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Politica

Meloni “L’Ue deve fare meno e meglio, con von der Leyen collaboreremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho schierato l’Italia nel Consiglio europeo di fine giugno astenendomi sul mandato a von der Leyen, suggerendo a tutti di tenere in considerazione l’indicazione emersa dalle urne. Giovedì, invece, ho schierato il mio partito, all’interno di un voto parlamentare, sul programma politico della prossima Commissione. E’ una distinzione fondamentale. Dopodichè qualsiasi cosa io faccia genera polemiche infinite”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, la premier Giorgia Meloni, tornando sulle polemiche per il mancato sostegno al bis di von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. “Penso di avere fatto una scelta di coerenza, non sulle mie posizioni, ma rispetto alle elezioni europee. Mi fa sorridere come alcuni osservatori non tengano minimamente in considerazione che cosa i cittadini hanno chiesto con il loro voto dell’8 e 9 giugno. Noi personalizziamo sempre, ma il tema non è von der Leyen sì o no, il tema è quali siano le priorità di cui l’Europa deve occuparsi”, spiega, perchè “questa è un’Europa che non guarda il contesto nel quale si muove e pensa che la sua missione sia semplicemente iper regolare tutto”. Inoltre “non ho scelto in base a un principio o a uno schieramento ideologico. Ragiono per quello che è meglio per l’Italia e per l’Europa. La presidente ha detto cose che ci trovano d’accordo, in particolare sull’immigrazione, confermando il cambio di passo impresso soprattutto grazie al lavoro italiano. Ma ha anche detto cose che sia nel metodo sia nel merito non rendevano possibile il voto di Fratelli d’Italia. Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo perchè mi sono chiesta se la traiettoria fosse giusta”. Secondo Meloni “il nostro compito è contribuire a tracciare una rotta, non assistere in silenzio a cosa accade. Questa è stata la scelta di altri, ma non la condivido. All’Europa è mancata spesso, soprattutto, la politica, che è visione e decisione. La ragione per la quale le cose rischiano di non funzionare nei prossimi anni è che il metodo scelto per indicare gli incarichi di vertice della Ue può compromettere entrambe le cose”. Su cosa debba fare l’Europa “la questione è semplice, deve fare meno e deve farlo meglio, deve regolare meno e occuparsi di sostenere la competitività. E quando definisce delle strategie, deve anche accompagnarle con gli strumenti necessari”, sottolinea. Quanto ai rapporti con von der Leyn, “abbiamo collaborato fino ad ora e continueremo a farlo anche in futuro. Siamo persone che hanno delle responsabilità e ne comprendono il peso. L’Italia dipende da scelte europee, ma anche l’Europa dipende dall’Italia perchè noi non siamo una provincia dell’impero. Siamo uno dei Paesi fondatori, la seconda industria manufatturiera, la terza economia e abbiamo anche il governo più stabile tra le grandi nazioni d’Europa. Tutti riconoscono il peso e il ruolo dell’Italia e sono certa che queste saranno le valutazioni che si faranno quando si definiranno le deleghe”, chiosa la premier.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi –

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Resta il taglio ai vitalizi, respinto il ricorso dalla Camera

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ROMA (ITALPRESS) – Il Collegio di Appello della Camera dei deputati ha esaminato l’appello relativo alla sentenza di primo grado sul cosiddetto taglio ai vitalizi, confermando l’impianto complessivo della delibera n. 14 del 2018.

La decisione è stata assunta dall’ organismo composto dai deputati: Ylenja Lucaselli, Ingrid Bisa, Marco Lacarra, Pietro Pittalis e Vittoria Baldino. Sono state inoltre confermate le misure di mitigazione già introdotte dall’Ufficio di Presidenza della scorsa Legislatura, in attuazione di sentenze parziali adottate dagli organi di tutela di quella Legislatura. L’attuale situazione complessiva riguardante il ricalcolo dei vitalizi e le relative misure di mitigazione rimane quindi invariata.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Inflazione, Conte “Famiglie continuano a perdere potere d’acquisto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricordate il “carrello tricolore” di Meloni? No, esatto. Nessuno se ne è accorto. Una misura fallimentare che non ha minimamente aiutato le famiglie. Ora si stima un ulteriore aggravio di 320 euro l’anno a famiglia solo per mangiare e bere. A giugno il carrello della spesa è aumentato ancora con aumenti anche oltre il 4% sui principali prodotti alimentari come carne, pesce e verdure. Tutto mentre le famiglie continuano a perdere potere d’acquisto: rispetto a cinque anni fa le retribuzioni contrattuali fanno segnare -9%. Lo stipendio si restringe con le spese che aumentano a dismisura”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.

“Che fine hanno fatto i 1.000 euro con un click? La realtà è che al Governo sanno dire solo “no” alle nostre proposte contro il carovita: dal salario minimo all’integrazione per i cassintegrati, passando per la riduzione delle tasse al ceto medio da finanziare con i proventi miliardi dei colossi del web a cui Meloni, invece, le tasse vuole tagliarle”, aggiunge.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Saverio Romano “Ok in Commissione Finanze alla proposta di legge sul conto corrente di base”

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ROMA (ITALPRESS) – Passa in Commissione Finanze la ‘legge Romano’ sul conto corrente di base. “Un grande risultato politico quello dell’approvazione in Commissione Finanze alla Camera del conto corrente di base, una proposta di legge di cui sono primo firmatario e primo proponente. Si tratta di uno strumento a difesa dei cittadini e per una loro piena cittadinanza per quello che attiene i rapporti bancari. Il testo prevede che gli istituti di credito non possano più chiudere conti correnti con saldi attivi se non per gravi e documentati motivi. Questa proposta di legge vuole rappresentare una efficace risposta alla chiusura unilaterale e immotivata del conto corrente bancario, sovente in presenza di saldi attivi”.

“Si tratta di un fenomeno odioso che costringe i correntisti – per effetto delle segnalazioni interbancarie – a non poter più disporre delle proprie risorse. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che il conto corrente bancario oggi sia un indispensabile strumento di cittadinanza attiva e che debba essere garantito a chiunque in quanto essenziale per poter esercitare i propri diritti e le proprie prerogative. In questo modo abbiamo raccolto le segnalazioni di imprese, cittadini e associazioni di settore che ci hanno raccontato migliaia di casi di chiusura di conti correnti, e il rischio annesso che tantissimi utenti potessero uscire da un circuito di legalità e trasparenza. Noi Moderati si conferma il partito dei cittadini e dei correntisti e non quello che rappresenta gli interessi delle banche. Avanti così” conclude Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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