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Cronaca

L’Empoli spreca, il Torino rimonta: 2-2 al “Castellani”

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EMPOLI (ITALPRESS) – Un punto a testa che forse non soddisfa nessuno. Finisce 2-2 al “Castellani” fra Empoli e Torino, al termine di una gara che i toscani hanno creduto di portare a casa fino a 5′ dalla fine, prima di essere rimontati da 2-0 a 2-2, e che hanno anche rischiato di perdere se una conclusione di Miranchuk non fosse finita sul palo a Vicario battuto. Una sfida senza esclusioni di colpi bella e divertente, in cui Juric ha sbagliato la formazione iniziale ma azzeccato i cambi, al contrario di Zanetti, tradito dalle scelte fatte a gara in corso.
La partita l’ha fatta praticamente sempre la squadra granata, col tecnico croato che però lascia in panchina un pò a sorpresa Lukic, Sanabria e soprattutto l’uomo che una settimana aveva deciso il match contro la Fiorentina, Miranchuk. Il Torino non solo controlla bene in difesa le due punte dell’Empoli Satriano e Caputo, ma prova ad affacciarsi dalle parti di Vicario, prima con Radonjic che al 6′ conclude alto, poi con un colpo di testa di Buongiorno che esce non di molto. Gli azzurri ci mettono un pò ad uscire dal proprio torpore e la prima conclusione dalle parti di Milinkovic-Savic giunge solo al 30′ quando Marin di testa impegna il portiere granata. E’ il preludio al vantaggio azzurro che giunge al 37′ quando Luperto di testa, su angolo battuto da Marin, anticipa la difesa del Torino e batte Milinkovic-Savic. A inizio ripresa Juric prova a cambiare inserendo prima Lukic e Sanabria per Linetty e Seck, e poi Miranchuk e Singo per Bayeye e Radonjic. Proprio gli ospiti vanno vicino al pareggio allo scoccare dell’ora quando Ricci di esterno in area centra il palo mentre serve un super Vicario a dire no al 65′ a Miranchuk, bravo a colpire in diagonale ma non fortunato. L’Empoli nel secondo tempo si chiude e prova a ripartire, Zanetti fa entrare Haas e Cambiaghi e poco dopo arriva il raddoppio firmato da Marin. Sembra finita ma, incassato il secondo colpo, il Torino la riapre riuscendoci a 9′ dalla fine con l’ex Ricci mentre Sanabria pareggia all’85’ nello stesso stadio, e nello stesso giorno dell’anno – 28 gennaio -, in cui 4 anni fa realizzò, con la maglia del Genoa, il suo primo gol in serie A. L’ultima emozione è il palo di Miranchuk a tempo scaduto, col Toro che vede sfumare una clamorosa vittoria dopo aver visto le streghe e l’Empoli che tira un sospiro di sollievo ma non senza un pizzico di rammarico per il doppio vantaggio sprecato.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Pedersen cala il poker a Vicenza, Del Toro resta in maglia rosa

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VICENZA (ITALPRESS) – E’ Mads Pedersen a vincere la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Rovigo-Vicenza di 180 km. Il danese della Lidl-Trek, sempre più in maglia ciclamino, ha anticipato il belga Wout van Aert (Team Visma|Lease a Bike) e il messicano e maglia rosa Isaac del Toro (UAE Team Emirates-XRG), che grazie all’abbuono per il terzo posto conquista altri secondi preziosi.

La frazione è stata animata dalla fuga di nove attaccanti: Luca Mozzato (Arkèa-B&B Hotels), Fran Miholjevic (Bahrain-Victorious), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Sven Erik Bystroem (Groupama-FDJ), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Lorenzo Milesi (Movistar Team), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Filippo Magli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) sono stati ripresi dal gruppo nella parte finale, poi Germani e Scaroni hanno tentato l’azione solitaria verso il traguardo, ma gli uomini di classifica hanno voluto sfruttare l’arrivo in salita.

Decisiva la progressione di Pedersen, in grado di anticipare la concorrenza e mettere in bacheca la sua quarta affermazione in questo Giro. “E’ stata davvero difficilissima, ho dovuto fare del mio meglio, è stata una giornata incredibile come questo Giro – ha spiegato Pedersen a Raisport – E’ davvero pazzesco, siamo arrivati al Giro con l’obiettivo di due vittorie, ma siamo a cinque vittorie di squadra, ho preso altri punti per la maglia ciclamino, è incredibile”. Domani la 14esima tappa, la Treviso -Nova Gorica/Gorizia di 195 km, altra frazione collinare prima dello spettacolo di domenica.

– Foto IPA Agency –

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Cronaca

Terzo mandato, Calderoli “Presa di posizione può aiutare nel percorso”

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ROMA (ITALPRESS) – “Terzo mandato? Le crisi ci sono quando ci sono le crisi, qui c’è un partito che ha votato contro, ma il Consiglio dei ministri è un organismo collegiale, le crisi avvengono per altri motivi. Sottolineo che aver preso quella posizione potrà aiutare nel percorso”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. “La Lega chiede il terzo mandato, o addirittura un numero di mandati non precisi – ha aggiunto -. Cito l’esempio del Friuli-Venezia Giulia: Fedriga è stato il primo governatore nella storia ad essere eletto una seconda volta ma perchè è stato votato dai cittadini, poi se lo vorranno votare la terza volta lo decideranno loro, non noi”. Il ministro Calderoli ha precisato: “Quando abbiamo proposto il terzo mandato era tanto tempo fa, l’abbiamo sostenuto, siamo andati in aula da soli e gli altri hanno votato contro, ci vuole una maggioranza per poter approvare una legge. Oggi vedo che anche il dire ‘sono contrario alla bocciatura o all’impugnativa della legge del Trentinò ha ricondotto a migliori consigli”. Per il ministro leghista “alcuni, che prima erano assolutamente contrari, adesso dicono discutiamone. Quindi una scrollatina alla pianta ogni tanto ci vuole, poi vale per Zaia, in questo caso perchè le elezioni ci sono in autunno, però il problema nasce dal Pd che aveva Emiliano in Puglia e De Luca in Campania. Non si può, tutte le volte, guardare il candidato del singolo partito”.

– Foto IPA Agency –

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Cronaca

Trump “Dazi al 50% contro Ue dal primo giugno”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha “raccomandato” una tariffa unica del 50% sulle merci dell’Unione europea. “L’Unione europea, creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito commerciale, è stata molto difficile da gestire. Le sue potenti barriere commerciali, l’Iva, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all’anno, una cifra totalmente inaccettabile”, ha scritto Trump sul social Truth.

“Le nostre discussioni con loro non porteranno a nulla! Pertanto, raccomando un dazio diretto del 50% sull’Unione europea, a partire dal 1° giugno 2025. Non vi è alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti. Grazie per l’attenzione!”, ha concluso il capo della Casa Bianca.

L’annuncio è arrivato a meno di 30 minuti dalla minaccia di imporre una tariffa di almeno il 25% su Apple nel caso in cui l’azienda non avesse iniziato a produrre i suoi prodotti negli Stati Uniti. Quella di Trump è stata sostanzialmente una netta inversione di tendenza dopo che di recente aveva pubblicizzato gli accordi commerciali preliminari con Cina e Regno Unito e ritirato altre proposte tariffarie.

Compromessi che avevano contribuito ad incoraggiare i mercati dopo una fase di incertezza. Accuse all’Ue erano state mosse anche in precedenza da Trump, che lo scorso 2 aprile aveva annunciato dazi del 20% sulle merci dell’Unione. A questo primo annuncio era seguita una “tregua” di 90 giorni.

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-Foto Fonte Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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