Cronaca
La Fiorentina ritrova la vittoria, Atalanta battuta 3-2
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2 anni fa-
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RedazioneFIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte per 3-2 l’Atalanta ritrovando la vittoria in campionato al termine di una sfida in cui le due squadre si sono sempre rincorse, fino alla decisiva rete di Kouame. Il successo gigliato è meritato soprattutto per la bontà delle scelte di Vincenzo Italiano che non solo viene premiato da Martinez Quarta, di nuovo titolare al fianco di Milenkovic e in versione goleador, ma soprattutto per l’inserimento dell’ex di Genoa ed Anderlecht nella parte decisiva dell’incontro. Gli ospiti partiti bene, nonostante il momentaneo pareggio di Lookman, si sono sciolti nella ripresa, forse maggiormente penalizzati dall’alta umidità che si respirava al Franchi.
L’Atalanta fa inizialmente la partita con i viola forse ancora sotto shock dopo le quattro reti subite prima della sosta per mano dell’Inter. Non è un caso che la prima mezz’ora sia un monologo ospite coronato dalla rete al 20′ firmata da Koopmeiners, che di sinistro sorprende Terracciano, quest’ultimo ingannato anche da una deviazione di Parisi. I viola ci mettono un pò a reagire allo svantaggio ma alla prima occasione vera pareggiano con Bonaventura, col capitano di giornata ottimamente pescato al centro dell’area. Servono poi i riflessi di Carnesecchi a evitare il raddoppio dei padroni di casa tre minuti più tardi su conclusione di Quarta che si rifà però in chiusura di tempo, di testa, su cross di Duncan. Il 2-2 per l’Atalanta lo segna ad inizio ripresa Lookman che si presenta da solo in area e batte Terracciano. Nella girandola dei cambi a partire dall’ora di gioco è vincente la scelta del tecnico viola che inserisce Kouame che realizza il 3-2 approfittando di un retropassaggio errato di un altro subentrato, Adopo, con quest’ultimo che inganna tutti i compagni ma non il calciatore viola. E dopo sette minuti di recupero il Franchi può tornare a festeggiare.
– foto Image –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Webuild, completati scavi in Italia della Galleria di Base del Brennero
Pubblicato
9 minuti fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Dopo un viaggio di oltre 14 km al di sotto delle Alpi, la TBM Flavia ha completato gli scavi in Italia della Galleria di Base del Brennero, il tunnel ferroviario più lungo al mondo, nell’ambito del Lotto Mules 2-3, realizzato dal consorzio di imprese guidato da Webuild per conto di BBT SE. Presenti, per questo momento simbolico per il sistema infrastrutturale europeo, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige Arno Kompatscher, il presidente del governo regionale del Tirolo Anton Mattle e il rappresentante della DG DEFIS della Commissione Europea Herald Ruijters.
“La Galleria di Base del Brennero, una volta completata con i suoi 64 chilometri complessivi, è destinata a ridisegnare i collegamenti ferroviari tra Nord e Sud Europa, potenziando la mobilità sostenibile e riducendo l’impatto ambientale dei trasporti nell’area alpina – spiega Webuild in una nota -. L’opera, che è parte dell’asse ferroviario Monaco-Verona, rappresenta l’elemento centrale del corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T, di cui è anche la tratta più importante, perchè consente di superare la barriera naturale delle Alpi”.
Il tunnel collegherà Fortezza, sul lato italiano a circa 50 chilometri a nord di Bolzano, a Innsbruck, in Austria. Sul suo tracciato, i treni passeggeri potranno viaggiare a una velocità massima di 250 km/h, riducendo i tempi di percorrenza tra le due città da 80 a soli 25 minuti. Il Lotto Mules 2-3, che rappresenta la sezione principale del versante italiano della Galleria e anche il lotto più esteso, è un tassello chiave di questo progetto e include lo scavo di un complesso sistema di 65 km di gallerie, di cui oltre 40 km scavati con impiego di TBM. Sul lotto, che segna oggi un avanzamento lavori complessivo del 98%, oltre alla TBM Flavia che ha scavato la galleria di linea ovest ha già operato anche la TBM Virginia, che ha ultimato il suo viaggio a marzo 2023, dopo aver completato lo scavo la galleria di linea est.
Webuild, ha un track record che include quasi 3.500 chilometri di tunnel nel mondo, ed è coinvolta anche su altri lotti del sistema ferroviario legato alla Galleria di Base del Brennero. Oltre al Lotto Mules 2-3, Webuild è impegnata sul versante austriaco con il Lotto Gola del Sill-Pfons e ha già realizzato il Lotto Tulfes-Pfons, sempre in Austria, e il Sottoattraversamento Isarco su suolo italiano, che rappresenta la parte estrema meridionale della Galleria prima dell’accesso nella stazione di Fortezza. Lungo l’asse ferroviario Monaco-Verona sta inoltre realizzando per conto di RFI, Gruppo FS Italiane, il progetto di potenziamento della tratta Fortezza-Ponte Gardena e la Circonvallazione di Trento, due progetti che andranno a potenziare il sistema di collegamento della Galleria di Base del Brennero.
– Foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).
Cronaca
Intesa Sp e Luiss, integrazione tra AI e persone è futuro dell’impresa
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9 minuti fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il 18,6% delle imprese italiane ha già strutturato soluzioni AI, con un interesse in forte crescita guidato dal riconoscimento del suo valore strategico, e quasi una su due (43%) segnala già un miglioramento dell’efficienza operativa. E’ quanto emerge dalla nuova ricerca “The Augmented AI-Human Job. Nuovi scenari delle professioni nell’era dell’AI”, il secondo rapporto di Look4ward, l’Osservatorio permanente sulle competenze del futuro che Intesa Sanpaolo conduce in collaborazione con l’Università Luiss e in partnership con Accenture e Digit’E, presentato alla Luiss. Il rapporto ha l’obiettivo di fornire strumenti interpretativi per supportare imprese e istituzioni nell’integrazione consapevole dell’intelligenza artificiale nel sistema produttivo italiano. L’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e le strategie concrete per affrontare il cambiamento sono al centro presentata oggi a Roma da Intesa Sanpaolo e Università Luiss Guido Carli. Dal rapporto emerge che l’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi aziendali è destinato a crescere nel prossimo futuro con effetti rilevanti sul fatturato che potrà aumentare fino al 29% e sui costi che potranno ridursi del 17% nei prossimi 3 anni. Accanto allo sviluppo tecnologico, fondamentale per le imprese il rafforzamento delle competenze: 8 su 10 investiranno in percorsi formativi specifici nei prossimi tre anni e il 42% lo farà in collaborazione con le università; tra le competenze trasversali necessarie, quelle digitali giocano un ruolo centrale per il 62% delle imprese.
“Dalla ricerca dell’Osservatorio Look4ward con un partner di eccellenza come l’Università Luiss Guido Carli, che ha coinvolto oltre 800 imprese, emerge come l’intelligenza artificiale stia cambiando in modo significativo il nostro modo di lavorare ma anche di apprendere – ha commentato Elisa Zambito Marsala, Responsabile di Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo -. Il nuovo paradigma richiede una maggiore collaborazione tra persone e tecnologie, l’esercizio delle competenze trasversali come la creatività, lo spirito critico, la capacità di leggere i contesti, di costruire alleanze e fare network, diventa essenziale per mantenere l’uomo al centro delle trasformazioni. E’ fondamentale creare ecosistemi virtuosi, con imprese e istituzioni e progettare modelli di intervento e percorsi educativi innovativi per preparare le nuove generazioni alle nuove sfide globali”.
Lo studio, condotto dal Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” dell’Ateneo intitolato a Guido Carli, ha chiesto a più di 800 imprese, CEO e HR manager di diversi settori quale impatto trasformativo sta avendo l’AI sulle loro aziende facendo emergere le sfide organizzative, formative e occupazionali, ma anche i ritorni concreti in termini di crescita e competitività. Per le imprese italiane l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità strategica, ma la sua efficacia dipende dalla capacità di ripensare processi, ruoli e competenze secondo il modello del lavoro ‘aumentatò, in cui l’AI affianca e potenzia il contributo umano. Per questo, secondo la ricerca, le competenze trasversali, come un uso consapevole di digitale e AI o la capacità di comunicare concetti complessi in modo chiaro, sono da considerarsi centrali nell’affrontare la trasformazione tecnologica. Emerge, inoltre, l’importanza di sviluppare modelli collaborativi tra imprese e università, per costruire una formazione flessibile, accessibile e integrata basata sulla multidisciplinarietà. Il rapporto di Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’Università Luiss propone il modello GenIAle (Generative Intelligence for Augmented Labor and Empowerment), che suggerisce una visione in cui intelligenze umane e artificiali non si contrappongono, ma collaborano per potenziare la creatività, la capacità decisionale, l’apprendimento e la produttività. Con circa 2350 specialisti IT già assunti per la trasformazione digitale, il Gruppo guidato da Carlo Messina è oggi all’avanguardia, sia nel servizio al cliente sia nel modello organizzativo – oltre 150 applicazioni di intelligenza artificiale e GenAI previste entro il 2025 -, un modello “human in the loop” che prevede un forte ruolo di guida delle persone e di integrazione dei processi.
“L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida culturale oltre che tecnologica e organizzativa. Come Ateneo, crediamo che il vero cambiamento passi dalla capacità di formare persone in grado di governare l’innovazione e la rivoluzione digitale – le parole del Rettore dell’Università Luiss, Paolo Boccardelli -. La collaborazione con Intesa Sanpaolo conferma il ruolo strategico della nostra Università nel costruire un ecosistema di competenze multidisciplinari, in cui le tecnologie siano messe al servizio delle imprese, della creatività, della responsabilità e della crescita sostenibile, con al centro sempre la persona”.
Il progetto si inserisce nel più ampio portafoglio di iniziative attraverso cui la Luiss rafforza il proprio impegno strategico nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Tra le più recenti: l’istituzione di un nuovo Dipartimento, in AI, Data and Decision Sciences; il programma di “AI Literacy”: un percorso volto a promuovere la cultura dell’Intelligenza Artificiale – l’introduzione di un badge digitale destinato a tutti gli studenti della Graduate School per attestare le competenze acquisite in ambito di alfabetizzazione digitale, e infine il lancio di un innovativo strumento di orientamento, basato su tecnologie AI, pensato per offrire un’esperienza digitale, interattiva e personalizzata. Per padre Paolo Benanti, presidente della commissione AI, presidenza consiglio dei ministri “ogni artefatto tecnologico può essere un’arma come può essere un utensile, spetta all’uomo capire quali sono le condizioni per cui possa diventare quell’utensile che ci mette in grado di operare per il bene dei singoli”.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).
Cronaca
S.Marino verso Pechino-Parigi in 500, tappa ad Ambasciata Italia in Cina
Pubblicato
9 minuti fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – Un crocevia di storie, ambizioni e una profonda amicizia, ha caratterizzato l’incontro tenutosi a Pechino, che ha visto riuniti rappresentanti della Repubblica di San Marino e della Repubblica Italiana in vista della Pechino-Parigi 2025.
L’occasione è stata l’ospitalità offerta dall’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, Massimo Ambrosetti, all’equipaggio sammarinese della “Pechino Parigi in 500”, guidato da Federico Pedini Amati. Presente all’incontro anche Tomas de Vargas Machuca, Patron della storica rievocazione.
L’Ambasciata d’Italia si è trasformata in un simbolico ponte tra due nazioni legate da vincoli storici e culturali indissolubili, unite ora anche da un’impresa motoristica. La partecipazione per la prima volta di una vettura targata San Marino, l’iconica Fiat 500 R del 1973 battezzata “Lucia” testimonia lo spirito pionieristico e la resilienza che da sempre contraddistinguono i due popoli.
Federico Pedini Amati ha espresso viva soddisfazione per l’accoglienza: “Ringrazio di cuore l’Ambasciatore Ambrosetti per averci accolto in questa prestigiosa sede. L’incontro odierno consolida ulteriormente i rapporti eccellenti tra San Marino e Italia e sottolinea il valore intrinseco di questa partecipazione alla Pechino-Parigi. Con la nostra ‘Lucià, un autentico capolavoro di ingegneria popolare che ha motorizzato un paese intero, ci accingiamo ad affrontare una sfida senza precedenti, unica nel suo genere. E’ un’avventura che trascende l’ambito sportivo per divenire veicolo dei valori sammarinesi nel mondo: audacia, determinazione e la capacità di osare ‘oltre ogni immaginazione”. Siamo fieri di portare la bandiera del Titano su un palcoscenico globale di tale portata”.
“E’ un grande piacere ospitare qui a Pechino gli amici sammarinesi e il Patron Tomas de Vargas Machuca in vista della partenza di questa epica competizione – ha detto l’Ambasciatore Massimo Ambrosetti -. La Pechino-Parigi rappresenta una pagina di storia dell’automobilismo che affonda le radici nell’impresa del Principe Borghese nel 1907. Vedere una Fiat 500, simbolo universale dell’ingegno e della creatività italiana, affrontare questo percorso leggendario con l’equipaggio sammarinese, suscita un orgoglio particolare. E’ la dimostrazione dello spirito indomito che anima i nostri connazionali e i nostri vicini sammarinesi nell’affrontare sfide estreme”.
“Ringrazio l’Ambasciatore e Federico per questo momento di confronto – ha affermato Tomas de Vargas Machuca, Patron della Pechino-Parigi -. La Pechino-Parigi è un’odissea che attira partecipanti da ogni angolo del pianeta, ma la storia che vede una Fiat 500 proveniente da uno degli Stati più piccoli del mondo competere nella gara più lunga è qualcosa di veramente straordinario. Offrire questa opportunità a tutte le vetture iscritte, incluse quelle che sembrano meno adatte sulla carta, incarna lo spirito autentico della competizione, fatto di passione, resistenza e la volontà di superare i propri limiti. E’ un’ulteriore testimonianza della vitalità di questa tradizione”.
L’incontro ha rappresentato un momento significativo di confronto e sinergia in vista della partenza del rally, prevista per il 17 maggio dalla suggestiva cornice della Grande Muraglia. L’equipaggio sammarinese, composto oltre che da Federico Pedini Amati, dall’imprenditore Stiven Muccioli e dai veterani della Pechino-Parigi Roberto Chiodi e Fabio Longo, è pronto ad affrontare gli oltre 14.500 chilometri di un percorso che attraverserà dodici nazioni.
L’avventura della “Pechino Parigi in 500” porta con sè anche un importante messaggio di solidarietà, sostenendo l’Associazione Oncologica Pediatrica in collaborazione con Esharelife, a dimostrazione che l’impresa sportiva può e deve sempre essere un motore di valore umano e sociale.
– Foto Ufficio Stampa “Pechino-Parigi in 500” –
(ITALPRESS).


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