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Cronaca

Turismo, Bit 2023 a Mico Milano, tra Metaverso e trend di settore

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MILANO (ITALPRESS) – Il futuro del turismo sbarca alla Bit, Borsa Internazionale del Turismo, in programma alla Allianz MiCo dal 12 al 14 di febbraio a Milano. Megatrend, innovazione sostenibilità, qualità e inclusione saranno i ‘compartì al centro della fiera, dove quest’anno spicca la proposta del Metaverso applicato al settore, oltre alle evoluzioni del turismo enogastronomico e una vasta gamma di offerte di viaggio, da quella aerea alle crociere fino all’Alta Velocità. Aprirà il programma, la cerimonia del taglio del nastro, il 12 febbraio, alla presenza del ministro per il Turismo, Daniela Santanchè mentre le grandi tendenze saranno trattate nei giorni successivi, in oltre 40 convegni. Operatori del settore, esperti, accademici e autorevoli esponenti aziendali e di associazioni animeranno analisi e dibattiti che spazieranno dalle bellezze naturali dei territori alle possibilità offerte dalla tecnologia, fino ai nomadi digitali. Numerosi i workshop professionalizzanti sulle strategie commerciali e sulle innovazioni in tema di crociere, intermodalità, segmento luxury e Lgbtq+. Curiosità ma anche attenzione strategica è rivolta al Metaverso, descritto da Tommaso Nervegna di Accenture, come “una naturale evoluzione del web”, perchè, spiega, “quello che sta accadendo è che si stanno sfumando i confini tra il digitale e il reale, e quindi le aziende guardano a nuovi modelli di business potenziati dal virtuale, grazie a questo nuovo ‘capitolo di internet’, l’ ‘Internet dei luoghì”. Si tratta di un modo “con il quale si potrà essere maggiormente coinvolti in un’offerta, un servizio o in una storia che una impresa vuole raccontare sui canali di comunicazione”. Il metaverso, aggiunge Nervegna, “è un continuum di esperienze tra mondi reali e virtuali, e sta già andando a influenzare anche il settore turismo, dove non è qualcosa di associato alla fantascienza, ma sta già avvenendo, permettendo di amplificare l’esplorazione di un luogo”. L’approccio sostenibile è al centro di molteplici appuntamenti e rientra nella stessa strategia organizzativo-logistica della fiera. “Nella strategia di sostenibilità del Gruppo Fiera Milano, quest’anno c’è anche la misurazione dell’impatto carbonico”, chiarisce Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, “la Bit è una delle fiere che abbiamo scelto per misurare in maniera scientifica l’impatto della CO2 che emettiamo: pensiamo ai migliaia di viaggiatori che arrivano nei nostri stand e a tutta la macchina della fiera”. L’obiettivo a lungo termine è “arrivare a fare una manifestazione a impatto zero”. “Ci saranno oltre 1.000 destinazioni e 500 top buyers da 54 paesi”, ha continuato Palermo delineando i numeri della Bit, che intende anche essere un evento di rilancio per il settore turistico, fortemente penalizzato durante la pandemia da Covid. “I numeri fanno pensare a un ritorno ai livelli pre pandemici nel 2023”. Presenti alla Borsa del turismo quasi tutte le Regioni d’Italia, in un Bel Paese sempre più a misura d’uomo, in un rinnovato desiderio di viaggio, dopo le ‘chiusurè della pandemia, che a BIT 2023 tanto gli operatori professionali (nei tre giorni di manifestazione) quanto i viaggiatori (solo domenica 12), potranno soddisfare in un vero e proprio ‘tour virtualè del mondo, soprattutto nel segno di esperienze sostenibili, consapevoli e slow, e a partire proprio dall’Italia. Importante anche la presenza dei vettori tra i quali spicca il debutto di Ita Airways che presenta i nuovi collegamenti. Presenti anche compagnie internazionali tra le quali Air Europa, Air India, Eva Air o Fly Dubai. Per le nuove offerte di ‘viaggio su binarì parteciperanno a Bit 2023 anche Trenitalia, con la sua rete di linee ad alta velocità considerate tra le migliori al mondo. (ITALPRESS).

Photo Credits: xb5

Cronaca

Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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