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Europee, FdI al 28,8%, Pd al 24. Giù M5S, FI precede la Lega

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ROMA (ITALPRESS) – Fratelli d’Italia saldamente primo partito con il 29,08%, seguito dal Partito Democratico al 24,23%: e’ quanto emerge dai dati del Viminale, quando sono stati conclusi gli scrutini in 54.185 sezioni su 61.650. Il terzo partito, decisamente staccato, è il Movimento 5 Stelle, al momento fermo a 9,64%, appena sopra Forza Italia-Noi Moderati (9,55%) e Lega (9,24%). Supera agevolmente lo sbarramento del 4% Alleanza Verdi e Sinistra, al 6,62%. Chi invece è sotto è Stati Uniti d’Europa (3,63%) e Azione-Siamo Europei (3,31%). Pace Terra e Dignità si ferma al 2,20%, Libertà all’1,22%, SVP allo 0,57%. Altri, 0,7%.
Altissimo il dato dell’astensionismo: ha votato meno di un italiano su due, il 49,69%, quasi il 7% in meno rispetto a cinque anni fa.
“Ci siamo visti qui quasi due anni fa ed era una bella notte, questa per me è più bella di due anni fa perché due anni fa era una scommessa basata sulla speranza, tanta gente aveva creduto in noi, tante persone speravano che noi potessimo essere, dopo quasi due anni di governo, nella peggiore situazione possibile, quelle stesse persone ci hanno detto: voi siete. Questo per me ha un valore enorme”, ha commentato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Un risultato straordinario – così Elly Schlein ha commentato i primi risultati che danno il PD oltre il 24%, in sala stampa al Nazareno -. Siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da FdI si restringe”. Un dato che dimostra che “la campagna fatta palmo a palmo fatta sul territorio, con 123 tappe attraverso il Paese e soprattuto una squadra forte e plurale hanno premiato”. Da domani “continueremo a fare queste battaglie sulla questione salariale e sulla questione sociale, sulla sanità pubblica”, mentre si fa sentire “ancora più forte la responsabilità che gli elettori ci hanno dato di costruire
l’alternativa a questo Governo”.
“Un risultato straordinario – afferma sui social il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani -. Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Una vittoria che dedichiamo al Presidente Silvio Berlusconi, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera. Da stasera, il centrodestra e il PPE sono più forti”.
“I giudizi dei cittadini sono insindacabili. Avvieremo una riflessione interna per capire le ragioni di un risultato che non è quello che ci aspettavamo – ha sottolineato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commentando in conferenza stampa i risultati delle Europee -. Il nostro impegno politico non marca nessuna battuta d’arresto”.
“L’aria in Europa è assolutamente positiva. Abbiamo in settimana appuntamento con gli alleati del gruppo della Lega per fare il punto della situazione. Ho fatto i complimenti a Marine Le Pen e Jordan Bardella. Ho messaggiato con Giorgia facendole i complimenti. E ringrazio la comunità della Lega: era da un anno che tutti ci davano per morti, ma siamo vivi e vivaci”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.
“Avevamo detto che saremmo stati la sorpresa, ma questo accade in un quadro molto preoccupante, quello dell’avanzamento della destra. La guerra porta al nazionalismo, è inevitabile. Per noi sta per profilarsi una prospettiva incredibile: per noi non è che l’inizio”. Così Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra parlando ai microfoni de La7 dopo le prime proiezioni che danno AvS ben oltre la soglia di sbarramento del 4%. “Ilaria Salis? Penso sarà eletta con una valanga di voti. C’era un dubbio legato alla soglia, ma Ilaria sarà parlamentare europea: non era semplice, non era scontato”, ha aggiunto.
“Niente, è andata male – ha ammesso su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi -. Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento Europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda: sono davvero onorato di rappresentare comunque la speranza di tante persone anche se avrei preferito qualche voto in più alla lista”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti: “No al visto di legittimità”. Salvini “Scelta politica, grave danno per il Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera CIPESS n. 41/2025, seduta del 06 agosto 2025 “Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse FSC ai sensi dell’articolo 1, comma 273-bis, della legge n. 213 del 2023 e approvazione, ai sensi dell’articolo 3, commi 7 e 8, del decreto-legge n. 35 del 2023, del progetto definitivo e degli atti di cui al decreto-legge n. 35 del 2023”. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro 30 giorni.

“La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il ponte sullo Stretto, è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi. Per avere un’idea della capziosità – aggiunge -, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer. La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”, conclude Meloni.

OCCHIUTO “CORTE DEI CONTI ASSURDA, SUD VUOLE OPPORTUNITÀ”

“Ha ragione il vice premier Matteo Salvini: la decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese. Il Ponte sullo Stretto non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni, ma anche un’immensa occasione per la Calabria e per la Sicilia: la concreta possibilità che queste Regioni hanno di dimostrare al mondo intero che sono capaci di condurre a termine opere straordinarie. Il Sud vuole opportunità, vuole misurarsi con sfide entusiasmanti, vuole concorrere per creare sviluppo e per competere con il resto del Paese. Trovo assurda la presa di posizione della Corte dei Conti, ma sono certo che il governo andrà avanti in un processo ormai non più reversibile”. Così in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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SCHIFANI “DECISIONE CORTE DEI CONTI SA DI INGERENZA”

“Una decisione che sa molto di ingerenza e che rischia di paralizzare l’azione di governo, ostacolando un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia e per il futuro della Sicilia. Un conflitto apparente tra poteri che abbiamo già vissuto e segnalato anche in Sicilia”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la decisione della Corte dei Conti sul progetto del Ponte sullo Stretto. “Il Ponte sullo Stretto – prosegue – è un’infrastruttura attesa da decenni dai nostri cittadini e dal nostro sistema produttivo. Ribadisco la mia piena sintonia con il Governo nazionale e con il ministro Salvini, che ringrazio per la determinazione dimostrata in questi anni. Continueremo a difendere con forza il diritto della Sicilia a colmare un divario infrastrutturale che dura da troppo tempo”.

CIUCCI “SORPRESA DA CORTE, AGITO IN PIENO RISPETTO DELLE NORME”

“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto”. Lo afferma l’Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. “Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”, aggiunge.

-Foto IPA Agency-
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Ponte sullo Stretto, Salvini: “La decisione della Corte dei Conti non modifica i tempi”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Corte dei conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo udienza, che si è svolta proprio questa mattina, si tratta di una scelta che non modifica il termine previsto per la determinazione sulla registrazione, fissato al 7 novembre. Il lavoro svolto, non da un ministro, ma da centinaia di tecnici, di ingegneri, di docenti universitari è stato serio, articolato e trasparente. Ovviamente nel rispetto delle norme italiane ed europee”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini, rispondendo al question time alla Camera.

“È stata rispettata la normativa ambientale, oggetto di una mole davvero imponente di approfondimenti tecnici ed amministrativi. Il ponte farà risparmiare, secondo i tecnici, non secondo la politica, tempo, denaro e salute con 200 mila tonnellate di CO2, in meno, emesse nell’aria all’anno”, ha aggiunto.

“Che un ponte non abbia un interesse pubblico lo scopro oggi. Il Ponte è uno spreco? No, assolutamente, a proposito di lavoro nelle prime 72 ore sono arrivati più di 8.000 curriculum e richiesti di lavoro da parte di ingegneri, tecnici, geometri architetti. Se si fa il ponte non si fanno tutte le altre opere in Calabria e Sicilia? E’ vero l’esatto contrari”, ha proseguito Salvini.

“Noi stiamo restituendo a 7 milioni di Italiani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale ed è del tutto infondata poi la tesi di chi sostiene che abbiamo concentrato le risorse sul ponte a danno di altre infrastrutture in Calabria in Sicilia: proprio questa mattina sono intervenuto per l’inaugurazione del primo lotto della Catania -Palermo, 38 km di una infrastruttura moderna, efficiente, europea che permetterà di arrivare in due ore da Palermo a Catania. Noi stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi di euro in Calabria. Non fare il ponte non avrebbe assolutamente nessun senso miglioreranno i collegamenti interni e con il resto d’Europa”, ha concluso.

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-Foto IPA Agency-
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Fontana “L’Intelligenza Artificiale pone questioni che toccano il cuore della democrazia” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale e l’automazione dei sistemi fanno valutazioni. Incidono sulle scelte quotidiane. Algoritmi sempre più sofisticati orientano quello che leggiamo, acquistiamo e, talvolta, anche quello che pensiamo. Ogni giorno cediamo, magari senza rendercene conto, frammenti della nostra autonomia, abituandoci a non scegliere più. Questo scenario solleva profondi interrogativi etici e giuridici. Fino a che punto possiamo delegare la responsabilità delle nostre decisioni? Quali sono i limiti del controllo dell’uomo e le conseguenze per i nostri diritti, per la nostra libertà e per la nostra sicurezza? Sono questioni che toccano il cuore stesso della democrazia e che rendono particolarmente significativa la scelta di affrontarle qui alla Camera dei deputati”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in apertura della lectio magistralis del professor Marco Camisani Calzolari a Montecitorio.

“E’ un’occasione per una riflessione sul modo in cui le nuove tecnologie stanno ridefinendo i confini del rapporto tra l’uomo e gli strumenti a sua disposizione e anche per riflettere sulla necessità di garantire adeguate competenze digitali: chi ne è privo – ha sottolineato Fontana – rischia di trovarsi in una situazione di svantaggio e di vulnerabilità, rischia di essere esposto a pratiche che possono compromettere la libertà, la riservatezza e la dignità. L’analfabetismo digitale non è più solo una semplice lacuna formativa, ma una nuova causa di disuguaglianza. Saper gestire i propri dati, riconoscere le fonti affidabili, comprendere cosa c’è dietro a un algoritmo è oggi una condizione essenziale per non essere esclusi. In questa prospettiva, promuovere queste competenze significa assicurare che l’innovazione non generi disparità, ma rafforzi diritti e partecipazione democratica. Un altro aspetto che non può essere trascurato è quello dell’educazione e della formazione. Per i giovani, l’intelligenza artificiale è ormai la normalità. Ma se smettono di leggere, di scrivere e, soprattutto, di ragionare con la propria testa avremo una generazione che saprà usare la tecnologia senza comprenderla. Governare la tecnologia, promuovere la conoscenza, difendere la libertà”.

“Sono queste le sfide che il Parlamento è chiamato ad affrontare per assicurare che il progresso continui a servire l’uomo, senza sostituirsi a esso. Solo mantenendo l’uomo al centro del progresso potremo costruire un futuro digitale che sia davvero umano”, ha concluso Fontana.

– foto IPA Agency –

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