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Cronaca

Cattaneo (InfoCert) “Burocrazia più smart con i nostri servizi”

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ROMA (ITALPRESS) – “I Trust Service Provider, tra cui InfoCert, danno valore legale alle transazioni digitali remote. E’ facile trasformare in digitale un processo, ma se si tratta di qualcosa di valore, come la compravendita di un veicolo o un contratto. Una serie di strumenti, tra cui la firma digitale, rendono possibile fare in digitale tutto quello che si può fare col cartaceo. Per esempio, si garantisce chi è stato l’ultimo a modificare un documento, che non sia poi stato modificato successivamente. E ci sono altri strumenti tra cui la Pec, equivalente a una raccomandata: per l’azienda, cioè il pec provider, che non è chi manda o riceve la missiva, noi siamo quelli che certificano cosa è stato inviato, che è stato ricevuto e anche letto”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert, Qualified Trust Service Provider che, tra le altre cose, sta digitalizzando la burocrazia italiana con i propri servizi.
“Sicuramente questi servizi hanno semplificato la vita dei cittadini – ha sottolineato – Col Covid è stato evidente a tutti quanto sia stato importante effettuare transazioni da remoto. Immaginiamo tutta la gestione delle transazioni col Covid, era impossibile andare in un ufficio pubblico, è divenuto possibile grazie allo Spid, o alla Pec con firma digitale. Dopo il Covid non si torna più indietro, è stato evidente non solo il vantaggio di non scambiarsi carta e penna evitando il contatto personale, ma anche quella che noi chiamiamo mobilità frizionale. Doversi muovere per svolgere una pratica presso uno sportello fisico vuol dire prendere l’auto, parcheggiare, mettersi in fila…Con il Covid molte delle più avanzate realtà della pubblica amministrazione hanno reso possibile svolgere tutto da remoto. E’ ovvio che dopo aver provato che si può fare in dieci minuti quello che si faceva in ore, nessuno vuole tornare indietro”.
Sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito dei servizi di un trust service provider: “L’IA in alcuni casi la implementiamo, in altri la combattiamo. Per esempio in tutti i sistemi di supporto, in una serie di dispositivi antifrode per la cyber security. Più si utilizzano strumenti come la Pec, più è importante avere l’ufficio stampa automatico: capire dal contenuto quale sia il contesto in una grande azienda o ente pubblico, in modo tale da girare automaticamente all’ufficio dedicato il contenuto evitando che siano gli umani a occuparsi di elementi che possono avere una loro riservatezza – ha spiegato – Di contro, una IA con spese irrisorie può impersonare quasi totalmente una persona, è molto difficile distinguere l’originale da un prodotto dell’IA. InfoCert garantisce l’identità digitale di chi è collegato dall’altra parte, anche se è un software – ha ribadito Cattaneo – Noi diamo un’identità digitale ai cosiddetti Internet of Things, certifichiamo dati anche se vengono da un sensore o da un bot”.
Infine, uno sguardo al 2024, anno in cui saranno rese disponibili le prime versioni del Digital Identity Wallet: “E’ stato annunciato nel 2021 dall’UE, per fine anno ci attendiamo la versione definitiva, quindi nel 2024 le prime versioni saranno rese disponibili. E’ l’evoluzione di quello che adesso si può fare con Spid o carta d’identità elettronica: per i cittadini sarà molto più usabile e portabile in Europa, ci sarà un unico standard, un pò come il passaporto. E un altro vantaggio per i cittadini sarà in termini di riservatezza – ha concluso – Con il Wallet io posso accettare di rilasciare solo il minimo di informazioni richieste per un servizio senza mostrare le altre personali”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Schifani “Intervento area industriale Carini buon esempio uso risorse”

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A2A, dal 2016 2,5 miliardi di investimenti su Milano. 500 milioni solo nel 2024

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MILANO (ITALPRESS) – “A partire dagli investimenti il 2024 è stato un anno storico per la nostra azienda”. Queste le prime parole dell’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini commentando il Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Milano dell’azienda presentato oggi nel capoluogo lombardo. La presentazione si è svolta nella sede di Assolombarda assieme anche al Presidente di A2A Roberto Tasca, all’Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano Emmanuel Conte e all’Amministratore Delegato di MAPEI Veronica Squinzi. In particolare per il 2024 A2A conferma il suo impegno per la transizione ecologica con 1,5 miliardi di euro di valore economico distribuito nella Città Metropolitana di Milano, in aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Di questi, oltre 1 miliardo di euro è stato destinato a più di 800 fornitori, oltre la metà composta da piccole e medie imprese.

“Gli investimenti sono arrivati a 500 milioni di euro in infrastrutture prevalentemente energetiche: rete elettriche, rete gas, teleriscaldamento e poi infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, illuminazione pubblica – ha spiegato Mazzoncini – Per darvi un’idea della crescita, gli investimenti nel 2016 erano 140 milioni all’anno, oggi sono 500 milioni. Abbiamo accumulato in questi anni 2 miliardi e mezzo di investimenti su Milano per rendere la città più sostenibile e più competitiva per il futuro”. L’AD ha inoltre espresso ottimismo sul fatto che “gli investimenti continueranno a crescere in maniera molto importante”.

Secondo il rapporto, a Milano sono state evitate nell’anno oltre 561 mila tonnellate di emissioni CO2. A2A invia a recupero il 100% dei rifiuti urbani raccolti, risultato che comporta l’azzeramento del conferimento in discarica. Milano ha superato il 62% di raccolta differenziata, un dato che la pone al vertice in Europa tra le metropoli al di sopra del milione di abitanti. Nel 2024, Amsa – società del Gruppo A2A – si è aggiudicata l’affidamento della gestione dei servizi ambientali a Milano, che prevede, tra le nuove attività, un incremento del 40% della frequenza di pulizia stradale e circa 13mila km in più serviti a settimana, oltre ad un aumento del 66% dello svuotamento dei cestini stradali. Con un investimento di oltre 75 milioni di euro, Amsa sta inoltre introducendo oltre 300 nuovi veicoli, che garantiranno un tasso di sostituzione del 40% della flotta.

“Anche nel 2024, l’impegno di A2A per uno sviluppo sostenibile del territorio si è tradotto in azioni concrete, radicate a livello locale e orientate alle persone – ha dichiarato il Presidente Tasca – Nella Città Metropolitana di Milano abbiamo assunto quasi 900 nuove risorse nell’ultimo anno, di cui il 40% under 30. La sostenibilità non può prescindere dal capitale umano: investire nei talenti, nelle loro competenze e nel rafforzamento del senso di appartenenza al Gruppo è una leva fondamentale.

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In questa direzione partirà il prossimo novembre la seconda fase di A2A Life Sharing, il programma di azionariato che accompagna i dipendenti nel percorso di crescita della società, condividendo i risultati del lavoro costruito insieme. L’iniziativa si aggiunge ad A2A Life Caring, che prevede 120 milioni di euro entro il 2035, a supporto del benessere delle famiglie dei dipendenti, con particolare attenzione al tema della genitorialità. Siamo felici di tutto ciò.” Il Gruppo ha inoltre previsto oltre 4 miliardi di euro di investimenti al 2035 per la distribuzione elettrica, a sostegno dell’elettrificazione dei consumi, in seguito all’acquisizione della rete di distribuzione in 129 comuni delle province di Milano e Brescia.

– foto xh7/Italpress –

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Riforma giustizia, Meloni “Separazione carriere per giusto processo”

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