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Economia

Decathlon premiata grazie a Intesa Sanpaolo agli Adam Smith Awards

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MILANO (ITALPRESS) – Con un progetto incentrato sull’innovazione del processo di cash in nei propri negozi, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Decathlon si è aggiudicata il premio “Best Transaction Management Solution” offerto dagli Adam
Smith Awards di Treasury Today. Attraverso la creazione di conti bancari virtuali legati ai singoli negozi sarà ora possibile, con un semplice click, riconciliare i pagamenti differiti effettuati dai privati o dalla PA senza dover più coinvolgere il cliente nell’operazione. Questa semplificazione nella customer journey è il risultato di un progetto sviluppato in collaborazione con la Direzione Global Transaction Banking di Intesa Sanpaolo diretta da Stefano Favale – parte della Divisione IMI – Corporate & Investment Banking guidata dal Chief Mauro Micillo -, attraverso un software che renderà il processo più affidabile e qualitativamente elevato, riducendo notevolmente i tempi di controllo e gestione amministrativa. “Da 30 anni, affrontiamo ogni sfida cercando di migliorare i nostri standard, per offrire soluzioni sempre migliori per i nostri clienti”, dichiara Davide Bertuzzi, CFO Decathlon Italia. “Il processo di trasformazione digitale e di ricerca dell’eccellenza cui ci stimola il progetto ed il purpose di Decathlon ci ha spinti ad esplorare piste di innovazione nei processi amministrativi e finanziari. Accogliamo con orgoglio e tanta soddisfazione, per quello che il team ha saputo costruire, il premio Best Transaction Management Solution”, aggiunge. “Intesa Sanpaolo ha sviluppato un nuovo approccio di customer journey che permette alla clientela di digitalizzare gran parte dei processi legati sia al cash management sia alle attività di procurement e alla gestione dei rischi di frode”, afferma Luca Monti, Head of International Corporate & Financial Institutions Sales della Direzione Global Transaction Banking di Intesa Sanpaolo. “In questo contesto la piattaforma di virtual account sviluppata e resa operativa per Decathlon si inserisce a pieno titolo come smaterializzazione dei conti amministrativi, aumentandone l’efficienza e la semplicità di riconciliazione automatica, senza interferire con la clientela finale e migliorandone il servizio”, conclude.
(ITALPRESS).
-foto uffico stampa Decathlon-

Economia

Ad aprile il mercato auto in crescita del 7,5% su base annua

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ROMA (ITALPRESS) – Ad aprile 2024 sono state immatricolate 135.353 autovetture a fronte delle 125.884 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 7,52%. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I trasferimenti di proprietà sono stati 446.631 a fronte di 370.132 passaggi registrati ad aprile 2023, con un aumento del 20,67%.
Il volume globale delle vendite mensili, pari a 581.984, ha interessato per il 23,26% vetture nuove e per il 76,74% vetture usate.
Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.4.2024, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di aprile 2024.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Piazza Affari chiude in lieve calo, Ftse Mib -0,03%

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MILANO (ITALPRESS) – Chiusura in lieve calo a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib fa segnare -0,03% a 33.736 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share cede la stessa percentuale a quota 35.930. L’indice Ftse Italia Star perde lo 0,08% a 47.094 punti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Ocse, all’Italia servono riforme strutturali e Pnrr per la crescita

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ROMA (ITALPRESS) – L’Ocse ha lasciato invariata la previsione di crescita del Pil dell’Italia, con un +0,7% nel 2024 e +1,2% nel 2025. Il dato è contenuto nel World Economic Outlook. In particolare, l’Ocse osseva che le rigide condizioni finanziarie, l’erosione dei redditi reali dovuta alla modesta crescita salariale in un contesto d’inflazione elevata e la graduale eliminazione del sostegno fiscale eccezionale legato alla crisi energetica, potranno pesare sui consumi privati e sugli investimenti. Nel 2024 questi ostacoli saranno compensati solo in parte dai tagli temporanei alle imposte sul reddito e sulla previdenza sociale e dalla prevista ripresa degli investimenti pubblici relativi ai fondi Next Generation EU. Si prevede che l’inflazione di fondo diminuisca gradualmente nel corso del 2024 sulla scia dell’aumento della disoccupazione e della moderata crescita dei salari nominali. Nel 2025, il sostegno ai redditi reali delle famiglie derivante dalla ripresa dei salari reali, il previsto aumento degli investimenti pubblici e il rafforzamento delle esportazioni dovuto alla ripresa della domanda da parte dei principali partner commerciali dell’Italia determineranno una lieve ripresa dell’attività, nonostante la modesta stretta fiscale. I rischi per la crescita sono sostanzialmente bilanciati. Il principale rischio al ribasso è che il ridimensionamento del “superbonus” inneschi una contrazione maggiore del previsto negli investimenti immobiliari. Secondo le previsioni, inolre, il disavanzo pubblico si ridurrà ma rimarrà al di sopra del 3% fino al 2025, il rapporto debito pubblico è elevato e vi sono notevoli pressioni sulla spesa. Sarà quindi necessario un aggiustamento fiscale ampio e duraturo nell’arco di diversi anni per far fronte alle future pressioni sulla spesa, riportando al tempo stesso il rapporto debito/Pil su un percorso più prudente e rispettando le nuove regole fiscali dell’UE.
L’aggiustamento dovrebbe includere azioni decisive per contrastare l’evasione fiscale, limitare la crescita della spesa pensionistica e condurre ambiziose revisioni della spesa.
La piena attuazione degli investimenti pubblici e dei piani di riforma strutturale previsti dal Pnrr potrebbe sollevare durevolmente il Pil, con l’ulteriore vantaggio di esercitare un’ulteriore pressione al ribasso sul rapporto debito/Pil.
Il Pnrr rivisto potrebbe contribuire ad accelerare l’attuazione, anche concentrandosi sui progetti per i quali l’attuazione entro il 2026 rimane fattibile. La priorità dovrebbe ora essere il rafforzamento della capacità di attuazione della pubblica amministrazione, soprattutto a livello regionale e comunale.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Ocse –

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