49% ha continuato a scendere fino a -1,7%. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Economia

Piazza Affari positiva, non preoccupa la situazione in Medio Oriente

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MILANO (ITALPRESS) – Chiusura positiva a Piazza Affari al termine di una seduta che si era già aperta tonica. L’indice Ftse Mib segna un +0,56% a quota 33.954 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna lo 0,53% a quota 36.110 punti. In lieve ribasso invece l’Ftse Star, che lascia sul terreno lo 0,11% a quota 46.712 punti. I mercati erano partiti molto tonici dimostrando di non temere la possibilità di un’escalation in Medio Oriente. Gli investitori rimangono quindi cautamente ottimisti, guadando sempre alla politica monetaria delle banche centrali in vista del possibile e probabile taglio dei tassi a giugno.
A Milano in evidenza soprattutto Prysmian, dopo l’annuncio dell’acquisizione di Encore Wire. Bene anche le banche mentre le vendite hanno riguardato le utilities e i titoli energetici che scontano la debolezza del greggio. Per quanto riguarda le materie prime, in calo il prezzo del petrolio, con il Brent ce cede circa un punto a quota 89,1 dollari al barile, mentre il Wti si porta a 84,3 dollari. Torna a salire invece il prezzo del gas naturale, che sul mercato di Amsterdam scambia a 31,3 euro al MWh.
Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 140 punti, con il rendimento del decennale al 3,82%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Prysmian che guadagna 4,4 punti, ma in rialzo anche Stellantis, Leonardo e Brunello Cucinelli.
Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Amplifon che cede 1,8 punti, ma in calo anche Erg, Tenaris e Terna. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi positive, nonostante l’avvio in altalena a Wall Street, dove affonda il titolo Trump Media con un -14,8%. Tra le piazze finanziarie, Parigi segna un +0,43%, Francoforte guadagna lo 0,54%, mentre Londra è negativa e cede lo 0,45%.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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