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Cronaca

Case e sostenibilità ambientale, italiani ancora poco consapevoli

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MILANO (ITALPRESS) – Case e sostenibilità ambientale, un connubio che sembra ancora lontano dalla consapevolezza degli italiani. Il nuovo rapporto di Pulsee Luce & Gas, brand per l’energia di casa di Axpo Italia, realizzato in collaborazione con NielsenIQ, ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana rispetto ai loro immobili, in particolare cercando di comprenderne efficienza energetica, abitudini e priorità rispetto alla transizione green degli spazi domestici.
La casa si conferma un bene imprescindibile: il 76% degli italiani che hanno partecipato alla ricerca dichiara di esserne proprietario, e la sistemazione è in prevalenza un appartamento (per il 46% degli intervistati con superficie superiore a 70 mq, per il 21% inferiore). Case singole e villette a schiera sono più rare (rispettivamente il 16% e l’8% del campione) mentre l’età media degli immobili si attesta mediamente intorno ai 40 anni. In particolare, il 44% del campione dichiara di risiedere in un immobile di età compresa tra i 20 e i 50 anni, valore che scende al 26% nel caso di età pari a 50 anni o superiore e al 6% per chi abita in una casa con 10 anni o meno. In parallelo, l’ultima ristrutturazione risale, in media, a oltre dodici anni fa.
Secondo i dati, gli interventi di riqualificazione dichiarati sono stati effettuati da 2 a 10 anni fa per il 30% del campione, Resta ancora una certa mancanza di consapevolezza sul rapporto tra energia e abitazioni: sei italiani su dieci non sono in grado di citare la classe energetica del proprio immobile, così come il 46% degli intervistati non sa che cosa sia l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
In quanto a termoregolazione naturale, la conoscenza del proprio contesto abitativo sembra ancora piuttosto manchevole: il 20% degli intervistati dichiara di risiedere in un edificio con tetto privo di strato isolante (contro il 25% che afferma invece di essere in un immobile che ne è dotato), con il 40% che non conosce la tipologia di tetto della propria abitazione. In più, meno di un terzo degli immobili (29%) dispone del cappotto termico, mentre sono ancora poco diffuse soluzioni come i pannelli fotovoltaici (15%), il riscaldamento a pavimento (12%), i sistemi di accumulo di energia (10%) e di recupero delle acque piovane (7%).
La maggior parte dei partecipanti alla ricerca (82%) ha sia una fornitura di gas che una di energia elettrica attive, mentre quasi un quinto del campione (17%) è dotato solo di utenza elettrica. Nel caso dell’energia elettrica, il 44% del campione afferma di avere un approvvigionamento almeno in parte proveniente da fonti rinnovabili (per il 12% è totalmente di origine pulita), mentre l’altra metà circa (42%) non è informata o riceve energia da fonti non rinnovabili (11%).
Una conoscenza perfetta o comunque soddisfacente dei propri consumi è ancora appannaggio di una parte minoritaria del campione (rispettivamente 27,8% per il gas, 27,1% per l’elettricità e 22,5% per acqua). Per quanto la maggioranza (67%) consideri i propri consumi energetici nella media, sono molti (il 74% degli intervistati) ad esprimere anche il desiderio di volerli ridurre. La motivazione principale per abbassare i consumi è di natura economica (83%), mentre solo per una persona su due la sostenibilità è un valido criterio per diminuirli (53%). Sempre il fattore economico (63% delle preferenze) costituisce il principale deterrente all’efficientamento energetico della casa, cui seguono i limiti strutturali dell’abitazione (17%) e le regole del quartiere e/o del complesso abitativo (13%).
Per questi motivi, e al fine di creare una maggiore consapevolezza riguardo ai propri consumi in ottica di risparmio energetico e ottimizzazione, Pulsee Luce e Gas ha integrato all’interno della propria app, disponibile per tutta la propria costumer base, l’Energimetro. La feature digitale, che non necessita di nessun dispositivo aggiuntivo, fatta eccezione per un normale contatore 2G, consente di monitorare attivamente e real time i consumi dei propri elettrodomestici, tracciandone l’andamento e offrendo consigli pratici su come ridurre gli sprechi, a tutto vantaggio dei costi in bolletta.
Quasi tutti (90% delle persone intervistate) hanno sentito parlare almeno una volta di bonus ed incentivi statali per l’efficienza energetica, ma solo il 24% si ritiene sufficientemente o bene informato. Infatti, solo un quarto ha effettivamente usufruito di tali incentivi. Il bonus ristrutturazione e il bonus caldaia risultano essere i più diffusi (rispettivamente 36% e 35% delle preferenze del campione), davanti a ecobonus, bonus casa (26%) e Superbonus 110% (19%). Le principali barriere all’utilizzo degli incentivi sono di natura economica (30%), seguite dalla mancanza dei requisiti necessari (21%) e, ancora, dalle difficoltà legate ai regolamenti condominiali o del quartiere di residenza (17%).
Dall’analisi c’è quindi ancora tanta strada da fare, a partire dalla consapevolezza sui temi di risparmio energetico e sui lavori possibili di efficientamento per gli edifici. D’altro canto, è necessario rendere più accessibili i vari bonus e fare informazione laddove è possibile, per consentire alle persone di contribuire direttamente alla transizione green oltre ad avere un risparmio in bolletta.

– foto ufficio stampa Axpo Italia –
(ITALPRESS).

Cronaca

Regione, approvata la legge di bilancio da 34 miliardi

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MILANO (ITALPRESS) – Una manovra da circa 34 miliardi, di cui 24 destinati alla sanità: è questa la cifra del bilancio di Regione Lombardia per il triennio 2026-28 approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale presieduto da Federico Romani. Il Presidente della Commissione Bilancio e relatore del provvedimento, Davide Caparini (Lega), ha confermato gli asset delle manovre di bilancio degli ultimi anni: “invarianza della pressione fiscale, utilizzo efficiente delle risorse e forte contenimento della spesa corrente, mantenimento degli equilibri finanziari e del pareggio di bilancio”. La manovra triennale finanziaria 2026-28 di Regione Lombardia include tre progetti di legge: il “collegato” (con modifiche a normative regionali), la legge di stabilità e infine il Bilancio di previsione 2026-28.

Per quanto riguarda il 2026, il Bilancio pareggia alla cifra di circa 34 miliardi, di cui 23 sono destinati alla sanità. Rientrano tra le priorità del welfare gli stanziamenti per servizi a favore di minori, anziani e fragilità (61,6 milioni) e per azioni a favore di persone con disabilità (51 milioni). Al sostegno a nuclei familiari domiciliati presso servizi abitativi pubblici sono destinati 34,4 milioni (altri fondi serviranno per la riqualificazione degli alloggi e 12 milioni serviranno per la rigenerazione urbana del quartiere Lorenteggio). Nel settore delle politiche per il lavoro, formazione professionale e istruzione si segnalano 28 milioni per il buono scuola e 45 milioni per il diritto allo studio universitario. Cospicue le risorse per sistema agricolo, settore sviluppo economico e competitività e trasporti (in quest’ultimo settore sono previsti investimenti per 402 milioni nel triennio al netto del fondo pluriennale vincolato). Sempre in un’ottica di triennio le risorse nel triennio per investimenti in infrastrutture e opere pubbliche sono 1.637 milioni (al netto del fondo pluriennale vincolato).

Il contributo alla finanza pubblica per il 2026 ammonterà a 46 milioni a fronte dei 61 preventivati e successivamente ridotti attraverso l’interlocuzione col governo. Tra gli interventi previsti nel settore della sanità si segnala il finanziamento alla formazione di professionisti sanitari non medici come, ad esempio, specialisti biologi e fisici (300 mila euro), all’assistenza sanitaria a donne vittime di violenza (450 mila euro) e a donne sottoposte a interventi di mastectomia (150 mila euro). Essendo stato avviato un programma di cooperazione sanitaria internazionale per il reclutamento e la formazione di infermieri professionisti stranieri, vengono stanziati 300 mila euro per la formazione di personale reclutato tramite l’accordo bilaterale con la Repubblica dell’Uzbekistan. Per l’acquisto di 400/500 bodycam per il personale dei pronto soccorso sono stati previsto 200 mila euro. Due milioni di euro vengono destinati all’Istituto Geriatrico “Piero Redaelli” di Milano per la realizzazione degli interventi di messa a norma e sicurezza antincendio.

A causa degli aumenti delle spese per la gestione ordinaria e per la manutenzione degli stabili, viene prevista una contribuzione da parte di Regione alle Aler nel prossimo triennio. Anche per il prossimo anno ARPA trasferirà a favore di Regione Lombardia la somma di 6 milioni di euro da destinare all’attuazione di politiche ambientali. A FLA, punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e la divulgazione di tematiche ambientali, sono assegnati 400 mila euro. Viene previsto uno stanziamento di 200 mila euro nel 2026 (altre 200 mila euro nel 2027) quale contributo al Comune di Milano per la compartecipazione della spesa per la realizzazione dell’Arena Pala Italia Santa Giulia e il Villaggio Olimpico. Per quanto riguarda il prolungamento di M5 verso Monza Regione garantirà nel 2034 la copertura finanziaria dei 10 milioni di euro che si aggiungeranno ai 579 milioni coperti dal Ministero delle Infrastrutture a completamento degli stanziamenti necessari a causa dell’incremento dei costi. Specifici stanziamenti sono destinati alla realizzazione degli obiettivi strategici del Programma regionale, in particolare per quanto riguarda la transizione verde e digitale, il rafforzamento del sistema produttivo e la valorizzazione delle sinergie tra fondi europei e risorse regionali.

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Per il sostegno finanziario alle imprese in fase di start-up e scale-up operanti nei settori strategici individuati dalla Regione viene costituito il Fondo regionale “Start Up Radar Lombardia” con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro. Nella giornata di martedì 16 dicembre il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge denominata “Collegato al Bilancio” che prevede modifiche normative con l’obiettivo di sviluppare particolari politiche avviate nel territorio lombardo. Il testo si compone di dodici articoli che riguardano, tra le altre azioni, misure di incentivazione alla costituzione di Unioni di Comuni, la promozione delle ASFO (associazioni fondiarie) e interventi per parchi e aree protette, la valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico, il sostegno alle vittime della criminalità, la manutenzione straordinaria delle reti infrastrutturali comunali. È, inoltre, introdotta una sanzione amministrativa specifica per chi ostacola le attività di contenimento ed eradicazione della nutria ed è prevista una proroga per consentire il completamento di interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana in relazione alle strategie dei Comuni lombardi ai sensi della L.r. 9/2020. Nel corso dei lavori è stato approvato, con modifiche, anche un Ordine del giorno proposto da Matteo Piloni (PD) sul tema delle procedure per incentivare la formazione delle Unioni di Comuni.

– Foto ufficio stampa Regione Lombardia –

(ITALPRESS).

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La Voce Pavese – Provincia di Pavia, la crescita contro i pronostici

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Le elezioni per il rinnovo della Provincia di Pavia sono a un passo. La relazione di fine mandato di Giovanni Palli racconta una scelta chiara: passare da un ente che sopravviveva a un ente che programma e investe. In anni difficili Palli, anzitutto con la forza e il pragmatismo di un sindaco, ha riattivato dossier fermi, cambiato scala agli investimenti, rimesso al centro strade, scuole, lavoro e sicurezza, costruendo una vera “Provincia dei Comuni”. Al di là delle appartenenze politiche, emerge una leadership del fare, fondata su metodo, cooperazione istituzionale e responsabilità verso tutto il territorio. Un bilancio che non celebra, ma consegna una piattaforma solida su cui in futuro potrà continuare a crescere. Infrastrutture, scuole e politiche attive per il lavoro sono stati i tre principali capisaldi.

Per interagire e/o chiedere diritto di replica scrivete a emanuele@bottiroli.it.

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L’articolo La Voce Pavese – Provincia di Pavia, la crescita contro i pronostici proviene da Pavia Uno TV.

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Anas, siglato l’accordo per il rinnovo del contratto 2025 – 2027

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato siglato l’accordo per il rinnovo del contratto per i dipendenti delle Società del Gruppo Anas valido per il triennio 2025-2027.
L’intesa introduce importanti innovazioni normative e gestionali, volte ad accompagnare l’azienda nel percorso di trasformazione digitale e a sostenerne gli obiettivi strategici. L’aggiornamento contrattuale rafforza l’efficienza operativa e le competenze interne, elementi cardine per l’attuazione del piano di manutenzione e sviluppo della rete stradale nazionale.
“Esprimo profonda soddisfazione per la firma – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Amministratore Delegato di Anas – Questo risultato, rappresenta un passaggio fondamentale per il consolidamento dell’azienda e per la valorizzazione del nostro capitale umano. Il nuovo contratto introduce elementi fortemente innovativi, pensati per dotare Anas degli strumenti necessari ad affrontare le sfide strategiche dei prossimi anni.
L’intesa si inserisce perfettamente nel percorso di trasformazione che abbiamo intrapreso, in piena coerenza con gli obiettivi di sviluppo e sostenibilità definiti nel nostro Piano Industriale. Attenzione puntata sull’innovazione tecnologica e sul potenziamento dei processi di digitalizzazione. Questi pilastri, integrati con una moderna organizzazione del lavoro e con la competenza dei nostri professionisti, costituiscono la leva principale per garantire l’efficienza nella gestione, nella manutenzione e nello sviluppo della rete stradale e autostradale nazionale. Per garantire a tutti gli utenti che percorrono le nostre strade un viaggio sicuro e confortevole. Questo rinnovo evidenzia la capacità di Anas di evolversi ponendo le persone quale driver di sviluppo infrastrutturale del Paese”.
-foto ufficio stampa Anas-
(ITALPRESS).

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