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Cronaca

L’Italia batte la Macedonia 5-2, in Ucraina basta un pari

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ROMA (ITALPRESS) – Missione compiuta per l’Italia che batte la Macedonia del Nord per 5-2 grazie alle reti di Darmian, alla doppietta di Chiesa e ai gol di Raspadori ed El Shaarawy, che rendono inutile la doppietta di Atanasov, spianando la strada verso la qualificazione degli azzurri a Euro 2024. Ora gli uomini di Spalletti avranno a disposizione due risultati su tre nel prossimo match contro l’Ucraina, in scena lunedì sera a Leverkusen. La partita sembra mettersi subito in discesa per l’Italia che va avanti al 12′ con Raspadori, servito da Jorginho, ma la bandierina del guardalinee strozza l’urlo in gola. Una gioia che è solo rimandata di 4 minuti quando Darmian, tutto solo sul secondo palo, incorna da due passi portando avanti gli azzurri. Il vantaggio non spegne la squadra di Spalletti che continua a macinare gioco; Gatti colpisce di testa, Serafimov di mano, è rigore. Sul dischetto va Jorginho; solita rincorsa, ma ancora un errore con Dimitrievski che respinge. Non c’è tempo per essere delusi, perchè in appena 5 minuti Chiesa mette in ghiaccio il match prima con un destro secco da limite che lascia al portiere avversario la sola possibilità di osservare il pallone in fondo alla rete, poi con un destro a giro che, complice una deviazione, si insacca sotto la traversa per il tris dell’Italia prima dell’intervallo.
La ripresa vede la Macedonia del Nord spingere sull’acceleratore e trovare anche la rete con un colpo di testa di Atanasov che riapre il match. L’Italia dimostra di esserci, sfiora la rete più volte, ma è ancora la squadra di Milevski ad andare in rete con un tiro dalla distanza di Atanasov, deviato da Acerbi, che beffa Donnarumma. A scacciare i fantasmi ci pensa Raspadori, a 10 minuti dalla fine, che trova l’angolo giusto per calare il poker prima, e poi El Shaarawy che chiude ogni discorso mettendo al sicuro la vittoria che consente a Spalletti e ai suoi uomini di guardare con ottimismo alla sfida con l’Ucraina.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sequestrati all’aeroporto di Malpensa oltre 18 mila farmaci illegali

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ambito dei controlli alla frontiera doganale condotti nell’area aeroportuale, il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzieri del Gruppo Malpensa hanno intensificato i controlli volti ad intercettare tentativi di importazione di farmaci privi delle necessarie autorizzazioni per l’immissione in commercio sul territorio nazionale.

Le operazioni di servizio svolte presso lo scalo varesino, attraverso un’analisi approfondita dei flussi passeggeri e delle spedizioni merci, supportate dall’impiego di strumenti avanzati per lo screening e dall’esperienza operativa maturata nel tempo, hanno consentito di intercettare e sottoporre a sequestro 18.597 prodotti farmaceutici importati dall’estero privi dei requisiti di legge e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Denunciate 11 persone.

I medicinali, rinvenuti all’interno dei bagagli personali dei passeggeri, nelle spedizioni postali e in colli in transito tramite corriere espresso, sono risultati non conformi alle normative sanitarie vigenti e, quindi, non commercializzabili in Italia. I prodotti erano destinati, in particolare, al trattamento sanitario di condizioni associate a malattie cardio-cerebrovascolari, sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale, oltre che impiegati in associazione alla dieta per la perdita di peso o nell’ambito della medicina estetica.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza e Adm –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Apologia del terrorismo, 15enne arrestato nel Trevigiano

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VENEZIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino italiano di 15 anni ritenuto responsabile di istigazione a delinquere ed apologia di reati di terrorismo nonchè di auto-addestramento e addestramento con finalità di terrorismo, tutti aggravati dall’uso del mezzo telematico.
Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta dalle Digos della Questura di Milano e della Questura di Treviso, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto del Terrorismo e dell’Estremismo Interno e con l’Agenzia di Sicurezza Interna e costituisce l’esito della costante attività di prevenzione sviluppata dal Dipartimento della Pubblica sicurezza nell’ambito del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo, finalizzata ad intercettare tempestivamente pericolosi fenomeni di radicalizzazione ideologico-religiosa e contrastare episodi di xenofobia ed antisemitismo, anche a tutela delle comunità ebraiche.
In particolare, dal monitoraggio degli ambienti dell’estrema destra suprematista online è emerso all’attenzione un profilo attivo su una piattaforma social che pubblicava frequenti incitamenti a commettere atti di violenza di matrice xenofoba ed antisemita nonchè frasi apertamente apologetiche di atti di terrorismo e di esaltazione dei materiali esecutori degli stessi, tanto da affermare di aver già in parte costruito un’arma da fuoco. Gli ulteriori approfondimenti svolti dalla Polizia di Stato hanno consentito di identificare l’indagato, residente in provincia di Treviso.
I poliziotti delle Digos milanese e trevigiana hanno eseguito un decreto di perquisizione nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati diversi componenti di facile reperimento, pronti all’assemblaggio, funzionali alla realizzazione di armi ed ordigni artigianali nonchè diversi fogli manoscritti dall’arrestato recanti disegni di armi e parti di armi ed istruzioni per il confezionamento di munizioni artigianali.
Materiale del tutto coerente è altresì emerso dalla perquisizione informatica effettuata sui dispositivi in uso all’indagato.
Il quadro indiziario, fanno sapere gli investigatori, “da cui è emerso chiaramente l’avanzato stadio di radicalizzazione ideologica maturato dal giovane”, è stato condiviso dal gip.
– foto ufficio stampa Digos –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Sequestrati 248 chili di cocaina al porto di Gioia Tauro

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e l’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro hanno sequestrato, presso il porto gioiese, una ulteriore partita di cocaina purissima di 248 chilogrammi. L’operazione rientra in una più complessa e articolata intensificazione delle ispezioni e dei controlli disposta, per quest’ultimo scorcio dell’anno, su tutta l’area portuale, con lo scopo di individuare, tra le migliaia di container movimentati giornalmente, quelli utilizzati dai sodalizi criminali per importare lo stupefacente.
In particolare, i militari del Gruppo Gioia Tauro e il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito dei controlli finalizzati a intercettare eventuali carichi di sostanza stupefacente gestiti dalla criminalità organizzata, hanno selezionato e sottoposto ad accurate ispezioni due container, provenienti dai Paesi d’oltreoceano, che trasportavano, rispettivamente, autoveicoli usati e sacchi di sesamo.
Nello specifico, i container bloccati sono stati dapprima sottoposti a scansione radiogena, utilizzando le apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e successivamente a un’accurata ispezione con l’ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di finanza di Gioia Tauro.
Al termine delle ispezioni, sono stati scoperti e sequestrati 217 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 248 chilogrammi, che erano stati abilmente occultati all’interno dei container, nel tentativo di superare la rete dei controlli doganali e di polizia predisposta presso l’area portuale di Gioia Tauro.
Si tratta dell’ennesimo risultato conseguito nella lotta al traffico internazionale di sostanze stupefacenti presso il porto di Gioia Tauro, che ha impedito la distribuzione sui mercati di spaccio di una partita di cocaina che avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali un cospicuo introito, stimato in circa 40 milioni di euro.
Nell’anno in corso i sequestri di stupefacenti presso il porto di Gioia Tauro, ammontanti a circa 4,8 tonnellate, hanno già superato il corrispondente dato del 2024.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

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