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Cronaca

Berlusconi citato su radio e tv ogni 2 minuti e mezzo in 4 giorni

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ROMA (ITALPRESS) – La morte e i funerali di Silvio Berlusconi hanno catalizzato l’attenzione dei media italiani e non solo: in 4 giorni, infatti, il nome del 4 volte Presidente del Consiglio dei ministri è stato scritto e pronunciato 60.318 volte, e 2.335 volte solo in radio e televisione ovvero ogni 2 minuti e mezzo. Lo rileva il monitoraggio sui principali media nazionali ed internazionali svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni relative a Silvio Berlusconi nel periodo che va dalle 9:30 di lunedì 12 giugno alle 9:30 di venerdì 16 giugno. Nel derby Rai-Mediaset sono le televisive pubbliche ad aver nominato di più l’ex Cavaliere: 457 citazioni nei 4 canali Rai (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News24) contro le 448 dei 4 canali Mediaset (Canale 5, Rete 4, Italia 1, TgCom24).
Secondo l’analisi di Mediamonitor.it il picco si è registrato nel giorno del decesso con oltre 20.100 citazioni. Sulle radio nazionali il nome di Silvio Berlusconi è stato menzionato 1.049 volte tra il 12 e il 16 giugno. Sono, invece, 1.597 le citazioni su siti web e quotidiani stranieri.
Guardando i singoli canali televisivi scopriamo che a “trainare” sono soprattutto quelli di sola informazione: medaglia d’oro per il canale all news di Mediaset Tgcom 24 con 160 menzioni per il fondatore di Fininvest, seconda piazza al fotofinish per Rai News (con 157 citazioni), seguito da Sky Tg24 con 153. Rai 1 (130) è avanti rispetto a Canale 5 con 122 citazioni. Tuttavia, l’ammiraglia delle reti Mediaset condivide, sempre con 122 menzioni, la quinta posizione con La 7. Seguono nell’ordine Rete 4 (113), Rai 3 (95), Rai 2 (75) e chiude Italia 1 con 53 citazioni.

– foto ufficio stampa SecNewgate –
(ITALPRESS).

Cronaca

Albania, Edi Rama “Ho vinto le elezioni perchè c’è voglia di Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Queste elezioni sono state un referendum sull’Europa. Abbiamo vinto perchè qui c’è una gran voglia di Europa che noi incarniamo meglio di tutti. La gente vuole arrivarci. Stiamo negoziando a velocità impressionante”. A parlare, intervistato da Repubblica, è il socialista Edi Rama, che ha trionfato alle elezioni in Albania.
“La Ue è una casa di ricchi e non apre la porta quando bussi. Devono avere l’interesse a farlo e ora l’hanno aperta. Ma non è detto che lo sarà per sempre”, aggiunge il primo ministro albanese”.

“Per noi – aggiunge – è una questione di dignità e di diritto di cittadinanza in un continente dove siamo un popolo antico, ma siamo trattati sempre come stranieri. Essere europei non solo per diritto naturale, ma anche europeo, è per noi un traguardo storico”.

Per Rama “la nostra forza qui in Albania è legata a due pilastri: la nostra ambizione di trasformare l’Albania e seguire una visione coraggiosa di modernizzazione senza mai mollare. E il partito vero, molto bene organizzato ovunque nel Paese, una macchina da guerra imbattibile nel territorio”.

Alle denunce di brogli da parte dell’avversario Sali Berisha del Partito democratico replica: “Sono abituato. In 35 anni di pluralismo non hanno mai riconosciuto veramente un’elezione persa. Ci sono stati casi isolati di voti fotografati e pubblicati nei social da albanesi all’estero che hanno votato per la prima volta con grande entusiasmo. Le uniche denunce che contano sono quelle riferite alla nostra procura speciale, la Spak, che deve verificare tutto. Il resto sono chiacchiere da bar dopo una partita persa. Dove la colpa è sempre degli avversari o dell’arbitro”.

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-foto Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Atalanta batte la Roma e stacca il pass per la Champions

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta vince 2-1 contro la Roma e trova la sua quinta qualificazione alla Champions League sotto la gestione Gasperini. A decidere la sfida il gol di Sulemana nel secondo tempo, i nerazzurri festeggiano dunque l’ennesimo pass continentale. Si complica invece la corsa dei giallorossi, che restano a -1 da Juventus e Lazio, tutto è ancora aperto per il quarto posto. I capitolini – alla prima sconfitta in campionato in questo 2025, ultimo ko a Como il 15 dicembre scorso – sfideranno il Milan, ultimo match all’Olimpico di Claudio Ranieri, i bergamaschi affronteranno invece il Genoa.
Prima dell’inizio del match è stato ricordato Oliviero Garlini, ex attaccante nerazzurro, scomparso nei giorni scorsi. Le due curve atalantine, inoltre, hanno deciso di non cantare nè sventolare bandiere in memoria di Riccardo Claris, tifoso nerazzurro assassinato domenica scorsa nei pressi del Gewiss Stadium. Gasperini ha deciso di giocarsi subito la carta Lookman, nonostante l’infiammazione al tendine d’Achille il nigeriano è partito subito forte trovando il gol del vantaggio al 9′ con una conclusione dal limite sul secondo palo. La squadra di Ranieri ha sofferto, i padroni di casa hanno sciupato ben tre occasioni con De Ketelaere, incapace di inquadrare la porta difesa da Svilar. I capitolini sono riusciti a risalire il campo dalla mezz’ora in poi, al 32′ Cristante – su una palla tagliata dalla destra di Soulè – di testa è riuscito a pareggiare i conti. Nella ripresa la squadra di Gasperini ha avuto lo stesso approccio aggressivo, i capitolini hanno sfruttato maggiormente le ripartenze: al 18′ Sozza ha assegnato un calcio di rigore agli ospiti per un contatto tra Konè e Pasalic, ma la decisione è stata ribaltata dopo il richiamo del Var all’on field review. La gara è cambiata nuovamente al 31′ della ripresa quando Sulemana, già pericoloso poco dopo il suo ingresso in campo, ha trovato la rete da tre punti.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Il Venezia batte la Fiorentina e rilancia la sua corsa salvezza

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il Venezia vince per 2-1 al Penzo contro la Fiorentina ed abbandona temporaneamente la zona retrocessione. Sotto la pioggia le reti nel secondo tempo di Candè e Oristanio regalano un successo d’importanza capitale alla squadra di Di Francesco. Dall’altra parte, invece, si è vista una Fiorentina per lunghi tratti scarica e affaticata dall’impegno europeo contro il Betis Siviglia. La squadra toscana, fra l’altro, per onorare la Festa della Mamma, aveva emulato l’iniziativa del Milan, mettendo i cognomi materni sulle maglie dei calciatori.
Il primo tempo del Penzo è piuttosto noioso, pieno di falli e caratterizzato da un ritmo di gioco basso. In casa Fiorentina le assenze di Kean e Gudmundsson (out per problemi muscolari) limitano inevitabilmente la produzione offensiva. La squadra di Palladino, di fatto, produce due sole occasioni da gol rilevanti. Al 27′ Fagioli calcia dal limite, trovando, però, la pronta risposta di Radu; al 43′, invece, Ndour prova a pescare il jolly dalla sinistra dell’area con il pallone che sfiora appena l’incrocio dei pali. In pieno recupero, si accende finalmente anche il Venezia: dopo aver dribblato Dodò, Yeboah si ritrova solo davanti a De Gea, ma si divora la rete del vantaggio, aprendo troppo il suo destro. La ripresa, invece, è decisamente più scoppiettante per merito soprattutto del Venezia, ora più affamato e concreto negli ultimi metri. Dopo la grande occasione avuta da Oristanio al 59′, un minuto più tardi i padroni di casa sbloccano il match. Il gol del’1-0 lo segna Candè che si inserisce in area, controlla il cross di Perez e batte De Gea da pochi passi. La Fiorentina prova a rispondere al 68′ con la conclusione di Ranieri, neutralizzata da Radu con l’aiuto del palo. Su quel legno cambia la serata degli ospiti: sul ribaltamento dell’azione, infatti, il Venezia segna il 2-0, grazie a Oristanio, che interrompe così il suo lungo digiuno. Al 77′ la viola riesce ad accorciare le distanze con il gol di Mandragora, bravo a scaricare da terra un potente tiro sotto l’incrocio. Il finale è molto spezzettato e nervoso e i lagunari provano a giocare con il cronometro, resistendo agli assalti disperati degli avversari. Con questo successo il Venezia supera Empoli e Lecce e sale al diciassettesimo posto, a quota 29 punti. La Fiorentina, invece, rimane nona e vede complicarsi la sua rincorsa alla zona Europa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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