TEATRO VALENTINO GARAVANI, DISASTRO IN BIGLIETTERIA NEL PRIMO GIORNO DI ABBONAMENTI. “VOGHERESI PENALIZZATI, UN ERRORE LA VENDITA ONLINE E IN BIGLIETTERIA IN CONTEMPORANEA”
Dopo 37 anni è stato riaperto il Teatro Sociale di Voghera, ribattezzato Teatro Valentino Garavani in virtù di un accordo tra la maison del celebre couturier vogherese e il Comune. Dopo i segreti per arrivare alla riapertura a sorpresa e dopo le polemiche per i biglietti della prima serata andati misteriosamente esauriti in pochi minuti, ora è di nuovo polemica nel giorno in cui la biglietteria del teatro ha riaperto per la vendita di biglietti, abbonamenti e dei palchi per la stagione. “Questa mattina scene da festa della bruschetta nel foyer del teatro”, ci scrive un lettore arrivato alle 9.15 in attesa che alle ore 10 aprisse la biglietteria del teatro. Una volta aperta sono iniziati i disguidi, a partire dal dover spiegare quali fossero i prezzi di biglietti e abbonamenti che non erano stranamente stati pubblicati prima per arrivare all’impossibilità di alcuni di pagare elettronicamente, costringendo persino alcuni cittadini in coda ad andare a prelevare contanti ai vicini sportelli degli istituti di credito per non vedersi soffiare i pochi posti disponibili. Dal canto suo Davide Pruzzi, uno dei malcapitati rimasti in fila per niente, spiega: “Quanto accaduto questa mattina e quanto ho visto succedere è un insulto ai cittadini di Voghera, quelli che dovrebbero essere i veri proprietari del teatro, come si era sentito dire alla presentazione della stagione. Sono rimaste solo parole perché hanno pensato bene in una città di 35mila abitanti, con meno di 300 posti vendibili, di aprire la biglietteria del teatro e quella online nello stesso momento. Nessun rispetto e nessuna priorità per le famiglie vogheresi, nemmeno il gesto d’attenzione di riservare almeno un weekend alla sola biglietteria cittadina, magari risparmiando anche la percentuale che sarà comunque da riconoscere a quella online. I vogheresi attendevano la riapertura del teatro da 37 anni e ora resteranno fuori per questa colpevole disorganizzazione e per una scelta di priorità che non è stata fatta”.
Altri ci scrivono: “Vadano a lezione di gestione efficiente e rispettosa dal Fraschini di Pavia, teatro molto più grande eppure molto meglio organizzato e che riserva al pubblico ben altro trattamento”. Una ragazza, rimasta in coda inutilmente per un’ora, si sfoga: “Ma a che cosa serviva una biglietteria online la prima stagione, quella della riapertura, che tutti sapevano bene si sarebbe venduta da sola tra l’entusiasmo di poter tornare a teatro e il nome di Valentino a fare da traino? Non c’era mica da riempire il forum di Assago. Era evidente che i posti sarebbero stati ambitissimi e si doveva fare una scelta per riservare riguardo in primis alla città di Voghera e a chi ha un’età per la quale comprare online è difficile. Avevano un modo per farsi perdonare tanti silenzi e tanta segretezza in vista della riapertura, hanno dimostrato che il teatro è Valentino ma che la gestione organizzativa non è all’altezza”. Nonostante il “sold out” in poco più di un’ora, dato positivo, la tensione in biglietteria è stata tanta. E pensare che doveva essere un giorno di festa.
ROMA (ITALPRESS) – Miami a segno nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Di fronte ai quasi 20mila spettatori del Kaseya Center, gli Heat superano i New York Knicks per 115-107 nonostante i 37 punti, per il quintetto della ‘Big Applè, di Brunson, top-scorer dell’incontro. Tra i padroni di casa i più prolifici sono Powell (29 punti) e Adebayo (19), ma anche Simone Fontecchio contribuisce alla causa con un’ottima prestazione: la 29enne ala piccola pescarese chiude con un bottino di 14 punti, 4 rimbalzi e 1 assist in 19 minuti di impiego complessivi. Nonostante le assenze pesanti di James e Doncic, i Los Angeles Lakers violano il parquet dei Sacramento Kings per 127-120 con una grande performance di Reaves, autore di 51 punti, il suo miglior score in carriera, e decisivo nei momenti più delicati della sfida. Non delude le attese nemmeno Wembanyama, che si sta rivelando l’arma in più di San Antonio: gli Spurs conquistano infatti il loro terzo successo su altrettante partite per 118-107 contro i Brooklyn Nets, che si arrendono di fronte alla ‘mano caldà dell’ala grande francese, a referto con 31 punti. Affermazioni interne anche per i Detroit Pistons e i Cleveland Cavaliers, che hanno la meglio rispettivamente sui Boston Celtics (119-113), ai quali non bastano i 41 punti timbrati da Brown, e i Milwaukee Bucks (118-113), messi al tappeto nonostante i 40 punti del solito Antetokounmpo. Charlotte Hornets in versione corsara sul campo dei Washington Wizards (139-113 al suono dell’ultima sirena), mentre fanno valore il fattore casalingo i Minnesota Timberwolves (114-110 su Indiana Pacers), i Dallas Mavericks (139-129 sui Toronto Raptors) e i Los Angeles Clippers (114-107 sui Portland Trail Blazers). – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Vladimir Putin “dovrebbe far cessare la guerra, una guerra che doveva durare una settimana e che invece è ormai al suo quarto anno, anzichè testare missili”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con i giornalisti sull’Air Force One durante il suo viaggio in Asia. Trump fa riferimento all’annuncio di Putin, secondo cui Mosca ha testato con successo il suo missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik e che lavorerà per schierare l’arma. “Sanno che abbiamo un sottomarino nucleare, il più grande del mondo, proprio al largo delle loro coste”, ha detto Trump. “Testiamo missili in continuazione. E tra l’altro, non credo che sia appropriato che Putin lo dica”, ha aggiunto.
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