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Cronaca

Italia U.21 batte 2-0 la Turchia, prima vittoria per Nunziata

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ADAPAZARI (TURCHIA) (ITALPRESS) – L’Italia di Carmine Nunziata conquista la sua prima vittoria superando 2-0 la Turchia nel match del Sakarya Ataturk di Adapazari, valevole per la seconda giornata delle qualificazioni agli Europei U.21 2025. In virtù di questo risultato gli azzurrini salgono al secondo posto nel girone con 4 punti insieme alla Lettonia, subito dietro alla Norvegia capolista a punteggio pieno. Dopo un’iniziale fase di studio, al 13′ sono i padroni di casa a ritagliarsi la prima occasione da rete con Yardimci, che si avventa su un cross proveniente dalla destra e di testa spedisce sul fondo da buona posizione. La risposta degli azzurrini non si fa attendere e in pochi minuti vanno vicini alla rete del vantaggio prima con Casadei e poi con Esposito. La partita è caratterizzata da diversi errori da entrambe le parti e uno di questi al 24′ favorisce il tiro di Kenan Yildiz, che però colpisce soltanto l’esterno della rete. Al 40′ N’Dour riceve da Zanotti e calcia verso la porta, ma viene murato dalla retroguardia avversaria.In pieno recupero l’Italia riesce a sbloccare il punteggio, passando in vantaggio grazie alla rete siglata da Fabio Miretti che, su assist di Esposito, calcia di prima intenzione e batte Alemdar. Nella ripresa Surme prova a scuotere la Turchia attraverso un paio di sostituzioni, che però non sembrano giovare particolarmente alla squadra di casa. I ragazzi di Nunziata, dal loro canto, amministrano il minimo vantaggio e provano a colpire in contropiede con Baldanzi e il neo-entrato Bove, che si mette sin da subito in evidenza. A regalare il raddoppio alla compagine ospite è un altro subentrato, ovvero Marco Nasti che, dopo aver superato Saatci, vede Alemdar fuori dai pali e lo beffa con uno spettacolare gol dalla distanza. Per l’Italia di Carmine Nunziata, dunque, arriva il primo importante successo per 2-0 ai danni della Turchia.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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