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Cronaca

San Valentino, un italiano su tre si è innamorato sul posto di lavoro

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ROMA (ITALPRESS) – Innamorarsi sul posto di lavoro è qualcosa di molto più frequente di quel che si possa pensare. Questo è il risultato che emerge dal sondaggio realizzato da SWG e commissionato da Amazon in occasione di San Valentino per indagare i rapporti affettivi degli italiani nati all’interno del contesto lavorativo. Un italiano su tre ha infatti dichiarato di essersi innamorato almeno una volta sul posto di lavoro, con un’incidenza che sale a due su cinque nelle regioni del Nord Ovest.
Non sempre però le passioni che nascono sul lavoro si trasformano in storie d’amore, anzi, spesso manca il coraggio per il primo passo, soprattutto tra gli uomini, dove quasi il 40% di chi si è innamorato non ha avuto il coraggio di dichiararsi e solo il 37% degli innamoramenti ha un lieto fine. E’ infatti diffusa la consapevolezza che per una coppia sia difficile continuare a lavorare nello stesso posto, anche se il 56% degli intervistati ha dichiarato che nella propria azienda ci sono coppie formate da colleghi.
In generale chi ha vissuto in prima persona una relazione sul posto di lavoro, anche se non ha avuto un lieto fine, le considera come un’esperienza positiva soprattutto per la possibilità di condividere con il partner anche questa parte della giornata aumentando quindi la complicità all’interno del rapporto. Tra i principali aspetti negativi segnalati spiccano il portarsi i problemi del lavoro a casa (per il 66% di chi ha avuto una storia in ufficio) e la mancanza di uno spazio personale, fuori dalla coppia (36%).
Dallo studio emerge che la metà di chi si è innamorato sul posto di lavoro ha visto poi nascere una relazione come nel caso di Martina e Andrea che sono insieme dal 2016 quando si sono incontrati per la prima volta nel centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. La loro storia è scandita da traguardi personali, come il matrimonio celebrato nel 2019 e la nascita del figlio Liam nel 2020, ma anche da quelli professionali. “Quando Andrea ha iniziato a lavorare a Novara, anche io ho fatto richiesto di essere trasferita in un altro sito dell’azienda in Piemonte. Amazon ha supportato fin da subito la mia scelta e così da fine 2021 lavoro nel centro di distribuzione di Vercelli dove ho anche ricevuto una promozione”, ha raccontato Martina.
Secondo gli intervistati ciò che favorisce lo scoccare della scintilla tra colleghi sono il passare molto tempo della propria giornata insieme (46%), l’affrontare insieme con successo sfide e problemi (34%), la condivisione di interessi e passioni (27%). Questi elementi, oltre alla chimica dell’amore in sè, favoriscono la nascita di un’attrazione e di un interesse tra colleghi.
Dimostrazione di come l’amore possa scoccare sul posto di lavoro è la storia di Veronica e Paolo che attualmente lavorano presso il centro di distribuzione di Castelguglielmo-San Bellino, in provincia di Rovigo. Il loro amore è sbocciato 9 anni fa nel centro di distribuzione di Castel San Giovanni, dove Veronica era stata assunta come operatrice di magazzino mentre Paolo si occupava di coordinare il lavoro del team in cui lei lavorava. “Ormai siamo insieme da nove anni e abbiamo una figlia nata lo scorso giugno!”, da neogenitori Veronica e Paolo riescono a lavorare su due turni che consentono loro di conciliare al meglio lavoro e vita privata.
Tuttavia, se da un lato lavorare insieme favorisce la creazione di una forte sintonia, dall’altro per la maggioranza degli intervistati non ci sono differenze considerevoli tra le coppie che lavorano insieme o in posti diversi per quanto riguarda complicità e felicità. Le coppie che condividono il luogo di lavoro sono però generalmente considerate più litigiose.
Dalla ricerca è emerso inoltre che il 70% degli intervistati non esclude di poter avviare una relazione affettiva con un collega. Tra chi è più convinto, però, quasi nella metà dei casi, si vorrebbe mantenere la relazione riservata per paura della reazione dei colleghi impiccioni e delle conseguenze di una eventuale rottura del legame. Se in alcuni casi i colleghi possono essere un deterrente, in altri, come per la storia di Federica e Simone, sono i Cupido che scoccano la freccia al momento giusto. Entrambi lavoravano come manager nel deposito di smistamento Amazon di Milano dove però non avevano molte occasioni di incontro per via dei turni differenti. Per loro è stata galeotta una cena organizzata dai colleghi e, a partire da quel momento, non si sono più separati. Oggi Federica e Simone ricoprono altri ruoli e lavorano in siti differenti e ciò che apprezzano di più sono “le possibilità di crescita e le numerose opportunità di carriera che vengono proposte in Amazon anche tenendo conto delle attitudini e degli interessi di ciascuno”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Cronaca

Ddl femminicidio, il Senato approva il testo all’unanimità

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ROMA (ITALPRESS) – Il Senato ha approvato all’unanimità il ddl che introduce il nuovo reato di femminicidio: 161 i voti a favore. Il testo passa ora alla Camera.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Giustizia, Nordio “Dall’opposizione processo alle intenzioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “La magistratura mantiene intatte le sue prerogative di autonomia e d’indipendenza, è scritto a chiarissime lettere, che, lo stesso pubblico ministero, seppure adesso diviso dagli organismi giudicanti anche nei due consigli superiori, sarà completamente indipendente ed autonomo”. Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia a 24 Mattino su Radio 24. “Questo processo alle intenzioni di attribuire al Governo la volontà di sottoporre un domani – non si sa quando e come – il PM all’esecutivo minando nell’indipendenza – aggiunge – è davvero incredibile e non può nemmeno essere contestato! Come si fa a contestare una prospettiva futura ed incerta che è esattamente contraria a quella che è scritta nella legge? Capisco che l’opposizione si agiti a prescindere, capisco anche la magistratura perchè la realtà della riforma più importante è quella del sorteggio del CSM in parte, e la creazione dell’Alta Corte di Giustizia che depotenzia il potere delle correnti. Ed effettivamente per i magistrati attivisti che hanno costruito o costruiscono la carriera degli altri sull’appartenenza correntizia questo significa realmente distruggere il giocattolo. Però allo stesso modo libererà tutti gli altri magistrati che non sono associati o non sono appunto vincolati da questa appartenenza. I due Consigli della Magistratura saranno formati in maggioranza da magistrati però questa volta sorteggiati tra magistrati che hanno già una certa esperienza. Quindi l’indipendenza della magistratura viene enfatizzata perchè la magistratura fino adesso è stata molto spesso dipendente da sè stessa e dalle sue degenerazioni correntizie come hanno detto decine di magistrati, soprattutto nello scandalo Palamara”.

-foto Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sanità, Aurigemma “Per prevenzione avvicinare istituzioni a cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – “I problemi cardine della sanità sono le liste di attesa e il caos nei reparti di pronto soccorso, ma affrontare un tema così delicato partendo da questi due presupposti è come pensare di costruire una casa partendo dal tetto: bisogna avere una visione della sanità un pò più ampia. Oggi il vero problema è la presa in carico del paziente e la medicina del territorio”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Il pronto soccorso ha un ruolo fondamentale per stabilizzare il paziente che si reca lì per un incidente, per un imprevisto, per qualcosa che esce fuori dallo schema normale”, invece “oltre il 60% delle persone che si reca al pronto soccorso ha patologie croniche o acute. I pronto soccorso sono stati utilizzati come unico punto di riferimento presente h24, questo crea un ingolfamento che non consente una corretta presa in carico del paziente” e la situazione “degenera perchè l’appuntamento o la prestazione si ritarda nel tempo”, spiega Aurigemma.
“I fondi della misura 6 del PNRR, oltre 16 miliardi di euro, sicuramente hanno dato un contributo notevole a tutte le Regioni per attuare il decreto ministeriale 77 sulla medicina del territorio e quindi la realizzazione delle case della comunità”, sottolinea.
Per Aurigemma “la prevenzione e gli screening sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Serve un approccio culturale diverso”. Per questo, spiega, “abbiamo portato avanti questo progetto “Un Consiglio in Salute”, grazie ai tanti ordini professionali – medici, farmacisti, infermieri, fisioterapisti – che ci supportano. “Purtroppo il nostro Paese rientra in una media molto bassa di prevenzione rispetto agli altri Paesi europei – prosegue -: siamo convinti che le istituzioni debbano avvicinarsi ai cittadini”, ricorda.
Ridurre lo spazio tra cittadini e istituzioni è importante anche in ottica europea. “E’ con questo obiettivo – ricorda Aurigemma – che è nato il Comitato delle Regioni, un organo consultivo costituito dagli amministratori degli enti locali, gli ultimi eletti “diretti” dai cittadini, che dà dei pareri sulle leggi che i Commissari europei vogliono portare avanti”. Recentemente “il Comitato e la sua presidente, Kata Tutto, hanno portato avanti una battaglia fondamentale per cercare di ascoltare i territori nella distribuzione dei fondi di coesione, che dovrebbero andare alle zone un pò più svantaggiate e dovrebbero essere indirizzati sulle reali esigenze. La strada da percorrere è ancora lunga, ma siamo nella direzione giusta”, sottolinea.
Infine, altro tema chiave è il turismo. “Siamo in una regione stupenda, Roma è un hub del turismo con circa 50 milioni di turisti all’anno” ma “purtroppo, rispetto alla media europea, il turista si ferma meno giorni rispetto alle altre capitali europee e spende di meno rispetto a chi soggiorna a Parigi o a Londra. Il progetto “Tutto il Lazio intorno” è nato per pubblicizzare i nostri splendidi borghi, per far conoscere i nostri percorsi e creare gli strumenti e i mezzi per poterci arrivare con facilità: questo servirebbe a “trattenere” i turisti qualche giorno in più. Il progetto sta cominciando a dare i primi segnali, perchè i numeri sono in crescita e stanno arrivando i primi risultati sui territori”, sottolinea Aurigemma.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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