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Nazionale lunedì a Roma, 26 convocati per Nations League

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ROMA (ITALPRESS) – Per la seconda volta nella sua storia l’Italia si gioca le Finali di Nations League, l’ultimo atto del torneo per nazionali più recente nel panorama calcistico europeo. Dopo il 3° posto del 2021, sulla strada degli Azzurri c’è di nuovo la Spagna (il 15 giugno a Enschede, terza sfida in semifinale dopo EURO 2020 e Nations 2021), mentre i Paesi Bassi, padroni di casa, affrontano la Croazia (il giorno dopo a Rotterdam). La preparazione verso la Nations League inizierà già domenica sera: al termine dell’ultima giornata di Serie A, la Nazionale si radunerà a Roma, da dove il giorno seguente il gruppo si trasferirà al ‘Forte Village Resort’ di S. Margherita di Pula (Cagliari) per un periodo di preparazione e recupero delle energie fisiche e mentali dopo gli impegni della lunga stagione. Come alla vigilia dell’Europeo 2020, nei cinque giorni in Sardegna i calciatori saranno insieme alle rispettive famiglie e si alleneranno la mattina sul campo all’interno della struttura alberghiera, chiudendo venerdì 9 giugno con un test contro la Primavera del Cagliari (ore 10). Per la prima parte di questo percorso verso la Nations League, il Ct Roberto Mancini ha convocato 26 calciatori: tornano a vestire la maglia azzurra i laziali Mattia Zaccagni e Ciro Immobile, assenti rispettivamente dal giugno e dal settembre 2022, Alessandro Florenzi e Manuel Locatelli (assenti dal giugno 2022), mentre Nicolò Zaniolo (fuori dal novembre 2022) è alla prima convocazione dopo il trasferimento dalla Roma al Galatasaray.
Prima chiamata per il difensore del Lecce Federico Baschirotto, che già aveva preso parte allo stage dedicato ai calciatori di interesse nazionale. In una visione di sistema del Club Italia, volta al raggiungimento di tutti gli obiettivi perseguibili, il Ct Mancini ha deciso di non includere nel gruppo i calciatori Giorgio Scalvini e Sandro Tonali, che saranno quindi a disposizione del tecnico Paolo Nicolato in vista della fase finale del Campionato Europeo Under 21 (Georgia e Romania, 21 giugno-8 luglio), dove saranno in palio anche tre pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Non sono stati ovviamente considerati i calciatori di Inter e Fiorentina, impegnati nelle finali di Champions League e Conference League. Prima di volare a Cagliari, lunedì 5 giugno alle ore 12 la Nazionale si allenerà al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onestì a Roma: nell’occasione gli Azzurri, guidati dal presidente federale Gabriele Gravina, parteciperanno alla cerimonia di intitolazione del Campo 3 a Gianluca Vialli, iniziativa promossa dal presidente del Coni Giovanni Malagò. Sarà presente anche il segretario generale del Coni Carlo Mornati. Assisteranno all’allenamento circa 30 giovani pazienti dell’Ospedale Pediatrico ‘Bambino Gesù’, con il quale la FIGC, e la Nazionale in particolare, hanno da anni promosso una serie di iniziative congiunte.
Dopo un giorno di riposo, nel pomeriggio di domenica 11 giugno il gruppo azzurro tornerà a riunirsi a Coverciano: a varcare le porte del Centro Tecnico Federale saranno i 23 calciatori che prenderanno parte alla Nations League. Non avrà molto tempo per le scelte definitive Mancini: la lista ufficiale per le Finals, infatti, verrà trasmessa alla UEFA entro la mezzanotte di lunedì 5 giugno, il giorno del trasferimento in Sardegna. In questo ritiro ci sono anche due novità nello staff: tra i tecnici si aggiunge Alberto Bollini, allenatore dell’Under 19 che a luglio si giocherà la Fase Finale dell’Europeo di categoria. Ha collaborato con Reja alla Lazio e all’Atalanta in Serie A dopo 2 scudetti Primavera (Lazio 2001 e 2012). E’ entrato nei quadri tecnici del Club Italia nel 2019, assumendo la guida dell’Under 20. Con lui, si unisce al gruppo Giuliano Bergamaschi, Pedagogista dello sport, una figura nuova per la Nazionale di calcio, che arriva dalla Nazionale maschile di volley, dove era approdato due anni fa insieme all’allenatore Ferdinando De Giorgi, il tecnico capace di vincere Europeo (2021) e Mondiale (2022).
Questo l’elenco dei convocati:
PORTIERI: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), *Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Empoli).
DIFENSORI: Federico Baschirotto (Lecce), Leonardo Bonucci (Juventus), Alessandro Buongiorno (Torino), *Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Alessandro Florenzi (Milan), Federico Gatti (Juventus), Leonardo Spinazzola (Roma), Rafael Toloi (Atalanta).
CENTROCAMPISTI: Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Monza), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Galatasaray).
ATTACCANTI: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), *Giacomo Raspadori (Napoli), *Mateo Retegui (Tigre), Mattia Zaccagni (Lazio).
* in caso di impegni ufficiali con il proprio club i calciatori indicati potranno differire l’arrivo in ritiro
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Chivu “Inter ha motivazione e mentalità, River club storico”

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SEATTLE (USA) (ITALPRESS) – Nella notte italiana arriverà il verdetto. L’Inter di Cristian Chivu sfida a Seattle il River Plate in un match dal grande fascino per il blasone dei due club e che ha una posta in palio importante, dal momento che chiude il girone E e che mette di fronte le prime due del gruppo, appaiate in testa con 4 punti.

Il Monterrey segue a quota 2 e battendo l’Urawa potrebbe approfittare dello scivolone di una delle due. Per mister Chivu, dunque, subito una partita da dentro o fuori nella sua nuova avventura nerazzurra. “Non cambia niente. Abbiamo una mentalità, tutte le partite vanno trattate con serietà, siamo in una condizione migliore. Si va avanti, cercheremo come sempre di scendere in campo presentando il nostro gioco”, minimizza l’ex difensore, perfettamente consapevole della complessità della gara.

“Ci aspetta una partita difficile, come lo sono state le altre due – spiega nella conferenza stampa della vigilia -. Ci sono squadre con ambizioni, che vogliono fare bella figura, ti rendono sempre difficile la partita per quanto riguarda il gioco. La condizione fisica è migliore per le squadre americane rispetto alle squadre europee che arrivano da tante partite. Non è mai semplice, accettiamo questa sfida per cercare energie mentali e fisiche”.

Il successore di Inzaghi difende i suoi ragazzi dalle prime critiche. “Sono contento di tutti, anche dei nuovi arrivati, anche se qualcuno ha scritto che le prestazioni non andavano bene – sottolinea Chivu -. Qui spesso ci si dimentica che sono arrivati in un contesto difficile, sono scesi in campo con soli due allenamenti con la nuova squadra. Penso a Luis Henrique: è arrivato da settimane di vacanza e queste non sono amichevoli, questo è un campionato del mondo. La direzione di tutti è stata la disponibilità: al 75′ del match ho chiesto a Luis Henrique se volesse il cambio, mi ha detto che poteva continuare anche se intuivo che non ne aveva più. Apprezzo molto queste cose, come apprezzo anche l’apporto di tutti i ragazzi della Primavera: Cocchi, Re Cecconi, De Pieri e Berenbruch hanno energie, alzano il livello dell’allenamento, aiutando anche i compagni con più esperienza”.

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Servirà anche tutto questo nel match contro una grande del calcio mondiale come il River Plate. Ho un grandissimo rispetto per Gallardo, è un grandissimo. E’ stato importante da giocatore ed è un bravissimo allenatore: col River Plate ha fatto grandissimi risultati. Cosa posso dire del River: è una buona squadra, con giocatori che hanno vissuto il calcio europeo, ci sono campioni del mondo, c’è Mastantuono che vedremo in Europa. Il River è la storia del calcio sudamericano, lo guardiamo con grande ammirazione. Mi fa piacere vedere Colidio: è stato qualche mese con me in Primavera, prima di tornare in Argentina. Mi ha dato una grossa mano in quel momento, dava consigli ai ragazzi, con grande professionalità. Non vedo l’ora di abbracciarlo”.

C’è spazio per soffermarsi su Mastantuono. “E’ un 2007 con alle spalle tante partite fatte, a me piace vederlo. A chi assomiglia? Vedo un pò Di Maria, con il tocco mancino: è forte e sicuramente sarà la delizia nel futuro del calcio. Non sarà semplice al Real per le aspettative, ma sarà all’altezza”.

Tornando alla sua Inter, dopo il pareggio al debutto col Monterrey è arrivata la vittoria sofferta, in rimonta e nel finale, con l’Urawa, importante per il morale oltre che per la classifica. “Evidentemente i giocatori hanno ascoltato il mio consiglio: non leggere commenti e giornali. E’ passato quasi un mese dalla finale di Monaco, ma se ogni giorno riparliamo di quella partita non se ne esce più. Abbiamo imparato a far leva su una cosa importantissima: nei momenti di difficoltà bisogna trovare umanità, parole gentili, premurosità, apprezzare un pò le cose che ti portano a dimenticare in fretta le cose che la vita ti mette di fronte – è la filosofia di Chivu -. Spesso ci sono momenti non belli, ma è più facile superarli se al tuo fianco hai un gruppo di uomini che ti guardano negli occhi. Questa squadra ha motivazione e una mentalità, e l’hanno dimostrato negli ultimi anni. Hanno giocato tre finali europee in sei anni, hanno vinto la Seconda Stella, hanno sfiorato altri trofei. Spesso si guarda a cosa si vince: io non guardo quello, il percorso è più importante. I campioni, nel momento più importante danno sempre qualcosa in più, il domani è quello che conta. Bisogna rimboccarsi le maniche e mangiare anche un pò di …. Bisogna anche masticarla, guardarsi allo specchio e accettare che bisogna farlo. Le risposte del gruppo sono ottime, cercano sempre di guardare i compagni negli occhi e fare insieme di nuovo quello che hanno fatto negli ultimi cinque anni”.

Chiusura sull’argomento tattica, inutiule chiedere del tabellone che potrebbe trovare la sua Inter. “La qualificazione non è ancora centrata – taglia corto Chivu -. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare in campo, capiremo se il River si metterà a specchio o meno o se continuerà a giocare come in passato. A noi interessa poco, noi pensiamo alla nostra proposta, a essere pronti a capire i momenti della partita, come indirizzarli, essendo anche consapevoli che ci saranno momenti e momenti durante la partita. Ci adattiamo e adeguiamo, non dimentichiamoci dei principi e valori che abbiamo, aggiungiamo pian piano qualcosa ogni tanto con la speranza che sarà una prestazione di altissimo livello”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tris Chelsea, Maresca vola agli ottavi e se la vedrà con il Benfica

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla carta meglio di così non poteva andare. Poi sarà il campo a dire se “carta canta”, ma intanto il Chelsea può archiviare con buone sensazioni la notte di Philadelphia. Il 3-0 con cui i “blues” di Enzo Maresca si sono imposti nello scontro diretto contro l‘Esperance Tunisi valgono il secondo posto del girone D e, dunque, gli ottavi contro la prima del gruppo C.

E qui c’è la piccola sorpresa, perché tutti si aspettavano il Bayern Monaco e invece a vincere il girone è il Benfica che ha battuto 1-0 i bavaresi (decisivo il gol di Schjelderup, esterno nel mirino del Como). Dunque Chelsea-Benfica agli ottavi, un avversario che all’apparenza sembra più morbido rispetto a quello tedesco anche dopo la gara di ieri sera, visto che a salvare in più occasioni i lusitani è stato il portiere Trubin. Tornando alla sfida contro i tunisini, di Adarabioyo e Delap le reti (entrambe su assist di Enzo Fernandes) che permettono ai ragazzi di Maresca di chiudere sul 2-0 il primo tempo. Poi nel finale di gara arriva anche il 3-0 di Tyrique George, attaccante classe 2006.

Nella notte italiana in campo anche Flamengo e Los Angeles: 1-1 il finale con i brasiliani già sicuri del primo posto e che si ritrovano il Bayern come ostacolo da superare per accedere ai quarti. A Orlando emozioni concentrate nel finale di gara con gli statunitensi che all’84° passano in vantaggio con Bouanga e con Wallace Yan che, due minuti dopo, pareggia su assist dell’ex azzurro Jorginho, campione d’Europa nel 2021 con l’Italia di Mancini. I “rubronegros” chiudono in testa il girone con 7 punti, Giroud e compagni ultimi a quota 1.

Tornando a Benfica-Bayern, giocata nel caldo asfissiante di Charlotte, inutile ai fini della classifica l’altra gara del girone C tra Auckland e Boca Juniors che si è disputata a Nashville e che è stata interrotta all’11° della ripresa per maltempo, per poi riprendere mezz’ora dopo. Il match si è chiuso sull’1-1 con gli argentini in vantaggio al 26° per l’autorete di Garrow e il pareggio di Gray per i neozelandesi che, dopo aver incassato 16 reti nelle prime due gare, festeggiano il primo punto e il primo gol, mentre il Boca saluta il Mondiale tra i fischi.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Storica Italia agli Europei di basket femminili, azzurre in semifinale dopo 30 anni

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia femminile di basket ha battuto la Turchia, dopo un tempo supplementare, ed è approdata alle semifinali dei Campionati Europei. Nel match valido per i quarti di finale, al “Peace and Friendship Stadium” de Il Pireo, in Grecia, le azzurre di coach Andrea Capobianco si sono imposte all’overtime per 76-74 sulle rivali turche (dopo il 68 pari dei tempi regolamentari). Venerdì, nella prossima “storica” semifinale continentale, dove l’Italbasket femminile manca da 30 anni, le azzurre sfideranno la vincente del match Belgio-Germania (in scena mercoledì sera).

Oggi la miglior marcatrice azzurra è stata Lorela Cubaj, con 16 punti; in doppia cifra anche Cecilia Zandalasini, con 14 punti, e Jasmine Keys e Costanza Verona, entrambe con 12 punti. Un risultato straordinario per le azzurre, che col successo di oggi si sono anche assicurate l’accesso al torneo pre-Mondiale, che si giocherà a marzo 2026 e che qualificherà al Mondiale (in Germania, dal 4 al 13 settembre 2026).

Nell’altro quarto di finale giocato oggi la Francia ha battuto la Lituania 83-61; domani il programma dei quarti si completa con Spagna-Repubblica Ceca, oltre al match delle possibili rivali delle azzurre, ovvero Belgio-Germania.

Raggiante il presidente della FIP, Giovanni Petrucci:Azzurre commoventi, bravissime e straordinarie. Squadra giovane che ha presente e futuro. Sono felice per questo risultato. Ora ci aspettano partite difficilissime ma non ci vogliamo fermare”. Sulla stessa lunghezza d’onda il coach azzurro, Andrea Capobianco: “Lo dico da settimane, questo gruppo non ha smesso di lavorare con passione e attenzione neanche un giorno. Oggi raccogliamo un risultato importante tornando in semifinale a 30 anni da Brno: sono orgoglioso di questo gruppo e della sua capacità di reagire ai momenti delicati, come successo a Bologna”. “La Turchia è una squadra molto difficile da affrontare, ha stazza e velocità e tanta esperienza ma l’avevamo preparata bene e come sempre quando siamo andati in difficoltà abbiamo reagito di squadra, non solo con le nostre individualità”, ha aggiunto il tecnico azzurro.

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(ITALPRESS).

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