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Cronaca

Nissan ed Ente Don Orione formano in Sicilia i futuri tecnici automotive

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PALERMO (ITALPRESS) – La concessionaria Nissan Comer Sud di Palermo e ENDO-FAP Don Orione Sicilia hanno siglato un accordo finalizzato alla realizzazione di percorsi di formazione professionale in ambito automotive e alla creazione di opportunità lavorative per giovani diplomati e qualificati presso i centri di assistenza Comer Sud.
L’iniziativa fa parte di un programma più ampio denominato Nissan e-4U, già avviato da Nissan Italia in collaborazione con le Università italiane, dove “e” sta per elettrificazione, “4” (four) si riferisce alle iniziative dedicate a studenti, laureandi e laureati dei dipartimenti di Ingegneria, e “U” indica University. Al primo appuntamento, svolto il 5 maggio presso l’Università Federico II di Napoli, farà seguito un incontro proprio presso l’Università degli Studi di Palermo il prossimo 18 ottobre.
Nissan e-4U prevede. Formazione teorica: seminari in aula su leadership e mobilità del futuro, con focus sulle tecnologie di elettrificazione, guida autonoma e connettività; formazione sperimentale: prove su strada e in laboratorio delle tecnologie Nissan; ricerca: Borse di studio per laureandi magistrali con tesi su tematiche automotive; occupazione: stage per laureati magistrali presso Nissan Italia nei settori tecnici e commerciali.
La concessionaria Comer Sud di Palermo ed ENDO-FAP Don Orione Sicilia hanno scelto di adottare il modello Nissan e-4U, opportunamente riadattato, in quanto ritenuto ideale per trasferire sul territorio il valore di conoscenze ed esperienze culturali e professionali delle due aziende.
Pertanto, nell’ambito dell’accordo siglato oggi, Comer Sud metterà a disposizione del Centro di Formazione Professionale ENDO-FAP di Palermo vetture Nissan elettrificate per prove su strada e di laboratorio, mezzi, attrezzature, materiale didattico e supporto formativo. Inoltre, promuoverà e attiverà visite guidate, stage aziendali, tirocini formativi.
Nissan Italia contribuirà alla realizzazione del progetto, mettendo a disposizione una borsa di studio e supportando le attività formative.
La collaborazione tra Nissan Comer Sud e l’Ente Don Orione prende il via in uno dei periodi più importanti per la Casa giapponese. Negli ultimi 12 mesi, infatti, Nissan ha lanciato 5 nuovi modelli elettrificati – Juke Hybrid, Qashqai e-POWER, X-Trail e-POWER e- 4ORCE, Ariya 100% elettrico, Townstar EV – e le tecnologie esclusive e-POWER e e- 4ORCE, che costituiranno parte fondamentale dei contenuti formativi trasferiti ai giovani studenti.
Comer Sud, che gestisce le attività Nissan in esclusiva per le province di Palermo e Catania, ha scelto di celebrare l’accordo con l’Ente Don Orione nell’ambito di una cerimonia a cui hanno partecipato le autorità locali, la stampa, i vertici di Nissan Italia e i clienti. Un’occasione, inoltre, per presentare e far conoscere la gamma completa dei crossover elettrificati Nissan.
“Le collaborazioni con Università e Istituti di Formazione sono opportunità per formare i giovani ed evidenziare come sta cambiando il settore automotive – ha detto Marco Toro, presidente e amministratore delegato di Nissan -. In Nissan abbiamo una chiara strategia di elettrificazione e al momento disponiamo di tecnologie esclusive e innovative che ci permettono di gestire la transizione verso un futuro totalmente elettrico”.
“La mobilità sta cambiando, stiamo andando verso un mondo dell’elettrificazione in generale e abbiamo bisogno di persone iperformate, sempre sul pezzo, sulle nuove tecnologie – ha sottolineato Davide Di Martino, general manager di Comer Sud – Siamo noi che formiamo i tecnici, daremo loro parti delle vetture, un motore o altro, da studiare. I ragazzi potranno toccare con mano le tecnologie dell’elettrificazione. Al contempo noi possiamo far sì che questa manodopera specializzata venga a dare il proprio contributo nelle nostre aziende. Diamo così ai giovani anche la possibilità di lavorare a Palermo e non andare fuori dalla Sicilia”.

– foto gtr/Italpress –
(ITALPRESS).

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Xi Jinping incontra Putin “Per l’Ucraina serve una soluzione politica”

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – La stretta di mano in piazza Tienanmen, la cerimonia di benvenuto, gli inni dei due paesi, la sfilata sul tappeto rosso davanti a bambini festanti e poi i colloqui. A Pechino il presidente cinese Xi Jinping ha accolto l’omologo russo Vladimir Putin, oggi nella capitale cinese per la sua prima visita dopo la rielezione al Cremlino. I due leader hanno avuto un colloquio a tutto campo: dalle relazioni storiche bilaterali a quelle economiche attuali, dall’ordine globale alle crisi in Ucraina e Medio Oriente.
Su Kiev, in particolare, per Xi Jinping, Cina e Russia concordano sul fatto che la “soluzione politica” sia “la via giusta per risolvere la crisi ucraina”. “La parte cinese – ha aggiunto – spera in un rapido ripristino della pace e della stabilità nel continente europeo ed è pronta a continuare il proprio ruolo costruttivo”. Putin, da parte sua, ha espresso gratitudine nei confronti degli “amici e colleghi cinesi” per “le iniziative che stanno portando avanti per risolvere” il conflitto in Ucraina, ha spiegato il presidente russo, aggiungendo che informerà l’omologo cinese sull’evolversi della situazione.
I due, inoltre, hanno sottolineato anche “l’urgenza” di “risolvere il conflitto” in Medio Oriente sulla base della “formula dei due Stati, attuando al tempo stesso la risoluzione delle Nazioni Unite”, ha affermato Xi Jinping.
Putin ha scelto Pechino per il suo primo viaggio all’estero dopo la rielezione alla presidenza russa. “E’ logico che io abbia svolto in Cina – ha affermato – la mia prima visita all’estero dopo aver assunto ufficialmente la carica di Presidente della Russia. Naturalmente qui c’è un certo simbolismo, ma non solo”. Al centro dei colloqui i rapporti tra Mosca e Pechino ma anche le relazioni tra paesi vicini e nella regione. “Cina e Russia hanno mostrato ad altri l’esempio di costruzione di un nuovo tipo di relazioni interstatali e di relazioni tra vicini”, ha evidenziato Xi Jinping. “Riteniamo necessario – ha poi aggiunto Putin – lavorare per costruire un’architettura e una sicurezza affidabili e adeguate nella regione dell’Asia-Pacifico, in cui non c’è spazio per alleanze politico-militari chiuse. Riteniamo che la creazione di tali alleanze sia molto dannosa e controproducente”.
Nell’occasione sono stati sottoscritti alcuni accordi di cooperazione bilaterale tra i due paesi. Le immagini della firma dei documenti sono state diffuse dai media statali cinesi.
In particolare, i due presidenti hanno sottoscritto una “dichiarazione congiunta sull’approfondimento del partenariato strategico globale di coordinamento Cina-Russia per una nuova era”. L’appuntamento è stato organizzato in occasione dei 75 anni dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche bilaterali. Per Putin i negoziati dimostrano la “grande importanza” che Mosca e Pechino attribuiscono al “rafforzamento del partenariato russo-cinese”. Una partnership che secondo il leader russo fa da “modello” per “come dovrebbero essere costruiti i legami tra gli Stati confinanti”. Un rafforzamento della cooperazione, quindi, in vari settori. Tra questi vengono citati anche l’industria dell’automotive e il settore energetico. Con l’incontro nella capitale cinese, quindi, Putin e Xi Jinping presentano non solo un’intesa tra Mosca e Pechino ma anche una comune visione dell’ordine mondiale. “Entrambi i paesi – ha detto Putin – perseguono una politica estera indipendente. Stiamo lavorando insieme per formare un ordine mondiale multipolare più giusto e democratico, che dovrebbe basarsi sul ruolo centrale delle Nazioni Unite e del suo Consiglio di Sicurezza, sul diritto internazionale, sulla diversità culturale, sulla civiltà e un equilibrio degli interessi di tutti i partecipanti alla comunità mondiale”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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In forte calo in Italia il numero di donatori di sangue

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ROMA (ITALPRESS) – Sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema della carenza di sangue. Questo lo scopo con cui nasce l’Osservatorio Nazionale Donazione Sangue e Plasma, presentato oggi nel corso di un evento che si è tenuto alla Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale di Roma. Il tema della carenza di sangue è di crescente rilevanza non soltanto in ambito sanitario, nei numerosi casi in cui le normali cure medico-chirurgiche possono essere insufficienti, ma anche nel caso di eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti.
Dalla ricerca realizzata dalla società di ricerca, intelligence e consulenza Nomisma, presentata durante l’evento, è emerso un dato allarmante: sebbene, al momento, l’Italia possa ritenersi autosufficiente nella produzione di sangue, in futuro tale autosufficienza è destinata a ridursi, fino ad arrivare alla dipendenza da altri Stati e alla conseguente necessità di importazione.
Come indicato dai dati del Centro Nazionale Sangue, nel 2023 il Paese ha raggiunto un indice di produzione di globuli rossi pari a 42,8 unità per 1.000 abitanti, superando così il valore di soglia di 40 unità per 1.000 abitanti per garantire tale autosufficienza. Tuttavia, per quanto concerne la raccolta di plasma, cruciale per la produzione di farmaci plasmaderivati, l’Italia mostra una marcata dipendenza dall’estero. Nel 2023 la raccolta di plasma si è attestata a soli 15,3 kg per 1.000 abitanti, al di sotto della soglia di autosufficienza di 18 kg per persona. Si evidenziano, inoltre, disparità significative nella raccolta di plasma tra le regioni italiane, con soltanto sette di esse che superano tale soglia.
Questo scenario è generato dal calo del numero di potenziali donatori – soprattutto tra i giovani – e dal progressivo aumento dell’invecchiamento della popolazione: dal 2015 al 2024 la popolazione residente con età compresa tra i 18 e i 65 anni – ossia coloro ai quali è permessa la donazione di sangue – si è, difatti, ridotta del 4,1%. In parallelo, la popolazione over 65 è cresciuta dell’11,3%: un dato destinato ad accentuarsi nel prossimo futuro, al punto che nel 2050 ben il 35% della popolazione residente nel nostro Paese avrà un’età di 65 anni o superiore, rendendo ancora più lontana l’autosufficienza del Paese.
Per mettere in luce l’importanza del donare e aumentare il numero di donatori, soprattutto fra le fasce più giovani, è fondamentale l’implementazione di efficaci azioni di comunicazione.
“Dalla ricerca di Nomisma emerge come la comunicazione sia fondamentale per aumentare conoscenza e consapevolezza sulla donazione di sangue nel nostro Paese: solo 1 italiano su 2 afferma difatti di conoscere i criteri di idoneità per la donazione di sangue e il 29% ritiene di non avere abbastanza informazioni su pratiche, sicurezza e benefici della donazione, incidenza che sale al 38% tra gli under 30 – commenta Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi per Nomisma -. In tale quadro i canali preferiti dagli italiani per essere informati su questo importante tema sono la lettera a casa da parte del Servizio Sanitario Pubblico o di associazioni di volontariato, le campagne di sensibilizzazione sui media tradizionali e il consiglio del medico di famiglia, seppur con differenze tra le generazioni. Tra la gen Z il primo canale di informazione diventano infatti i social network, apprezzati da 1 giovane su 3”.
L’Osservatorio, istituito dall’Associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato – “DonatoriNati”, e che vede l’adesione anche della Polizia stradale, ANAS, Fondazione GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) e l’Associazione Familiari Vittime della Strada, si pone come obiettivo di mettere a sistema l’impegno di altre Associazioni del settore, Enti Pubblici e Privati, Istituzioni ed Autorità, generando uno scenario tecnico e normativo dal quale partire per la progettazione di azioni concrete atte a individuare una soluzione alla problematica della carenza di sangue.
Claudio Saltari, Presidente di “DonatoriNati”, ha così commentato la nascita dell’Osservatorio: “Sono onorato della condivisione del nostro progetto da parte di autorevolissimi enti ed istituzioni. Con spirito di servizio i DonatoriNati ricercano il dialogo con i giovani, grandi assenti nella platea dei donatori, certi che un giovane conquistato al dono del sangue sia automaticamente instradato ad uno stile di vita “legale”.
Da qui l’impegno della divisione Benefit di FB & Associati, società indipendente di lobbying e advocacy, nel fornire il proprio sostegno all’Associazione. “Nel 2022 FB&Associati è divenuta la prima società Benefit in Italia nel settore del lobbying e, tra i primi obiettivi che ci siamo posti, abbiamo deciso di garantire supporto alle Associazioni del Terzo Settore, offrendo loro il nostro expertise ed una collaborazione concreta e fattiva per perseguire temi di rilevante interesse per la collettività – ha chiarito Arianna Fanuli, Partner di FB&Associati -. Abbiamo, quindi, accolto con entusiasmo l’iniziativa di “DonatoriNati” e crediamo nel valore di questo Osservatorio, che evidenzierà luci e ombre di un’attività volontaria, che può correre il rischio di essere data per scontata, evidenziando la sua importanza nei momenti di massimo bisogno”. Le attività dell’Osservatorio hanno, inoltre, ricevuto il patrocinio morale del CONI.

– foto ufficio stampa FB & Associati –
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A Fiera Milano il più grande impianto fotovoltaico d’Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Sui padiglioni del quartiere espositivo di Fiera Milano, a Rho, da oggi è in funzione il più grande e potente impianto fotovoltaico d’Italia realizzato sui tetti e tra i primi 10 al mondo. L’infrastruttura realizzata da A2A insieme a Fondazione Fiera – attraverso la joint venture Fair Renew – è costituita da circa 50.000 pannelli fotovoltaici, distribuiti su 330.000 metri quadrati di copertura dei padiglioni, pari alla superficie di 45 campi da calcio. La struttura, che rappresenta un esempio di eccellenza nazionale nell’ambito delle energie rinnovabili, avrà una produzione attesa annua di 21,6 GWh – pari al consumo di circa 7.800 famiglie – che permetterà di evitare l’emissione di oltre 9.800 mila tonnellate di CO2 l’anno e una potenza installata totale di 18 MWp. Il sistema fotovoltaico consentirà di coprire una parte dei fabbisogni di Fiera Milano, per il quartiere espositivo a Rho, mentre la quota residuale dell’energia green generata verrà immessa in rete. “Questo progetto è un importante traguardo tecnologico per lo sviluppo delle rinnovabili e una conferma del ruolo chiave di A2A a favore della transizione energetica del Paese. Una infrastruttura in linea con la strategia del nostro Piano Industriale al 2035, che prevede investimenti pari a 22 miliardi di euro destinati anche allo sviluppo e al potenziamento delle reti, essenziali per accompagnare le nostre città nel percorso verso la decarbonizzazione – dichiara Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – L’impianto di Fiera Milano, al momento un unicum in Italia, costituisce un modello replicabile per la trasformazione urbana. Continueremo a lavorare per affrontare le sfide del futuro, consolidando il nostro impegno nel settore delle energie rinnovabili”.
“La realizzazione di questo impianto rientra negli investimenti del piano industriale che prevede, tra le sue rotte strategiche, le iniziative e i progetti volti a sostenere la transizione ecologica dei quartieri espositivi e congressuali, investendo in infrastrutture e soluzioni altamente sostenibili e innovative – spiega Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano. – “L’impianto che presentiamo oggi conferma il ruolo di azionista propositivo della Fondazione nel rendere Fiera Milano sempre più competitiva e sostenibile con l’ammodernamento delle sue strutture anche attraverso nuove opportunità di business, come nel caso dell’adeguamento dei padiglioni in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2026”.
“Questo impianto fotovoltaico rappresenta uno dei punti più importanti dal nuovo piano di sostenibilità integrato 2024-2027 – commenta Francesco Conci, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano -. Fiera Milano considera la sostenibilità come elemento fondamentale della propria strategia di sviluppo. La sostenibilità diventa oggi un criterio qualificante per attrarre e ospitare grandi manifestazioni itineranti e crediamo fortemente che essa possa essere un vantaggio competitivo e un fattore chiave per guidare la crescita del business. Il piano di sostenibilità integrato presentato il mese scorso incorpora 30 obiettivi quantitativi. Tra questi, ci siamo dati l’obiettivo di aumentare la percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 38% al 70%. Inoltre, come già anticipato dal piano strategico 2024-2027, stiamo lavorando ad un nuovo evento dedicato alle tecnologie per la decarbonizzazione dei processi industriali”.
L’impianto, i cui lavori di costruzione sono partiti nel 2020, è stato completato in tre fasi: nell’aprile 2022 è stata consegnata la prima parte, 12 sezioni per un’area di 200mila mq, con una potenza di 8,2 MWp e una produzione annua di energia di circa 10 GWh; la seconda fase, conclusasi nel febbraio di quest’anno, ha visto la realizzazione di ulteriori 5 sezioni su 60mila mq, con 4 MWp di potenza e una produzione di circa 5 GWh; con l’ultima fase, che segna il completamento dell’opera, sono state aggiunte 4 sezioni, con 5,8 MWp di potenza e una produzione di 7 GWh. Inoltre, dal 2020, il 100% dell’energia elettrica utilizzata da Fiera Milano Congressi per il Centro Congressi Allianz MiCo, a Milano, proviene da fonti rinnovabili coperta dai relativi certificati di garanzia di origine. Con i suoi circa 22 GWh, inoltre, l’impianto installato in Fiera Milano è il primo per rendimento tra quelli dei quartieri fieristici europei e si posiziona davanti a Barcellona (5,9 GWh), Stoccarda (4,3) e Monaco (2,7): un primato che conferma l’attenzione del Gruppo Fiera Milano verso la sostenibilità e la transizione energetica.

– Foto: Ufficio stampa A2A –

(ITALPRESS).

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