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Politica

Superbonus, Meloni “Ha un costo di 105 miliardi di euro”

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ROMA (ITALPRESS) – “In Consiglio dei Ministri siamo tornati a occuparci della vicenda del Superbonus e l’abbiamo fatto per cercare di sanare una situazione diventata ormai fuori controllo”. Lo dice il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo appunto video su Facebook, parlando del decreto sulla cessione dei crediti. “La bolla dell’aumento incontrollato delle spese si è gonfiata così tanto che questo meccanismo al momento ha un costo totale di 105 miliardi di euro, pesando su ogni singolo italiano per circa 2.000 euro. Anche chi non ha una casa, un senza tetto, un neonato, ha sulle spalle la spesa di duemila euro” afferma il premier. “Il Governo ha proposto come soluzione di portare il superbonus dal 110 al 90 per cento e allungare da 5 a 10 anni il periodo per smaltire questi crediti. Ma non consentiremo l’acquisto di questi crediti da parte della pubblica amministrazione” spiega, per poi concludere che attualmente è di 9 miliardi di euro il totale delle truffe messe in atto. Giorgia Meloni ha poi parlato di quanto deciso dall’ultima riunione del Consiglio d’Europa: “Sono molto soddisfatta dei risultati del Consiglio europeo straordinario. Un consiglio, dove sono state approvate buona parte delle posizioni che l’Italia ha sostenuto, dimostrando che con determinazione e sana volontà l’Italia è una nazione che può difendere i suoi interessi nazionali in Europa come noi abbianmo dimostrato di poter fare” dichiara. “Sulla questione migratoria, poi – ha proseguito – c’è stato un totale cambio di paradigma e un totale cambio di approccio. Sono entrati concetti che non era stato possibile fissare prima, ovvero che è un problema europeo e necessita di una risposta europea” afferma Giorgia Meloni che poi sottolinea come i risultati dell’ultima tornata elettorale con la elezione dei presidenti delle regioni Lombardia e Lazio, sia un successo per il centrodestra, evidenziando, però, come il grande astensionismo sia una sconfitta per la politica. “Voglio fare il mio augurio di buon lavoro ai due presidente eletti. Attilio Fontana riconfermato in Lombarcia e Francesso Rocca nel Lazio. E’ un’affermazione del centrodestra. Un segnale del consenso dei cittadini sul lavro fatto dal governo e noi ripagheremo questo consenso con le riforme che non sono state fatte in questi anni” ha aggiunto il premier. “Ma tanti italiani non sono stati convinti a partecipare. C’è stata tanta astensione, e ogni cittadino che decide di non partecipare è una sconfitta per la politica”.
(ITALPRESS).

Politica

Cecilia Sala “Incappucciata e interrogata per 10 ore”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli interrogatori avvenivano ogni giorno, per 15 giorni, incappucciata. L’ultimo interrogatorio, il giorno prima della mia liberazione, annunciata alle 9 di mattina dell’8 gennaio, era durato 10 ore”. Lo ha detto Cecilia Sala, detenuta in Iran per 21 giorni, a “Che Tempo Che Fa”. “Sono stata fortunatissima a stare lì dentro
solo 21 giorni – aggiunge -. Il recupero è più rapido rispetto a tante altre persone sono rimaste lì centinaia di giorni”. “Avevo chiesto il Corano in inglese – aggiunge – perché pensavo fosse un libro che in un carcere di massima sicurezza dell’Iran non mi potessero negare ma mi è stato negato. Ho passato il tempo a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti sulle buste”.
-foto ufficio stampa “Che tempo che fa” –
(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella inaugura Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025

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AGRIGENTO (ITALPRESS) – “Viviamo un tempo in cui tutto sembra comprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è svolta al Teatro Luigi Pirandello. “Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri”, ha sottolineato.
Al termine, uscito dal teatro, il Capo dello Stato, è stato salutato, tra gli applausi, da alunni e studenti in festa, che sventolavano bandierine tricolore al grido “Presidente, Presidente”. Mattarella si è avvicinato ai ragazzi, salutandoli e stringendo mani. Stessa scena prima dell’inizio della cerimonia.
L’evento, aperto dall’Inno nazionale eseguito dal coro e dall’orchestra d’archi del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera, diretto dal Maestro Alberto maniaci, è stato condotto da Bebbe Convertini e da Incoronata Boccia.
Nel corso della cerimonia hanno preso parola Roberto Albergoni, Direttore Generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Natalia Re, Presidente Movimento Italiano per la Gentilezza; Giacomo Minio, Presidente della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento; Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana; Alessandro Giuli, Ministro della cultura.
Agli interventi si sono alternate le esibizioni di Gianfranco Jannuzzo con il monologo “Girgenti amore mio”, del musicista Francesco Buzzurro che ha eseguito il brano “Il quinto elemento Fuego” e di Romina Caruana che ha letto un testo tratto dal suo libro “E’ solo un gioco di anime”.
Le celebrazioni si sono concluse con l’intervento del Presidente Mattarella. Al termine tutti in piedi per rendere omaggio al Capo dello Stato.
Selezionata dal Ministero della cultura, tra una rosa di 10 città finaliste, Agrigento è risultata vincitrice per il 2025 con il dossier dal titolo “Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, incentrato sullo scambio culturale tra i diversi popoli del Mediterraneo.
– foto Quirinale –
(ITALPRESS).

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Politica

Papa Francesco “Investimenti per armi, sono una follia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Fare del bene sempre, perchè la costanza premia chi opera con fedeltà: lo sapete bene, nel campo delle assicurazioni. Fare del bene a tutti, cominciando dai più bisognosi, secondo la dottrina sociale della Chiesa, che testimoniate in tante opere di beneficenza”. Così Papa Francesco che ha accolto in udienza una Delegazione della Fondazione Cattolica di Verona.
“Non dimentichiamo – aggiunge il Pontefice – che il denaro rende di più quando è investito a vantaggio del prossimo. Questo è importante. C’è una situazione molto brutta, adesso, sugli investimenti. In alcuni Paesi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi: investire per uccidere. Sono pazzi! Questo non è a vantaggio della gente. E quando si fa così, contro o fuori rispetto al vantaggio della gente, il denaro invecchia e appesantisce il cuore, rendendolo duro e sordo alla voce dei poveri. La prima cosa da scartare per l’egoismo sono i poveri, è curioso questo. Quando mettiamo la ricchezza a servizio della dignità dell’uomo, non possiamo che averne guadagno, sempre: promuovendo il bene comune, infatti, si migliorano i legami della società cui tutti partecipiamo. Davanti alle emergenze educative e lavorative, vi esorto a rinnovare di continuo la vostra fiducia nella Provvidenza di Dio, che guida con amore la storia chiamandoci a costruire un futuro secondo giustizia. Vi benedico di cuore. E continuate a fare un bel lavoro, a farlo perchè questo è seminare futuro, è seminare felicità, è seminare pace”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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