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Cronaca

Papa “Lavorare per la pace contro l’indifferenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “La pace nella martoriata Ucraina e in tutti gli altri Paesi che soffrono l’orrore della guerra che è sempre una sconfitta per tutti, per tutti”. E’ l’augurio del Papa per il futuro, in un’intervista al sito del Fatto Quotidiano, nei 10 anni del suo pontificato.
“La guerra è assurda e crudele – aggiunge – E’ un’azienda che non conosce crisi nemmeno durante la pandemia: la fabbrica delle armi. Lavorare per la pace significa non investire in queste fabbriche di morte. Mi fa soffrire pensare che se non si facessero armi per un anno, finirebbe la fame nel mondo perchè quella delle armi è l’industria più grande del pianeta. L’8 dicembre scorso, in piazza di Spagna, ho pianto pensando al dramma che sta vivendo il popolo ucraino. E’ trascorso già più di un anno dall’inizio della guerra in Ucraina”.
“A febbraio – aggiunge – sono stato in Africa, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, e ho visto gli orrori dei conflitti in quei due Paesi con le mutilazioni delle persone. Una cosa che mi fa soffrire molto è la globalizzazione dell’indifferenza, girare la faccia dall’altra parte e dire: “A me che importa? Non mi interessa! Non è un mio problema!””.
“Non dobbiamo scivolare dal peccato alla corruzione. Mai! – aggiunge Papa Francesco – Nella Chiesa, come nella politica e nella società in generale, dobbiamo sempre mettere in guardia dal grave pericolo della corruzione”.
“E’ molto difficile – aggiunge – che un corrotto possa tornare indietro: una tangente oggi e una domani. Per questo i mafiosi sono scomunicati: hanno le mani sporche di soldi insanguinati. Fanno affari con le armi e la droga. Uccidono i giovani e la società. Uccidono il futuro. Bisogna essere chiari: nella Chiesa non c’è posto per i mafiosi! I beati Pino Puglisi e Rosario Livatino non sono scesi a patti con la mafia e perciò hanno pagato con le loro vite”.
– foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Cronaca

Urso “Con Stellantis confronto continuativo”

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TORINO (ITALPRESS) – “Abbiamo un confronto continuativo con l’azienda al fine di delineare tutte le condizioni per raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli prodotti da Stellantis in Italia nel più breve tempo possibile, invertendo la rotta del declino industriale nel settore dell’automotive che purtroppo ha contraddistino gli ultimi anni”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in merito alla dossier Stellantis. “Il nuovo piano incentivi in questo momento è al vaglio della Corte dei Conti” aggiunge, ma “per quanto riguarda il caso Mirafiori non c’entra nulla con gli incentivi. Mirafiori produce Maserati che è un’auto di alta gamma che noi certamente non possiamo incentivare”. Secondo il ministro
“stiamo facendo un confronto aperto, diretto e costruttivo con Stellantis perchè disegni un piano industriale che punti a riaffermare le sue radici italiane, questo riguarda Mirafiori, dove mi auguro ci possano essere altri modelli per raggiungere una produzione di almeno 200mila auto, così come negli altri stabilimenti. Penso che questo confronto possa giungere a un risultato concreto tale da coinvolgere le regioni, i sindacati e l’associazione delle imprese dell’automotive italiano”.
Urso poi spiega come “recentamente una delegazione del ministero è stata a Pechino e ha incontrato nuovamente diverse case automobilistiche che hanno manifestato l’intenzione di investire in Europa. E l’Italia, come altri Paesi, è oggi potenzialmente sede di investimenti esteri, non soltanto cinesi”.
(ITALPRESS).
– Foto: xb2/Italpress –

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Cronaca

Intelligenza artificiale, Giorgetti “In 5 anni investiremo 1,7 mld”

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TORINO (ITALPRESS) – “Lo Stato investirà nei prossimi 5 anni 1,7 miliardi nell’intelligenza artificiale, ma non conta il dispiegamento di risorse quanto la capacità di spenderli efficacemente”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo all’inaugurazione della Fondazione AI4Industry a Torino.
“La cifra è la sommatoria degli stanziamenti fatti a diverso titolo in diversi ambiti dell’intelligenza artificiale. Ci rendiamo conto che rispetto all’ammontare degli investimenti dei colossi americani e cinesi magari è poca cosa”, ha aggiunto, sottolineando però “l’importanza di focalizzarsi su un aspetto forte della nostra economia che è la manifattura. Se ci concentriamo sull’intelligenza artificiale applicata alla manifattura possiamo dire la nostra. Si parte da automotive e aerospazio ma i confini non sono prestabiliti”, ha concluso il ministro.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sgominata banda dedita alle truffe ai danni di anziani

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CATANZARO (ITALPRESS) – Sgominata una banda dedita alle truffe ai danni di anziani. A Ponticelli (Na), personale della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, sta eseguendo un’ordinanza cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di tre persone, ritenute responsabili di “truffe ai danni di anziani” realizzate con la “tecnica del finto Carabiniere”. L’indagine, condotta mediante accertamenti di natura tecnico-informatica, nonchè attività investigative tradizionali di osservazione, controllo e pedinamento, ha consentito di attribuire al sodalizio tre eventi delittuosi, avvenuti nel dicembre 2023, consistiti in una truffa consumata in Besnate (VA), ai danni di un anziano novantatreenne, per un ammontare di circa 15.000 euro, nonchè due truffe tentate in Gioia Tauro (RC) e Lamezia Terme (CZ), ai danni di altrettanti ultrasettantenni, che avrebbero fruttato ai malfattori, qualora portate a compimento, la somma di oltre 25.000 euro. In particolare, l’indagine ha preso le mosse dall’arresto in flagranza di reato, a Lamezia Terme, di due soggetti, tra i destinatari delle odierne misure cautelari. Grazie a una meticolosa attività investigativa, i militari dell’Arma sono riusciti a raccogliere gravi e circostanziati elementi di colpevolezza a carico dei complici dei due arrestati, delineando un puntuale modus operandi finalizzato alla realizzazione delle truffe.
L’attività di analisi dei Carabinieri ha permesso anche di determinare l’organigramma del presunto gruppo criminale, distinto nei ruoli di “telefonisti”, incaricati di telefonare alla vittima designata fingendosi Carabinieri, prospettandole l’arresto di un parente e richiedendo denaro e oro a titolo di cauzione; di “organizzatori logistico-operativi”, aventi il compito di organizzare gli spostamenti dei complici indicando i luoghi in cui recarsi, orari di partenza e mezzi da utilizzare, nonchè fornendo indicazioni stradali e aggiornamenti sull’andamento delle telefonate finalizzate ad adescare le vittime; di “esattori”, il cui ruolo, fingendosi Carabinieri o avvocati, consisteva nel recarsi presso l’abitazione delle vittime per farsi consegnare il denaro e i preziosi.

foto: ufficio stampa Carabinieri

(ITALPRESS).

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