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Cronaca

Beto pareggia su rigore al 92°, Udinese-Monza 2-2

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UDINE (ITALPRESS) – Quattro reti, l’ultima dagli 11 metri in pieno recupero e alla fine si chiude in parità Udinese-Monza: alla Dacia Arena finisce 2-2 con un tempo per parte a favore delle due squadre. Apre le marcature Lovric, poi il Monza segna con Colpani e Rovella; nel finale Beto pareggia dal dischetto. Sfida di metà classifica tra due squadre decisamente tranquille in ottica salvezza. Dal punto di vista delle formazioni, Palladino sorprende schierando Valoti falso nove e dando un’importante chance in difesa al giovane Antov. Nell’Udinese torna Becao rispetto alla gara col Bologna; assenti per squalifica i fantasisti delle due formazioni, Caprari e Pereyra. Il Monza protesta energicamente al 10′ per una trattenuta in area di Becao su Valoti, ma per Massimi non ci sono gli estremi per il rigore. Dopo un inizio equilibrato, l’Udinese inizia a carburare e a prendere le misure degli avversari. Al 18′ i friulani la sbloccano con una bellissima azione conclusa da Lovric: Beto fa la sponda tagliando fuori Mari e serve Walace che imbuca per lo sloveno, freddo davanti alla porta. Oltre a Lovric sale in cattedra anche Samardzic e la qualità del gioco dei bianconeri ne beneficia.
Al 23′ e al 27′ Lovric arriva nuovamente a concludere dalla distanza, ma, in entrambi i casi, Di Gregorio chiude la porta del Monza. Primo tempo di grande difficoltà per i brianzoli, con tanto giro palla, ma poca sostanza in fase offensiva. L’intervallo permette a Palladino di sistemare alcuni dettagli e motivare la squadra per la ripresa. Dagli spogliatoi riesce tutt’altro Monza che pareggia subito dopo tre minuti con Colpani, servito splendidamente da Carlos Augusto. Ancora una volta l’Udinese subisce una rete a inizio tempo e la squadra di Sottil appare improvvisamente spenta rispetto ai primi 45′. Il Monza allora ne approfitta e va in vantaggio al 56′ grazie al primo gol in Serie A di Rovella, autore di un puntuale inserimento sul primo palo. Brutto secondo tempo dell’Udinese che fatica ad orchestrare una reazione, nonostante gli ingressi di Pafundi, Thauvin e Nestorovski. Solo un episodio può salvare i friulani e la manna dal cielo arriva nel recupero quando Petagna, per eccesso di vigoria, abbatte Nestorovski in area. Beto dal dischetto sigla il 2-2.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

In Brianza arrestato un 53enne che perseguitava l’ex compagna

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MONZA-BRIANZA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Stazione di Arcore hanno arrestato per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna un 53enne residente a Caponago, in provincia di Monza e Brianza. La donna, già bersaglio di comportamenti vessatori da parte dell’ex partner, aveva in precedenza formalizzato più denunce che avevano condotto all’attivazione della procedura del “Codice Rosso” e all’ammonimento da parte del Questore di Monza.

La vittima, poche ore prima dell’arresto, si era nuovamente rivolta ai Carabinieri denunciando l’ennesimo episodio di pedinamento, correlato al rinvenimento di un dispositivo GPS collocato sul proprio veicolo. Successivamente, a seguito di una segnalazione al numero di emergenza 112, i militari sono intervenuti nei pressi di un esercizio commerciale dove si trovava la donna, sorprendendo l’uomo mentre cercava di allontanarsi.

L’ispezione all’auto della vittima ha consentito di rinvenire un altro dispositivo di localizzazione, mentre il controllo del veicolo in uso al 53enne ha portato al sequestro di un GPS nascosto nel bagagliaio, due punteruoli e un paio di forbici in acciaio.

Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pm di turno della Procura di Monza ha disposto per l’indagato la misura degli arresti domiciliari. Il gip ha applicato le misure del divieto di dimora nel comune di Arcore, del divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’uso del braccialetto elettronico.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Spalletti “Sarò felice di smettere, vorrei parlare con Vialli”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ stata una salita lunga, per arrivare fino alla Nazionale. Quando parti da laggiù, dai campi di terra battuta, non dalle squadre blasonate, senza avere la struttura, senza conoscenze di un mondo che vedevi lontano, gli scalini sono sempre alti e scoscesi. Ogni volta che ne sali uno non sai cosa troverai, tutto è sconosciuto”. Parla così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Serà, il ct della Nazionale Luciano Spalletti, approdato sulla panchina azzurra dopo aver conquistato lo scudetto con il Napoli. “Ho girato moltissime società e città, ma non ho mai visto, in molti anni, un popolo che sappia essere così felice e malinconico come quello napoletano – sottolinea il mister toscano – Io per questo sarò sempre grato al presidente De Laurentiis per avermi fatto fare quella esperienza. Poi è finita male e mi dispiace. Ho sofferto perchè dopo lo scudetto il presidente non ha telefonato a nessuno di noi, non ci ha fatto gioire su un pullman scoperto insieme a quel meraviglioso popolo. Io amo Napoli e il Napoli. E ora spero che la città possa essere ancora molte volte felice. L’altra sera in Champions League ho visto l’Inter che è totalmente all’altezza delle più grandi squadre d’Europa. I nerazzurri, guidati dalla sapienza tattica di Simone Inzaghi, hanno raggiunto per due volte la finale di questo prestigioso torneo”. Lo scudetto è stato il giorno più bello della sua vita professionale: “In quei giorni ho provato la terribile felicità che si sente quando si regala felicità ad altri, qualcosa che ti fa vibrare in sintonia con persone che non conosci. Ma l’altro momento più bello sarà quando smetterò e non sentirò più sulle spalle questo peso, un peso scelto, ma che spesso mi toglie il fiato”. Nel libro scritto con Giancarlo Dotto dal titolo “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, edito da Rizzoli, Spalletti è tornato sul rapporto con Francesco Totti: “Io gli voglio bene. Lui è il calcio, per me. Istinto, classe, intelligenza pura. Quando lo allenavo, mi rassicurava pensare che il mio futuro dipendesse proprio da quei piedi lì. E mi piacerebbe, ora che tra noi tutto è chiarito, che pensassimo a qualche esperienza professionale, anche fuori dal calcio, da fare insieme”. Ribadite le sue responsabilità per la dolorosa eliminazione agli Europei per mano della Svizzera, Spalletti ha come obiettivo i prossimi Mondiali: “Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle qualificazioni. Ci è capitato un girone con una nazionale forte come la Norvegia ma io ho fiducia nei miei ragazzi. Siamo una squadra forte e abbiamo voglia”. Spalletti, infine, svela il nome di un giocatore, nella storia del calcio, con il quale vorrebbe trovarsi a cena per parlare: “Luca Vialli. Grande giocatore e grande persona. Basta vedere come ha affrontato il male. Ci ho giocato contro solo una volta, in un Sampdoria-Spezia. Era forte. Mi diede due brandate pesanti, ma poi mi aiutò subito a rialzarmi. Ecco, il suo modo di vivere, e di morire, ci aiuta a rialzarci, sempre”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “A Kiev l’Italia c’era, conta presenza nella sostanza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua. Se confermato, questo è il primo passo nella direzione di un negoziato e di un obiettivo a cui lavoriamo da mesi, una pace giusta e duratura per l’Ucraina e per l’Europa”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.
Sull’assenza della premier Meloni a Kiev, dice: “Meloni si è collegata in video conferenza, quindi c’era. Quel che conta è la presenza nella sostanza. L’Italia, il governo, la presidente in prima persona sono presenti in ogni aspetto della trattativa”.
Tajani respinge l’idea di un’Italia isolata: “Noi stiamo organizzando la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio”. E ancora: “A Kiev l’Italia c’era e in Europa l’Italia c’è”. Quindi “l’Italia è tornata protagonista. La nostra credibilità a livello internazionale è alta”.
(ITALPRESS).
-Foto: Farnesina-

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