LA VOCE PAVESE – CHIPS.IT, L’ITALIA AVVIA IL CENTRO DESIGN DEI SEMICONDUTTORI
Nella corsa globale ai chip, l’Italia fa un passo: a Pavia apre il centro per il design dei semiconduttori. E’ stata inaugurata nei giorni scorsi la Fondazione Chips.It, che dovrà coordinare progetti di ricerca tra università e aziende. La presiederà il luminare Alberto Sangiovanni Vincentelli. Ma le risorse sono limitate e il coinvolgimento delle multinazionali, da Intel a St, ancora da definire. Mentre le altre potenze industriali attirano investimenti miliardari, l’Italia mette sul piatto 3,3 miliardi di incentivi. Resta il fatto che l’Italia compete ed entra in gioco nell’ambito della sua strategia nazionale per i microchip, tecnologia chiave dei prossimi anni su cui tutti i grandi Paesi stanno investendo risorse miliardarie. Si comincia colmando un vuoto rispetto alle altre potenze industriali, europee e non: l’assenza di un centro di ricerca dedicato specificamente al silicio. Questo centro si chiamerà Chips.IT ed è stato presentato il 3 novembre a Pavia, dove avrà sede, dai ministri Giancarlo Giorgetti (Economia), Adolfo Urso (Made in Italy) e Anna Maria Bernini (Ricerca).
ZONA LOMBARDIA – 20 LUGLIO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.
LA VOCE PAVESE – PROCURA DI PAVIA, BASTA SPECULAZIONI SUL CASO GARLASCO
La Procura della Repubblica interviene con decisione per fermare le speculazioni e le ricostruzioni infondate che in questi giorni hanno riacceso l’attenzione mediatica sul delitto di Garlasco. In un comunicato ufficiale firmato dal procuratore Fabio Napoleone e diffuso il 19 luglio, si chiarisce che ogni informazione o commento non proveniente da fonti ufficiali “genera solo confusione” e alimenta “discussioni fittizie”.
I magistrati titolari della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 nella casa di famiglia a Garlasco, aggiorneranno il procuratore “costantemente e accuratamente” sullo stato delle indagini ma si esprimeranno pubblicamente solo al termine delle verifiche. Troppo spesso, denuncia la Procura, si assiste a un uso improprio del nome dell’ufficio giudiziario, attribuendo “valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo” del tutto privi di fondamento.
Il chiarimento arriva mentre le indagini si concentrano sul nuovo materiale genetico ritrovato su un tampone orale di Chiara Poggi, prelevato il 13 agosto 2007 e mai esaminato prima. Dalle analisi è emerso un profilo genetico, denominato “Ignoto 3”, che non corrisponde ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, né ad Andrea Sempio, oggetto della nuova inchiesta.
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Una delle due tracce rilevate risulta parzialmente sovrapponibile al Dna di Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale, suggerendo una possibile contaminazione in sala autoptica. La genetista Denise Albani ha sollecitato chiarimenti sulle modalità di prelievo, mentre la Procura proseguirà le comparazioni con i profili genetici di circa trenta persone entrate in contatto con il corpo della vittima.
Solo se l’ipotesi della contaminazione verrà esclusa in modo definitivo, le indagini si allargheranno al contesto relazionale di Chiara Poggi e dell’ex indagato Sempio. Fino ad allora, ammonisce la Procura, ogni valutazione affrettata è priva di fondamento.
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