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Cronaca

La Grande Guerra e le sue storie parallele nel nuovo romanzo di Grasso

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ROMA (ITALPRESS) – “Con questo romanzo volevo mettere in connessione due mondi, quello della Prima Guerra Mondiale raccontato senza retorica, così com’era, col fango, le trincee, il sangue, senza essere necessariamente un libro antimilitarista, e poi raccontare un pò alcuni aspetti contemporanei. E’ un libro dedicato a mia madre e mio padre che hanno avuto una vita difficile, un modo per raccontare loro e la grande famiglia siciliana a cui appartenevo, ci sono i ricordi di quando ero bambino. E poi c’è un terzo filone che è una ricerca di Dio che c’è in tutto il libro, una domanda di senso”. Intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, Giovanni Grasso, giornalista, scrittore, autore televisivo e consigliere per la stampa e la comunicazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presentato il suo nuovo romanzo, “Il segreto del tenente Giardina”, edito da Rizzoli.
“Ci sono due storie parallele, due campi temporali molto divisi – ha spiegato Grasso -. C’è una storia di grande amicizia tra un tenente siciliano di complemento costretto a far la guerra sulle Dolomiti e un fante di Tivoli, totalmente analfabeta ma dotato di grande saggezza. E’ il rapporto tra due personalità diverse, un intellettuale e un semianalfabeta, che si consolida alla ricerca di un senso di umanità in una guerra che di umano ha molto poco”.
Ma la trama del romanzo si dipana anche attraverso un piano temporale contemporaneo, in cui i discendenti dei due militari finiscono per conoscersi: “Su altro piano temporale troviamo la bisnipote del fante Antonio e il nipote del tenente Giardina. Luce è una giovane architetta che si è fatta da sola e ha vissuto con la nonna, trasferendosi poi in Francia – ha raccontato Grasso -. Viene avvisata dalla sorella che sua nonna è morta e dopo i funerali scopre una lettera-testamento in cui le viene chiesto di scoprire che fine ha fatto il bisnonno, di cui non si sa nemmeno dove sia la tomba, e di portare lì un fiore. Così, Luce va negli archivi militari e poi negli archivi di Stato, ma non trova nulla come se una mano invisibile avesse fatto sparire i documenti. Comincia qui un certo mistero, alla fine c’è l’incontro con Marco, giornalista, che è il nipote del tenente e ha un diario del nonno – ha aggiunto introducendo i temi principali del libro -. Qui, quando si arriva al periodo della morte del fante le pagine sono tagliate. Inizierà un viaggio in Sicilia dei due, una piccola odissea moderna in cui si incontrano tanti personaggi”. Un racconto in cui alla fine il passato e il presente si mescolano e in cui i due protagonisti rifletteranno sulla propria vita: “In questo viaggio in Sicilia si scoprirà il segreto della morte del fante e anche Marco scoprirà dei tasselli mancanti, perchè suo padre si era suicidato e non aveva capito il motivo. In uno dei capitoli ci sono le pagine del diario del tenente, si racconta la guerra, l’amicizia con Antonio, ci sono considerazioni sul conflitto, sul destino dell’uomo, su Dio, sul fato – ha anticipato -. Con il loro viaggio, assisteremo a una ricomposizione nelle loro storie tra passato, presente e forse il futuro”. Grasso, che ha rivelato come tra sè e il personaggio di Marco ci siano dei tratti in comune, pur non essendo un alter-ego dello scrittore, si è anche soffermato sull’attualità della guerra in Ucraina, dove si assiste a un ripetersi ciclico e tragico degli orrori raccontati nel suo romanzo: “Gli errori della guerra sono sempre uguali, anche se le dinamiche cambiano. La Prima Guerra Mondiale era una guerra di trincea, si moriva per le pallottole ma anche per infezioni, fame e malattie – ha ricordato Grasso -. Sembrava che la tecnologia applicata alle armi potesse rendere inutili le trincee. Tornare alla guerra di trincea come vediamo in Ucraina fa impressione, c’è un dato strategico di fatto, le forze e le risorse si sono consumate e sta diventando una guerra crudele con il corpo a corpo – ha concluso -. Una guerra dove a morire sono i giovani e le conseguenze le pagano le donne che rimangono a casa”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Fiorentina-Bruges 3-2, decide Nzola nel recupero

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte 3-2 il Bruges nella gara di andata delle semifinali di Conference League. Decide una rete di uno degli uomini più discussi, Mbala Nzola, che in pieno recupero consente ai suoi di poter contare su due risultati su tre nella gara di ritorno, in programma la prossima settimana.
I viola aprono la partita nella maniera migliore passando in vantaggio già al 4′ con Sottil perfetto a ricevere palla sul fronte sinistro d’attacco, accentrandosi e fulminando con un destro preciso Jackers. Altri 4 minuti ed i padroni di casa potrebbero raddoppiare ma Nico Gonzalez mette di sinistro sopra la traversa su assist di Biraghi. Sembra una gara incanalata nella maniera migliore per i gigliati ma al primo loro errore difensivo il Bruges conquista un calcio di rigore assegnato per fallo di mano del capitano della Fiorentina su conclusione di Thiago, e realizzato da Vanaken. La bravura dei viola è di non scoraggiarsi e ripartire subito ed il secondo gol degli uomini di Italiano al 37′ non è un caso. A segnare è Belotti perfetto a sfruttare un pallone servito da Nico Gonzalez che raccoglie una parta incerta di Jackers su un tiro da fuori area di Bonaventura. La partita ha una nuova svolta intorno all’ora di gioco quando nel giro di sessanta secondi prima il Bruges fallisce clamorosamente il pareggio con Thiago, e poi Onyedika, da poco ammonito, riceve il secondo cartellino giallo e rimane in dieci. Potrebbe essere strada in discesa per la Fiorentina ma Thiago in contropiede fulmina Ranieri e batte Terracciano. Da quel momento in poi il tecnico ospite decide di fare cambi conservativi e pur non rinunciando alle ripartenze, decide di coprirsi. La scelta però non paga perchè Nzola al primo minuto di recupero segna il 3-2 per i viola ma per capire chi ci sarà in finale ad Atene il 29 maggio prossimo si decide tutto fra sette giorni in Belgio. Nell’altra semifinale, l’Olympiakos vince 4-2 in casa dell’Aston Villa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Roma ko in casa 2-0 contro il Bayer Leverkusen

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma cade 2-0 all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen nel match valevole per l’andata delle semifinali di Europa League: decidono i gol di Florian Wirtz (causato da un errore di Karsdorp) e di Robert Andrich. Nel complesso gli ospiti hanno giocato meglio; i giallorosssi a tratti sono sembrati in confusione.
Dopo qualche minuto di studio, è la formazione tedesca a ritagliarsi la prima occasione con una conclusione di Adli, che viene respinta dalla difesa giallorossa. All’11’ El Shaarawy ruba palla ad un avversario e serve Dybala, che calcia centrale consentendo a Kovar un intervento agevole. I ragazzi di Daniele De Rossi continuano a spingere e al 22′ colpiscono una clamorosa traversa con Lukaku che, sugli sviluppi di un corner, vede il suo colpo di testa infrangersi sul legno più alto. Sul ribaltamento di fronte i tedeschi hanno una grande chance per passare in vantaggio con Frimpong che, a tu per tu con Svilar, non centra la porta.
I tempi sono maturi per il gol del Bayer Leverkusen, che arriva al 28′ con il solito Florian Wirtz: Karsdorp perde un pallone sanguinoso in favore di Grimaldo, che serve il numero 10, il quale ha gioco facile nel depositare la sfera in fondo al sacco. Tre minuti più tardi Wirtz va vicino alla doppietta, che gli viene negata da un ottimo Svilar. Nel finale di primo tempo Pellegrini tenta la conclusione che termina di poco a lato; si torna negli spogliatoi sul parziale di 0-1. In apertura di ripresa la Roma si rende pericolosa con un traversone insidioso di Cristante, ma Cristante e Karsdorp non trovano la palla. Il secondo tempo è caratterizzato da ritmi più bassi rispetto alla prima frazione, con i giallorossi che fanno fatica a trovare i giusti spazi sul fronte offensivo. La compagine tedesca, dal suo canto, dimostra una grande freddezza sotto porta mettendo a referto il raddoppio al 73′ con Robert Andrich, che lascia partire un bolide dalla distanza su cui Svilar non può nulla. Negli ultimi minuti i capitolini tentano un assalto per riaprire la contesa ma gli ospiti nonostante qualche affanno riescono a resistere e Abraham si mangia un gol a porta sguarnita. La Roma, dunque, viene sconfitta 2-0 all’Olimpico e avrà bisogno di un’impresa per rimontare il Bayer Leverkusen nel ritorno della BayArena in programma la prossima settimana.
– foto Ipa Agency –
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L’Atalanta pareggia 1-1 sul campo dell’Olympique Marsiglia

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MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) – Un pareggio che vale quasi quanto una vittoria. L’Atalanta si tiene stretto l’1-1 di Marsiglia che lascia tutto aperto per il ritorno: Mbemba ha risposto al gol di Scamacca nella prima frazione; nella ripresa i nerazzurri hanno faticato parecchio ma il risultato può far vedere il bicchiere mezzo pieno a Gasperini. Tra sette giorni le due squadre si giocheranno la qualificazione alla finale di Europa League al Gewiss Stadium.
La gara del Velodrome è stata un vero e proprio inferno, come promesso alla vigilia. I ritmi elevati hanno alzato il livello degli errori, al 11′ è stato Scamacca a trovare il diagonale vincente su assist di Koopmeiners. I padroni di casa dell’Olympique hanno reagito immediatamente al 17′, Kolasinac ha chiuso su Sarr: nell’azione successiva il bosniaco è stato costretto al cambio per un risentimento muscolare al flessore della coscia sinistra. Dopo appena tre minuti, sugli sviluppi di un corner, è arrivato il pareggio di Mbema: conclusione dalla distanza col pallone in porta grazie all’ausilio del palo.
Il copione della gara non è per nulla cambiato, l’occasione clamorosa se l’è divorata Aubameyang, praticamente solo davanti a Musso: il diagonale del gabonese è terminato sul fondo per questione di centimetri. Al quarto d’ora della ripresa Gasperini ha cercato di dare maggiore imprevedibilità all’attacco nerazzurro mandando in campo Lookman al posto di Scamacca, il nigeriano al 18′ ha spaventato i biancocelesti con una conclusione sul secondo palo uscita di pochissimo. La squadra di Gasset ha risposto qualche minuto più tardi trovando il gol del sorpasso con Sarr, ma la rete è stata annullata per una precedente posizione di offside. L’altra occasione clamorosa è arrivata al 27′ del secondo tempo quando Ounahi, entrato da pochi secondi, ha colpito l’incrocio dei pali con un tiro da lontano. L’Atalanta non è riuscita a creare tante occasioni ma allo scadere Miranchuk è andato vicino alla rete dell’1-2 con una conclusione di pochissimo fuori dal bersaglio grosso.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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