Sport
80 anni Rivera “Vorrei fare il CT, ai sauditi direi no”
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Da “Golden Boy” i sogni li ha realizzati quasi tutti: Pallone d’oro nel 1969 e tre volte sul tetto d’Europa tra Milan e nazionale. Poi la carriera da dirigente rossonero e azzurro e l’avventura politica con diversi incarichi a livello parlamentare. A 80 anni, che compie domani, Gianni Rivera sogna l’unico ruolo di rilievo che ancora gli manca nel calcio. “Adesso che posso farlo mi piacerebbe diventare allenatore”, rivela in un’intervista all’Italpress. Per iniziare la carriera da tecnico alla sua età però serve un assist, come quello che lui offrì a Prati in finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax. L’ha atteso, ma per ora non è arrivato. “Avevo pensato alla Nazionale. Io mi sono proposto, vediamo se la cosa va o non va. Per ora non ho sentito nessuno. Probabilmente hanno fatto altre scelte, anche se costano di più”, spiega Rivera, nato ad Alessandria. Le dimissioni di Mancini hanno fatto naufragare il progetto di affidare all’ex CT il coordinamento dell’intero settore azzurro: “Non ero d’accordo con quella decisione – ammette -, mi sembrava un’esagerazione. Gli under 20 e 21 sono giocatori già importanti, che possono arrivare presto alla Nazionale A, quindi è bene che ci siano diversi soggetti”.
Rivera non è convinto dello stile di gioco di oggi: “Gli allenatori hanno accettato tutti un sistema che non condivido, quello di iniziare la partita andando indietro e non avanti. L’impostazione dal basso non mi piace perchè inizi l’azione avendo dieci avversari contro, piuttosto che la metà”. La tecnologia in campo invece è promossa a pieni voti: “Con il Var c’è un controllo preciso e specifico dell’ultima azione. E’ chiarissimo a tutti quel che succede, quindi sono favorevole. Se l’avessimo avuto noi, avremmo vinto più campionati”, sostiene Rivera. E su San Siro e il vincolo che ne impedirà la demolizione: “Sono contento – dice -. Ero preoccupato perchè insistevano nel volerlo abbattere. Per fortuna hanno impedito una scemata. Se Inter e Milan andranno via è tutto da stabilire, io penso che continueranno a giocare a San Siro”. Nel 2023 il miglior marcatore azzurro rimane Gigi Riva: “Ci sono meno giocatori che sanno mandare in rete i centravanti. L’attaccante di oggi può avere qualche problema in più di quelli che aveva Gigi. Immobile e Retegui bisogna servirli bene”.
L’Arabia Saudita è la dominatrice del mercato. Cristiano Ronaldo e Neymar hanno detto sì, Rivera non ha dubbi: “Io non avrei accettato. Potevano offrirmi soldi su soldi, ma ero troppo affezionato alla mia maglia. I calciatori ormai vanno dove c’è il denaro. Ma i sauditi non possono portare in Arabia un intero campionato, al massimo qualche giocatore. Non possono fare troppi danni al nostro calcio”. Oggi il mercato è sempre più guidato dai dati: “Non ho capito che sistema vogliono utilizzare, una modalità del genere non può essere perfetta. Potrebbero creare più problemi di quelli che vogliono risolvere. Gli algoritmi non vanno in campo”. Come invece vorrebbe fare Gianni Rivera ad 80 anni con il desiderio di una panchina e una squadra da guidare: “Il sogno, adesso che divento più giovane, è quello”, conclude con ironia il “Golden Boy”.
– foto Image –
(ITALPRESS).
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Sport
Conceiçao “Vogliamo regalare la Coppa Italia ai tifosi”
Pubblicato
6 ore fa-
22 Aprile 2025di
Redazione
CARNAGO (ITALPRESS) – “Un uomo straordinario, eccezionale, con le le sue parole e il suo sguardo ci mancherà”. Da uomo di chiesa (“Sono un praticante, vado sempre a messa”), Sergio Conceiçao dedica il primo pensiero a Papa Francesco. Lo fa in maniera sentita, poi passa alla presentazione di Inter-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia che per i rossoneri vale tantissimo. “I grandi club cercano di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, complimenti all’Inter per il primo posto in campionato e il cammino in Champions, noi guardiamo a questa partita che per noi è fondamentale – dice in conferenza stampa il tecnico portoghese -. Vogliamo regalare ai tifosi la gioia di un titolo, ma per farlo prima dobbiamo vincere la semifinale. E’ la quarta volta che affronto l’Inter quest’anno, ogni partita è diversa, vive di vita propria, ma molto dipende da quello che faremo noi, dovremo dare il massimo per vincere altrimenti sarà difficile”.
Di fronte i campioni d’Italia reduci dalla sconfitta di Bologna e in lotta per altri due grandi obiettivi, mentre al Diavolo non resta che la Coppa nazionale e magari il piacere di far saltare il sogno ‘tripletè ai cugini. “Domani scenderà in campo un Milan competitivo. Affrontiamo una grande squadra, ma noi abbiamo grande concentrazione e grandi motivazioni per vincere questa partita. La motivazione non viene dagli obiettivi dell’avversario, ma viene giorno per giorno, dal lavoro che facciamo noi, da quel che dobbiamo fare per creare problemi all’Inter, noi possiamo parlare solo della Coppa Italia perchè di campionato e Champions, purtroppo, non possiamo più parlarne, siamo focalizzati sulla partita di domani e su nient’altro”.
Si parte dall’1-1 dell’andata, un risultato che lascia ogni discorso aperto. Per Conceiçao il punto non è cambiare il giudizio su una stagione negativa sia in campionato che in Champions, ma centrare l’obiettivo di andare in finale e poi alzare al cielo la Coppa Italia. Nella testa del Milan c’è questo e il tecnico del Milan lo spiega bene in conferenza stampa: “Dobbiamo fare il nostro lavoro e cercare di vincere domani, è una partita importantissima per tutto il Milan, per chi lavora in società e per i tifosi, siamo un club storico e per noi deve essere normale arrivare in una finale di Coppa Italia”. Per i bilanci personali tutto rimandato a fine stagione. “Parlerò solo allora di questi sei mesi di lavoro, di quel che ho fatto bene e di quel che non ho fatto bene”, taglia corto l’allenatore portoghese che si sofferma poi su alcuni singoli e risponde alle domande su Santiago Gimenez, scivolato dietro a Jovic e Abraham nelle ultime gare. “Non c’è primo, secondo terzo, vale la forma dei giocatori, lui ha subito fatto bene quando è arrivato, nelle ultime settimane è stato anche infortunato. Io scelgo l’attaccante che mi dà maggiori garanzie per iniziare la partita, ma alle volte anche chi entra dopo può essere ancora più fondamentale”.
Conceiçao spiega che tornano a disposizione Walker e Loftus-Cheek: “Non sono al top, ma è importante avere due giocatori come loro che rientrano”. Il tecnico portoghese torna anche sull’ultimo ko casalingo contro l’Atalanta. “La squadra lavora bene, le belle sensazioni che avevo prima di Udine le avevo anche prima dell’Atalanta, poi ho dovuto aspettare l’intervallo per sistemare le cose, ma abbiamo giocato contro un avversario come l’Atalanta che ha il suo valore, che sta facendo bene, con Gasperini che sta facendo un lavoro fantastico. Nei primi 15 minuti della ripresa non hanno superato la metà campo, poi abbiamo preso il gol anche per errori individuali. Ora dobbiamo pensare all’Inter, è la partita più importante in assoluto e i ragazzi ne sono consapevoli”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Sabato i funerali del Papa, lo sport italiano pronto a fermarsi
Pubblicato
6 ore fa-
22 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In vista dei funerali di Papa Francesco, in programma sabato, lo sport italiano è pronto a fermarsi. A cominciare dal campionato di Serie A: “Le partite di sabato sono sospese”, ha annunciato il ministro della Protezione civile Nello Musumeci lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri.
Sabato, giorno dell’ultimo saluto al Santo Padre, erano in programma Como-Genoa (ore 15), Inter-Roma (18) e Lazio-Parma (20.45), gare valide per la 34esima giornata di Serie A. Verso lo stop anche tutto lo sport italiano.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, “recependo le indicazioni contenute nel DPCM odierno”, ha infatti invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato, rinnovando altresì l’invito a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche che si disputeranno nell’arco della settimana per onorare la memoria del Pontefice.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Sport
Pistons e Clippers si riscattano nella notte Nba, serie playoff con Knicks e Nuggets in parità
Pubblicato
12 ore fa-
22 Aprile 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Detroit impatta sull’1-1 la serie di primo turno dei play-off di Eastern Conference con New York. Nella notte italiana dell’Nba, i Pistons, davanti a quasi 20mila spettatori, espugnano il parquet del Madison Square Garden, superando in gara-2 i padroni di casa dei Knicks per 100-94. Per il quintetto della ‘Big Apple’, 37 punti di Brunson, top-scorer dell’incontro; tra gli ospiti, con l’azzurro Simone Fontecchio rimasto in panca così come in gara-1, 33 punti di Cunningham e 20 di Schroder, uscito dalla panchina. Detroit non vinceva un match dei play-off dal lontano 2018: interrotta così una serie negativa di 15 sconfitte consecutive nella post-season.
Anche i Los Angeles Clippers, a Ovest, pareggiano (1-1) la serie con Denver: i californiani violano la Ball Arena superando i Nuggets per 105-102 con 38 punti firmati da Leonard, il più prolifico di gara-2. Tra i locali non basta il solito Jokic, a referto con la sua 19esima tripla doppia ai play-off in carriera (26 punti, 12 rimbalzi, 10 assist).
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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