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Altre due medaglie internazionali per il badminton azzurro

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ROMA (ITALPRESS) – Altra settimana ricca di medaglie per gli azzurri e gli azzurrini del badminton. Ad arrivare sul podio sono stati Fabio Caponio e Gianna Stiglich rispettivamente impegnati nel Santo Domingo Open e nello Spanish Junior International. Caponio, dopo aver condotto un torneo magistrale, ha lottato in maniera tenace anche contro la testa di serie numero uno del seeding, il brasiliano Jonathan Matias ma è stato costretto a cedere il match in due parziali (21-15; 21-16). Stessa sorte anche per Gianna Stiglich, che in semifinale, opposta alla temibile thailandese Saranporn Sombutwatthananukool, è stata superata in due set (21-12; 21-7).
– Foto Ufficio Stampa Fiba –
(ITALPRESS).

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Acosta 1° nella practice del GP di Malesia, Bezzecchi in Q1

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ROMA (ITALPRESS) – Pedro Acosta è il più veloce nella sessione di Practice del Gran Premio della Malesia, ventesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo della Ktm ferma il cronometro a 1’57″559, precedendo di appena 19 millesimi Johann Zarco (Honda). A completare il podio della sessione è l’australiano Jack Miller (Yamaha) a 0″281; mentre il migliore degli italiani è Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), sesto a 0″480, seguito a ruota dal compagno di squadra Franco Morbidelli, a 0″482 da Acosta. Fuori dalla top-10, e quindi costretti a passare dal Q1, Luca Marini (Honda), 11°, Francesco Bagnaia (Ducati), 12°, e Marco Bezzecchi (Aprilia), 15°.

I TEMPI

1. Pedro Acosta (Esp) Ktm 1’57″559, alla velocità media di 169,7 km/h
2. Johann Zarco (Fra) Honda 1’57″578
3. Jack Miller (Aus) Yamaha 1’57″840
4. Joan Mir (Esp) Honda 1’57″854
5. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha 1’57″868
6. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati VR46 1’58″039
7. Franco Morbidelli (Ita) Ducati VR46 1’58″041
8. Pol Espargaro (Esp) Ktm 1’58″055
9. Alex Marquez (Esp) Ducati Gresini 1’58″057
10. Alex Rins (Esp) Yamaha 1’58″117

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Milano-Cortina, Buonfiglio “Portabandiera? Nulla dovrà essere oggetto di polemica”

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MILANO (ITALPRESS) – “Dire i nomi dei portabandiera? Assolutamente no, l’evoluzione in vista delle Olimpiadi è ancora lunga, bisogna avere rispetto, non bisogna fare errori, lavoriamo in stretta sintonia con la Fondazione Milano Cortina e col Ministro, nulla dovrà essere oggetto di critica e polemica”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, in merito a quali saranno le scelte per ciò che riguarda i portabandiera in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. “Abbiamo l’opportunità di questa Olimpiade in casa, deve essere di successo, che lasci il segno nel mondo, anche il minimo dettaglio deve essere valutato con attenzione”, ha aggiunto il numero uno del Coni.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Mondiali di ciclismo su pista, azzurre sul tetto del mondo nell’inseguimento

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte italiana il ciclismo azzurro si è messo al collo la medaglia d’oro dell’inseguimento femminile ai Mondiali di ciclismo su pista, in svolgimento nel Velodromo Penalolen di Santiago del Cile. Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni, Federica Venturelli e Vittoria Guazzini hanno riportato così il titolo iridato in Italia a tre anni dalla prima storica vittoria, arrivata nel 2022.

Lo hanno fatto al termine di una gara vibrante e per nulla scontata nell’esito, diversamente da quanto poteva sembrare dopo le qualifiche, nelle quali le azzurre avevano ottenuto il miglior tempo. Nel primo turno di oggi la Germania (4:09.059) ha superato la Gran Bretagna (4:10.736) mentre le azzurre, con Chiara Consonni al posto di Martina Alzini, si sono sbarazzate abbastanza agevolmente dell’Australia con il tempo di 4:11.101. Il riscontro cronometrico delle tedesche (alla fine del torneo il miglior crono) ha rimesso tutto in discussione. La finale, poi, ha visto indietro nel primo chilometro l’Italia, che è passata avanti nella parte centrale, prima di perdere decimi solo negli ultimi 500 metri, portando a casa un successo che muove anche il medagliere di questi Mondiali.

Tempo finale per l’Italia 4:09.569, la Germania ha chiuso in 4:09.951, bronzo alla Gran Bretagna. Si tratta del secondo titolo assoluto, dopo la storica vittoria nel 2022 ai Mondiali di Parigi. Lo scorso anno le “rocket girls”, invece, colsero il bronzo. Da ricordare, infine, che a guidare le ragazze a bordo pista c’era solo Marco Villa, che divide la responsabilità del settore con Diego Bragato, rimasto in Italia per la nascita della figlia: “Voglio ringraziare Bragato – ha detto Villa al termine della gara – che è il tecnico di riferimento, assieme al sottoscritto per questa specialità. Lavoriamo molto bene insieme, in piena sintonia. Oggi non era qui perché è appena diventato papà: questa vittoria è anche per lui, per sua moglie e per la loro bambina”.

Molto soddisfatte le azzurre. Per Vittoria Guazzini: “È stata un’emozione incredibile. Forse lì per lì, quando ero in pista, non me la sono goduta appieno perché ero veramente a tutta. Ma ci voleva, ci credevamo. Volevamo tantissimo questo risultato e, da un certo punto della stagione in poi, ci siamo messe lì con i nostri tecnici: abbiamo deciso insieme i giorni in cui trovarci, nessuna si è mai tirata indietro, l’abbiamo fatto tutte con tanta volontà. E oggi siamo qui a festeggiare”.

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Per Federica Venturelli: “È fantastico. Non ero venuta qui con questa aspettativa, ma dentro di me un po’ ci speravo, perché sapevo di avere accanto un gruppo fantastico di ragazze, tutte forti, che in un certo senso mi hanno trascinata verso la vittoria. È un titolo di squadra e condividere questa maglia con loro è davvero speciale. Sono felicissima”.

“Abbiamo preparato tanto questa prova e ci tenevamo davvero tutte. Ieri, invece, nello scratch ero partita per la prima volta in tutta la mia carriera con la testa solo a non rischiare, e questo un po’ mi ha frenato. Però oggi ne è valsa decisamente la pena”, ha detto invece Martina Fidanza. Seguita a ruota da Martina Alzini: “Il secondo titolo sembrava forse più facile dopo il primo turno, ma secondo me è stato un torneo molto avvincente. Non sono io a dirlo: lo dicono i tempi. C’erano tre squadre nettamente superiori alle altre e ottenere il miglior tempo in qualifica ci ha dato una grande mano per il primo turno e poi per la finale. Chapeau alle nostre avversarie, che hanno fatto una semifinale e una finale degne di nota, fino all’ultimo decimo”.

In chiusura Chiara Consonni:L’eliminazione non è andata come volevo. Mi manca ancora un po’ di tattica nel correrla. Però sono contenta: ero davvero felice per le ragazze già mentre guardavo la finale. Portare a casa questa maglia insieme a loro è una grande soddisfazione. “Dopo le Olimpiadi aggiungere anche questo Mondiale è una bella soddisfazione. La pista è sicuramente il mio terreno preferito, anche se quest’anno ci siamo concentrate molto sulla strada. Sapevamo che in questi Mondiali potevamo fare bene, ci siamo preparate tanto insieme negli ultimi due mesi e il lavoro ha pagato”.

Nella altre gare Stefano Moro non ha superato le qualifiche del Keirin. Miriam Vece ha corso i 200 lanciati con l’11° tempo (10″507) e ha superato l’australiana McCaig. Poi però è uscita ai quarti, battuta dalla russa Burlakova. In serata Chiara Consonni si è dovuta accontentare del settimo posto nell’Eliminazione, vinta dall’irlandese Lara Gillespie. Nello scratch, infine, successo del tedesco Augenstein, con Davide Stella 19°.

– Foto Federciclismo –

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(ITALPRESS).

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