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Cronaca

Inzaghi “Testa e cuore, possiamo scrivere la storia”

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ISTANBUL (TURCHIA) (ITALPRESS) – “In una gara come questa saranno fondamentali le gambe, ma anche la testa giusta e il cuore per superare ogni ostacolo che ci troveremo di fronte”. Così Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, in conferenza stampa alla vigilia dell’attesissima finale di Champions League contro il Manchester City in programma domani a Istanbul. “Servirà lucidità, la forza per fare quella corsa in più e come detto il cuore per credere fino alla fine in un risultato positivo – ha sottolineato il mister nerazzurro – Sappiamo di avere sotto mano l’opportunità di scrivere la storia del nostro club. Metteremo grandissimo impegno per provare tutti insieme a realizzare un’impresa. Vedo serenità nel gruppo e nello staff, nonostante una tensione che sta logicamente salendo. Ho la fortuna di allenare una squadra fatta da uomini veri, che non cambierei con nessun’altra al mondo. Questo gruppo mi ha dato grandissime soddisfazioni e c’è grandissima responsabilità per ciò che ci attende domani”. Nessun dubbio sul valore degli avversari, ma neanche sulla sua Inter. “Ci aspetta una gara dove concentrazione e limitare gli errori dovranno essere alla base della nostra prestazione. Il Manchester City è la squadra più forte al mondo, ma siamo coscienti del percorso che abbiamo fatto e daremo tutto per dare seguito ad una partita dove sarà fondamentale limitare gli errori e restare concentrati. Siamo alla 57^ partita della stagione, mesi durante i quali abbiamo passato momenti difficili, perdendo alle volte anche giocatori importanti. La squadra è stata bravissima a stringersi intorno a sè stessa e ad ascoltare poco le voci negative. Domani cercheremo di combattere centimetro dopo centimetro contro una squadra veramente molto forte”. E’ grande l’orgoglio per essere arrivati fino in fondo e per aver conquistato la fiducia del popolo nerazzurro, a cominciare dai dirigenti. “Il presidente Zhang ha sempre sostenuto me, la squadra e il mio staff, sia in momenti di successi che durante periodi difficili – ha sottolineato Inzaghi -. Ho sempre sentito il sostegno della società”. Pericolo numero 1 per domani Erling Haaland. “Si tratta di un osservato speciale, abbiamo predisposto qualcosa per limitarlo, ma dovrà essere tutta la squadra brava a limitare non solo lui, ma tutti i loro sono grandi giocatori. Rigori? Abbiamo provato anche questo aspetto, sicuramente c’è massima attenzione anche a questo dettaglio”. Sul fronte formazione Inzaghi non si sbilancia. “Ho a disposizione una rosa molto lunga e domani avrò la possibilità di scegliere tra numerose alternative e questa è una grandissima risorsa per un allenatore. Non sempre è stato possibile nel corso della stagione, adesso ho la possibilità di scegliere tra diverse alternative anche a centrocampo. Ho la fortuna di allenare giocatori che sanno come si giocano queste partite, con un mix tra giovani e altri che sono sempre stati ad alti livelli. In queste gare la differenza la fanno i particolari, anche e soprattutto quelli che sembrano meno rilevanti perchè sono poi quelli a contare nelle finali”, ha concluso Inzaghi.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

IL MONDO IN LUTTO: “ALLE 7,35 IL PAPA E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE”

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L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno nella mattinata di Pasquetta, quando nulla lasciava presagire una notizia del genere. All’improvviso arriva sulle agenzie il video dal Vaticano, con le parole di Sua Eminenza, il Card Farrell: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”
E’ di ieri l’ultima immagine del Pontefice. Papa Francesco, alla fine dell’Urbi et Orbi, è sceso a sorpresa in Piazza San Pietro e ha fatto un giro in papamobile per salutare i fedeli presenti per la messa di Pasqua. La voce era debole, affaticata, dopo tutte le cure per la polmonite bilaterale che lo aveva colpito, ma lui ha voluto esserci lo stesso in questi giorni, dando un forte segnale al mondo.
Era arrivato dodici anni fa, il 13 marzo del 2013, e il mondo lo ha conosciuto per quel semplice “buonasera”. Era il suo primo saluto rivolto al mondo intero e già quella semplicità disarmante preannunciava una ventata di nuovo, rivoluzionaria. Jorge Mario Bergoglio ha preso in mano la Chiesa da quello stesso giorno e l’ha condotta per sentieri coraggiosi, aprendo le porte a “tutti, tutti, tutti”, e non preoccupandosi di quell’ala dei cattolici che sono sempre restii alle novità. Lo ha fatto dopo lo choc delle dimissioni di Benedetto XVI ma lui ha saputo voltare pagina in un modo che era difficile anche da immaginare.
Lo ricorderemo tutti come il Pontefice della semplicità e della misericordia, la sua azione pastorale si è sempre concentrata sulla vicinanza ai poveri e sulla promozione di una Chiesa aperta e missionaria. Nel suo decennio di Pontificato, Papa Francesco ha affrontato sfide complesse, tra cui le tensioni interne alla Chiesa, le crisi globali e il dialogo interreligioso. Tuttavia, il suo messaggio di speranza e di rinnovamento ha continuato a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo, riaffermando il valore della misericordia come fondamento del cristianesimo moderno.
A Roma annullati tutti gli eventi pubblici previsti per oggi e domani, la Lega Calcio ha rinviato a data da destinarsi tutte le partite in programma oggi, dalla serie A agli altri campionati.
Il Presidente della Cei Matteo Zuppi: “È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che ‘tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre’. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale”.
Il Capo dello Stato Mattarella: “Avverto un grande vuoto, il Papa era un riferimento. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “”Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce’. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti”.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che sentono questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”.
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E’ MORTO PAPA FRANCESCO

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Papa Francesco è morto oggi, lunedì 21 aprile. Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero al Gemelli. A dare la notizia il cardinale Farrell: «Alle 7.35 il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre».

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FARMACIA 2.0 – COMUNICHIAMO – 21 APRILE 2025 – A CURA DELLA FARMACIA DE PAOLI DI LUNGAVILLA

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