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Cronaca

Autonomia, Calderoli “La maggioranza non teme il confronto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sulle riforme la maggioranza di governo non ha alcun timore di confrontarsi, perchè siamo convinti di essere sulla strada giusta. Vale per l’autonomia come per tutte le altre che abbiamo messo in cantiere. L’ho sempre detto e lo ribadisco anche oggi. Proprio per questo motivo, in un’ottica di dialogo costruttivo, in commissione si è stabilito di prorogare nuovamente la scadenza per la presentazione degli emendamenti al 6 luglio. E’ l’ennesima dimostrazione di buona volontà da parte dell’Esecutivo in tema di riforme”. Lo afferma in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Il confronto è sempre positivo purchè sia nel merito e sui contenuti, senza polemiche ideologiche o contrarietà a priori. Queste norme attendono di essere attuate da oltre vent’anni, quindi ben venga qualche giorno di discussione in più, a patto che non sia solo una scusa per perdere tempo. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo dare nuovo slancio al Paese nel segno di responsabilità, trasparenza, buongoverno e possiamo farlo proprio con l’autonomia – aggiunge -. E’ una sfida di rinnovamento nell’interesse dei cittadini e una promessa nel programma di governo del centrodestra, che abbiamo tutta l’intenzione di mantenere”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Un piano personalizzato per le Pmi che intendono esportare, Guidesi: “Vogliamo sostenere le imprese”

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MILANO (ITALPRESS) – La Lombardia rafforza la propria posizione di leadership nel panorama dell’export italiano, registrando nuovi record storici. Secondo i dati di Unioncamere Lombardia, le esportazioni regionali hanno raggiunto nel 2024 i 164 miliardi di euro e un incremento su base annua dello 0,6%, con una tendenza addirittura in miglioramento nei primi sei mesi del 2025, dove il dato ha toccato gli 85 miliardi di euro con un aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri che rappresentano oltre un quarto dell’export nazionale (26,3%) confermando la Lombardia come prima regione esportatrice d’Italia.

In questo contesto Regione, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, spinge per un ulteriore slancio competitivo mettendo in campo un piano a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese. La nuova strategia, voluta dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi e approvata oggi dalla Giunta regionale, è rivolta alle PMI lombarde che intendono debuttare o consolidare la propria presenza sui mercati internazionali.

Le aziende che aderiranno al progetto di Regione saranno accompagnate in un percorso ad hoc, prevedendo un sostegno ‘su misura’ in grado di cogliere necessità e potenzialità da sviluppare. Saranno attivati webinar, corsi di formazione e strumenti operativi per la gestione dei processi di export in mercati complessi, in modo da accrescere le competenze delle imprese. Regione aiuterà le PMI a definire un piano di internazionalizzazione personalizzato, selezionare i mercati ‘target’, costruire reti commerciali e valutare modelli di azione coerenti con le risorse aziendali. Saranno anche organizzate attività di ‘business matching’, eventi ‘B2B’ e missioni estere finalizzate alla creazione di partnership e accordi distributivi. Sarà valorizzata l’immagine delle imprese attraverso azioni coordinate di comunicazione e promozione. Un focus particolare sarà dedicato alle opportunità da individuare in Uzbekistan, come porta di accesso ai mercati in espansione dell’Asia centrale, dando ulteriore concretezza alla strada tracciata con la recente missione istituzionale del presidente Attilio Fontana. 

Le imprese beneficiarie dei nuovi servizi di accompagnamento all’internazionalizzazione saranno selezionate da un bando regionale gestito con la collaborazione di Unioncamere Lombardia. “Con questa strategia – sottolinea l‘assessore Guidesivogliamo sostenere le piccole e medie imprese lombarde nelle sfide globali, aiutandole in modo fattivo a riconoscere e intraprendere occasioni di crescita sui mercati esteri, sviluppando competenze e capacità relazionali. In un contesto caratterizzato da incertezze geopolitiche e tariffarie, Regione mette in atto per le PMI un’assistenza concreta e personalizzata affinchè possano raggiungere i propri obiettivi. Siamo accanto a chi lavora e ha un’idea di sviluppo da portare avanti”. Per le attività collegate al nuovo piano regionale sono stati stanziati 1,5 milioni di euro.

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“Questo piano – evidenzia il sottosegretario regionale con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneosi inserisce pienamente nella visione di una Lombardia sempre più protagonista a livello globale, ma al tempo stesso attenta e capace di ascoltare i territori e le imprese. Con questa iniziativa, Regione Lombardia conferma il proprio ruolo di ponte tra il sistema produttivo lombardo e i mercati globali, promuovendo non solo l’export, ma anche la collaborazione e il dialogo con partner europei ed extraeuropei”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Mulino Bianco festeggia 50 anni nelle piazze d’Italia

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“Specchi clinici” sull’HPV per riconoscere, includere e intervenire

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ROMA (ITALPRESS) – Su iniziativa del senatore Marco Scurria (FdI), il 27 ottobre presso la sala Zuccari del Senato si è tenuta una tavola rotonda dove, insieme al professor Vittorio Unfer ginecologo e ricercatore, si è parlato dell’infezione da HPV affrontando tutte le tematiche ad essa correlate: il ruolo dell’uomo, la necessità di un approccio multidisciplinare, la persistenza dell’HPV, screening e vaccinazione.
L’HPV è un’infezione sessualmente trasmessa contratta, almeno una volta nella vita, da circa l’80% delle persone sessualmente attive, responsabile del 5% di tutti i tumori nel mondo.
Il professor Vittorio Unfer, ginecologo e ricercatore, da sempre attento alle problematiche femminili spiega come l’HPV necessita di un’attenzione sempre maggiore e di un approccio diverso rispetto al passato.
“I dati attestano che se nell’85-90% dei casi l’infezione regredisce spontaneamente, nel restante 10-15%, può persistere divenendo un fattore di rischio per lo sviluppo del tumore della cervice; l’infezione può colpire anche altri distretti come la mucosa orale e anale, meno approfonditi. In presenza di una lesione cervicale, il rischio di sviluppare un tumore anale aumenta fino al 30%. Per molti anni – spiega Unfer – l’infezione da HPV è stata associata esclusivamente al cancro del collo dell’utero, invece, la scienza ha provato che anche gli uomini possono sviluppare condilomi, lesioni precancerose e carcinomi del pene, dell’ano e del cavo orale, anch’essi HPV-correlati, rispettivamente nel 50%, 88% e 26-30% dei casi”.
“Su un campione di 44769 uomini provenienti da 35 Paesi – prosegue lo scienziato – 1 uomo su 3 è risultato infatti positivo all’HPV, e 1 su 5 all’HPV ad alto rischio con una forte prevalenza dell’HPV-16. Inoltre, uno studio italiano ha evidenziato che il 56% dei maschi italiani risulta positivo all’HPV, di questi il 20% presenta l’infezione a livello del cavo orale e il 13% a livello anale”.
“In questo contesto – continua il professor Unfer – il partner della donna ricopre un ruolo fondamentale, in quanto può rappresentare un serbatoio di infezione”.
L’attenzione del professor Unfer si sofferma poi sulla prevenzione.
“Nonostante i dati preoccupanti, in Italia la copertura vaccinale è ancora molto bassa, nel 2024 è stata del 51,18% nelle ragazze di 12 anni e del 44,65% nei ragazzi. Obiettivi ben lontani – commenta il professor Unfer – da quelli indicati dall’OMS, che mirano a una copertura del 90% entro il 2030, e da quelli previsti dall’ultimo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (95% nel dodicesimo anno di vita). Per quanto riguarda, i test di screening – conclude Unfer – la situazione è ben diversa: mentre nelle donne lo screening cervicale è ormai consolidato e regolamentato a livello nazionale, negli uomini non esiste nulla di comparabile, neanche nei contesti più a rischio o tra partner di donne positive. Anche per le donne, tuttavia, restano lacune da colmare: il tampone rettale oggi non è incluso nei percorsi di screening, nonostante la crescente evidenza del coinvolgimento di più distretti anatomici. Alla luce di quanto analizzato è chiara quindi la necessità di una maggiore comunicazione medico paziente e soprattutto di un approccio multidisciplinare, con una condivisione di informazioni relative al paziente tra specialisti diversi”.

– foto mec/Italpress –
(ITALPRESS).

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