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Politica

Medio Oriente, Papa “Non cedere a logica della rivendicazione e della guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Si celebra oggi la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che ha per tema ‘Chiamati a seminare la speranza e a costruire la pacè. E’ una bella occasione per riscoprire la Chiesa quale comunità caratterizzata da una polifonia di carismi e di vocazioni al servizio del Vangelo. In tale contesto rivolgo di cuore il mio saluto ai nuovi presbiteri della diocesi di Roma, che sono stati ordinati ieri pomeriggio nella Basilica di San Pietro. Preghiamo per loro!”. Così Papa Francesco, dopo la recita del Regina Caeli, in piazza San Pietro.
“Continuo a seguire con preoccupazione, e anche con dolore, la situazione in Medio Oriente – aggiunge il Pontefice -. Rinnovo l’appello a non cedere alla logica della rivendicazione e della guerra; prevalgano invece le vie del dialogo e della diplomazia, che può fare tanto. Prego ogni giorno per la pace in Palestina e in Israele e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire. E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la martoriata Ucraina che soffre tanto per la guerra”.
“Con dolore – sottolinea Papa Francesco – ho appreso la notizia della morte, in un incidente, di padre Matteo Pettinari, giovane missionario della Consolata in Costa d’Avorio, conosciuto come il ‘missionario instancabilè, che ha lasciato una grande testimonianza di generoso servizio. Preghiamo per la sua anima”.
“Rivolgo un cordiale benvenuto a tutti voi, romani e pellegrini dell’Italia e di tanti Paesi – aggiunge -. Accolgo con affetto le Suore Apostoline: grazie per il vostro gioioso servizio alla pastorale delle vocazioni! Saluto i fedeli di Viterbo, Brescia, Alba Adriatica e Arezzo; come pure il Rotary Club Galatina Maglie e Terre d’Otranto, i giovani di Capocroce, i ragazzi della Cresima di Azzano Mella e della parrocchia di Sant’Agnese in Roma. Auguro a tutti voi una buona domenica. E saluto i ragazzi dell’Immacolata, bravi! Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Ucraina, Tajani “Non manderemo soldati”

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Abbiamo sempre detto che non siamo in guerra con la Russia, non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina. Noi difendiamo il diritto dell’Ucraina a essere uno Stato indipendente ma non siamo in guerra con la Russia. La nostra posizione è sempre questa, non abbiamo mai cambiato idea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine di un appuntamento elettorale a Reggio Calabria, in risposta a una domanda sulla posizione di Macron in merito all’invio di truppe nel caso in cui la Russia dovesse sfondare il fronte.
“Difendiamo la libertà, l’indipendenza – ha continuato Tajani – ma stiamo lavorando per costruire la pace. Sbaglia la Federazione russa ad attaccare l’Ucraina, c’è una violazione del diritto internazionale ma dobbiamo costruire la pace e per questo siamo tutti impegnati, come lo siamo in Medio Oriente e in Mar Rosso per difendere il traffico marittimo commerciale visto che siamo un paese esportatore”.
In merito all’approvazione del pacchetto di aiuti per Kiev, Tajani ha evidenziato che “essere in guerra è una cosa, aiutare l’Ucraina a difendersi è un’altra”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Ue, Cenini “Aprire subito dialogo diretto con categorie dei balneari”

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ROMA (ITALPRESS) – “La sentenza del Consiglio di Stato, che blocca le proroghe e avvia le gare per la riassegnazione delle concessioni sulle spiagge italiane, mette a rischio migliaia di posti di lavoro. E’ veramente incredibile che si sia arrivati a questo punto critico proprio all’inizio della stagione balneare senza che le categorie interessate siano state mai ascoltate direttamente dai competenti servizi della Commissione europea”. Lo dichiara Antonio Cenini, candidato emiliano-romagnolo di Forza Italia alle prossime elezioni europee. “Le consultazioni con le categorie economiche e sociali interessate dovrebbero essere all’ordine del giorno nel processo decisionale europeo, soprattutto per tematiche così sensibili e importanti per migliaia di operatori e le loro famiglie. L’Europa che vogliamo è quella che ascolta tutti, per cogliere al meglio le peculiarità e le potenzialità dei diversi attori economici, che valorizza le diversità e non quella che sentenzia e omologa tutto. Bisogna trovare un compromesso equilibrato tra il principio della concorrenza e la tutela dei diritti di proprietà, in coerenza con l’acquis comunitario. Da candidato alle prossime elezioni europee andrò personalmente in Romagna, Veneto e Friuli nei prossimi giorni per incontrare gli operatori e sono disponibile ad attivarmi personalmente e immediatamente per provare ad avviare per loro un’interlocuzione diretta con Bruxelles e Lussemburgo, affinchè le loro ragioni siano finalmente tenute nelle giuste considerazioni”. “Se poi sarò eletto – aggiunge Cenini – il mio primo obiettivo sarà di organizzare immediatamente una riunione tra i rappresentanti dei balneari e la Commissione Europea, in attesa dell’auspicabile revisione della direttiva Bolkestein che – conclude Cenini – sul tema delle concessioni balneari sta creando grandi problemi al turismo marittimo non solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Cenini

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Politica

Europee, Senna “Forza Nord non è in contrapposizione a nessuno”

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ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo andando incontro alle elezioni europee che sono fondamentali. Il peccato originale di chi ha fatto politica nel nostro Paese è stato non considerare l’Europa, ma in Europa ormai si decide il futuro e lo si può fare unicamente all’interno di un contenitore che possa decidere, questo è il Partito popolare europeo”. Così Gianmarco Senna, fondatore comitato Forza Nord, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo piano – Elezioni europee” dell’Agenzia Italpress. “Se alcune leggi un pò strambe sono state bloccate perchè c’è una sinistra o un’estrema sinistra che punta a delle dinamiche che distruggerebbero il nostro tessuto produttivo, è stato perchè all’interno del Ppe c’erano esponenti, in questo caso di Forza Italia, che hanno fatto delle battaglie. L’alternativa sono i conservatori della Meloni oppure di Identità e Democrazia dove si trova Salvini ma, purtroppo o per fortuna, sono all’opposizione e se sei all’opposizione in Europa non tocchi palla”, aggiunge.
Senna spiega, inoltre, che per qualsiasi legge che viene fatta in Europa “se non sei nel Ppe, che è il blocco più vecchio nel Parlamento europeo ed è in maggioranza, tu non hai nessuna possibilità di incidere”. Senna racconta il progetto nato da un percorso iniziato circa un anno fa insieme a Flavio Tosi e ad altri esponenti politici, un progetto all’interno di Forza Italia per portare avanti le istanze di “un blocco sociale del Nord che non si riconosce più in nessuno”. Secondo Senna il mondo non è più quello del 2019 di quando andammo a votare, “c’era anche una pressione a livello internazionale, c’era il trumpismo, le correnti in Europa che cercavano un’alternativa all’Europa che c’è adesso, poi sono successi dei fatti determinanti: il Covid che ha cambiato completamente il modo di interpretare la società, la guerra in Ucraina con un punto di non ritorno dove c’era da prendere una posizione chiara, il conflitto arabo-israeliano. E’ evidente che le condizioni non sono più quelle del 2019”. Parlando di una ipotetica competizione con la Lega spiega: “noi non siamo in contrapposizione a nessuno, ognuno fa la sua scelta di posizionamento, la Lega ne ha fatta una molto chiara ed è evidente che in Europa stai andando verso un certo tipo di progetto. La Lega fa la sua proposta, la porta avanti anche in Europa con un posizionamento che, secondo me, non porta a niente, noi ne abbiamo un altro e all’interno di Forza Italia siamo convinti che sia necessario bilanciare con un pò più di Nord e noi dobbiamo andare a riprendere l’elettorato”. E proprio parlando di astensionismo sottolinea come ormai ci sia “uno scollamento tra la classe politica di adesso e l’elettore. Noi dobbiamo andare ad intercettare tutti quelli che non hanno risposte, c’è da lavorare in termini di sburocratizzazione, c’è da dare forza alle nostre imprese, ma anche ai lavoratori e pensionati delle nostre imprese; è chiaro che serve un contenitore in grado di dare queste risposte. Io credo che il passaggio più importante sia quello di portare le persone a votare, se ci riusciamo ha vinto l’intero Paese e sono convinto che Forza Italia non avrà difficoltà a prendere più voti della Lega. Conosco bene il tessuto produttivo, c’è una disaffezione incredibile, però qualsiasi legge che viene fatta in Europa, e se non sei nel Ppe che è il blocco più vecchio nel Parlamento europeo ed è in maggioranza – ribadisce – tu non hai nessuna possibilità di incidere”.
Senna, inoltre, si sofferma anche su quanto accaduto con il Terzo polo che “ha fallito un’occasione incredibile – spiega – perchè era evidente che dopo le politiche del 2022 c’erano solo le praterie da andare a conquistare. Io entro in Forza Italia nell’aprile 2023 quando era in ‘terapia intensivà dove tutti uscivano ed era ai minimi storici, noi abbiamo fatto una scommessa, poi è stato bravissimo Tajani e sta dando un’impostazione al partito moderata, popolare e liberale e noi che siamo anche federalisti abbiamo chiesto casa e ci siamo ritrovati”. Infine, l’Autonomia che “serve al Paese perchè ha necessità di essere ammodernato. L’errore è far credere che sia una contrapposizione Nord contro Sud”, dove le persone sono “in grado di capire che potrebbe essere la strada per dare delle responsabilità a una classe dirigente che spesso è stata imbarazzante, perchè il problema del Sud è una classe dirigente che spesso ha marciato sull’arretratezza del Sud, sono convinto che spiegare il federalismo non vedo dei problemi”, conclude.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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