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Cronaca

Decaro “Hanno fatto male i conti, Bari non piega la testa”

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ROMA (ITALPRESS) – Arrabbiato, deluso, con gli occhi lucidi. Si è presentato così, alla sua città, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la notizia arrivata ieri dal ministero dell’Interno sul possibile avvio dell’iter per lo scioglimento del comune di Bari per infiltrazioni mafiose. “Un atto di guerra”, il primo cittadino ha commentato così la decisione di nominare una commissione parlamentare di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari. La commissione ministeriale è stata nominata per accertare le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale di Bari e in altre aziende municipalizzate dopo l’arresto di 130 persone in una inchiesta della Dda barese che ha svelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voto alle Comunali del 2019.
In una conferenza stampa, convocata in Comune, Decaro ha prima difeso il suo operato “per me oggi è un atto di legittima difesa della nostra città, io sono sempre stato corretto da quando sono diventato sindaco di questa città, appena eletto ho messo la tessera del mio partito nel cassetto e sono stato il sindaco di tutti, la stessa cosa ho fatto all’Anci, sono stato il presidente di tutti, ho sempre garantito rispetto istituzionale ai governi che si sono succeduti in questi anni” e poi ha accusato quei parlamentari di centrodestra, in particolare d’Attis e Sisto che hanno sollecitato al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’intervento per lo scioglimento del consiglio comunale. “Un gruppo di parlamentari del centrodestra, dopo essere stati ricevuti dal ministro Piantedosi, ha fatto una conferenza stampa per dire che a seguito degli arresti che c’erano stati nella città di Bari era opportuno fare una ispezioni per sciogliere il comune per mafia” ha aggiunto ” se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta, sono sotto scorta da nove anni, torno a vivere. Non posso essere contemporaneamente sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune”.
Decaro ha poi ricordato che “in 10 anni di consiliatura non abbiamo mai avuto un problema giudiziario, in questi mesi abbiamo affidato gare per un miliardo di euro, non abbiamo avuto un problema di infiltrazione, di corruzione, di confusione”.
Decaro avverte: “hanno fatto male i conti, tutto quello che state facendo alla città vi si ritorcerà contro, i baresi non perdono. Non ho avuto paura dei boss di questa città, figuratevi se devo avere paura dei parlamentari, mi rimetto la fascia da sindaco, sono un uomo delle istituzioni, aspetterò con serenità la commissione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Milan in finale di Coppa Italia, Inter ko 3-0

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MILANO (ITALPRESS) – Il Milan torna grande nella serata più importante e supera l’Inter con un netto 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Sono una doppietta di Jovic e una rete di Reijnders a far volare i 7 volte campioni d’Europa, che nel derby di andata avevavo fermato i nerazzurri sull’1-1. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 10′. Darmian sfrutta un buco lasciato sulla sinistra da Hernandez, entra in area e va al tiro in diagonale con il destro ma la palla esce a lato. Al 22′, è Jimenez a lasciare scoperta la fascia destra a Dimarco, che riceve palla e ci prova con il sinistro, ma la palla centra la traversa. Al 33′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi, quando Barella serve al centro Taremi, il quale fa da sponda di testa per Martinez, che da ottima posizione spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Al 36′, Fofana allarga sulla destra per Jimenez, che mette al centro un pallone al bacio sul quale si avventa Jovic, il quale anticipa Darmian e incorna di testa, trafiggendo Martinez e portando in vantaggio i suoi alla prima vera occasione creata. I nerazzurri si riportano in attacco ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Maignan. Il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti. I rossoneri partono bene nella ripresa e al 4′ raddoppiano. Hernandez calcia un corner dalla destra, la sfera rimpalla addosso a Barella e Jovic è il più lesto di tutti a battere Martinez con un tocco di rapina che vale il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo dei campioni d’Italia in carica giunge al 22′, quando De Vrij salta bene di testa su angolo del neo entrato Calhanoglu ma Maignan è decisivo in tuffo e salva i suoi. Per la formazione di Conceicao, la ciliegina sulla torta arriva al 40′. Leao riceve palla al limite dell’area e imbuca al centro per Reijnders, che si inserisce con i tempi giusti e supera Martinez con il sinistro per il definitivo 3-0. Il risultato non cambierà più. Il Milan attende ora l’esito della sfida di ritorno tra Bologna ed Empoli (3-0 per i felsinei all’andata) per capire chi affronterà nella finalissima di Roma.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Dopo anni di guerra e morte in Ucraina, è l’ora della pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo anni di guerra e di morte, è l’ora della pace”. Così su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rilanciando le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sulla Crimea mette a rischio i negoziati di pace”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Trump “Le dichiarazioni di Zelensky prolungano lo sterminio”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente statunitense Donald Trump ha accusato il premier ucraino Volodymyr Zelensky di “prolungare il campo di sterminio”, dopo che quest’ultimo si è opposto alla cessione della Crimea alla Russia come parte di un possibile piano di pace. Osservazione che contribuisce ad alimentare il clima di tensione in un contesto in cui domani sono previsti dei colloqui a Londra tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per quanto riguarda la pace e la possibile cessione del territorio alla Russia: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky.

Con un post pubblicato sul suo social Truth, Trump ha dichiarato che “questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – scrive il tycoon nel post -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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