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Economia

Sace, nuova brand identity per crescere insieme alle imprese

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Sace presenta la sua nuova brand identity: un’identità visiva profondamente rinnovata e attualizzata per rappresentare in modo distintivo e coerente la nuova mission del Gruppo Sace, che abbraccia oggi il sostegno a tutte le imprese italiane sul mercato domestico oltre che all’estero. “Agire insieme per creare soluzioni agili per le esigenze di evoluzione delle imprese italiane attraverso un network di relazioni, conoscenze e servizi finanziari”, è la nuova missione disegnata dal Gruppo che riflette una profonda evoluzione che, con la nuova governance del Mef, si concretizza nel nuovo Piano Industriale Insieme 2025. Il Piano proietta il Gruppo Sace al fianco delle imprese, soprattutto Pmi, in un nuovo paradigma di ascolto delle loro reali esigenze per supportarle al meglio, con efficacia ed efficienza, attraverso un network di relazioni, conoscenze e servizi finanziari. Tutto questo grazie a un percorso di crescita fondato su investimenti nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità economica, sociale e ambientale. Sostenibilità, trasformazione tecnologica, customer & people centricity sono infatti i pilastri del Piano a cui si è ispirato il rebranding, riflettendo il nuovo sistema valoriale disegnato dalle persone di Sace.
“Oggi scriviamo una tappa importante del percorso di evoluzione del nostro Gruppo e di rinnovamento della nostra identità aziendale”, ha dichiarato Alessandra Ricci, Ad di Sace. “Una nuova brand identity che esprime l’impegno, il coraggio e i valori condivisi da tutte le persone del Gruppo Sace e vuole diventare un punto di riferimento per tutti gli stakeholder con i quali vogliamo crescere Insieme”, ha aggiunto. “Un rebranding non è mai un intervento estetico fine a se stesso, ma il segnale di un percorso di cambiamento, la volontà di presentarsi in una nuova dimensione e l’impegno a realizzare quanto promesso”, ha spiegato Rodolfo Belcastro, Chief Communication Officer di Sace. “Inizia oggi un nuovo modo di raccontarci, disintermediato e diretto, che parte dall’ascolto e mette al centro le persone e i risultati concreti raggiunti dalle imprese Insieme a noi di Sace”, ha aggiunto. Il carattere del nuovo logo è disegnato ad hoc ed è molto essenziale per esprimere trasparenza; la ricerca di forme curve richiama la circolarità della sostenibilità e il calore delle persone. La people centricity si esprime anche nel simbolo grafico attraverso l’unione di due forme curvilinee che si abbracciano dando vita alla “S” di Sace. La scelta cromatica, infine, evoca la sfera valoriale del mondo Sace: il purple blue della scritta è la combinazione tra la passione del rosso, che appartiene alla storia di Sace, e l’istituzionalità e affidabilità del blu. Lo sky blue scelto per l’icona grafica evoca l’azzurro Italia e conferisce un’accezione tech, digital e moderna. Così come per il Piano Industriale Insieme 2025, il percorso che ha portato alla ridefinizione dell’identità di marca di Sace ha visto il coinvolgimento di diverse strutture e risorse aziendali nella definizione dei valori e condivisione delle priorità, nell’ambito di un processo più ampio di change management. Un percorso che proseguirà nelle prossime settimane con una serie di iniziative di comunicazione integrata interna ed esterna che coinvolgeranno tutti gli stakeholder. Per il progetto di rebranding il team di Sace si è avvalso della collaborazione ed esperienza di Angelini Design, agenzia indipendente di brand strategy e design.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Sace-

Economia

Trenitalia, da inizio anno consegnati 61 treni Regionali. Investimento da 500 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – Sessantuno nuovi treni di Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), consegnati dall’inizio del 2025 a oggi, per un investimento complessivo di circa 500 milioni. Un risultato – sottolinea l’azienda in una nota – in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che entro il 2027 prevede di portare a 1.061 il numero di convogli di nuova generazione destinati a pendolari e viaggiatori in tutta Italia. Grazie ai contratti di servizio con le Regioni e le Province Autonome, committenti del servizio, fino a oggi sono stati consegnati 596 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 acquistati in precedenza, portano a 931 il numero dei nuovi convogli in circolazione. Con le ulteriori consegne di quest’anno e quelle previste entro il 2027, l’80% dell’intera flotta Regionale sarà rinnovato, per un investimento complessivo di 7 miliardi.

“Il rinnovo del trasporto ferroviario regionale è uno dei pilastri del nostro Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane. “Un processo in continua evoluzione, che punta a offrire treni moderni, sostenibili e con elevati standard di comfort e sicurezza. Regionale rappresenta una leva strategica per una mobilità sempre più integrata e connessa, in grado di valorizzare i territori e accompagnare le trasformazioni sociali, ambientali e culturali di un Paese in movimento”, ha aggiunto. Con un servizio capillare che ogni giorno garantisce più di 6.000 corse e trasporta oltre 400 milioni di passeggeri l’anno, Regionale si conferma una realtà solida e ben radicata sul territorio.

– foto ufficio stampa Trenitalia –

(ITALPRESS).

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Economia

L’assemblea di Mediobanca boccia l’Ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit. Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.

NAGEL “OPPORTUNITA’ MANCATA PER SOCI IN CONFLITTO DI INTERESSI”

“Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un wealth manager di respiro internazionale. Un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca”. Così l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. “Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali”, aggiunge.

“Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culture’ convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

Nell’area euro l’inflazione rimane stabile al 2%: i dati Eurostat

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ROMA (ITALPRESS) – Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è stato del 2% a luglio, stabile rispetto a giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,6%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,4% a luglio, in aumento rispetto al 2,3% di giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,8%. Questi dati sono pubblicati da Eurostat.

I tassi annuali più bassi sono stati registrati a Cipro (0,1%), Francia (0,9%) e Irlanda (1,6%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (6,6%), Estonia (5,6%) e Slovacchia (4,6%). Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in sei ed è aumentata in tredici.

A luglio il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dai servizi (+1,46%), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,63%), beni industriali non energetici (+0,18%) ed energia (-0,23%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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