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Cronaca

“WINES FROM OLTREPÒ PAVESE: UNKNOWN ITALIAN GEMS”, L’ECCELLENZA ENOICA DEL TERRITORIO SBARCA SU FORBES. SOTTO I RIFLETTORI BALLABIO, TRAVAGLINO, CORDERO SAN GIORGIO, LA GENISIA (TOREVILLA)

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Tom Hyland, degustatore e firma della testata internazionale Forbes, accende un riflettore prestigioso sull’Oltrepò Pavese vitivinicolo e lo fa con un articolo dal titolo eloquente: “Vini dell’Oltrepò Pavese: gemme italiane sconosciute” (clicca qui per leggerlo intergralmente). Il pezzo si apre con queste parole: “Per ogni famoso territorio vinicolo italiano come il Chianti Classico, Montalcino, Barolo ed Etna, ce ne sono decine che non sono molto conosciuti. Uno a cui poche persone pensano o che conoscono è l’Oltrepò Pavese nella regione Lombardia. L’Oltrepò Pavese si trova a circa un’ora di macchina da Milano e non è lontano dal confine con la regione Piemonte; infatti, alcune parti dell’Oltrepò Pavese un tempo facevano parte del Piemonte; fa parte della regione Lombardia dal 1859. Deve il suo nome alla sua posizione vicino (o oltre) al fiume Po in provincia di Pavia. Ci sono diverse decine di varietà che si possono trovare qui, con le due più importanti che sono Pinot Nero (Pinot Noir), Riesling e Chardonnay. Infatti, l’Oltrepò Pavese è il numero uno in termini di vigneti di Pinot Nero in Italia e vengono prodotte sia versioni ferme che spumanti. Il Riesling qui è noto come Riesling Renano (Rhine Riesling) o Riesling Italico. La maggior parte degli esempi di Riesling Oltrepò Pavese sono piuttosto secchi e, data la vicinanza alle Alpi, mostrano un’ottima acidità naturale. Altri vitigni importanti in questo territorio includono Chardonnay e diversi rossi tra cui Barbera, Bonarda e Croatina. Sono rimasto molto colpito dagli spumanti, molti dei quali sono prodotti esclusivamente con Pinot Nero e realizzati con il metodo classico ; tra i produttori che sono tra i migliori ci sono Travaglino (il loro Montecérésino è uno dei migliori spumanti rosati italiani), La Genesia (il loro Extra Brut è meravigliosamente equilibrato e piuttosto delizioso) e Ballabio ; per i miei gusti, questo è il miglior produttore di spumanti dell’Oltrepò Pavese e uno dei migliori in tutta Italia. Ballabio produce diverse cuvée, ciascuna 100% Pinot Nero, con il top di gamma Cave Privée, un vino che trascorre 70 mesi di invecchiamento sui lieviti, essendo un ottimo esempio dell’eccellenza della qualità della zona”.

Nel reportage sono recensite le etichette e lo stile produttivo di Ballabio, Travaglino, La Genisia (Torrevilla) e Cordero San Giorgio ma si tratta di una notorietà che fa bene all’intera zona di produzione. Non è la prima volta che Forbes parla dell’Oltrepò Pavese: nel marzo scorso Tenuta Mazzolino, storica cantina dell’Oltrepò Pavese oggi guidata da Francesca Seralvo, terza generazione, era stata inserita nella prestigiosa lista delle 100 eccellenze italiane di Forbes. Ogni anno, infatti, la redazione della nota rivista economica statunitense, con la collaborazione di So Wine and So Food, sceglie 100 aziende che si sono distinte per la loro capacità di innovazione e per ricerca della qualità, facendosi portavoce del Made in Italy in Italia e in tutto il mondo. Seralvo, designata di recente per merito e autorevolezza alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, ha fatto da apripista ma ora cresce l’attenzione internazionale per una zona di produzione in cerca di valorizzazione e per certi aspetti anche un po’ di rivincita in termini di storia, vocazione e qualità.

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Naufragio Bayesian, Procura indaga per omicidio e naufragio colposo

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TERMINI IMERESE (PALERMO) (ITALPRESS) – “La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo”. Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del maxi yacht Bayesian, affondato nelle acque di porticello nella notte del 19 agosto scorso. “Quando e se passeremo il fascicolo dal registro ignoti a quello noti non dipende esclusivamente dal recupero del veliero: ci sono una serie di valutazioni da fare, ma potrebbe essere iscritto qualcuno anche prima del recupero stesso”, ha aggiunto.
“La tragedia è gravissima. Ci sentiamo vicini alle famiglie che hanno subito questo lutto e sarebbe ancora più doloroso se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia è stata causata da comportamenti non conformi alle responsabilità di chi gestisce la navigazione”, ha sottolineato Cartosio.
Il sostituto procuratore di Termini Imerese, Raffaele Cammarano, ha spiegato che “le indagini si stanno concentrando sui comportamenti dell’equipaggio, abbiamo già provveduto a sentire i presenti sull’imbarcazione che sono sopravvissuti. L’evento che si è verificato è stato totalmente repentino e improvviso. L’indagine si baserà sul recupero e poi sull’analisi del relitto che ci permetteranno di dare delle risposte a quesiti al momento non conosciuti. Per recuperare la scatola nera serviranno prima accertamenti molto pericolosi per i sommozzatori”.
(ITALPRESS).
-Foto xd8/Italpress-

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Morto Ottaviano Del Turco, fu segretario Psi e presidente Abruzzo

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 79 anni Ottaviano Del Turco, ultimo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano (1993-1994), ministro delle Finanze (2000-2001) presidente della Regione Abruzzo (2005-2008) e segretario aggiunto della Cgil. La notizia è stata data dal figlio Guido con un post su Facebook. “Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca”. Nato a Collelongo, in provincia de L’Aquila il 7 novembre del 1944, iniziò la carriera sindacale nella sede romana dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca). Fu segretario aggiunto della Cgil con Luciano Lama nel 1983. A luglio 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del Psi subentrando a Giorgio Benvenuto. Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletto senatore per L’Ulivo. Alle elezioni europee del 2004 viene eletto al Parlamento europeo per la lista Uniti nell’Ulivo. Alle elezioni regionali in Abruzzo del 2005 viene eletto presidente della Regione con il 58,1% dei voti, sconfiggendo il presidente uscente Giovanni Pace. I funerali si volgeranno domani alle 10 nella chiesa di Collelongo.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Gentiloni al Meeting di Rimini “Ue ha dato risposta forte alle crisi”

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RIMINI (ITALPRESS) – “L’Europa è assente? Alle quattro crisi – la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina, il cambiamento di modello energetico e l’inflazione – tutto sommato ha dato una risposta abbastanza forte”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, al Meeting di Rimini.
“Faccio solo due esempi: il primo sono questi famosi eurobond, le emissioni di debito comune europeo. Se parlava un pò con il sorriso sulle labbra da una ventina d’anni, certo, ci è voluta una pandemia, ma noi li abbiamo fatti”. Il secondo esempio, aggiunge Gentiloni, “è l’invasione russa dell’Ucraina che ha visto una risposta europea insufficiente sul piano della capacità diplomatica, però straordinaria come unità tra i Paesi europei”. Putin “era convinto di poter contare su un’Unione europea debole e divisa”.
Per Gentiloni “scommettere sull’Europa e sulla sovranità europea non è assolutamente ridimensionare il ruolo di un Paese come l’Italia, anzi: penso che i veri patrioti sono anche i veri europeisti. Non possiamo essere europeisti part-time”.
“Quando sento l’inno di Mameli, quando vedo vincere i nostri atleti alle Olimpiadi, quando vedo un tricolore sinceramente mi commuovo e al tempo stesso penso che abbiamo bisogno di più Europa. I veri patrioti oggi sono europei”, ha aggiunto.
“Il processo per prendere decisioni a livello europeo è abbastanza faticoso, i compromessi sono necessari. Per fare un compromesso bisogna tener conto sia delle diverse ispirazioni politico-culturali, sia degli interessi nazionali. E’ una grande scuola di democrazia e di compromesso, ma alla fine le decisioni si prendono”, ha sottolineato Gentiloni.
“Tutto sommato questo meraviglioso esperimento dell’Unione Europea ha funzionato, non sputiamo nel piatto che abbiamo costruito in questi decenni perchè è una macchina di democrazia, di libertà e di pace che funziona”, ha proseguito.
“Chiedere ai Paesi membri di aumentare i loro contributi è una delle cose più impopolari che l’Unione Europea può fare: quello che dovremmo fare è gradualmente metterci nella condizione di avere un ‘tesorò unico”, ha spiegato il commissario europeo.
“Se pensiamo di andare avanti con l’Unione Europea a 35 senza fare passi in avanti verso un tesoro europeo, secondo me ci illudiamo”, ha sottolineato. “Se l’Unione Europea vuole stare nei tempi che cambiano deve aumentare la propria ambizione. Più forza all’Unione Europea significa anche più forza alla sua capacità di espansione di democrazia e di libertà”, ha aggiunto Gentiloni.
A margine del Meeting, l’ex premier ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, secondo il quale il Patto di Stabilità costringe gli Stati nazionali a politiche di corto respiro. “Penso che il nuovo Patto di Stabilità abbia in realtà l’impulso a lavorare sul medio e lungo periodo, infatti parliamo di un piano pluriennale di quattro o addirittura sette anni che i diversi Paesi devono presentare alla Commissione nelle prossime settimane, cioè adesso – ha detto Gentiloni -. Quindi penso che sia una prospettiva di lungo periodo. La collaborazione con il ministro Giorgetti è sempre stata ottima. Abbiamo lavorato insieme molto bene, ha avuto un ruolo importante nella definizione del nuovo Patto di Stabilità rappresentando l’Italia e sostenendolo a nome dell’Italia”.
Per il commissario europeo “l’Italia ha avuto dei buoni livelli di crescita. Noi abbiamo più di altri Paesi da tenere insieme la necessità di spingere la crescita e la necessità di controllare il debito pubblico. Se c’è un punto su cui l’Italia è particolarmente esposta è quello del debito pubblico che, dopo quello greco, è il più alto dell’Unione Europea e, a differenza di quello greco, non ha ancora imboccato come deve imboccare nei prossimi 10 anni una via sicura di graduale riduzione”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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