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Economia

Extraprofitti, Barelli “Si poteva parlare prima con le banche”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sulle ragioni della tassa siamo d’accordo, sulle modalità tecniche abbiamo tuttora forti perplessità, nonostante il ‘ravvedimento operosò del ministro Giorgetti, che abbiamo apprezzato. Il nostro rammarico è soprattutto non aver parlato prima con le banche. Siamo convinti che mettendoli al tavolo il risultato poteva e può ancora essere migliore. Ma come? Si parla con i tassisti prima del decreto e non si parla con le banche?». E’ il pensiero di Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervistato dal Corriere della Sera.
«Crediamo che in questo contesto, segnato da una forte crescita dei tassi e del margine di interesse, ci sia la possibilità di ottenere dal sistema bancario un contributo per il Paese. L’obiettivo del governo, che era quello di ottenere 3 miliardi di euro, si poteva raggiungere parlando con le banche. E sì, siamo convinti che insieme si poteva studiare un prelievo, o meglio un contributo, magari più consistente. Magari il doppio in due o tre anni, più o meno quanto ha perso la borsa nell’occasione. E sia chiaro che noi siamo da sempre dalla parte dei cittadini e delle aziende che hanno l’urgenza di accedere al credito e ai mutui in modo agevole».
«La decisione non è stata approvata dai mercati, con il rischio di dare un’immagine negativa del Paese, cosa che a noi dispiace molto, e di non produrre il risultato prefissato. La linea della fermezza andrebbe usata non prima, ma dopo il dialogo. Se è evidente che la controparte non ritiene di adempiere al suo dovere» afferma Barelli. “Cosa c’è, tecnicamente, che non funziona nel decreto? Il calcolo degli extraprofitti per il sistema bancario non è semplice, nè immediato. Il calcolo va fatto bene, deve essere ponderato, pulito e tarato solo sugli interessi acquisiti senza uno specifico merito imprenditoriale».

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Economia

Unicredit, via libera con prescrizioni dal Cdm a OPS su Banco BPM

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM da parte di UniCredit. Lo rende noto Palazzo Chigi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Aspi, Cda nomina Arrigo Giana nuovo amministratore delegato

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi, ha nominato Arrigo Giana quale amministratore delegato e Andrea Valeri vicepresidente.

Il consiglio, inoltre, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha confermato Piergiorgio Peluso come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sino all’approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2027.

-Foto Aspi-
(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria “Incertezza e dazi deteriorano il quadro economico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta il calo. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia”. E’ l’analisi dell’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.A marzo si è deteriorato per il secondo mese il clima di fiducia, scendendo sotto la media del 2024. È aumentata l’incertezza di politica economica, che frena le scelte di investimento delle imprese. I giudizi sulle condizioni per investire nel 1° trimestre 2025 peggiorano rispetto a fine 2024, sia nei servizi che nelle costruzioni, mentre restano quasi invariati nell’industria”, prosegue l’analisi.

Inoltre “nel 4° trimestre 2024 si è avuta una correzione al ribasso del reddito reale delle famiglie (-0,6%), limitando l’espansione annua a +1,2%; è scesa verso valori pre-pandemia la quota di risparmio (8,5% da 9,1%), favorendo i consumi. Indicatori negativi a inizio 2025: a febbraio le vendite al dettaglio sono rimaste ferme (+0,1% gli alimentari); a marzo è caduta la fiducia delle famiglie”. Secondo il Csc “a febbraio la produzione è calata (-0,9%), dopo il rimbalzo a gennaio (+2,5%). La variazione acquisita nel 1° trimestre è positiva (+0,4%) dopo 5 trimestri in calo. RTT indica un calo profondo del fatturato a febbraio, il PMI segnala ancora flessione a marzo (46,6 da 47,4), la fiducia peggiora. I dazi agiranno negativamente principalmente sul manifatturiero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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