Cronaca
Intesa Sanpaolo e Talent Garden, a Napoli un nuovo polo di innovazione
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2 anni fa-
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Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo e Talent Garden aprono a Napoli un nuovo polo di innovazione tecnologica: l’obiettivo è realizzare al Sud una struttura dedicata alla tecnologia di avanguardia, valorizzare le competenze locali e favorire l’ecosistema imprenditoriale del Mezzogiorno. Un ambiente innovativo che fonde il dinamismo e l’energia napoletane con la forte spinta della Banca verso il digitale e con l’expertise internazionale di Talent Garden. La cerimonia di inaugurazione si è svolta questa mattina alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e di Valeria Fascione, assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania.
Il progetto prevede l’apertura, già avviata, del primo hub tecnologico al Sud, il terzo dopo Torino e Milano, con assunzioni e riqualificazioni per offrire opportunità di crescita professionale a giovani del Mezzogiorno con profili hi-tech. Il polo rientra nella strategia di trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo, banca guidata da Carlo Messina, è sarà dedicato prevalentemente allo sviluppo di applicativi in ambito Pagamenti e Canali Corporate. Gli spazi, circa 1.500 metri quadri complessivi all’interno della sede di Intesa Sanpaolo in Via Toledo, sono stati completamente riprogettati per favorire la condivisione, la collaborazione e la creatività, in linea con le nuove modalità di lavoro adottate dalla Banca e improntate al benessere delle persone che vi lavorano.
Nei primi piani dell’hub avrà sede il campus di Talent Garden, parte di un progetto di Talent Garden Med, società nata in partnership con CDP Venture Capital. La struttura, che si estende per circa 800 metri quadri, accoglierà l’ecosistema creativo e tecnologico di Napoli e sarà animato nei prossimi mesi da una serie di attività che si stanno progettando per il territorio: incontri con mentor internazionali della rete Talent Garden, open innovation per imprese e startup e soprattutto percorsi di formazione legati a materie tecniche rivolti ai ragazzi del Mezzogiorno d’Italia.
Secondo la ricerca Piepoli realizzata per l’occasione, “I giovani e il digitale”, presentata questa mattina durante l’evento di apertura, cresce la richiesta di formazione in ambito digital che arriva proprio dalle giovani generazioni al sud, in particolare tra le donne. Tre giovani su 10 dichiarano di non poter vivere senza digitale, ormai una componente imprescindibile della vita quotidiana ma, al contempo, sono consapevoli dell’importanza di rafforzare e migliorare in modo più specifico le proprie competenze tecniche. Se, a livello nazionale, il 50% dei giovani afferma di possedere solide hard skills, con addirittura un terzo degli intervistati che afferma di conoscere i linguaggi di programmazione, al Sud questa percentuale diminuisce significativamente. I dati mettono in luce la consapevolezza tra le giovani generazioni che i lavori più richiesti dalle aziende sono quelli di social media manager e responsabile di cybersicurezza. Di conseguenza, stanno investendo nella loro preparazione “digitale” attraverso corsi specifici, con un particolare interesse per il digital marketing, l’analisi dati e il design, soprattutto al Sud. Dal report emergono chiaramente le preferenze riguardo al percorso di formazione da intraprendere, l’azienda e il settore in cui si desidera lavorare, nonchè la modalità di lavoro per bilanciare crescita professionale e ambizioni personali. L’82% degli utenti aspira a una posizione in una grande azienda di servizi, con un particolare interesse per le startup innovative, meglio se organizzato secondo un modello ibrido per il 61%, in particolare dalle donne.
“Il nuovo polo tecnologico che annunciamo oggi diventerà un vero e proprio punto di riferimento del Mezzogiorno nel campo del digitale impiegando a regime circa 400 persone – ha commentato Paola Angeletti, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo -. Lo faremo attraverso nuove assunzioni e riqualificazioni, con una particolare attenzione per l’equilibrio di genere. Intesa Sanpaolo ha deciso di investire ancora una volta su Napoli e sul Sud per attrarre le migliori energie in ambito tecnologico e internalizzare quelle competenze che sono sempre più indispensabili per il modello di banca del tutto innovativo che stiamo sviluppando. L’obiettivo è dare spazio a profili brillanti del Mezzogiorno per trattenere i giovani sul territorio ma anche per favorire il riavvicinamento, sempre su base volontaria, di chi per motivi diversi ha dovuto allontanarsi”.
“Napoli è una città dove la tradizione e l’innovazione coesistono e si arricchiscono a vicenda. La Campania, terza regione per startup innovative con oltre 1.420 nuove attività e seconda per incubatori certificati, si sta sempre più affermando come un hub di innovazione in Italia. Figure storiche come Antonio Meucci e imprenditori contemporanei di calibro internazionale come Riccardo Zacconi, co-fondatore di King, sono testimonianza della ricchezza di talento innato della regione. Con il 35% della popolazione sotto ai 30 anni, la Campania è pronta per una nuova fase di trasformazione – ha sottolineato Irene Boni, CEO di Talent Garden -. Con il nuovo campus di Talent Garden di Napoli, che si unisce a quello di Bari come base di azione per le nostre attività nel Mezzogiorno, ci impegniamo a essere il terreno fertile dove le nuove generazioni di innovatori e imprenditori possono crescere, apprendere e trasformare le loro idee brillanti in realtà tangibili”. “Crediamo fermamente che, con le giuste opportunità educative e un ecosistema di supporto, possiamo trasformare la carica di creatività e innovazione di queste regioni in creazione di valore tangibile e duraturo”, ha concluso.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).
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Cronaca
La Russa “Sulla legge elettorale le forze politiche devono trovare risposte”
Pubblicato
9 minuti fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “E’ veramente un tema sul quale le forze politiche devono interrogarsi e trovare risposte. Purtroppo non possiamo sapere prima gli effetti di una legge elettorale, come di tante altre leggi, ma a me piace immaginare che la migliore legge possibile sia quella che è idonea a garantire il principio di democrazia che vince chi ha un voto più dell’altro. I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine del convegno “A 30 anni dal Tatarellum”, in sala Zuccari sulla riforma della legge elettorale. “I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento. Sicuramente io ne sento parlare molto, quindi se devo fare un giudizio prognostico dico che si parlerà di legge elettorale. Poi dove si arriverà, lo vedremo”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Senato-
Cronaca
Webuild, a Roma due nuove fermate Metro C. Salini “Sfide per crescita Capitale”
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9 minuti fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il centro storico della Capitale vanta da oggi due nuove fermate della Linea C della Metropolitana: Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, archeostazioni realizzate dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori nell’ambito dei lavori commissionati da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale. Con l’apertura di queste due stazioni e 3 nuovi km di linea, il progetto ridisegna la mobilità urbana tra centro e periferia, grazie anche all’interscambio con l’esistente Linea B della metro. Il progetto ha al contempo permesso di restituire alla città i reperti rinvenuti durante gli scavi, a testimonianza dell’impegno nella valorizzazione dell’incredibile patrimonio culturale di Roma e grazie ad un lavoro sinergico tra imprese e istituzioni.
Si è svolto oggi il viaggio inaugurale della nuova tratta con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ad accogliere i Ministri, erano presenti Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato Vianini Lavori. Presenti anche, tra l’altro, il Commissario Straordinario per l’opera Maria Lucia Conti, l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale avocante, Alfonsina Russo.
“La consegna delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rappresenta, per Roma e per l’Italia, un traguardo di portata strategica che coniuga in modo esemplare il progresso infrastrutturale con la tutela del nostro patrimonio storico, grazie ad una visione comune del futuro della città che accomuna imprese, istituzioni e comunità”, ha dichiarato Salini. “Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Roma competenze uniche, sviluppate nei più grandi progetti al mondo. Stiamo costruendo, oggi, un sistema di trasporto che migliora concretamente la vita delle persone, garantendo tempo recuperato al traffico e aria più pulita per le generazioni che verranno, integrando l’eccellenza costruttiva con la storia millenaria”.
La stazione Colosseo/Fori Imperiali, collocata sotto Via dei Fori Imperiali tra il Colosseo e la Basilica di Massenzio, dialoga con il contesto monumentale. Con una larghezza che varia tra 30 e 50 metri e una profondità che raggiunge 32 metri, si sviluppa su quattro livelli interrati e presenta anche un collegamento diretto con la fermata Colosseo dell’esistente Linea B. Il progetto museale di allestimento interno, curato e finanziato dal Parco archeologico del Colosseo e sviluppato con la partecipazione della Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Architettura e Progetto), offre un percorso narrativo che accompagna i passeggeri attraverso la storia, dall’ingresso fino alle banchine.
Sorge in un’area ricca di storia anche Porta Metronia, situata in Piazzale Ipponio accanto alle Mura Aureliane. Il corpo della stazione si sviluppa su una pianta rettangolare su 5 livelli interrati, fino a una profondità massima di 30 m sotto il piano stradale. Durante gli scavi è emerso un vasto complesso militare antico (II secolo d.C.), la Casa del Comandante, con affreschi e mosaici pavimentali. Il progetto della stazione è stato ridefinito proprio per conservare e valorizzare i rinvenimenti.
La Linea C, una delle infrastrutture più complesse realizzate a Roma, si estenderà per 29 km con 31 stazioni fino a Farnesina. Ad oggi sono completate 24 stazioni per la tratta da Monte Compatri/Pantano, capolinea a est, fino a Colosseo/Fori Imperiali, nel centro storico.
Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rientrano tra le sei archeostazioni previste lungo la Linea C, insieme a San Giovanni (già operativa), Venezia (in costruzione), Chiesa Nuova e San Pietro (in progettazione). Sviluppato con la direzione scientifica del Ministero della Cultura e con le Sovrintendenze competenti, il progetto delle archeostazioni rappresenta una opportunità per valorizzare i numerosi reperti emersi nel corso dei lavori, occasione per realizzare su tutta la tratta 625.000 m3 di scavi in modalità archeologica.
Per gestire le complessità legate alla particolare natura archeologica e geologica del sottosuolo, sulla Linea C è stata adottata la tecnica del “top-down archeologico”, sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma e applicata anche a Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia. Questa metodologia consente di costruire solai intermedi durante l’avanzare progressivo dello scavo dall’alto verso il basso, garantendo stabilità strutturale e continuità nelle indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione.
Webuild, sempre con il consorzio Metro C, è attualmente impegnata nella realizzazione della stazione Venezia e della tratta che collegherà Venezia a Clodio/Mazzini, passando sotto il Tevere. Per la stazione Venezia, proprio in queste settimane è stata avviata la macrofase 2. In parallelo, procede la progettazione esecutiva delle stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio Mazzini, mentre è in corso la progettazione definitiva per le stazioni Auditorium e Farnesina.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).
Cronaca
Sbarra “La narrazione stereotipata smentita dai fatti, il Sud cresce”
Pubblicato
9 minuti fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Non più fanalino di coda. Il Mezzogiorno è tornato a crescere, anche più di altre aree del Paese, un trend che va avanti anche grazie alle politiche messe in campo dal Governo Meloni. A sottolinearlo è Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Da tre anni il Mezzogiorno cresce, tutti gli indicatori economici e sociali sono di segno positivo, il Prodotto interno lordo aumenta più che nel resto del Paese – spiega Sbarra -, cresce l’occupazione, soprattutto giovanile e femminile, nella componente a tempo indeterminato, e ripartono gli investimenti, soprattutto quelli pubblici e privati. E’ il combinato disposto di misure, provvedimenti, varati da questo Governo che hanno portato a risultati concreti. Questo significa che quella narrazione un pò stereotipata di un Mezzogiorno consegnato a una situazione di sottosviluppo e precarietà viene smentita dal fatto che quando ci sono politiche pubbliche mirate e reali il Sud è pronto a ripartire”.
A incoraggiare la crescita c’è anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che secondo il sottosegretario “sta marciando benissimo, siamo già all’ottava rata riconosciuta dall’Unione Europea, a breve arriverà la nona, questo significa che l’Italia ha centrato tutti gli obiettivi, ha rispettato il cronoprogramma e si è distinta sulla qualità di spesa”.
Al Sud “è destinato il 40% degli interventi, gli effetti sono positivi – prosegue Sbarra -, c’è capacità di spesa, l’impatto complessivo del Pnrr sul Mezzogiorno consente un aumento del Pil e fa ripartire gli investimenti. Un altro elemento positivo è la riforma delle politiche di Coesione”.
La crescita del Pil e la ripartenza degli investimenti è legata anche all’impatto positivo della Zona Economica Speciale: “Le Zes stanno dando risultati eccellenti, al Sud si sta determinando una esperienza di nuova politica industriale, oggi la prospettiva è di far fare un salto di qualità passando dalla logica dello stanziamento anno su anno uno a un finanziamento pluriennale – ha aggiunto l’ex segretario generale della Cisl -. Penso sia una iniziativa di grande valore e grande significato, dobbiamo trasformarla da misura emergenziale a strategia strutturale di politica industriale, dobbiamo creare nel nostro Sud un ambiente favorevole agli investitori locali, nazionali ed esteri”.
Sbarra ha ricordato: “Stiamo attivando tutte le necessarie azioni per implementare le risorse già programmate, con la legge di stabilità abbiamo implementato questa dotazione finanziaria con ulteriori 532 milioni, dobbiamo lavorare per consentire di recuperare ulteriori risorse”.
Il Sud cambia perchè “c’è una visione unitaria, coordinata integrata, delle dinamiche di crescita e di sviluppo. Il tessuto produttivo si va rianimando. Scontiamo, soprattutto in alcune regioni, la mancanza di aziende medio-grandi, ma sta diffondendosi un reticolo di micro, piccole e medie imprese che sta trainando molto bene l’economia, molte di queste sono trainate da giovani. Si sta determinando una dinamica positiva che fan ben sperare. Il compito della politica è quello di creare un contesto favorevole agli investimenti, la prospettiva è quella di far giocare al meridione un ruolo fondamentale nel Mediterraneo”.
Per il 2026 il sottosegretario con delega al Sud si augura “un Paese che continua a crescere, a rafforzare il suo protagonismo e che migliora i fondamentali per dare una prospettiva vera di lavoro ai giovani, investendo nei settori innovativi”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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