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Cito “Giochi Europei test importante, nostri giovani crescono”

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CRACOVIA (POLONIA) (ITALPRESS) – “I Giochi Europei sono un test importante finalizzato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. E noi stiamo facendo molto bene con i nostri giovani, che stanno crescendo e hanno ottenuto risultati importanti in Polonia”. Il programma del taekwondo non è ancora terminato, ma il presidente Angelo Cito può già ritenersi molto soddisfatto dalla spedizione azzurra ai Giochi Europei di Cracovia 2023. Quattro medaglie, a cominciare dall’oro del diciottenne Dennis Baretta per proseguire con l’argento della ventunenne Sofia Zampetti e per finire con i bronzi del ventenne Andrea Conti e della “veterana” Natalia D’Angelo, appena 24 anni, sono davvero un bottino incoraggiante. “Abbiamo voluto utilizzare questa gara per testare le nuove generazioni – spiega Cito all’Italpress – I giovani si stanno comportando molto bene. Dennis ha vinto il titolo ad appena 18 anni e questo è di buon auspicio per tutti gli altri”. Il movimento è in salute e Cito è comprensibilmente orgoglioso. “Oltre a Baretta, abbiamo portato finora quattro ragazzi almeno nei quarti di finale – ha proseguito il presidente della Federazione italiana Taekwondo – Alessio e Dell’Aquila sono le punte di diamante, hanno saltato questa competizione per riposare dopo tante gare importanti, con il titolo mondiale conquistato da Simone e purtroppo l’infortunio subito da Vito. Ma abbiamo tanti giovani interessanti e questi Giochi Europei lo stanno dimostrando”. Infine una battuta sulla manifestazione, giunta alla terza edizione. “Per i ragazzi è un test prezioso per l’atmosfera in cui vivono, completamente diversa dalle abitudini tradizionali, con i colleghi degli altri sport. Anche se questi Giochi Europei sono divisi in 12 città e questo complica un pò le relazioni tra gli atleti, ma poter vivere l’atmosfera olimpica di un evento multisport è importante”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Debacle Juventus con il Manchester City, ko per 5-2 e mancato primo posto nel girone

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ORLANDO (USA) (ITALPRESS) – Il Manchester City domina la Juventus, vince per 5-2 e si qualifica agli ottavi del Mondiale per Club da prima classificata del girone G. Inutili i gol bianconeri di Koopmeiners e Vlahovic, che non sono bastati per fermare la valanga City. Juventus comunque agli ottavi: stanotte conoscerà il nome del prossimo avversario. Il match si sblocca al 9′ in favore degli inglesi.

Ait-Nouri imbuca per Doku, il quale rientra sul destro saltando Kalulu e trafigge Di Gregorio con un destro nell’angolino. La risposta piemontese è immediata e all’11’ arriva il pareggio. Ederson prova a costruire dalla sua area ma sbaglia il passaggio per Bernardo Silva, Koopmeiners intercetta il pallone e infila l’estremo difensore brasiliano con il mancino per l’1-1. Il pari dura un quarto d’ora. Nunes avanza sulla destra e mette al centro una palla apparentemente innocua sulla quale però interviene Kalulu goffamente, siglando un clamoroso autogol che vale il 2-1.

In pieno recupero, l’ultima chance è ancora per i britannici che vanno alla conclusione dalla lunga distanza con Marmoush, il quale trova però ancora Di Gregorio pronto a salvare in corner. Il primo tempo si chiude sul 2-1. All’intervallo, Guardiola decide di inserire Haaland al posto di Marmoush e il bomber norvegese lo ripaga dopo sette minuti, firmando la rete del 3-1. Reijnders verticalizza per Nunes che entra in area e serve al centro lo stesso attaccante, che mette dentro a porta quasi vuota il suo gol numero 300 della carriera tra massima serie a nazionale.

Al quarto d’ora, Savona si fa male alla caviglia ed è costretto a lasciare spazio a Gatti. Gli uomini di Guardiola calano il poker al 24’ con il neo entrato Foden, che insacca a porta vuota su assist di Savinho al termine di un’azione avviata da una verticalizzazione di Haaland. Alla mezz’ora arriva addirittura il 5-1, quando Savinho indovina un gran destro dai 20 metri che tocca la traversa e finisce alle spalle di un immobile Di Gregorio.

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Al 39’ è Vlahovic a realizzare la rete della bandiera grazie a un destro ravvicinato, dopo essere stato ben assistito da Yildiz. È il 5-2 che decreta di fatto la fine dell’incontro. In pieno recupero, Di Gregorio si deve allungare su Cherki per evitare il possibile 6-2. La Juventus, seconda nel gruppo G, attende ora di conoscere chi affronterà agli ottavi tra Real Madrid, Salisburgo e Al-Hilal.

TABELLINO

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6.5; Kalulu 4, Savona 5.5 (15′ st Gatti 5.5), Kelly 5; Alberto Costa 5 (12′ st Cambiaso 5.5), Locatelli 5.5 (12′ st Thuram 5.5), McKennie 5 (38′ st Adzic sv), Kostic 5; Nico Gonzalez 5, Koopmeiners 6.5 (12′ st Yildiz 6.5); Vlahovic 6.5.

In panchina: Pinsoglio, Daffara, Garofani, Conceicao, Kolo Muani, Rugani, Douglas Luiz, Rouhi.

Allenatore: Tudor 5.

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ederson 5; Nunes 7, Akanji 6.5, Ruben Dias 7, Ait-Nouri 7 (30′ st O’Reilly sv); Reijnders 7, Rodri 6.5 (21′ st Gundogan 6); Savinho 7.5, Bernardo Silva 7 (30′ st Cherki sv), Doku 7.5 (21′ st Foden 6.5); Marmoush 6.5 (1′ st Haaland 7.5).

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In panchina: Bettinelli, Ortega, Stones, Ake, Vitor Reis, Gvardiol, Khusanov, Gonzalez, Bobb.

Allenatore: Guardiola 7.

Arbitro: Turpin (Francia) 6.

RETI: 9′ pt Doku, 11′ pt Koopmeiners, 26′ pt autorete Kalulu; 7′ st Haaland, 24′ st Foden, 30′ st Savinho, 39′ st Vlahovic.

NOTE: cielo coperto, pioggia a tratti, campo in buone condizioni.

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Ammonito: Kalulu. Angoli: 6-1 per il City.

Recupero: 4′; 3′.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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De Sanctis nuovo presidente Cip “L’incarico più prestigioso”

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ROMA (ITALPRESS) – Marco Giunio De Sanctis è stato eletto presidente del Comitato italiano Paralimpico con 54 voti favorevoli su 56; due le schede bianche. E’ questo l’esito dell’assemblea elettiva svolta al Palazzetto Polifunzionale del Centro Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma. De Sanctis, candidato unico, succede a Luca Pancalli, che ha guidato il comitato per 25 anni.

“E’ un piacere e una soddisfazione di straordinaria rilevanza. Quarant’anni sono tanti, anni di lavoro durissimo, ricordi che mi pervadono. Partendo dall’embrione del movimento paralimpico, non eravamo nulla e, grazie al Coni, siamo diventati ciò che è stato sancito nel 2017 – ha aggiunto -. Ringrazio un gruppo straordinario che mi ha seguito. Lo sport è l’unico settore della vita in cui non puoi fingere. Io mi metto in campo senza aiuti esterni, questo è un altro obiettivo della mia carriera in cui ho avuto la fortuna e il vanto di occuparmi di tutti i settori. Questo è il più prestigioso, ambito e sentito, quello che mi dà più gioia. Non ho lasciato il segno nelle bocce e questo è un rammarico”.

– foto ufficio stampa Cip –

(ITALPRESS)

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Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente del Coni “Dobbiamo essere presenti dove si decide”

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ROMA (ITALPRESS) – Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente del Coni: ottenuti 47 voti favorevoli sugli 81 votanti del Consiglio Nazionale Elettivo. Battuta la concorrenza di Luca Pancalli, che ha invece ottenuto 34 voti. Nessun voto, invece, per gli altri quattro candidati: Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli. È questo l’esito dell’assemblea elettiva in corso al Palazzetto Polifunzionale del Centro Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma.

LE PRIME PAROLE DEL NUOVO N°1 DEL CONI

“Dobbiamo essere consapevoli delle competenze che abbiamo qua attorno. Dobbiamo impegnarci ad arrivare nei porti internazionali perché vuol dire rafforzare il prestigio ed essere presenti dove si decide, e solo se ci sei puoi essere protagonista”. Sono le prime parole da nuovo presidente del Coni di Luciano Buonfiglio. Ringraziato Malagò “per quanto fatto in questi dodici anni”, oltre a un grazie “a tutti che sono stati a fianco a me in questo percorso”, Buonfiglio nel suo primo discorso si è rivolto con grande fair-play al suo principale rivale: “Non era facile ma desidero sottolineare la correttezza di Luca Pancalli, a cui va tutto il più affettuoso saluto”. “Non posso non sottolineare i membri Cio che sono con noi, perché sono un valore aggiunto – ha poi aggiunto – L’Italia è protagonista nel mondo e loro ci rappresentano dove si decide lo sport mondiale”. Quindi la chiosa: “Non è il tempo delle parole perché ci aspettano i fatti ma ora si elegge una giunta particolarmente importante perché c’è un grande cambiamento. Vi invito a votare con il cervello prima che con il cuore”.

LA SCHEDA DEL NUOVO PRESIDENTE

Nato il 15 novembre 1950, è da sempre legato al mondo della canoa, prima da atleta e poi da dirigente. In particolare, nella carriera da atleta vanta un totale di 36 presenze con la Nazionale italiana di canoa. È stato numerose volte campione d’Italia e ha partecipato a cinque edizioni dei Mondiali, oltre ad aver preso parte alle Olimpiadi di Montreal del 1976. In totale, la sua carriera da atleta è durata dodici anni, dal 1968 al 1980. Subito dopo diventa consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, incarico che ricopre fino al 1988, mentre dal 1990 al 2003 è membro European Canoe Association; nello stesso periodo, sarà anche presidente del comitato organizzatore Campionati del Mondo (1999) e dei Campionati d’Europa (2003) di velocità a Milano. Nel 2005 diventa presidente della Fick, incarico ricoperto fino ad oggi, e membro del Consiglio Nazionale del Coni, di cui è stato anche vicepresidente tra il 2013 e il 2018, ovvero nel corso del primo mandato di Giovanni Malagò.

– foto d’archivio ufficio stampa Federazione italiana canoa kayak –

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(ITALPRESS).

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