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Alla squadra azzurra il bronzo dei Mondiali di Endurance

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ROMA (ITALPRESS) – Dalla Fei è arrivata l’ufficialità: l’Italia è medaglia di bronzo a squadre nei Campionati del Mondo di Endurance disputati a Butheeb, negli Emirati Arabi Uniti, lo scorso 25 febbraio 2023. La nuova classifica, che vede l’oro assegnato alla Francia e l’argento al Portogallo, è diventata definitiva dopo la conferma, da parte del Tribunale Fei, della squalifica per antidoping di Hera Durances, cavallo montato da Abdulrahman Mohammed Alzayed, terzo binomio ad aver completato la gara del Bahrein che perde così il primo posto. In occasione del Mondiale di Butheeb la squadra italiana si era classificata quarta grazie alle prove di Camilla Coppini con Ernest, Letizia Milani con F B Karonte e Carolina Tavassoli Asli con Carma du Barthas che guadagnano anche una posizione nella classifica individuale. La medaglia di bronzo andrà però anche agli altri due binomi del Team Italia, Costanza Laliscia con Assim du Barthas e Daniele Massobrio con Rashida del Ma, che non avevano portato a termine i 160 chilometri della competizione iridata.
Nell’albo d’oro del Campionato del Mondo seniores di Endurance, l’Italia passa ora a 3 medaglie a squadre dopo l’argento ai WEG 2002 di Jerez de la Frontera (Antonio Rosi/Alex Raggio di Sole; Fausto Fiorucci/Faris Jabar; Roberto Busi/Al Jasir; Mario Cutolo/Zyad El Asil) e l’oro ai Mondiali di Dubai nel 2005 (Diana Origgi/Jasmineh; Angela Origgi/Jadana; Gianluca Laliscia/Jamil Bello; Pietro Moneta/Douarec).
A titolo individuale, invece, le medaglie sono due, entrambe d’argento, vinte da Fausto Fiorucci con Faris Jabar (Dubai 1998) e Antonio Rosi con Alex Raggio di Sole (Jerez de la Frontera, WEG 2002).
– Foto ufficio stampa Fise –
(ITALPRESS).

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Acerbi “Abbiamo perso tutti, io non sono razzista”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti”. Francesco Acerbi rompe il silenzio e parla al “Corriere della Sera”. Non lo ha fatto prima “perchè avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perchè sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto”. La sentenza è stata una liberazione “ma sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per come era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno. Questa non è lotta contro il razzismo, non c’è stato nessun razzismo in campo e io non sono una persona razzista: il mio idolo era George Weah e quando mi fu trovato il tumore ricevetti una telefonata a sorpresa da lui che ancora oggi mi emoziona”. A detta di Acerbi “si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, ma per che cosa? Per una cosa che era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla. Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto”. Per il difensore dell’Inter quanto vissuto in questi giorni è stato anche peggio del tumore: “L’accanimento atroce che ho visto nei miei confronti in questi giorni mi ha ferito. Ho fatto tanto per togliermi l’etichetta che avevo quando ero più giovane e diventare un esempio di costanza e professionalità e ho rischiato di perdere tutto in un attimo. Se ti danno dieci giornate e passi per razzista cosa fai? Poteva succedere qualunque cosa: sarei stato finito non come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto”. Ma ora Acerbi vuole pensare solo al campo: “Se e quando arriverà lo scudetto della seconda stella, potrò esserci. A testa alta”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tonali deferito in Inghilterra per scommesse

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NEWCASTLE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Sandro Tonali rischia una nuova squalifica. La Football Association ha diramato una nota per comunicare che il centrocampista italiano del Newcastle è stato deferito per aver violato in 50 occasioni le norme sulle scommesse: l’ex milanista è accusato di aver fatto delle puntate su partite di calcio fra il 12 agosto e il 12 ottobre 2023. Tonali ha tempo fino al 5 aprile per rispondere. “Sandro continua a rispettare pienamente le indagini del caso e conserva il pieno sostegno del club”, la reazione del Newcastle che annuncia che al momento non ci saranno ulteriori commenti sulla vicenda da parte nè della società nè del calciatore.
Il 23enne centrocampista ex Milan, passato la scorsa estate ai Magpies, sta già scontando una squalifica di 10 mesi (con scadenza il 27 agosto 2024) che gli è stata comminata a fine ottobre dalla Figc. Il giocatore, coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse illecite portata avanti dalla procura di Torino, aveva patteggiato un’ammenda di 20 mila euro e 18 mesi di squalifica, di cui però 8 commutati in prescrizioni alternative come la partecipazione a un piano terapeutico finalizzato alla cura della ludopatia e a un minimo di 16 incontri pubblici presso associazioni dilettantistiche, centri del settore giovanile e scolastico e centri di recupero dalle ludopatie. Tonali aveva ammesso all’epoca di aver scommesso sul calcio e di aver puntato sulla vittoria delle squadre nelle quali giocava.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gravina “Caso Acerbi? Decisione che tutti devono accettare”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall’abbracciare Acerbi quando lo vedrò”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa del consiglio federale parlando del caso Acerbi-Jesus. “Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale per evitare forme di distrazione lo abbiamo lasciato a casa – ha spiegato – Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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