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LA VOCE PAVESE – IL LAVORO RIPARTE CON IL CENTRO PER L’IMPIEGO

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LA VOCE PAVESE – IL LAVORO RIPARTE CON IL CENTRO PER L’IMPIEGO
Domani, giovedì 8 giugno, nella suggestiva cornice degli Horti Borromaici di Pavia torna il "Career Day": un evento per fare incontrare domanda/offerta di lavoro. L’iniziativa, nata per volontà dell’Amministrazione Provinciale di Pavia dopo l’operazione rilancio dei Centri per l’impiego di Pavia, Vigevano e Voghera, va nella direzione di rilanciare l’occupazione locale. L’edizione pilota dello scorso febbraio, con la partecipazione di 8 aziende e circa 400 partecipanti, e 13 profili ingaggiati, sarà surclassata da quella di domani: 551 candidature pervenute, 122 persone selezionate per i colloqui con le aziende.
L’evento sarà dedicato a tutti coloro che cercano lavoro o desiderano cambiare la propria occupazione, offrendo la possibilità d’incontrare numerose realtà presenti sul territorio provinciale, provenienti da diversi settori e pronte a offrire concrete opportunità d’impiego. Se da un lato si pensa che per lavorare si possa solo pendolare su Milano, dall’altra ci sono tanti titolari di attività alla ricerca di personale che non trovano. Ora l’istituzione si muove, in concreto, per arginare questo problema. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha espresso grande soddisfazione per la seconda edizione del Career Day: “Siamo felici di offrire nuovamente questa importante occasione di incontro tra aziende e professionisti, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione e il lavoro sul nostro territorio. Grazie all’esperienza positiva di quest’inverno, siamo convinti che anche questa edizione sarà un successo”.

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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