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Giroud “San Siro speciale, contro l’Inter buone statistiche”

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MILANO (ITALPRESS) – “L’obiettivo è sfruttare al massimo i minuti in campo. Grazie a uno stile di vita sano e al fatto che mi infortuno raramente, ho ancora buoni risultati e mi sento benissimo fisicamente: perchè non dovrei continuare? Amo il calcio e so quanto mi mancherà quando appenderò gli scarpini al chiodo. Chiedete cosa ne pensa a Ibrahimovic. Per lui è lo stesso: ama il calcio e spinge al massimo. Rimanere al top anche quando il fisico rallenta è questione di passione, forza mentale, professionalità e determinazione”. Questa si preannuncia come una stagione da ricordare, anche per un giocatore dagli standard altissimi come Olivier Giroud. A marzo, il 36enne ex attaccante di Arsenal e Chelsea ha scavalcato Thierry Henry diventando il miglior marcatore di tutti i tempi della Francia, mentre i suoi cinque gol hanno portato il Milan in semifinale di Champions League. In un’intervista al sito dell’Uefa, Giroud parla a 360 gradi, anche del suo ruolo in spogliatoio. “Per i miei compagni sono come un fratello maggiore: do consigli se ne hanno bisogno, sono disponibile e cerco sempre di avere un atteggiamento positivo. Parlare con i più giovani e incoraggiarli è importante. E’ un ruolo che mi piace, mi dà felicità giorno dopo giorno”.
Nei quarti contro il Napoli, il suo gol è risultato decisivo. “Dopo aver sbagliato il rigore sapevo di dover rimanere concentrato, perchè ero sicuro che avrei avuto un’altra grande occasione; un pò come contro l’Inghilterra ai Mondiali, quando ho segnato subito dopo averne sprecata una. E’ questione di resilienza e perseveranza, devi sempre credere che avrai una possibilità. Per un attaccante è importante mantenere la fiducia anche dopo un rigore sbagliato” ha raccontato. Adesso nella semifinale, la sfida contro l’Inter nella stracittadina di Milano che vale la finale di Champions. “San Siro è un posto speciale, soprattutto quando si tratta del derby. Poi c’è il prestigio della Champions League e il fatto che ci sarà sicuramente una milanese in finale. In Serie A ho segnato tre gol in tre partite contro l’Inter e ho anche fatto uno o due assist, quindi le statistiche sono buone. Ma ricordo anche la sconfitta in Supercoppa, loro hanno dominato nettamente. Mi è rimasta in testa, quindi dovremo giocare al meglio”. Sul suo passaggio al Milan, dopo aver sfiorato l’Inter, racconta:”Firmare con il Milan era l’occasione per affrontare una nuova sfida. Al Chelsea, alla fine, non giocavo molto. Potevo andarmene prima e firmare per l’Inter nel mercato invernale del 2020, invece Dio ha voluto che scegliessi il Milan. Sono molto contento. Se mi avessero detto che al primo anno avremmo vinto lo scudetto dopo 10 anni e che al secondo saremmo tornati in semifinale di Champions League dopo 16 anni, mi sarebbe sembrato irrealistico”.
Infine, una battuta sul suo idolo di quando era bambino:”Seguivo il Milan quando ero adolescente, alla fine degli anni ’90. Un giocatore in particolare che mi ha fatto amare questa squadra è Andriy Shevchenko. Cercavo di imitarlo in allenamento, anche nel modo in cui correva e nella sua eleganza. Era uno dei più grandi attaccanti, molto completo; poteva segnare di destro, di sinistro e di testa, ed era anche veloce”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Jasmine Paolini eliminata agli ottavi del Roland Garros, Svitolina annulla tre match point e vince in tre set

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini fuori agli ottavi del singolare femminile del Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, in scena sulla terra rossa di Parigi.

La numero 4 del mondo e del seeding è stata sconfitta in tre set dall’ucraina Elina Svitolina, che si è imposta per 4-6, 7-6(5), 6-1 in 2h24′ di gioco. Tre match point non sfruttati dall’azzurra, che crolla al terzo set. Svitolina accede ai quarti di finale, dove affronterà la vincente della sfida tra Iga Swiatek ed Elena Rybakina.

SINNER LUNEDI’ SERA CONTRO RUBLEV

Lunedì Jannik Sinner scenderà in campo contro Andrey Rublev negli ottavi di finale del Roland Garros. I due si sfideranno nell’ultimo match di giornata sul Philippe-Chatrier (non prima delle 20.15). Djokovic-Norrie terzo match dalle 11.00 sempre sullo Chatrier. Aprirà il programma Gauff-Alexandrova. A seguire Pegula-Boisson.

AVANTI PAUL

Tommy Paul ai quarti di finale a Parigi. Lo statunitense, testa di serie numero 12, si è imposto con un triplo 6-3 sull’australiano Alexei Popyrin.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Inter travolta 5-0 a Monaco, è un’altra finale amara. Il Psg vince la sua prima Champions League

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MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Paris Saint-Germain travolge l’Inter 5-0 e vince la prima Champions League della sua storia. Decisive le reti di Hakimi, Doué (doppietta), Kvaratskhelia e Mayulu, l’Inter perde la seconda finale con Simone Inzaghi in panchina. Per Luis Enrique è la seconda Champions League in carriera da allenatore dopo quella vinta nel 2014/15 alla guida del Barcellona, quando i catalani si imposero contro la Juventus (3-1).

Quella di Monaco di Baviera è stata una partita a senso unico. Simone Inzaghi si è affidato ai fedelissimi, con Calhanoglu in cabina di regia e la coppia Lautaro-Thuram in attacco. Il PSG ha risposto col solito 4-3-3, davanti spazio a Dembélé – autore di 8 gol in Europa -, supportato da Doué e l’ex Napoli Kvaratskhelia. La squadra di Luis Enrique ha praticamente dominato i primi 45 minuti, la prima vera occasione è stata costruita da Dembélé, ma il tiro è stato bloccato da Sommer.

Al 12′ si è concretizzato il dominio dei parigini: Vitinha ha imbucato per Doué, il 19enne ha pescato Hakimi, ex di turno, praticamente solo nell’area piccola. Otto minuti più tardi è arrivata la seconda rete, su un contropiede – pallone perso da Barella che stava cercando di conquistare un angolo – ancora Doué, grazie a una deviazione di Dimarco, ha superato nuovamente il portiere nerazzurro. L’impatto ha imballato le gambe di un’Inter incapace di abbozzare la benché minima reazione, soltanto Thuram al 37′ ha spaventato Donnarumma, ma il colpo di testa dell’attaccante francese si è spento sul fondo. Poco prima del duplice fischio, Dembélé ha sfiorato il tris da posizione defilata. Il secondo tempo è scivolato via sulla falsariga della prima metà, Kvaratskhelia ha avuto due occasioni per calare il tris, ma il georgiano non ha inquadrato lo specchio della porta. Inzaghi ha provato ad affidarsi ai cambi, dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo Bisseck è stato costretto ad uscire per un problema muscolare.

Al 18′ ancora Doué ha segnato la terza rete con una conclusione chirurgica sul primo palo. L’Inter ha spento totalmente la luce, dieci minuti più tardi Kvaratskhelia, solo davanti a Sommer, ha trovato il colpo di precisione per il quarto gol. La prima occasione del secondo tempo è arrivata con Thuram, il diagonale rasoterra è stato però respinto da Donnarumma. La quinta rete è arrivata invece al 42′ quando Mayulu, da poco entrato, ha sfruttato l’assist di Barcola segnando la rete per il passivo più pesante in una finale di Champions League.

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IL TABELLINO

PARIS SAINT-GERMAIN (4-3-3): Donnarumma 6.5; Hakimi 7.5, Marquinhos 7.5, Pacho 7, Nuno Mendes 7 (33’st L.Hernandez 6.5); Joao Neves 7 (39’st Zaire-Emery sv), Vitinha 8, Fabian Ruiz 7.5 (39’st Mayulu sv); Doué 8.5 (21’st Barcola 6.5), Dembélé 7, Kvaratskhelia 7.5 (39’st Ramos sv). In panchina: Safonov, Tenas, Kimpembe, Lee, Beraldo, Mbaye. Allenatore: Luis Enrique 8.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5.5; Pavard 5 (9’st Bisseck 6; 17’st Darmian 5.5), Acerbi 4.5, Bastoni 4.5; Dumfries 5, Barella 4.5, Calhanoglu 5 (25’st Asllani 6), Mkhitaryan 5 (17’st Carlos Augusto 6), Dimarco 4.5 (9’st Zalewski 5.5); Thuram 5, L. Martinez 4.5. In panchina: Di Gennaro, J. Martinez, De Vrij, Zielinski, Arnautovic, Frattesi, Taremi. Allenatore: Inzaghi 5.

ARBITRO: Kovacs (Rou) 6.

RETI: 12’pt Hakimi, 20’pt, 18’st Doué, 28’st Kvaratskhelia, 42’st Mayulu.

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, Inter con il lutto al braccio per la scomparsa dell’ex presidente Pellegrini. Spettatori: 75.000. Ammoniti: Zalewski, Inzaghi, Doué, Thuram, Acerbi, Hakimi. Angoli: 6-4 per l’Inter. Recupero: 3′; 0′.

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Disfatta Inter in finale di Champions, Inzaghi “Zero titoli, ma bravissimi lo stesso”

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MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Nulla da togliere ai ragazzi, sono orgoglioso di loro. Abbiamo trovato una squadra che ha meritato di vincere la partita e la Champions, non ce l’abbiamo fatta”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta in finale di Champions League contro il PSG (5-0 il risultato finale). “Abbiamo approcciato male la gara – ha proseguito il mister nerazzurro -, poi ci siamo allungati e abbiamo facilitato il compito del PSG. Questa brutta sconfitta non cancella quello che abbiamo fatto. Dovevamo fare meglio, ma non dimenticherei quello che abbiamo fatto. Zero titoli sì, ma bravissimi lo stesso”.

“Se è stata la mia ultima panchina all’Inter? Vedremo nei prossimi giorni con la società, dopo una finale persa c’è troppa delusione e amarezza, ci sarà tempo per parlarne con calma. Anche la società sta provando delusione e amarezza, ma sono sempre con noi,
sempre molto presenti“, ha aggiunto sul proprio futuro.

IL COMMENTO DI MAROTTA

“E’ stata una serata negativa, dove l’avversario ci ha surclassato in tutto, è una sconfitta meritata, ma non deve inficiare ciò che è stata la stagione. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, è una serata assolutamente negativa”. Lo ha dichiarato il presidente
dell’Inter Giuseppe Marotta ai microfoni di Sky Sport: “Siamo caduti in modo molto fragile, ma voglio ringraziare i nostri giocatori e il nostro allenatore”, ha aggiunto il numero uno nerazzurro.

E su Inzaghi: “Su Inzaghi non ci sarà nessun cambio di valutazione. Avevamo detto che ci saremmo veduti in settimana, ha ancora un anno di contratto e quasi tutti i meriti vanno iscritti alla sua professionalità. Non è una serata negativa che cancella tutti i meriti”.

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BARELLA DELUSO

“Rimane tanto dispiacere, l’immagine che rimane cancella il grande percorso che abbiamo fatto, nella vita come nel calcio rimangono le battute finali. Sono orgoglioso di questa squadra, sono super felice di far parte di questo gruppo che negli ultimi anni ha spinto tanto. Bisogna fare i complimenti al PSG”. Lo ha dichiarato il centrocampista dell’Inter Nicolò Barella ai microfoni di Sky Sport: “Purtroppo fa male, dispiace a tutti, ma il calcio è così, a volte gli schiaffi arrivano – ha aggiunto Barella – Ora bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di riportare l’Inter dove merita di stare. Abbiamo fatto due finali, non è arrivata una vittoria, questo è un grande dispiacere, ma sono orgoglioso di tutti i miei compagni. La stanchezza non deve essere una scusa, loro la volevano di più. Oggi è mancato il cuore che abbiamo messo con Bayern e Barcellona”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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