Seguici sui social

Cronaca

Malattia psoriasica, riparte la campagna informativa di Novartis

Pubblicato

-

FOGGIA (ITALPRESS) – Riparte da Foggia la seconda edizione di “L’Esperienza al Centro”, la campagna di sensibilizzazione promossa da Novartis, che vuole riaccendere i riflettori sulla malattia psoriasica e che si propone di aiutare i pazienti a riconoscere e monitorare i sintomi della malattia psoriasica e cogliere l’eventuale coinvolgimento articolare. La diagnosi tempestiva risulta fondamentale per il decorso della malattia. Sono previsti consulti gratuiti oggi, giovedì 4 luglio, presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria-Ospedali Riuniti di Foggia, prenotabili attraverso la piattaforma www.esperienzaalcentro.it.
“Una alterazione cutanea può essere la manifestazione di una malattia che può andare ben oltre l’interessamento esclusivo della cute – spiega il professore Mario Mastrolonardo, Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche -. La psoriasi, infatti, non è solo una malattia della pelle, ma è molto più di questo: è una malattia sistemica che potrebbe impattare i pazienti da un punto di vista fisico, psicologico e sociale ed è spesso associata a diverse comorbidità che richiedono una gestione consapevole e multidisciplinare”,
I dati dello studio globale Psoriasis and Beyond, rivelano un forte bisogno di maggior informazione sui legami tra psoriasi, artrite psoriasica e comorbidità comuni. Lo studio, promosso da Novartis, è frutto della collaborazione tra IFPA (la federazione internazionale che raccoglie le associazioni pazienti) e 16 realtà associative nei diversi Paesi.
I risultati mostrano che meno di un terzo delle persone che vivono con la malattia psoriasica sono consapevoli del rischio di condizioni associate come malattie cardiovascolari, diabete, depressione e ansia. Inoltre, solo il 29% degli intervistati con psoriasi è consapevole dei legami tra psoriasi e artrite psoriasica. Tuttavia, il 38% di questo gruppo è risultato essere a rischio di progressione della malattia, utilizzando lo strumento di screening epidemiologico della psoriasi. I dati, raccolti tramite 4.978 interviste a persone provenienti da 20 diversi Paesi, sono stati pubblicati su Dermatology.
Una delle principali manifestazioni associate alla malattia psoriasica è l’artrite psoriasica, una malattia infiammatoria cronica che provoca dolore, rigidità e gonfiore delle articolazioni.
L’artrite psoriasica è una forma specifica di artrite infiammatoria che compare in associazione con la psoriasi. A livello mondiale, la sua prevalenza non è omogenea e dipende da diversi fattori, tra cui i principali sono: background genetico della popolazione locale, caratteristiche ambientali, abitudini alimentari, stili di vita.
“In Italia l’artrite psoriasica colpisce circa 40 persone ogni 10.000 abitanti e si può affermare che fino a un terzo delle persone affette da psoriasi potrebbe anche presentare l’artrite psoriasica – spiega il professore Francesco Cantatore, Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia Universitaria del Policlinico di Foggia e Professore Ordinario di Reumatologia dell’Università degli Studi di Foggia -. La patologia si manifesta solitamente tra i trenta e i cinquant’anni, circa 5-10 anni dall’esordio della psoriasi5. Esistono tuttavia anche casi in cui l’artrite compare in concomitanza o precedentemente alle manifestazioni cutanee. L’artrite psoriasica colpisce in egual misura il sesso maschile e quello femminile, anche se con caratteristiche di impegno clinico spesso diverse”.
“E’ fondamentale per chi soffre di malattia psoriasica potersi rivolgere a un centro specializzato per patologia, dove dermatologi e reumatologi collaborano in un approccio sinergico e multidisciplinare nella gestione del paziente, al fine di una diagnosi precoce e appropriatezza terapeutica sempre più condivisa tra Clinico e paziente. Collaborazioni e campagne come questa diventano utili per promuovere la corretta informazione, ma anche per creare rete tra gli stakeholder uniti nella creazione di nuovi strumenti procedurali”, sottolinea Antonella Celano, Presidente APMARR.
Per avere tutte le informazioni necessarie e per prendere parte alla Campagna basta andare sul sito www.esperienzaalcentro.it.
L’esperienza al centro è patrocinata dalle principali Associazioni di Pazienti, ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici, APMARR- Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, AMRER – Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna, APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza, ADIPSO Odv – Associazione per la difesa degli Psoriasici.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

53enne aggredita e violentata a Gallarate, fermato un uomo

Pubblicato

-

VARESE (ITALPRESS) – Fermato dai carabinieri un uomo ritenuto il presunto autore della violenza sessuale commessa ieri in un parcheggio nel quartiere Cajello di Gallarate, in provincia di Varese, dove una donna di 53 anni è stata prima picchiata e poi violentata. In manette è finito un 35enne del Gambia, individuato dai carabinieri della compagnia di Gallarate e sottoposto dal pm di Busto Arsizio a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate.

L’uomo, nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, è stato trovato nascosto nel cassettone di un letto, mentre il cellulare della vittima è stato trovato vicino al suo appartamento. L’indagato, durante l’interrogatorio con il pm, avrebbe confessato. La donna, affidata alle cure dei sanitari dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, ha riportato una prognosi di 20 giorni per le ferite subite.

“L’arresto del presunto aggressore è una notizia importante. Restano la gravità e la ferocia di quanto accaduto: una donna picchiata e violentata mentre andava al lavoro. Sono vicina alla vittima e alla comunità di Gallarate, scossa da una vicenda che lascia un segno profondo”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso. “Ringrazio i Carabinieri per la rapidità delle indagini e per il lavoro svolto – ha aggiunto Caruso -. Ogni donna deve poter uscire di casa senza temere per la propria sicurezza. E’ importante la presenza sul territorio e una risposta immediata quando avviene un fatto così grave. Non c’è spazio per chi delinque”.

– foto di repertorio IPA Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

ORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIAORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIA. CAMERA ARDENTE DOMENICA E LUNEDI’ AL PICCOLO TEATRO GRASSI DI MILANOORNELLA VANONI, IL RICORDO DEL SUO MATRIMONIO A PORANA ED IL SUO LEGAME CON PAVIA

Pubblicato

-

In tanti hanno un ricordo legato ad Ornella Vanoni, l’artista 91enne che si è spenta Venerdì 21 Novembre poco prima delle 23 nella sua abitazione in centro a Milano a seguito di un arresto cardiocircolatorio. La camera ardente di Ornella Vanoni sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi, in via Rovello, Domenica 22 dalle 10 alle 14 e Lunedì 23, dalle 10 alle ore 13. In queste ore fioccano tutte sui social e la descrivono come un personaggio eclettico, che ha saputo, anche nella sua terza età, arrivare anche ai giovani, sia per le sue canzoni, con una vocalità inconfondibile, elegante e sensuale, sia per la sua schiettezza ed ironia che trasparivano nelle sue apparizioni televisive, da Fabio Fazio sul 9 o da Maria de Filippi ad Amici, come giudice, su Canale 5. Noi vogliamo aggiungere qualcosa in più, il suo legame con questa terra pavese, fin da quel matrimonio nel Giugno 1960 presso la Chiesa di Porana di Pizzale (Pv), con il noto impresario teatrale ed ex cantante Lucio Ardenzi. “Quel matrimonio fu un errore – ripeteva spesso -. Io volevo ancora bene a Gino Paoli e lui mi ha sconsigliato sino all’ultimo”. Effettivamente quel matrimonio, che a Porana ricordano ancora come un grande evento e con molto sfarzo, andò male e quando nel 1962 nacque Cristiano i due si lasciarono. Lei era ancora innamorata di Gino Paoli, l’uomo più importante della sua vita, sia sentimentalmente che a livello di collaborazione artistica. Una storia che, anche una volta finita, ha dato spazio all’affetto profondo, continuando a fare insieme tournée di grande successo.
Ma Ornella Vanoni aveva un altro legame speciale con la terra pavese: nel 2014 molti ricordano il suo spettacolo-concerto al teatro Fraschini “Un filo di trucco, un filo di tacco”. Ma a Pavia veniva anche a farsi curare in una clinica pavese, la Maugeri. Nel 2018 si esibì proprio lì, con i suoi più grandi successi, per senso di gratitudine e di fiducia verso i medici che l’avevano seguita. Proprio in una sua recente intervista al Corriere a Maurizio Porro, amico e confidente, aveva dichiarato: “Non sto bene, un dolore a una vertebra, non so mi sento strana, ma andrò in una clinica di Pavia dove sono bravissimi, li conosco, mi metteranno a posto. Ora devo stare ferma, ho un dolore, sai come un coltello che ti trapassa la schiena. Domenica non vado da Fazio, ci sono a settimane alterne, ci andrò domenica prossima”. Quella Domenica non è mai venuta, è rimasta l’ultima sua apparizione quella con la corona di fiori appoggiata sul bancone dello studio il 2 Novembre, per la commemorazione dei defunti: anche lì si è dimostrata una campionessa di ironia, scherzando sulle bare da regalare alle sue coetanee. Amava ricordare sempre il Piccolo Teatro e Giorgio Strehler, che aveva frequentato iscrivendosi all’Accademia di Arte Drammatica, dove si è formata artisticamente: “Quando l’ho visto nella galleria della sala di via Rovello sentivo e vedevo che era a casa sua. Ho vissuto qui per alcuni anni, ho visto tutte le prove del maestro. Giorgio mi diceva sempre: «Hai grande talento, ma troppo nervosa, troppo timore della scena”. Si sbagliava, perché quella scena l’ha calcata per decenni, e sempre con il suo stile inconfondibile. Non sapeva solo cantare e recitare, era una leonessa indomita del palcoscenico, un unicum dello show business, amata da tutti, specie ora che Fazio l’ha fatta conoscere in una altra veste, un po’ come la vecchia signora che va in salotto a mettere insieme, con simpatia, pezzettini della sua vita. E lei c’è riuscita sino alla fine dei suoi giorni. E domani…”Domani è un altro giorno e si vedrà”…

Leggi tutto

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.