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Economia

A Bologna 30mila in piazza con i sindacati per il lavoro

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Cgil, Cisl e Uil ritornano in piazza in maniera unitaria “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, come recita lo slogan della giornata di mobilitazione. Il palco è quello di piazza Maggiore a Bologna. Partecipano trentamila persone e, per una volta, le stime della Questura e degli organizzatori coincidono. Chiedono un cambiamento delle politiche del lavoro, di quelle fiscali e previdenziali. Parlano i tre segretari generali Pierpaolo Bombardieri (Uil), Luigi Sbarra (Cisl) e Maurizio Landini (Cgil) alternandosi con gli interventi di lavoratori e pensionati. Con loro molti esponenti dei partiti di centrosinistra, fra i quali la segretaria del Pd Elly Schlein. La manifestazione di oggi è la prima di una serie di mobilitazioni già programmate dopo il Concertone del Primo Maggio. Il 13 maggio a Milano e il 20 a Napoli. Le parole d’ordine sono “più welfare meno guerre”, “eccellenze con precariato”, “opzione donna”. Più volte dalla piazza risuona l’invocazione allo sciopero generale. “Non escludiamo nulla, gli scioperi generali non si minacciano, ma si fanno quando è il momento – scandisce Landini – e oggi una manifestazione di questa natura indica il consenso che ha il sindacato ha e il consenso che il governo non ha”. Nel suo intervento il leader della Cgil ringrazia i presenti “uno a uno” dicendosi stanco di “chi pensa di trasformare Palazzo Chigi in Beautiful”. Chiede il rispetto delle organizzazioni sindacali “Qui – dice – dimostriamo che la maggioranza di chi tiene in piedi questo Paese ha il dritto di essere coinvolto nelle scelte”. Definisce sbagliata la politica economica e sociale di questo governo. “Oggi – spiega – qualcuno chiedeva perché siamo in piazza”, visto che hanno tagliato il cuneo fiscale. “È vero, lo chiediamo da tempo, ma il taglio del cuneo fiscale non lo vogliamo per cinque mesi, ma lo vogliamo strutturale, per sempre”. Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, chiede di “fermare il fuoco dell’inflazione”. Per questo “serve un grande soprassalto di consapevolezza, è il momento, è adesso, non domani, il Paese non può aspettare oltre, gli italiani hanno bisogno di risposte immediate che non possono arrivare da una singola voce”, ricordando che non si può arrivarci “credendo, come fa il governo, di avere ricette già pronte che basta illustrare” Gli fa eco il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri: “Che bella piazza, fatevi sentire da quelli che a Roma dicono che i sindacati sono tutti uguali. Non sono tutti uguali. Cgil, Cisl e Uil stanno qui, portano le persone in piazza, i problemi, le sofferenze e le soluzioni. Rappresentiamo la parte più debole del Paese. La mobilitazione è partita da tanto tempo”. Per il leader della Uil, “non abbiamo cancellato la parola sciopero dal nostro vocabolario, ma sarà una mobilitazione molto lunga per far cambiare idea al Governo”. Sul tavolo le proposte sulla riforma fiscale e quella previdenziale, oltre alla lotta “al lavoro precario, al lavoro povero e al lavoro insicuro. In piazza, a sostegno dei sindacati, arriva Elly Schlein, accolta con un abbraccio dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. Per la segretaria del Pd “nelle giovani generazioni c’è ancora troppa paura di futuro. Se hai un contratto di tre mesi e non sai cosa arriva dopo è difficile costruirsi una vita, costruirsi una famiglia per chi lo vuole fare”. E per questo ha ribadito che “la crisi della natalità è molto collegata alla precarietà, che colpisce donne e giovani, soprattutto nel Sud. Se si vuole invertire la rotta, la scelta del governo è la più sbagliata, nella direzione più scellerata”. Conferma il pieno appoggio del Pd alle richieste dei sindacati. “Siamo al fianco di questa mobilitazione su una piattaforma unitaria di Cgil Cisl e Uil perchè condividiamo molte di queste rivendicazioni, di queste battaglie, soprattutto a pochi giorni dall’approvazione di un decreto che è una provocazione”.
(ITALPRESS).
-foto Twitter Cgil-

Economia

Fava “IA strumento strategico per realizzare welfare generativo”

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GENOVA (ITALPRESS) –L’intelligenza artificiale può fare la differenza solo se restiamo fedeli a un principio: la persona prima di tutto. È questo il fattore h – l’elemento umano – che deve guidare ogni innovazione”. Così Gabriele Fava, presidente dell’Inps, intervenuto al Festival del Lavoro a Genova.

“Per l’Inps, l’Ia è uno strumento strategico per realizzare un welfare generativo, capace di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni reali delle persone. La personalizzazione è la chiave: è il contrario della standardizzazione e il cuore del nuovo modello di protezione sociale che stiamo costruendo. Un welfare su misura, che non appiattisce ma valorizza. Mettere la persona al centro non è uno slogan: è una scelta di metodo, visione e responsabilità”, ha aggiunto.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Barachini “Serve trasmettere la corretta importanza dell’informazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna prima di tutto trasmettere ai cittadini il senso dell’importanza dell’informazione corretta. Lavorare sulla reputazione del sistema”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione e Editoria.

Poi, spiega che per gli editori “abbiamo individuato una misura di sostegno che si basa non più sulle copie stampate ma su quelle distribuite, come abbiamo fatto con i contributi alle agenzie di stampa, correlandoli con il numero di giornalisti impiegati. Un modo per incentivare la qualità dell’informazione nel primo luogo dove le notizie vengono verificate, contrastando le fake news”.

Barachini si sofferma sulle misure a sostegno delle edicole per le quali è stato messo in campo un pacchetto da 17 milioni. “È la risposta del governo, e ringrazio la premier Meloni, a tutela di quei cittadini, e sono ancora tanti in Italia, che leggono i giornali sulla carta”.

Sul fronte, invece, dell’innovazione il sottosegretario sottolinea come “la si può usare in modo più o meno corretto. Noi abbiamo scelto di sostenere chi investe in innovazione nei media come le tv nazionali (non la Rai) e locali, le agenzie e le radio. Auspicando che gli editori operino per migliorare il lavoro giornalistico e non per sostituirlo”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Panetta “Con i dazi a rischio 1% della crescita mondiale” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’inasprimento delle barriere doganali potrebbe sottrarre quasi 1 punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio. Negli Usa, l’effetto stimato è circa il doppio. I dazi potrebbero comportare una minore domanda di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo”.

Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso delle considerazioni finali. “Il susseguirsi di annunci, smentite e revisioni alimenta incertezza e volatilità sui mercati. Si tratta di condizioni che rischiano di amplificare l’effetto dei dazi e che potrebbero protrarsi nel tempo, considerata la complessità dei negoziati commerciali, che tipicamente richiedono tempi più ben lunghi dei 90 giorni di sospensione annunciati”, ha aggiunto.

Secondo Panetta “le politiche protezionistiche stanno spingendo l’economia mondiale su una traiettoria pericolosa. I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale di circa il 5%, dando avvio a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi meno integrato e meno efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali”.

Il governatore ha infine sottolineato come “le attuali aspre dispute commerciali, non sono un malessere temporaneo, sono il sintomo di un logoramento dei rapporti politici ed economici internazionali che ha radici profonde. Esse accelerano la riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi internazionali che era già in atto”. 

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IL VIDEO DELLE PAROLE DI PANETTA

-Foto: ufficio stampa Bankitalia-

(ITALPRESS)

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