LA VOCE PAVESE – SALDI E PICCOLO COMMERCIO, UNA RIFLESSIONE
E’ iniziato il conto alla rovescia in vista del via ai saldi invernali 2024. Da venerdì 5 gennaio 2024, i negozi a Pavia e provincia inaugureranno le svendite di fine anno. I saldi dureranno circa 8 settimane durante le quali si potrà approfittare delle tante offerte proposte, sebbene i primi ad approfittarne saranno certo quelli più fortunati perché troveranno capi e taglie, gli altri dovranno forse accontentarsi. Confcommercio ha diramato un comunicato per chiarire quali sono le regole di trasparenza imposte: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante anche nel periodo dei saldi.
I capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Obbligo del negoziante, infine, quello d’indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Saranno 15,8 milioni le famiglie che, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, si dedicheranno allo shopping scontato: ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro.
ZONA LOMBARDIA – 20 LUGLIO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.
LA VOCE PAVESE – PROCURA DI PAVIA, BASTA SPECULAZIONI SUL CASO GARLASCO
La Procura della Repubblica interviene con decisione per fermare le speculazioni e le ricostruzioni infondate che in questi giorni hanno riacceso l’attenzione mediatica sul delitto di Garlasco. In un comunicato ufficiale firmato dal procuratore Fabio Napoleone e diffuso il 19 luglio, si chiarisce che ogni informazione o commento non proveniente da fonti ufficiali “genera solo confusione” e alimenta “discussioni fittizie”.
I magistrati titolari della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 nella casa di famiglia a Garlasco, aggiorneranno il procuratore “costantemente e accuratamente” sullo stato delle indagini ma si esprimeranno pubblicamente solo al termine delle verifiche. Troppo spesso, denuncia la Procura, si assiste a un uso improprio del nome dell’ufficio giudiziario, attribuendo “valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo” del tutto privi di fondamento.
Il chiarimento arriva mentre le indagini si concentrano sul nuovo materiale genetico ritrovato su un tampone orale di Chiara Poggi, prelevato il 13 agosto 2007 e mai esaminato prima. Dalle analisi è emerso un profilo genetico, denominato “Ignoto 3”, che non corrisponde ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, né ad Andrea Sempio, oggetto della nuova inchiesta.
Advertisement
Una delle due tracce rilevate risulta parzialmente sovrapponibile al Dna di Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale, suggerendo una possibile contaminazione in sala autoptica. La genetista Denise Albani ha sollecitato chiarimenti sulle modalità di prelievo, mentre la Procura proseguirà le comparazioni con i profili genetici di circa trenta persone entrate in contatto con il corpo della vittima.
Solo se l’ipotesi della contaminazione verrà esclusa in modo definitivo, le indagini si allargheranno al contesto relazionale di Chiara Poggi e dell’ex indagato Sempio. Fino ad allora, ammonisce la Procura, ogni valutazione affrettata è priva di fondamento.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.