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Economia

Pil delle regioni frena, restano divari tra Centro-Nord e Sud

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ROMA (ITALPRESS) – Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d’Italia, nella prima metà del 2023 la dinamica del Pil si è progressivamente affievolita in tutte le ripartizioni, risentendo del rallentamento della domanda interna ed estera. Nella prima metà dell’anno in corso l’occupazione, tornata già nel 2022 al di sopra dei livelli precedenti la pandemia in ogni ripartizione, è ulteriormente cresciuta, con tassi leggermente più pronunciati al Centro Nord. Nel Paese è proseguito l’aumento della partecipazione al mercato del lavoro. Nonostante il diffuso calo del tasso di disoccupazione, permangono ampi margini di forza lavoro inutilizzata, specialmente nelle regioni meridionali. La dinamica delle retribuzioni – debolmente positiva lo scorso anno – si è rafforzata durante il 2023, per effetto dei rinnovi contrattuali in alcuni comparti manifatturieri, maggiormente concentrati nelle regioni centro-settentrionali. Anche grazie all’incremento dell’occupazione, nel 2022 è proseguita in tutte le macroaree l’espansione del reddito disponibile delle famiglie; il rialzo dei prezzi ne ha però eroso il valore reale. Ciò nonostante i consumi hanno continuato a crescere ovunque; la propensione al risparmio è diminuita e il credito al consumo ha accelerato. Gli scambi sul mercato immobiliare si sono progressivamente indeboliti e i nuovi mutui si sono ridotti, soprattutto a seguito dell’aumento del costo dei finanziamenti. Il rallentamento dei prestiti bancari al settore privato non finanziario, iniziato nel quarto trimestre del 2022, si è gradualmente accentuato nel primo semestre del 2023, trasformandosi in una contrazione nell’intero Paese, fuorchè nel Mezzogiorno. I criteri di concessione dei prestiti utilizzati dagli intermediari sono stati improntati a una maggiore selettività, riflettendo il più alto costo della provvista e l’accresciuta percezione del rischio sulle prospettive economiche. Il tasso di deterioramento dei prestiti seguita ovunque a mantenersi su livelli molto contenuti. Nei prossimi anni si prefigura un ulteriore irrobustimento degli investimenti locali, connesso con la realizzazione dei progetti del Pnrr. A questi si affiancheranno gli interventi nell’ambito del ciclo di programmazione 2021-27 delle politiche di coesione italiane ed europee, che prevede nuove risorse per oltre 140 miliardi. Analogamente a quanto accaduto in crisi precedenti, durante la pandemia il prodotto pro capite del Centro Nord si era ridotto più intensamente di quello del Mezzogiorno, anche per il minore peso del settore pubblico, meno sensibile al ciclo economico. Si era pertanto osservata una flessione dei divari territoriali, che si è tuttavia interrotta nel corso della successiva ripresa. Gli andamenti recenti, generalmente più favorevoli per le regioni centro-settentrionali, non sembrano prospettare un ridimensionamento dei differenziali tra aree nell’anno in corso.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Furlan “La solidità delle banche sostenga le sfide future del Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Lo stato di solidità del settore del credito, certificato da Banca d’Italia, conferma che è possibile affrontare le sfide future del Paese e nel solco di quanto definito con il rinnovo del Contratto Nazionale, dando prospettive alle lavoratrici e ai lavoratori in termini salariali, occupazionali e di benessere lavorativo”.
Così il segretario generale della Uilca, Fulvio Furlan, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. “Condividiamo con il governatore che è sulla tecnologia che si giocherà la partita del futuro, ma non dobbiamo rassegnarci all’idea che il suo maggiore utilizzo debba necessariamente comportare riduzione di posti di lavoro. Al contrario, deve essere stimolo per ulteriori opportunità, soprattutto per i giovani, per valorizzarli e sfruttarne le competenze, come giustamente rilevato da Panetta. Nel nuovo Ccnl abbiamo individuato gli strumenti per gestire questi processi tramite la contrattazione collettiva”, spiega. “Ora è importante che le banche non puntino solo a logiche di taglio dei costi e che Abi sia all’altezza della lungimiranza con cui si è raggiunto il rinnovo del Ccnl. In questo senso è molto positivo che la parte associativa datoriale riacquisisca una rinnovata e convinta unità con il rientro di Intesa Sanpaolo nel Comitato Affari Sindacali e del Lavoro”, aggiunge Furlan in merito al consiglio dell’Abi che ieri ha indicato all’unanimità Patuelli per la riconferma a presidente e indicato Rottigni come nuovo direttore generale. “E’ importante che il governatore della Banca d’Italia abbia rimarcato i rischi legati alle esternalizzazioni di attività e sottolineato che l’utilizzo della tecnologia da parte delle banche sta producendo anche un processo di chiusura di sportelli, che può causare situazioni negative per alcune fasce di popolazione. Un fenomeno da considerare non solo in termini di accesso al contante, ma anche per le ripercussioni che si producono rispetto alla qualità dei servizi garantita dai bancari e sotto il profilo sociale, di sostegno economico ai territori, soprattutto i più disagiati, e di legalità”, continua il segretario generale Uilca. “Infine è pienamente condivisibile il richiamo del Governatore al valore che può avere l’Europa nel mondo e l’Italia come paese fondatore dell’Unione Europea per favorirne un progresso che consenta di tornare a crescere e contare in Europea e con l’Europa contare nel mondo”, conclude.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Uilca –

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Economia

Consap, Giacomoni “Su casa e studio opportunità per i giovani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono mesi che si parla di taglio dei tassi, l’unica certezza è che sono aumentati: grazie alla garanzia che dà Consap alle famiglie per la prima casa sono stati stipulati oltre 500.000 mutui, nonostante il caro tassi”. Lo ha detto Sestino Giacomoni, presidente di Consap, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. “I due pilastri per il futuro sono sicuramente lo studio e poi la casa: il Fondo Prima Casa è il nostro fiore all’occhiello, ha funzionato molto bene e ha consentito anche ai giovani precari” di essere “bancabili, cioè degni di un finanziamento”, ha sottolineato, ricordando che “il 50% di garanzia vale per tutti, purchè sia prima casa. Poi ci sono delle categorie prioritarie tra cui i giovani sotto i 36 anni con un reddito sotto i 40 mila euro che possono arrivare a una garanzia fino all’80%”. Nelle categorie prioritarie, Consap ha chiesto di inserire anche le famiglie numerose che “avranno una garanzia che in alcuni casi può arrivare addirittura al 90% per quelle con più di tre figli”.
L’altro pilastro è il diritto allo studio. L’impegno di Consap è fare in modo che “qualunque giovane che abbia talento e capacità, se non ha soldi, possa andare in banca e avere un finanziamento. Dobbiamo fare in modo che le banche capiscano che stanno investendo sui giovani, ma stanno investendo anche su tutta l’economia italiana”. Per questo è stato rilanciato e potenziato il Fondo per lo studio, “un’opportunità per i giovani per costruirsi il futuro, ma anche per il sistema Paese perchè i giovani laureati che trovano un buon lavoro poi produrranno PIL e ricchezza per tutti”, ha sottolineato Giacomoni. In pratica questo Fondo “consente ai giovani di poter avere accesso al credito per studiare: attraverso Consap, un giovane meritevole può chiedere una garanzia dello Stato e chiedere un finanziamento in banca. C’è un limite di età fissato a 40 anni, perchè abbiamo voluto includere non solo gli studi universitari, ma anche i master e i costi di perfezionamento. Il finanziamento non è a fondo perduto, “sono soldi che vengono dati ai meritevoli con l’impegno a restituirli, però in tempi molto lunghi: avranno almeno 15 anni per restituirli”.
Si tratta di “un triplice investimento: il giovane investe su se stesso, sulle sue capacità, sul talento e sull’impegno. Lo Stato, attraverso Consap, dà la garanzia del 70%, e le banche ci mettono il restante 30%”, ha spiegato. “Abbiamo chiesto al governo di introdurre la garanzia di ultima istanza dello Stato che consentirà alle banche di concedere il prestito senza fare accantonamenti e dare quindi dei finanziamenti a tasso agevolato. Abbiamo anche chiesto di aumentare il massimale, che oggi è di 25.000 euro, e di portarlo a 50.000 per includere anche le spese per gli alloggi, perchè questo per i fuori sede è un problema. Il governo fa bene a pensare a costruire delle case, ma prima che le case vengano realizzate è bene che ci siano dei finanziamenti per i giovani”. Ora “stiamo dialogando con il governo affinchè si possano digitalizzare e semplificare le procedure del Fondo: invece di andare in banca almeno quattro volte, vorremmo far sì che i giovani, andando sul sito di Consap, possano trovare i requisiti per vedere se hanno diritto alla garanzia e scegliere la banca convenzionata che gli applicherà il tasso migliore”. Inoltre “stiamo vedendo con Cassa Depositi e Prestiti di trovare” il modo di “utilizzare anche il Fondo Europeo degli investimenti per aumentare la disponibilità economica da offrire ai giovani”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Iren, il Cda conferma l’attuale assetto organizzativo

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Iren durante il quale è stata confermata l’attuale configurazione organizzativa approvata nella riunione straordinaria del 7 maggio: il gruppo è diretto e coordinato dal Presidente Esecutivo e Vice Presidente Esecutivo a cui sono state attribuite le deleghe e i poteri prima assegnati all’amministratore delegato. L’attuale assetto prevede il maggiore coinvolgimento e valorizzazione dei 4 direttori di Business Unit (Ambiente, Energia, Mercato, Reti) e del CFO. Tutto il gruppo di lavoro è attualmente impegnato nell’aggiornamento del Piano Industriale che, come comunicato agli investitori e al mercato, sarà presentato il prossimo 25 giugno.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche ricevuto un aggiornamento circa l’avanzamento dei due audit straordinari attivati dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto Paolo Signorini, uno svolto dalla relativa funzione interna e uno affidato ad un advisor qualificato, individuato nella società di consulenza Deloitte.
Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità è stato prontamente coinvolto, anche a supporto delle decisioni del Consiglio di Amministrazione. “Gli approfondimenti proseguono celermente – si legge in una nota -, concentrandosi sulle attività svolte da Signorini negli 8 mesi di mandato come Amministratore Delegato e Direttore Generale della società, ovvero dalla nomina avvenuta il 30 agosto 2023 fino alla revoca, deliberata dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 7 maggio, delle deleghe a suo tempo conferitegli per tali incarichi. Nelle more, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di dichiararsi persona offesa nell’ambito del procedimento penale in corso, incaricando a tal uopo un penalista di fiducia”.
Inoltre, facendo seguito ad approfondimenti avviati già nel corso del 2023, il Consiglio di Amministrazione, in adesione al Codice di Corporate Governance delle società quotate ed alle best practices nazionali e internazionali, ha formalizzato la nomina di un Lead Independent Director (LID), individuato nella consigliera Enrica Maria Ghia (in possesso dei requisiti di indipendenza e professionalità previsti per il ruolo). Il LID svolgerà le funzioni di cui al Codice di Corporate Governance, in gran parte già in capo al Coordinatore degli Amministratori Indipendenti, consigliera Licia Soncini, che si è fatta parte attiva nel favorire l’evoluzione del ruolo nella specifica figura. Il LID rappresenterà quindi un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori Indipendenti nell’ambito del Consiglio di Amministrazione.

– Foto Iren –

(ITALPRESS).

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