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Cronaca

Vecchio “Potenziare infrastrutture e rilanciare decontribuzione Sud”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il Ponte dello Stretto “non è un’opera solo
per i siciliani o i calabresi”, ma “per il Paese”. Lo ha detto
Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia, in
un’intervista all’agenzia Italpress. “Il Ponte è certamente utile, ma deve essere realizzato in parallelo a una serie di infrastrutture che in questo momento in Sicilia mancano” o devono essere potenziate, come “la tangenziale di Catania che è al collasso da decenni, la circonvallazione di Palermo è utilizzata come strada cittadina. Il Paese deve avere la percezione del fatto che il Ponte non può essere realizzato se non in parallelo alla ricucitura delle infrastrutture in Sicilia”.
Ai neodeputati europei, Vecchio vuole sottolineare che “far crescere il sud Italia in abbinata con la crescita del nord è un interesse del Paese e dell’Europa”, mentre “il mancato rinnovo della decontribuzione Sud, che permetteva uno sgravio progressivo fino al 2029 al personale sarà una debacle. Non era un regalo al Sud, ma è un tema di coesione del Paese”, ha spiegato. “Se non diamo al sud del paese in questo momento storico la possibilità di riconnettersi alla capacità produttiva del resto del Paese, freniamo l’intera Europa”.
Uno dei temi su cui lavorare è proprio l’occupazione. “Abbiamo speso tante risorse sulla formazione professionale, ma non l’abbiamo mai indirizzata sulle vere esigenze del Paese: vedo ancora molti corsi per parrucchieri ed estetiste e non vedo corsi per escavatoristi o saldatori. In Sicilia avremo miliardi di opere, ma ci manca la manodopera specializzata. per secoli siamo stati grande fonte di emigrazione di personale, negli ultimi decenni abbiamo “regalato” al nord Italia e al nord Europa manodopera intellettuale: oggi c’è l’occasione perchè questa manodopera possa rientrare, possiamo attrarre tutti quei siciliani che abbiamo in giro per l’Italia e in Europa con delle con delle conoscenze che oggi possono esserci molto utili”, ha spiegato. “Il tema del disallineamento fra ciò che chiede l’impresa E ciò che c’è sul mercato c’è ed è forte, si può colmare solo con la formazione che deve essere mirata alle esigenze delle imprese”. Le imprese siciliane “non solo sono più piccole, ma sono anche più deboli: stiamo lavorando col supporto del governo regionale da una parte per tentare di rendere meno faticoso lavorare in Sicilia dal punto di vista bancario, perchè è noto che le imprese al Sud pagano interessi passivi più alti solo per il fatto di essere maggiormente rischiose. L’idea una normativa proposta dal presidente Schifani per abbattere gli interessi passivi pagati dalle imprese, ovviamente con un parametro che cercherà di tutelare i virtuosi”.
“Dall’altra parte, stiamo cercando di ragionare perchè si possa trasferire Pil dalle infrastrutture che si faranno in Sicilia – miliardi di opere già in appalto – all’industria dell’Isola: oggi abbiamo una serie di componenti che vengono realizzati al Nord e potrebbero invece essere fatti al Sud”. Questo “significa trasferire PIL stabilmente all’industria in Sicilia, perchè vogliamo un’Isola che sviluppi il turismo e l’agricoltura, ma non possiamo dimenticare che oggi la maggior parte del Pil viene dall’industria”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 23 MAGGIO 2025

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ROMA (ITALPRESS) – Trump minaccia Europa con dazi al 50% da Giugno – Mosca gela ipotesi negoziati in Vaticano – Garlasco, difesa Stasi: “In impronta Sempio forse traccia biologica” – Arrestato per violenza sessuale sindaco Rivolta d’Adda – Anniversario Capaci, Mattarella su lotta alla mafia – Sciopero nazionale treni, ritardi e disagi in tutta Italia – Confesercenti, in caso di scudetto a Napoli giro affari da 230 mln – “Aerea”, l’arte di Bramante in mostra all’Aeroporto di Fiumicino – Previsioni 3B Meteo 24 Maggio.

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Cronaca

Pedersen cala il poker a Vicenza, Del Toro resta in maglia rosa

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VICENZA (ITALPRESS) – E’ Mads Pedersen a vincere la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Rovigo-Vicenza di 180 km. Il danese della Lidl-Trek, sempre più in maglia ciclamino, ha anticipato il belga Wout van Aert (Team Visma|Lease a Bike) e il messicano e maglia rosa Isaac del Toro (UAE Team Emirates-XRG), che grazie all’abbuono per il terzo posto conquista altri secondi preziosi.

La frazione è stata animata dalla fuga di nove attaccanti: Luca Mozzato (Arkèa-B&B Hotels), Fran Miholjevic (Bahrain-Victorious), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Sven Erik Bystroem (Groupama-FDJ), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Lorenzo Milesi (Movistar Team), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Filippo Magli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) sono stati ripresi dal gruppo nella parte finale, poi Germani e Scaroni hanno tentato l’azione solitaria verso il traguardo, ma gli uomini di classifica hanno voluto sfruttare l’arrivo in salita.

Decisiva la progressione di Pedersen, in grado di anticipare la concorrenza e mettere in bacheca la sua quarta affermazione in questo Giro. “E’ stata davvero difficilissima, ho dovuto fare del mio meglio, è stata una giornata incredibile come questo Giro – ha spiegato Pedersen a Raisport – E’ davvero pazzesco, siamo arrivati al Giro con l’obiettivo di due vittorie, ma siamo a cinque vittorie di squadra, ho preso altri punti per la maglia ciclamino, è incredibile”. Domani la 14esima tappa, la Treviso -Nova Gorica/Gorizia di 195 km, altra frazione collinare prima dello spettacolo di domenica.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Terzo mandato, Calderoli “Presa di posizione può aiutare nel percorso”

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ROMA (ITALPRESS) – “Terzo mandato? Le crisi ci sono quando ci sono le crisi, qui c’è un partito che ha votato contro, ma il Consiglio dei ministri è un organismo collegiale, le crisi avvengono per altri motivi. Sottolineo che aver preso quella posizione potrà aiutare nel percorso”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. “La Lega chiede il terzo mandato, o addirittura un numero di mandati non precisi – ha aggiunto -. Cito l’esempio del Friuli-Venezia Giulia: Fedriga è stato il primo governatore nella storia ad essere eletto una seconda volta ma perchè è stato votato dai cittadini, poi se lo vorranno votare la terza volta lo decideranno loro, non noi”. Il ministro Calderoli ha precisato: “Quando abbiamo proposto il terzo mandato era tanto tempo fa, l’abbiamo sostenuto, siamo andati in aula da soli e gli altri hanno votato contro, ci vuole una maggioranza per poter approvare una legge. Oggi vedo che anche il dire ‘sono contrario alla bocciatura o all’impugnativa della legge del Trentinò ha ricondotto a migliori consigli”. Per il ministro leghista “alcuni, che prima erano assolutamente contrari, adesso dicono discutiamone. Quindi una scrollatina alla pianta ogni tanto ci vuole, poi vale per Zaia, in questo caso perchè le elezioni ci sono in autunno, però il problema nasce dal Pd che aveva Emiliano in Puglia e De Luca in Campania. Non si può, tutte le volte, guardare il candidato del singolo partito”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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