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Cronaca

Lombardia, assemblea Confcooperative. Fontana “Crediamo in cooperazione”

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MILANO (ITALPRESS) – La Lombardia conta 9.302 imprese cooperative (12,8% del totale nazionale), di cui circa 6.000 con ultimo bilancio depositato, oltre 200 mila occupati e un valore aggregato di produzione nel 2022 che supera i 16,8 miliardi di euro. Sono questi i dati che emergono dal 1° Report Regionale sulla cooperazione lombarda presentato oggi a Milano all’Auditorium Gaber (Palazzo Pirelli) in occasione dell’Assemblea di Confcooperative Lombardia 2024 dal titolo ‘Lavoro Comunità Futuro – La funzione sociale della cooperazionè. La fotografia aggiornata del sistema imprenditoriale cooperativo lombardo mostra come negli anni più difficili della pandemia, la cooperazione lombarda si sia dimostrata molto resiliente. Nel 2022 il valore della produzione delle cooperative è cresciuto del 13,8% rispetto al 2019, mentre il capitale investito del 7,6%. Nel 2023, tuttavia, si registra una diminuzione della natalità e del numero di cooperative attive. Rispetto al 2022 il calo delle cooperative iscritte come attive alla Camera di Commercio in Lombardia è del 3,6%. A resistere maggiormente sono le cooperative femminili che, con la diminuzione del 2,7% nel 2023, dimostrano come lo sviluppo del sistema imprenditoriale cooperativo in Lombardia trovi la propria direttrice nel sostegno alla cooperazione e all’empowerment femminile. I dati Inps/Istat del 2023 confermano però la forza del movimento cooperativo nel generare occupazione, non solo in ambito agricolo e della distribuzione moderna al servizio del consumatore, ma anche nell’ambito sociale e sanitario. Confcooperative Lombardia è la principale associazione di rappresentanza del movimento cooperativo lombardo e delle imprese sociali con 2.319 associate operanti in tutti i settori produttivi, per un totale di 534 mila soci e 103 mila occupati, di cui il 65,3% donne e un fatturato pari a 9,5 miliardi di euro a dicembre 2022, ovvero il 43,4% circa dell’intero volume d’affari delle cooperative lombarde. Confcooperative Lombardia ha superato la pandemia, le crisi e le tensioni economiche legate al conflitto russo-ucraino e cerca di contrastare efficacemente l’inverno demografico cooperativo. Dal 2020 a oggi sono 179 le nuove imprese aderenti all’Associazione e dal 2019 il numero di occupati è cresciuto del +3,44%, parallelamente al volume di affari che in tre anni è aumentato dell’+8,25%. Inoltre, per il 2023 si rileva un ulteriore aumento degli occupati nell’ordine del +1,16%. Tra i comparti risultano trainanti per Confcooperative Lombardia l’agroalimentare e il welfare. E’ conferito in cooperativa il 68% della produzione di latte ed è prodotto in cooperativa oltre il 65% del Grana Padano, il formaggio DOP più consumato al mondo. Due su tre servizi legati alla disabilità sono gestiti da cooperative, così come il 50% delle residenze per disabili e delle strutture che si occupano di dipendenze. Le cooperative aderenti gestiscono inoltre il 40% dei nidi privati. Confcooperative Lombardia rappresenta un esempio di modernità imprenditoriale, sia dal punto di vista della dimensione delle imprese, della sostenibilità e transizione digitale ed energetica sia per le pari opportunità. Si evidenzia infatti un’evoluzione significativa nelle cooperative e una maturazione dell’intero ecosistema imprenditoriale cooperativo che si sta orientando verso realtà più grandi: 41% microimprese; 34,2% piccole imprese; 20,3% medie imprese e 4,5% grandi imprese. Dalle analisi emerge inoltre che 7 cooperative aderenti su 10 hanno investito in efficienza energetica e oltre il 50% in materiali eco-compatibili. La maggioranza assoluta degli occupati è donna (65,3%), così come è donna il 46,4% dei soci. Confcooperative Lombardia si impegna nell’integrazione e nella promozione della multiculturalità: con l’11,4% degli occupati proveniente da paesi extra Unione Europea rappresenta un modello virtuoso nel panorama cooperativo nazionale, che riconosce e valorizza le differenze come elementi fondamentali per lo sviluppo della società. All’interno dell’assemblea hanno parlato diverse figure istituzionali di spicco. Attilio Fontana, presidente regione Lombardia ha dichiarato: “stiamo lavorando con Confcooperative in maniera molto fruttuosa. Alla base di tutto c’è l’ascolto reciproco che regione Lombardia porta avanti con tutte le associazioni del territorio. Ciò detto gli argomenti sono tanti. Io credo che quelli fondamentali siano l’inserimento della digitalizzazione e il raggiungimento di un certo tipo di sostenibilità. La sostenibilità può diventare una grande opportunità di sviluppo a condizione che sia una sostenibilità a tutto tondo. Una sostenibilità ambientale che sia coordinata con quella sociale ed economica. Per la digitalizzazione abbiamo fatto tanto in passato per favorirla nelle piccole e medie imprese. Noi crediamo nella cooperazione come un modo positivo di fare impresa e fare attività”. “Per quanto riguarda la Riforma dell’autonomia, una riforma alla quale guardiamo con grandissima attenzione ed interesse, – ha concluso Fontana – speriamo che sia in fase di realizzazione nel breve periodo. Vogliamo rendere ancora più efficiente la nostra macchina produttiva. Vogliamo investire il denaro in eccesso per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini. L’unica cosa certa è che noi crediamo nel mondo cooperativo e che cercheremo di sostenerlo in quella che è la nostra disponibilità”. Prima dell’assemblea ha anche parlato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative: “la cooperazione non vive fuori dal paese. Le cooperative affondano le loro radici nel territorio e se l’economia arranca non si può pretendere dalle cooperative numeri molto più performanti. La cooperazione però tiene, soprattutto nel settore del credito. Ci sono alcuni settori che vivono una situazione di difficoltà come l’agricoltura in cui sono ancora fresche le proteste dei trattori, proteste che affondano le radici nella crisi di redditto, nel green deal e di tanti altri nodi che sono ormai venuti al pettino. La cooperazione sociale è alle prese con un rinnovo contrattuale importante. I numeri stanno tenendo e i fatturati stanno crescendo. Sta avvenendo un fatto prevedibile: meno cooperative, più cooperazione. Diminuisce il numero delle cooperative, ma aumenta il fatturato e il numero dei soci. Avviene quindi un potenziamento delle cooperative in diversi settori. Non siamo preoccupati del calo delle cooperative perchè c’è un aumento della cooperazione. Abbiamo diversi progetti sia grandi che settoriali. L’assemblea vede al centro una riflessione su tre concetti importanti: lavoro, comunità e futuro”, ha concluso Gardini. A Gardini si è aggiunto Massimo Minelli, presidente Confcooperative Lombardia: “la Confcooperative Lombardia è la più grande associazione di categoria del mondo cooperativo in tutta la regione. Sono più di 2300 le nostre cooperative aderenti. Lavoriamo su tutti i settori: welfare, alimentare, turismo, sanità e molti altri. Lavoriamo su tutti quelli che sono gli interventi della popolazione nella comunità. Confcooperative ha anche una grande forza produttiva perchè crea circa 10 miliardi in fatturato e occupa oltre 100mila persone. La cosa importante è che Confcooperative è riuscita ad andare controtendenza rispetto al covid. Noi abbiamo aumentato di oltre il 3% l’occupazione, di cui per il 65% è femminile. Abbiamo molti giovani e in alcuni settori molti giovani laureati. Abbiamo anche l’11% della forza lavoro che è straniera. L’altro dato è il fatturato che è aumentato più dell’8% in un momento in cui tutti hanno visto stagnare la loro produzione. Da noi il Covid non ha inciso tanto, perchè abbiamo lavori essenziali: dovevamo dare da mangiare e l’abbiamo dato, dovevamo vendere e l’abbiamo fatto, i servizi welfare e sanitari non l’abbiamo fermati. Mentre il 50% delle attività si fermava in Italia, noi non ci siamo fermati. Le nostre cooperative sono servizi strettamente collegati alla comunità, il territorio e i lavoratori. Essere socio di cooperative significa essere un lavoratore, ma padrone del suo stesso lavoro. Le cooperative non dividono utili e rinvestono quelle che sono le marginalità dentro la stessa cooperativa. Fare cooperativa significa avere un bene più comune”. “Per il futuro – ha concluso Minelli – come mondo cooperativo dobbiamo consolidare la presenza delle nostre imprese. In Italia le attività produttive hanno 4 occupati per impresa. Noi ne abbiamo 40 per impresa. Noi dobbiamo fare in modo che le nostre attività si consolidino introducendo anche la digitalizzazione e la sostenibilità. Per la digitalizzazione stiamo lavorando affinchè le nostre imprese siano sempre più digitali. La nostra sfida principale è quella delle piattaforme cooperative digitali che rielaborino i dati delle cooperazioni”. (ITALPRESS)

Foto: xp5

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.9 nella zona dei Campi Flegrei

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NAPOLI (ITALPRESS) – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata, alle ore 05:44, dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nella zona dei Campi Flegrei. L’evento è stato localizzato a una profondità di 3 chilometri, con epicentro in mare, davanti Bacoli. Paura tra i residenti, alcuni dei quali sono scesi in strada.
L’area è interessata da scosse bradisismiche da tempo. Dallo scorso giovedì se ne sono verificate più di cinquanta.
A ottobre è prevista una grande esercitazione per l’evacuazione della popolazione a causa del rischio vulcanico.
– foto: screenshot dal sito dell’Ingv –
(ITALPRESS).

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Il Frosinone torna a vincere e manda la Salernitana in B

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FROSINONE (ITALPRESS) – Il Frosinone batte la Salernitana 3-0 allo ‘Stirpè e sancisce l’aritmetica retrocessione della squadra granata a quattro giornate dal termine della Serie A. Sono Soulè, Brescianini e Zortea a mettere la firma su una vittoria che ai ciociari mancava dal 21 gennaio e che permette agli uomini di Eusebio Di Francesco di salire a quota 31 punti in classifica, tre in più dell’Udinese terzultima (impegnata domenica col Bologna) e alla pari di Verona ed Empoli, che in questo turno dovranno vedersela rispettivamente con Lazio ed Atalanta. Alla Salernitana serviva una vittoria per rinviare il verdetto della Serie B. Allo ‘Stirpè però dopo venticinque minuti la missione degli uomini di Colantuono diventa una montagna da scalare. Al 9′ Zortea – autore di cinque assist da gennaio – pesca in area Valeri che prende il tempo a Sambia e viene trattenuto quel poco che basta per convincere l’arbitro Fourneau ad indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Matias Soulè che spiazza Costil e dimentica il rigore sbagliato contro il Napoli di due settimane fa. Al 25′ c’è il raddoppio col contropiede perfetto. Cheddira innesca Valeri che di prima premia l’inserimento di Brescianini: il centrocampista aggancia e davanti al portiere non sbaglia. La reazione d’orgoglio della Salernitana è affidata alle conclusioni dalla distanza di Tchaouna e ad un colpo di testa pericoloso di Coulibaly, mentre il tocco in rete di Vignato al 38′ è vanificato dalla bandierina alzata dell’assistente (annullato anche un gol ad Ikwuemesi per un fallo di Fazio ad inizio ripresa). All’intervallo Di Francesco deve cambiare il portiere: Turati è costretto ad uscire per un problema alla mano e deve lasciare il posto a Cerofolini. La rete del 3-0 arriva all’85’ nel miglior momento della Salernitana. Zortea guida il contropiede e col mancino da fuori area sorprende Costil. Lo ‘Stirpè fa festa. La Salernitana saluta la Serie A.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Calderone “L’Italia è fondata sul lavoro, non sul sussidio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo certamente un punto fermo: l’Italia è fondata sul lavoro e non sul sussidio. E’ il motivo per cui abbiamo intrapreso un percorso certamente non facile”.
Lo ha detto Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. “Quando si deve ridisegnare il sistema degli aiuti, c’è chi può pensare che il governo ce l’abbia con i poveri o che non abbia sufficiente sensibilità per comprendere che ci sono situazioni o persone che vivono momenti di fragilità. Noi – ha proseguito – abbiamo introdotto una riforma importante. Siamo a quasi un anno dal decreto Primo maggio, che abbiamo approvato nel 2023 e che oggi è assolutamente corretto nei presupposti ma anche in ciò che sta manifestando il mondo del lavoro e i numeri del lavoro”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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