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Cronaca

Acque reflue, Xylem apre la 3^ sede e rinnova l’approccio al mercato

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ROMA (ITALPRESS) – Un terzo service center nazionale, in Emilia Romagna, in aggiunta a quelli già operativi nel Veneto e nel Lazio, a potenziamento della rete di oltre 120 specialisti sul territorio nazionale, e un’offerta “a servizio” che punta a soddisfare la domanda dei gestori di circa 18.000 impianti per il trattamento delle acque reflue operanti in Italia. Sono le novità con cui Xylem, mutinazionale leader nelle tecnologie per l’intero ciclo dell’acqua, con marchi quali Flygt, Lowara, Godwin, Wedeco, Sanitaire, Leopold , Sensus e Xylem Vue, punta ad offrire soluzioni su misura per la gestione del servizio idrico, con un occhio anche alla gestione della prossima stagione turistica estiva che si prospetta particolarmente intensa per molte località. Il nuovo centro polifunzionale, inaugurato a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, si sviluppa su 2.500 metri quadrati complessivi e impiega 20 persone tra tecnici e manutentori, ingegneri, venditori e auditors.
“La gestione del servizio idrico in diverse aree del Paese è ancora molto frammentata, con persistenza di una spiccata parcellizzazione gestionale – afferma Giuseppe Russo Rossi Direttore public utility di Xylem -. Se si vuole raggiungere una maggiore efficienza nella gestione dell’acqua a livello nazionale occorrono soluzioni in grado di rispondere alle esigenze tanto dei grandi operatori quanto delle realtà medie e piccole, ciò sia per la gestione a 360 gradi dei flussi idrici, sia per la gestione in particolare del ciclo delle acque reflue”. Un’esigenza, quella di efficientare il ciclo delle acque reflue, che riguarda anche l’agricoltura, per la quale oggi si utilizza appena il 5% delle acque depurate, dato che emerge da un’indagine realizzata da Utilitalia nella quale si mette in luce l’enorme potenziale che il riuso di acque reflue depurate avrebbe per il settore agricolo, anche per fare fronte ai sempre più frequenti periodi siccitosi derivanti dai cambiamenti climatici. Oggi, secondo Russo Rossi, le esigenze degli operatori di impianti per il trattamento delle acque sono fondamentalmente tre. La prima è quella di disporre di prodotti innovativi e resilienti, tecnologie efficienti ed efficaci che utilizzano meno energia, riducono i costi di gestione e forniscono vantaggi ambientali agli utenti e alle comunità locali. La seconda è quella di poter contare su una rete di assistenza capillare, in grado di intervenire tempestivamente sui territori garantendo piena continuità alle operazioni. La terza riguarda l’ottimizzazione delle risorse finanziarie che ancora oggi, specie per le realtà medie e medio-piccole non sono sempre sufficienti a sostenere i necessari investimenti. Ed è a quest’ultima esigenza che si rivolge la nuova offerta sviluppata da Xylem con il marchio Flygt, ispirata al celebre brano di R. Kelly e denominata “We believe you can Flygt” e consistente nella possibilità di sottoscrivere piani di servizio (scalabili e commisurati alle proprie esigenze, tre le formule previste: Starter, Premium ed Elite) configurabili come spese operative distribuite nel tempo, in alternativa ai tradizionali investimenti in conto capitale.

– foto fornita da Epr Comunicazione –
(ITALPRESS).

Cronaca

David di Donatello, Mattarella “Abbiamo bisogno del cinema”

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ROMA (ITALPRESS) – “La storia è sempre un percorso. Memoria e cambiamenti si rincorrono e si alimentano. Le novità e le rotture non rimuovono il passato, ma lo possono reinterpretare selezionando esperienze e chiavi di lettura”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale alla cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024. “Profonde e veloci trasformazioni hanno interessato il cinema in questi ultimi anni. L’innovazione tecnologica ha favorito mutamenti radicali nei linguaggi, nelle modalità di trasmissione e di fruizione, nella stessa percezione dei contenuti. Il cinema registra una rinnovata vitalità e un più vasto campo d’azione. Si tratta di un’opportunità per l’Italia, non soltanto per chi vi opera. Perchè il cinema è un’industria di grande rilievo, che dà lavoro a tante persone, che coltiva specialismi e saperi, e produce ricchezza che concorre al benessere del Paese”.
“Le politiche pubbliche – aggiunge – devono tener conto di questi valori. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina, difatti, importanti risorse al cinema e alla cultura. Le istituzioni sono quindi chiamate a promuovere le tante opportunità che possono offrire occasioni di sviluppo in questo ambito. Opportunità che si inseriscono in una condizione internazionale che registra una competizione sempre più vigorosa e postula, quindi, un sicuro quadro normativo di riferimento.
Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza.
Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”.
“Lungo il percorso, ovviamente, vi sono anche contraddizioni e vi sono problemi da risolvere. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire, anche dopo la ripresa post-pandemia, e non sono poche le città di piccole e medie dimensioni che non dispongono più di sale accessibili.
E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali, e non può essere considerato soltanto dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro.
Con il medesimo impegno – per assicurare costante vitalità al tessuto civile – vanno preservate, ad esempio, le librerie delle città e di ogni luogo, e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e di qualità.
Costituiscono beni preziosi che, oltre la loro portata economica, hanno una grande valenza per la comunità e per il grado di civiltà. Il nostro cinema contiene nel suo DNA una tensione alla dimensione nazionale. Sin dal tempo in cui ha contribuito, con le pellicole degli anni Quaranta e Cinquanta, a consolidarne la lingua in un Paese dai molti dialetti.
Questa tensione si arricchisce con la creatività così ampiamente manifestata, con i successi nazionali e internazionali, con la rilettura della storia, degli eventi, dei protagonisti, con i valori di umanità, con i sentimenti che aiutano a rafforzare il senso di comunità.
Abbiamo bisogno del cinema. Della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali.
La storia del cinema ci ha fatto conoscere e apprezzare queste sue capacità”.
-foto xl5 Italpress-
(ITALPRESS).

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Urso “Con Stellantis confronto continuativo”

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TORINO (ITALPRESS) – “Abbiamo un confronto continuativo con l’azienda al fine di delineare tutte le condizioni per raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli prodotti da Stellantis in Italia nel più breve tempo possibile, invertendo la rotta del declino industriale nel settore dell’automotive che purtroppo ha contraddistino gli ultimi anni”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in merito alla dossier Stellantis. “Il nuovo piano incentivi in questo momento è al vaglio della Corte dei Conti” aggiunge, ma “per quanto riguarda il caso Mirafiori non c’entra nulla con gli incentivi. Mirafiori produce Maserati che è un’auto di alta gamma che noi certamente non possiamo incentivare”. Secondo il ministro
“stiamo facendo un confronto aperto, diretto e costruttivo con Stellantis perchè disegni un piano industriale che punti a riaffermare le sue radici italiane, questo riguarda Mirafiori, dove mi auguro ci possano essere altri modelli per raggiungere una produzione di almeno 200mila auto, così come negli altri stabilimenti. Penso che questo confronto possa giungere a un risultato concreto tale da coinvolgere le regioni, i sindacati e l’associazione delle imprese dell’automotive italiano”.
Urso poi spiega come “recentamente una delegazione del ministero è stata a Pechino e ha incontrato nuovamente diverse case automobilistiche che hanno manifestato l’intenzione di investire in Europa. E l’Italia, come altri Paesi, è oggi potenzialmente sede di investimenti esteri, non soltanto cinesi”.
(ITALPRESS).
– Foto: xb2/Italpress –

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Intelligenza artificiale, Giorgetti “In 5 anni investiremo 1,7 mld”

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TORINO (ITALPRESS) – “Lo Stato investirà nei prossimi 5 anni 1,7 miliardi nell’intelligenza artificiale, ma non conta il dispiegamento di risorse quanto la capacità di spenderli efficacemente”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo all’inaugurazione della Fondazione AI4Industry a Torino.
“La cifra è la sommatoria degli stanziamenti fatti a diverso titolo in diversi ambiti dell’intelligenza artificiale. Ci rendiamo conto che rispetto all’ammontare degli investimenti dei colossi americani e cinesi magari è poca cosa”, ha aggiunto, sottolineando però “l’importanza di focalizzarsi su un aspetto forte della nostra economia che è la manifattura. Se ci concentriamo sull’intelligenza artificiale applicata alla manifattura possiamo dire la nostra. Si parte da automotive e aerospazio ma i confini non sono prestabiliti”, ha concluso il ministro.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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