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Cronaca

Napoli travolto al Maradona, l’Atalanta vince 3-0

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli crolla in casa e lascia il Maradona tra i fischi. L’Atalanta vince con un netto 3-0 e si regala una splendida Pasqua oltre che una vittoria importantissima in chiave Europa, mentre per gli azzurri è una battuta d’arresto che probabilmente mette la parola fine alle ambizioni Champions. Un pomeriggio iniziato con l’abbraccio della città e della squadra a Juan Jesus. Tutti compatti contro il razzismo e al fianco del difensore brasiliano dopo quanto accaduto due settimane con il nerazzurro Acerbi, nel match in casa dell’Inter.
Tornando alla gara gli azzurri vengono messi ko dalle reti di Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners. Con questo successo l’Atalanta accorcia sulla zona Champions, distanziando proprio il Napoli: dall’altra parte, gli azzurri rimangono fermi a 45 punti dopo una prestazione deludente e ricca di errori. All’interno di un primo tempo a tratti equilibrato, l’Atalanta si rivela più cinica e riesce a rientrare negli spogliatoi addirittura con due gol di vantaggio. Già dopo tre minuti i nerazzurri colpiscono un palo con Miranchuk, su sviluppo di contropiede. Il Napoli soffre tremendamente gli inserimenti dei centrocampisti atalantini e la posizione offensiva ibrida di Miranchuk.
Proprio l’attaccante russo realizza la rete dell’1-0 per l’Atalanta: in seguito ad un’azione molto confusa in area, Pasalic serve di testa Miranchuk, che da due passi non ha problemi a battere Meret. Il Napoli prova a reagire, giocando, però, su ritmi troppo blandi. Al 45′ arriva la doccia fredda per i partenopei, che subiscono il gol del 2-0 per mano di Scamacca, autore di un preciso destro all’angolino. In avvio di ripresa Calzona attinge dalla panchina e prova a scuotere la manovra offensiva sin qui scolastica del Napoli. Gli ingressi di Zielinski e Ngonge danno un iniziale cambio di ritmo ai padroni di casa. La reazione partenopea è, però, solo estemporanea e l’Atalanta ritorna presto padrona del campo. In più occasioni Osimhen sbatte su Carnesecchi, fallendo il gol della speranza. Nel finale di match, al 88′, Koopmeiners chiude i conti, segnando il terzo gol. L’Atalanta si rialza così dopo un periodo complicato, mentre il Napoli esce dal campo sommerso dai fischi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

A Milano Startup Competitions per connettere imprese e innovazione

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MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia si conferma ‘la Casa delle Idee’ e prosegue il proprio impegno a favore delle neoimprese emergenti supportando la nascita e il consolidamento delle startup innovative. Anche quest’anno, su impulso dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, Regione promuove e sostiene le Startup Competitions, una serie di competizioni pensate per agevolare la crescita delle startup più promettenti e metterle in contatto con potenziali investitori.

Insieme a MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action (sistema delle università lombarde) e Federated Innovation @Mind (incubatore di innovazione), saranno proposti tre concorsi: ‘StartCup Lombardia‘, ‘Chimica Verde Lombardia per un futuro sostenibile’ e la novità ‘Edilizia sostenibile e sicura’.

Le Startup Competitions, presentate oggi a Palazzo Lombardia dall’assessore Guidesi insieme a Marina Canovaro, head of innovation projects di MUSA Scarl e Fabrizio Grillo, presidente di Federated Innovation Mind, si collocano nell’ambito del progetto ‘Startup Days’: un appuntamento annuale strategico, calendarizzato per l’11 e 12 novembre, finalizzato a rafforzare l’ecosistema lombardo dell’innovazione, creando connessioni tra talenti, idee e opportunità per costruire il futuro del territorio e generare valore aggiunto anche dal punto di vista occupazionale.

“Da sempre – ha ricordato Guidesi il nostro obiettivo è che chiunque abbia un’idea innovativa trovi in Lombardia le migliori condizioni per poterla sviluppare. Anche attraverso le iniziative come ‘Start Up Days’ cerchiamo di sostenere e mettere a terra le idee vincenti trasformandole in indotto e possibilità di lavoro. Siamo la Regione leader per numero di startup innovative. E vogliamo non solo continuare a esserlo, ma consolidare il primato per continuare a essere la Casa delle Idee. Innovazione e anticipo dei tempi continueranno ad essere le nostre carte vincenti”.

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‘StartCup Lombardia‘, giunta alla 23esima edizione, è la competizione per startup organizzata dalle Università e dagli Incubatori Universitari lombardi, promossa da Regione Lombardia e MUSA Scarl, che dal 2016 ha visto nascere 44 imprese con un investimento regionale totale di 1,2 milioni di euro e 52 milioni di investimenti cumulati raccolti dalle neoimprese.

Il montepremi complessivo, superiore alla precedente edizione, è pari a 175.000 euro stanziati da Regione Lombardia. Prosegue quindi il percorso di crescita di StartCup Lombardia, che nell’edizione 2024 ha raccolto 114 candidature, per un totale di 373 persone coinvolte e 155.000 euro di fondi stanziati.

L’obiettivo del premio ‘Edilizia sostenibile e sicura’, novità assoluta di quest’anno organizzata da Regione Lombardia in collaborazione con le università, gli incubatori universitari lombardi e MUSA Scarl, è quello di favorire la nascita di nuove imprese e startup nel settore dell’edilizia per sostenerne l’innovazione e lo sviluppo in risposta ai bisogni specifici delle imprese che vi operano. Regione Lombardia metterà a disposizione un montepremi di 150mila euro per le migliori sei idee in gara.

La seconda edizione del programma ‘Chimica verde Lombardia per un futuro sostenibile’ è organizzato da Regione Lombardia e da Federated Innovation Mind per stimolare la nascita di imprese innovative che supportino i soggetti dell’industria chimica nell’affrontare le sfide tecnologiche e ambientali. Sono previsti sei premi per un montepremi complessivo di 150.000 euro stanziati da Regione Lombardia.

“Siamo felici di dare il via alla seconda edizione della competition Chimica Verde Lombardia – ha dichiarato Fabrizio Grillo, presidente di Federated Innovation @Mindpromossa da Federated Innovation @MIND insieme a Regione Lombardia. Questo progetto conferma il valore della co-innovazione come leva strategica per affrontare le sfide ambientali e industriali. Mettere in rete startup, imprese e centri di ricerca significa costruire un ecosistema capace di generare impatto reale e duraturo. La chimica sostenibile è un pilastro per la competitività del nostro territorio e un’opportunità concreta per attrarre talenti, tecnologie e capitali”.

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“Gli Startup Days – ha commentato Marina Canovaro, presidente di Musa Scarl – rappresentano un tassello fondamentale nella strategia di sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione lombardo. Come MUSA, riteniamo prioritario sostenere la nascita e la crescita di nuove imprese capaci di generare un impatto concreto sul piano sociale, economico e ambientale. Favorire l’incontro tra ricerca, impresa e istituzioni significa creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile e inclusivo, in grado di rispondere alle sfide del presente e costruire con responsabilità il futuro del nostro territorio”.

– Foto Ufficio stampa Regione Lombardia –

(ITALPRESS)

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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – OMICIDIO GARLASCO, IPOTESI ALTERNATIVA: “IL KILLER NON SI LAVÒ LE MANI”

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Secondo la ricostruzione alternativa dell’omicidio di Chiara Poggi, su cui indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e la Procura di Pavia nel fascicolo a carico di Andrea Sempio indagato in concorso con altri, l’aggressore, a differenza di quanto riportato nella sentenza di condanna definitiva per Alberto Stasi, non si sarebbe lavato le mani in bagno e non avrebbe pulito poi dispenser e lavabo dalle tracce di sangue.

Uno scenario del tutto diverso da quello messo nero su bianco dalla sentenza d’appello bis su Stasi, confermata dalla Cassazione coi 16 anni di pena, che indicò tra le prove a carico dell’ex bocconiano quelle “due impronte” trovate “sul dispenser del sapone” che l’aggressore “sicuramente” utilizzò “per lavarsi le mani dopo il delitto”. La posizione delle due impronte “e la non commistione del Dna della vittima”, per la Corte, “dimostrano che maneggiò il dispenser per lavarlo accuratamente, dopo essersi lavato le mani e aver ripulito il lavandino”.

Gli investigatori, che tentarono di riaprire le indagini già cinque anni fa, segnalarono che era vero sì, come accertato dal Ris, che il lavandino del bagno del piano terra era “privo di tracce ematiche”, ma che “è impossibile che il lavandino e il dispenser” siano stati “lavati accuratamente dall’aggressore”. E ciò perché su quel dispenser, oltre alle due impronte di Stasi, vennero repertate “numerose impronte papillari sovrapposte” che sarebbero state “cancellate” in caso di lavaggio. Vi fu trovato pure Dna di Chiara e della madre, altro elemento che dimostrerebbe che non venne ripulito. Infine, una fotografia scattata nei primi sopralluoghi mostrava la presenza di 4 capelli “neri lunghi” (mai repertati), alcuni vicino allo scarico e ciò indica, per inquirenti e investigatori, che “il lavandino non è mai stato lavato dalla presenza di sangue”. Altrimenti sarebbero stati “portati via dall’acqua”.

In questo quadro gli investigatori inseriscono pure quell’ormai nota impronta 10 sulla porta d’ingresso dell’abitazione, in particolare sulla parte interna, che si ritiene potrebbe essere stata lasciata dall’assassino prima di fuggire. Delitto, stando alle ultime ipotesi, che potrebbe essere stato commesso da più persone. 

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Intanto l’ex comandante dei carabinieri di Garlasco Francesco Marchetto torna a parlare del testimone che avrebbe visto una ragazza in bici con in mano un attizzatoio la mattina dell’omicidio di Chiara Poggi. Una testimonianza resa in Procura nei giorni successivi al delitto e ritrattata poco dopo. Secondo l’ex carabiniere l’uomo avrebbe ritrattato perché “minacciato o intimidito” da “qualcuno che era all’interno della Procura in quel momento”. E per questa sera alle Iene, su Italia 1, il supertestimone svelerà altri particolari sull’intricata vicenda, questa volta mettendoci la faccia.

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Cronaca

Lombardia, l’opposizione in Consiglio regionale espone lenzuoli bianchi per Gaza

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MILANO (ITALPRESS) – Lenzuoli bianchi in Aula, come sudari simbolici, per chiedere la fine del massacro a Gaza. È la protesta messa in atto dal gruppo regionale del Partito Democratico, affiancato dalle altre forze di opposizione, durante la seduta del Consiglio lombardo.

“Vogliamo portare la voce di un desiderio di pace”, ha dichiarato il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino, che ha rivolto un appello alla maggioranza. “Serve un sussulto delle istituzioni. Siamo di fronte a una strage e chiediamo che anche le vostre voci si uniscano alle nostre”. L’iniziativa segue quella di sabato scorso, quando gli esponenti del Pd avevano esposto un sudario sulla facciata di Palazzo Pirelli. Majorino ha sottolineato la necessità di una presa di posizione anche da parte del Consiglio regionale.

– foto xp2/Italpress –

(ITALPRESS).

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